Serie A, Inter-Parma 3-1: magia di Dimarco, poi Barella e Thuram
L'Inter riprende la rincorsa al Napoli con un tris. Dopo il rinvio del match con la Fiorentina per il malore in campo di Bove, nella 15.ma giornata di Serie A la squadra di Inzaghi batte 3-1 il Parma e si porta a quota 31 punti. Al Meazza nel primo tempo sono i padroni di casa a fare il match e, dopo una traversa di Dumfries, i ducali devono arrendersi a un capolavoro di Dimarco (40'). Gol che apre la strada allo show nerazzurro. Nella ripresa ci pensano infatti Barella (56' - assist meraviglioso di Mkhitaryan) e Thuram (67') ad arrotondare il risultato e ad archiviare la pratica. Nel finale autogol di Darmian (81').
Inter, Inzaghi: "Conte? Avere più tempo aiuta, ma io ho 25 giocatori di cui sono innamorato"
Simone Inzaghi ha tutte le ragioni per essere soddisfatto e neppure la difficoltà realizzativa di Lautaro può e deve impensierirlo, visto che da ex attaccante sa bene che per una punta l'importante è avere e crearsi le occasioni, il gol prima o poi per chi ne ha sempre fatti arriverà. Il successo contro il Parma è stato netto, l'Inter ha giocato un ottimo calcio e, fattore non secondario, non si è spremuta in vista del match di Champions contro il Leverkusen: "I ragazzi sono stati molto bravi, il Parma è un'ottima squadra che in trasferta aveva perso solo a Napoli. Sono molto soddisfatto. Grandi i primi due gol, dispiace non abbia segnato Lautaro ma deve continuare così, sono contento della sua prestazione".
Da perfezionista, il solo appunto il tecnico dell'Inter lo trova nel gol subito. O meglio, nell'autogol che la sua squadra si è fatto: "L'unico rammarico è aver preso quel gol, la squadra non meritava di subirlo. Darmian era arrabbiato per l'autorete ma l'errore era partito a monte, è il meno colpevole di tutti". Ottima la prova del centrocampo nerazzurro: "Barella anche realizzatore? E' un giocatore straordinario. La stagione scorsa, quella dove aveva fatto meno gol, la ritengo la sua migliore della mia gestione".
Inevitabile, poi, il richiamo alla sfida a distanza, anche verbale, con il Napoli e Conte. Partendo dall'eliminazione dalla Coppa Italia degli azzurri che permetterà loro di concentrarsi solo sul campionato: "Preparare le partite con più tempo è sempre un aiuto. Poi ognuno farà il suo percorso, io mi concentro sul percorso dell'Inter, avremo un tour de force, anche con la Supercoppa. Tutto sarà più complicato, ora abbiamo vissuto anche la brutta serata di domenica che non è stata semplice per nessuno. Bove sta bene, siamo contenti ma quei momenti sono stati difficili per tutti. Le parole di Conte? Ho 25 giocatori dei quali sono innamorato, mi stanno dando tutto. Pensando al percorso di questi tre anni e mezzo sono molto orgoglioso, tre anni e mezzo fa vederci già negli ottavi di Champions è una grandissima soddisfazione da condividere coi ragazzi e col mio staff per il Mondiale per Club. Essere arrivati a quel mondiale è il premio per il lavoro di tutti in questi anni".
Napoli, il Psg torna su Osimhen e Manna apre: "Possibile a gennaio"
Il Psg domina la Ligue 1, ma è la grande delusione delle prime giornate della nuova Champions League, dove in cinque partite ha raccolto soltanto 4 punti segnando 3 gol e oggi sarebbe fuori anche dalle posizioni che garantiscono gli spareggi. Il grande problema di Luis Enrique è l'attacco (Gonçalo Ramos è appena rientrato dopo un lungo infortunio alla caviglia e Kolo Muani fin qui ha deluso) per cui in Francia tornano a suonare forti le sirene del mercato e soprattutto quelle che portano a Victor Osimhen, già inseguito a lungo la scorsa estate prima che finisse in prestito al Galatasaray.
L'attaccante nigeriano del Napoli, che il club di De Laurentiis ha ceduto in Turchia a titolo temporaneo fino al 30 giugno riservandosi contestualmente un’opzione fino al 2027 per evitare di perdere potere contrattuale sulla sua futura cessione, ha una clausola da 75 milioni di euro esercitabile anche a gennaio (pagando però anche un indennizzo di 25 milioni al club turco) e di questa eventualità si inizia a parlare sempre più insistentemente in Francia.
Secondo quanto riferito in particolare da Daniel Riolo di RMC Sport, Luis Enrique si sarebbe "reso conto di aver sbagliato" a non insistere per avere Osimhen ("che tra l'altro costa meno di quanto sarebbe costato la scorsa estate") e il presidente del Psg, Nasser Al-Khelaifi, avrebbe aperto a nuovi acquisti ("Se un'opportunità si presenta, la valuteremo") già nella finestra di gennaio per cui il nome del nigeriano sarebbe tornato prepotentemente di moda.
Il Galatasaray dal canto suo non vorrebbe privarsene, il tecnico Buruk ci punta forte ("Victor ha intenzione di restare qui fino alla fine della stagione. La clausola? Non importa, ha detto che resterà. È il giocatore che decide e Osimhen ha detto che non se ne andrà e lo ha detto da quando è arrivato"), ma il rischio di vederlo partire già a gennaio è concreto, complice quella clausola rescissoria (valida solo per l'estero e non per l'Italia) di cui lo stesso Buruk ha confermato l'esistenza.
Il Napoli invece aspetta e non chiude affatto la porta, come confermato anche dal ds del club azzurro ai nostri microfoni prima della sfida contro la Lazio: "Tecnicamente per Osimhen andare via a gennaio è possibile".
Juventus-Bologna, Motta: “Vlahovic torna disponibile”
Il tecnico della Juventus Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida dei bianconeri con il Bologna:
Come sta Vlahovic?
“Domani Dusan sarà con il gruppo. Siamo contenti che torna in gruppo e che può fare quello che gli piace. Con il Bologna avremo Vlahovic, Adzic e il ritorno di Savona, che è mancato nell’ultima partita. Siamo contenti del loro rientro. Non ci saranno McKennie, Nico Gonzalez, Milik, Bremer, Cabal e Douglas Luiz”.
I tempi di recupero degli infortunati?
“Speriamo il più presto possibile. Domani non saranno disponibile vedremo nelle prossime”.
Come mai la Juve ha fatto così fatica a segnare?
“Veniamo da alcune partite che non abbiamo vinto. In alcune abbiamo fatto buone prestazioni, ma dobbiamo migliorare. Oggi la nostra fase offensiva è una responsabilità di tutti partendo dal nostro portiere. Allo stesso tempo dobbiamo difendere bene e impedire di creare qualcosa al nostro avversario”.
Che partita sarà a livello emotivo? Teme i cori dei tifosi del Bologna?
“A Bologna ho vissuto due anni bellissimi sia a livello umano che sportivi. Sul resto non ho niente da aggiungere”.
Baroni non si accontenta: “Questa Lazio può ancora crescere”
“Pedro sì ma anche Hysaj ha fatto una grande partita. Purtroppo non è in lista ma ci ha sempre dato una mano anche con Akpa Akpro e Basic, oggi ho voluto premiarlo. Sono contento per come la squadra ha interpretato la partita con personalità. Volevamo passare il turno perché era importante e lo abbiamo fatto con una buona partita”. Così il tecnico della Lazio Marco Baroni dopo la vittoria sul Napoli e il passaggio ai quarti di Coppa Italia. “Noslin? L’ho già avuto, quando abbiamo guardato quello che potevamo fare era in linea con i programmi della società. Ha grandi qualità, è un ragazzo sano che può giocare in tutti i ruoli sul fronte d’attacco. Ha qualità anche morali, gli daremo spazio per crescere”.
“Dove può ancora migliorare questa Lazio? Siamo una squadra che deve avere mobilità, abbiamo qualità, la squadra da subito ha capito la nostra proposta, si è buttata nel lavoro – ha detto ancora Baroni a Mediaset – Per essere protagonisti nelle tre competizioni dovevamo ritenere tutti titolari, sono loro che mi danno questa opportunità perché lavorano forte, non mi piace parlare di seconde linee perché non sono così. Se mi aspettavo questo inizio di stagione? Ho trovato dal ritiro grande disponibilità, andando verso la nostra proposta. È una squadra che è bella da allenare, sempre molto partecipe, è merito loro questa crescita veloce. Sono convinto che questa squadra ha ampi margini di crescita, al contrario sarei bugiardo. Dobbiamo ancora crescere senza snaturarci”.
Conte: “Dispiace uscire dalla coppa ma era giusto fare queste scelte…”
Antonio Conte, tecnico del Napoli, analizza ai microfoni di Mediaset la sfida di Coppa Italia persa 3-1 contro la Lazio: “Non sono assolutamente deluso, se non per essere uscito dalla competizione. Questo deve portare arrabbiatura, sapevamo che fare questa scelta poteva portare dei rischi però dovevamo farla perché tanti giocatori non avevano mai avuto la possibilità di giocare una partita ufficiale se non quella col Palermo. Era giusto far giocare chi si impegna e dà l’anima durante la settimana, se siamo partiti così bene in classifica è anche merito loro. Dispiace uscire dalla competizione, ma c’era la necessità di fare certe valutazioni”.
Era proprio necessario cambiare tutti i titolari?
“Per noi era uno step che dovevamo fare, col Palermo abbiamo vinto 5-0 ed è andato tutto bene. Quale altra occasione c’era per farlo? Questi ragazzi stanno lavorando in maniera molto importante, se non gli dai questa possibilità poi il gruppo lo perdi. In un percorso devi capire a che punto sta la rosa e fare delle valutazioni. Giusto che vi facciate le vostre domande, così com’è giusto che io abbia la mia visione per costruire qualcosa e per farlo devi capire ciò che hai”.
A livello tattico cosa ti è piaciuto di più e cosa meno?
“La partita è stata equilibrata, ho visto le statistiche: ci siamo divisi il possesso ed anche tiri in porta e calci d’angolo. Forse dovevamo fare maggior attenzione sui gol concessi. Il terzo gol a inizio secondo tempo ci ha tagliato totalmente le gambe. Abbiamo concesso tre gol, potevamo fare di più in certe situazioni e su questo dobbiamo sicuramente migliorare”.
Napoli ancora più favorito in campionato dopo questa eliminazione?
“Noi dobbiamo lavorare e pensare soltanto a noi stessi, si dice che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Andiamo avanti per la nostra strada, lasciamo agli altri le considerazioni. Dobbiamo continuare a costruire, le scorciatoie nella vita non esistono”.
Atalanta-Milan 2-1. Risultato finale
Al Gewiss Stadium la partita Atalanta-Milan termina 2-1
Incontro bello e dinamico, tante le occasioni da rete per entrambe le squadre. Botta e risposta, al 12’ e al 22’ le reti del primo tempo. Sblocca il risultato De Ketelare per i padroni di casa, raggiunge il pari il rossonero Morata.
In avvio di secondo tempo il ritmo dalla partita scende lievemente ma dopo i primi 5’ di gioco l’incontro torna vivace con rapidi cambi di fronte, nonostante la temperatura rigida, intorno allo 0° dello stadio di Bergamo.
Il gol pesantissimo di Lookman all’87’ suggella la vittoria della Dea che scavalca i partenopei in testa alla classifica in attesa del confronto al “Maradona” contro la Lazio. Inutile l’arrembaggio Milanista nei 5’ di recupero.
Nona vittoria consecutiva dell'Atalanta.
L'EX - Zoff: "11 cambi sono tanti ma domenica la musica sarà diversa, scudetto? C'è equilibrio"
Dino Zoff, ex calciatore del Napoli ed ex allenatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni a KissKissNapoli.it: “Fare undici cambi sono effettivamente tanti ma ogni allenatore conosce la propria squadra, di conseguenza non voglio sindacare questa gestione. La partita ha comunque raccontato che la Lazio ha meritato di vincere e di portare a casa la qualificazione. In campionato la musica sarà sicuramente diversa. Indubbiamente la gara di domenica, dopo il risultato di ieri, assume ulteriore importanza per il Napoli. Seppur con le dovute attenuanti, quella di ieri resta comunque una sconfitta e quindi sarà un match ancor più delicato per gli azzurri. Sia la Lazio che il Napoli hanno fatto salti da gigante rispetto all’anno scorso. Ora è giusto che entrambe stiano con i piedi per terra ma il merito più grande lo ascrivo agli allenatori. Per ribaltare il clima ed i risultati a Napoli come ha fatto Conte ci vuole esperienza e capacità, stesso discorso dicasi per baroni anche se la Lazio ha fatto qualcosina in meno rispetto al Napoli ma sono riuscite, anche grazie al lavoro delle due società, ad ottenere ottimi risultati finora nonostante siano partiti calciatori molto forti, vedi Osimhen da una parte e Immobile dall’altra. La loro impronta sulle squadre è evidente. Caprile? Ieri non colpe su alcuno dei gol subiti ma è stato bravo a riscattarsi dopo aver causato il rigore. Quindi bilancio in pari per lui sotto questo aspetto. Ieri ha fatto il massimo che poteva in una squadra in cui, ieri, è mancato tutto. Equilibrio in vetta? Credo che Milan e Juventus possano rientrare a pieno titolo nella corsa scudetto e recuperare il gap esigue con chi le precede. Certo, in questa stagione ci sono delle Outsider come Lazio e Fiorentina che vorranno dare battaglia. Sulla carta l’Inter ha qualcosa di più ma a prescindere da questo l’equilibrio continuerà”.
L'OPINIONE - Rastelli: "Napoli, c'è grande sintonia tra allenatore, squadra e dirigenza"
Massimo Rastelli, allenatore ed ex calciatore del Napoli, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live: "E’ evidente che questa difficoltà fosse preventivabile: quando cambi 11 giocatori, molti dei quali hanno avuto scarso minutaggio, è chiaro se si fa fatica. I calciatori che giocano poco hanno una condizione non buona, c’è scarsa conoscenza con i compagni e il ritmo-gara non c’è, a differenza della Lazio in cui i calciatori sono stati alternati maggiormente da Baroni. Conte ha cercato di essere coerente con quello che ha detto al gruppo a inizio stagione, provando anche ad avere indicazioni per il mercato di gennaio. Ha dimostrato che certi giocatori potrebbero non fare più al caso del Napoli per il prosieguo della stagione. Il Napoli ha in questo momento un organico di titolari che può arrivare sino in fondo in campionato, sempre che non ci siano infortuni o cali di condizione da parte di chi ha portato molto in alto la squadra. Per me c’è grande sintonia tra allenatore, squadra e dirigenza. Non penso che ci siano frizioni, in Coppa Italia sono stati premiati alcuni calciatori e qualche indicazione positiva c’è stata, specie dai calciatori che hanno un maggiore minutaggio. Per domenica, in una partita che sarà totalmente diversa, il Napoli è chiaramente favorito per la vittoria, ma la Lazio sta facendo bene e bisogna giocarla fino in fondo".
DA ROMA - Lazio, recuperati Tavares e Dia per il match di campionato contro il Napoli
Marco Baroni recupera pezzi importanti in vista della seconda sfida in quattro giorni contro il Napoli, stavolta valevole per il campionato. Il tecnico della Lazio, infatti, potrà contare sia su Dia che su Nuno Tavares, entrambi recuperati. A riportarlo, direttamente da Roma, è Lalaziasiamonoi.it.
ESPANYOL - Cheddira: "Conte è uno dei migliori allenatori del mondo, auguro il meglio a lui e al Napoli, lavoro per tornare con più esperienza"
Walid Cheddira, attaccante di proprietà del Napoli in prestito all'Espanyol, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Dopo un periodo di ambientamento inevitabile quando vai in un altro campionato, ora si è assestato tutto e sta andando tutto per il meglio".
Conte ti stima molto, com'è stato lavorare con lui?
"E' stato per me un grande onore innanzitutto, è uno dei top 3 allenatori al mondo oggi. E' stata un'esperienza stupenda che mi ha formato molto e che porterò dietro nel mio bagaglio. Il mister è una persona fantastica, un grande lavoratore, esige molto dai suoi calciatori e lo si vede a ogni allenamento. Spero solo il meglio per il Napoli, anzitutto, ma ovviamente anche per lui".
Vuoi tornare al Napoli?
"Il pensiero c'è sempre. Io lavoro qui all'Espanyol, do il massimo per questa squadra, per fare bene e presentarmi di nuovo come giocatore del Napoli con un bagaglio d'esperienza maggiore ed essere pronto per il Napoli. Poi le scelte si faranno in futuro, vedremo".
Hai già affrontato il Betis di Natan? Ti marcava lui?
"Sì, mi ha fatto piacere rivederlo".
Col Frosinone facesti molto bene contro il Napoli: era perché davi il massimo per tornare?
"No, quelle sono state coincidenze. Io do tutto ogni partita. Quanto capitato col Napoli è stata una coincidenza".
Il lavoro in ritiro con te era improntato per aprire gli spazi per Politano e Kvaratskhelia?
"Penso che sia tutto frutto di strategie, di lavori che il mister e lo staff fanno quotidianamente. Era tutto studiato a puntino perché sono dei professionisti e sanno di cosa hanno bisogno da ogni calciatore".
Ci credono alla possibilità di arrivare allo Scudetto dentro di loro?
"Conte ha ragione quando dice che bisogna pensare partita dopo partita perché alla fine dell'anno mancano ancora più di 20 partite e si rischia di fare passi falsi. La cosa migliore è pensare partita dopo partita".
Non dai riferimenti, dicono i difensori, e per questo sei fastidioso da marcare.
"E' una delle mie caratteristiche ed è quello che di solito dà più fastidio ai difensori perché non hanno un punto di riferimento fisso su cui giocare".
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