Spalletti: “Molti israeliani contro la guerra, convinciamone altri”
“Si va a giocare la partita con la speranza di convincere sempre qualcuno in più, perchè io penso che ci siano molti israeliani che non vogliono la guerra e noi dobbiamo convincere sempre qualcuno in più che questa è una cosa che deve finire”. Così il ct dell’Italia, Luciano Spalletti, al Tg1 alla vigilia del match di Nations League con Israele.
Juventus, si ferma McKennie con gli Stati Uniti
Allarme in casa Juventus in vista della ripresa del campionato. Il club bianconero è in ansia per le condizioni di Weston McKennie: il centrocampista americano è rimasto in panchina nel match andato in scena stanotte tra gli USA e Panama a causa di qualche problemino fisico. A rivelare la problematica fisica di McKennie è stato Mauricio Pochettino che ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito del giocatore bianconero: il riferimento potrebbe essere al problema alla spalla con cui l’americano convive.
Cittadella: ecco Dal Canto, è lui il dopo Gorini
Dopo l’esonero di Gorini, il Cittadella si sta muovendo per cercare il profilo del nuovo allenatore. Così, il prescelto per la panchina è Alessandro Dal Canto. Ex giocatore di Juventus, Venezia e Bologna, Dal Canto ha allenato anche in piazze come Padova, Siena e Livorno.
Negli scorsi giorni infatti il Cittadella ha deciso di esonerare Edoardo Gorini dopo un avvio di campionato difficile e la sconfitta per 6-1 arrivata contro il Sassuolo. Il club ha raccolto soltanto sette punti nelle prime otto giornate di Serie B.
Inter, Barella recupera per la Roma
Nicolò Barella pronto a riprendersi l’Inter: il recupero del centrocampista nerazzurro dalla distrazione al retto femorale della coscia destra procede bene, tanto che potrebbe addirittura giocare titolare contro la Roma alla ripresa del campionato. Nessuna fretta, sia da parte del giocatore che di Simone Inzaghi che dello staff medico, una semplice possibilità da non scartare considerando il fatto che il vice-capitano si sente bene e con ogni probabilità si unirà al gruppo martedì pomeriggio alla ripresa degli allenamenti.
Barella ha saltato Udinese, Stella Rossa e Torino ma i 9 punti conquistati in quelle tre partite non traggano in inganno: potendo, Inzaghi non si priverebbe mai di uno dei leader della squadra, dunque l’ipotesi che giochi dall’inizio contro la Roma, match delicato perché si gioca all’Olimpico con i giallorossi che hanno bisogno di un risultato positivo per spegnere le voci su Juric, è concreta.
Tutto dipenderà da come si sentirà Barella e da come lo vedrà lo staff tecnico negli allenamenti, anche perché non è da sottovalutare che gli impegni internazionali dei giocatori convocati dalla varie nazionali lascino scorie nei muscoli di qualche collega di reparto (vedi Calhanoglu, Zielinski, Asllani e Frattesi) avvalorando ancor di più la chance che parta dall’inizio per poi essere sostituito a gara in corso piuttosto che il contrario: al momento siamo sul 50 e 50.
Juventus, idea Beto come vice Vlahovic
Il mercato della Juventus è stato indiscutibilmente positivo, malgrado alcuni giocatori debbano ancora integrarsi al meglio nella nuova squadra. L’unico neo, come riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, è l’assenza di un vice-Vlahovic, con Thiago Motta che è stato “costretto” a impiegarci Weah con scarsi risultati nel secondo tempo del match contro il Napoli. Per questo motivo a gennaio Cristiano Giuntoli, visti i problemi di Milik, è più orientato a ingaggiare un centravanti rispetto a un esterno in stile Sancho.
I bianconeri preferiscono prestiti di 6 mesi per l’attaccante e anche per il difensore che dovrà n qualche modo sostituire Bremer, out fino a fine stagione. L’ultima idea, che si aggiunge quella di Lorenzo Lucca, è Beto dell’Everton, chiuso dalla concorrenza nei Toffees. L’ex Udinese non mette piede in campo da settembre e ha collezionato solo 43 minuti in stagione.
La Vecchia Signora ha la situazione chiara e nei prossimi mesi continuerà a monitorarla, cercando di capire se gli inglesi apriranno alla formula del prestito. Dipenderà anche dai movimenti della Roma e soprattutto dai Friedkin, proprietari di entrambi i club. In lista anche Giacomo Raspadori del Napoli, sempre apprezzato, ma difficile che parta a titolo temporaneo, e Daniel Maldini del Monza.
Lukaku, senza Belgio ma con il sogno Scudetto
Romelu Lukaku e il Napoli sembrano ormai una cosa sola, e forse c’era anche da aspettarselo: il tecnico Antonio Conte l’ha voluto fortemente in rosa e Big Rom non vedeva l’ora di tornare sotto la sua guida. Nell’ultima convocazione del Belgio, in occasione del doppio impegno di Nations League contro Italia (2-2) e Francia (lunedì 14 ottobre), l’ex attaccante di Roma e Inter non è comparso nella lista del ct Domenico Tedesco.
Alla base non c’è alcun tipo di scelta tecnica o di guaio fisico, ma una chiara volontà di Lukaku di restare a Napoli e continuare ad allenarsi per ritrovare completamente la forma: “Rimanere con la mia squadra era più importante per me, ho scelto di lavorare“, ha dichiarato il belga. Arrivato relativamente tardi in Italia e dopo un periodo in cui si è praticamente allenato da separato in casa al Chelsea, quindi da solo, Big Rom non è ancora al massimo delle sue potenzialità e vuole tornarci presto.
Un motivo in più è sicuramente la presenza di Antonio Conte. Tra i due c’è un grande legame professionale e di stima reciproca: “La sua presenza è stata molto importante, tutti sanno il rapporto che ho con lui. Conosce il mio passato, la mia famiglia, questo fa una grande differenza“, ha raccontato Romelu.
Il belga ha finora disputato cinque partite in campionato, segnando già tre gol e confezionando anche quattro assist. I partenopei al momento si trovano in testa alla classifica di Serie A, ma nell’intervista concessa al Tg1 Lukaku non vuole correre troppo in fretta: “Noi dobbiamo essere molto calmi perché siamo all’inizio del percorso”. Alla domanda sul trofeo più bello che abbia vinto, lui ha risposto così: “Quello che deve ancora arrivare”. Sarà forse lo Scudetto col Napoli?
Rossitto: “Il Napoli ha un grande centrocampo. Personalmente il più forte è Anguissa, ma Conte ha disposizione un reparto completo”
Fabio Rossitto parla a Marte Sport Live: “Il Napoli affronterà un mini ciclo di partite interessante e le prime due non sono così facili come sembrerebbe sulla carta. Certo, battere Empoli e Lecce a livello mentale sarebbe importante, continuare ad essere sempre primi ti darebbe una carica e una sicurezza notevoli. Anche per questo sarebbe fondamentale vincere queste due gare. Conte ha già trasferito una grande mentalità alla squadra, in campo si vede che i calciatori non mollano mai, del resto il credo di Antonio sarà quello di affrontare ogni partita per non perdere l’occasione di salire sempre più su. Il Napoli è spaventoso, e lo è soprattutto a centrocampo: io ho un debole per Anguissa, ma nei cinque calciatori a disposizione c’è tutto: intensità, geometria, forza fisica, qualità. E’ il reparto più forte, forse. Con McTominay e gli altri giocatori di quest’anno, potrà fare davvero un grande campionato. Conte si divertirà, ne sono certo”
Mutti: “Il Napoli è tornato competitivo per lo scudetto. La rosa è di alto livello. Conte ha dato concretezza al gruppo”
Bortolo Mutti parla a Marte Sport Live: “La sosta frena un pochino la corsa del Napoli ma prendiamo atto di questo momento molto importante, è una bella realtà, avevamo detto ad inizio campionato che la squadra sarebbe potuta rientrare tra le pretendenti alla vittoria e questo è un dato di fatto. Il Como è una squadra molto ben organizzata ed allenata e il Napoli ha vinto magari non brillando ma con grande concretezza, forza del gruppo e coesione. Questo è l’aspetto più importante: quando non si è belli bisogna essere concreti, poi la bellezza verrà più avanti. Verona a parte, la squadra si è ripresa alla grande, intraprendendo un percorso importante. Lukaku poi è fondamentale, guardavo poi la rosa del Napoli, l’organico è assolutamente all’altezza del campionato. Penso a Simeone e Raspadori che daranno certamente il loro contributo, poi McTominay è veramente fortissimo. Le scelte sono state mirate, il Napoli è davvero competitivo, senza le coppe può fare qualcosa di grande. Ho visto l’Empoli, una squadra sorniona, organizzata, se vinci anche con il Lecce puoi presentarti ai quattro scontri diretti con grande fiducia ed autostima, il Napoli dovrà avere la convinzione di essere una squadra “rompipalle”. Gli infortuni? Le rose è vero che sono ampie ed attrezzate, ma a volte ce le si cerca proprio. Anche la Nations League che interesse può avere? Vedere poi la nuova Champions con certe squadre davvero mediocri, fa perdere lo sfizio, perde di interesse una competizione del genere. Ora è venuto fuori anche il mondiale per club, ormai non si torna più indietro. Eppure era così bello, un tempo, vedere Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe…”
Graziani: “Lukaku è il centravanti ideale per Conte, ma lasciamo stare il paragone con Osimhen. Victor era un valore aggiunto”
Ciccio Graziani parla a Marte Sport Live: “A me Lukaku piace da morire, era il centravanti ideale per come gioca Conte, ma non lo paragoniamo ad Osimhen perché Victor per me è un valore aggiunto, ancora più forte di Lukaku. Il Napoli è atteso da cinque gare prima della prossima sosta che rappresentano un altro esame importante che poi può portarti eventualmente alla laurea. Empoli, Lecce, poi le tre gare con Milan, Atalanta e Inter sono importanti, ma un primo bilancio serio e vero deve essere stilato alla fine del girone di andata: in quel momento capiremo la reale forza della squadra. Italia-Belgio? La Nazionale ha giocato un’ottima partita, è chiaro che con l’uscita di Pellegrini è cambiata la partita. Il 2-1 immediato ha tagliato le gambe agli azzurri, però forse qualcosa di più si poteva fare, anche se in dieci, e non solo un tiro in porta, quello di Frattesi. La strada intrapresa da Spalletti sembrerebbe quella giusta, però a noi più che la Nations League ci interessa la qualificazione ai Mondiali, l’obiettivo è solo quello!”
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