Morto Elio Corno, giornalista sportivo "bastian contrario"
Si è spento a 78 anni Elio Corno, giornalista sportivo appassionato dell'Inter che sui social si autodefiniva "bastian contrario". Per anni lavorò come responsabile della pagina sportiva de il Giornale e fu caporedattore de La Gazzetta dello Sport, ma a renderlo popolare a partire dagli anni '90 sono state le ospitate in vari programmi sportivi di tv locali private. Il più noto "Il processo del lunedì" di Aldo Biscardi, cui Corno ha partecipato fino alla stagione 2012/2013.
Nel 2002 inizia a collaborare come opinionista con la trasmissione "Qui studio a voi stadio" di Telelombardia; celebri poi gli scontri con il collega e rivale Tiziano Crudeli (tifoso del Milan).
Corno pubblicò anche due libri: "Il vangelo del vero anti-milanista" e "Cara Inter", ma a piangerlo oggi non sono solo i fan neroazzurri.
Papa Francesco, i medici hanno sciolto la prognosi: "I miglioramenti si sono consolidati"
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Papa Francesco, i medici hanno sciolto la prognosi: cosa significa
Ci sono notizie positive sulla salute di Papa Francesco. "Le condizioni cliniche del Santo Padre continuano ad essere stabili" fa sapere il Vaticano nel bollettino diffuso questa sera, lunedì 10 marzo. "I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall'obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi - si legge - i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi".
Papa Francesco: cosa vuol dire che i medici hanno sciolto la prognosi
È una notizia importante dal momento che finora, da quando il Papa è stato ricoverato, si è sempre parlato di "prognosi riservata". Questa espressione viene utilizzata quando la previsione del decorso di una malattia non è possibile, in quanto possono esserci evoluzioni impreviste, anche molto gravi. Quando la prognosi viene sciolta invece i medici possono invece pronunciarsi con più certezze sul decorso della malattia. In questi casi il paziente viene generalmente considerato fuori pericolo.
"Sarà necessario continuare la terapia farmacologica"
Dall'ospedale Gemelli fanno comunque notare che "in considerazione della complessità del quadro clinico e dell'importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero".
Nel bollettino di questa mattina il Vaticano aveva reso noto che Papa Francesco ha trascorso una "notte tranquilla" e ha ripreso le terapie per curare la polmonite bilaterale, ovvero la fisioterapia motoria e quella respiratoria. Bergoglio continua a ricevere ossigeno ad alti flussi di giorno e la ventilazione con la maschera per l'ossigeno di notte per riposare meglio. La dieta del Papa, viene spiegato oggi dalle stesse fonti, "comprende anche cibi solidi".
Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli "esercizi spirituali" in collegamento con l'aula Paolo VI, ha poi ricevuto l'Eucarestia e si è recato nella cappellina dell'appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video (senza però essere visto dai cardinali). Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo.
Addio al giornalista Maurizio Romano: ha raccontato i successi di Maradona
Lutto nel mondo del giornalismo. Maurizio Romano, 86 anni, storico volto Rai, è morto a Napoli. Romano, tra le altre cose, viene ricordato per aver raccontato i trionfi di Diego Armando Maradona. Tra i tanti messaggi comparsi sui social c'è quello di Antonello Perillo: "Una gravissimo lutto colpisce il mondo del giornalismo sportivo italiano. È scomparso a Napoli Maurizio Romano, storico volto della Rai, per lunghissimi anni tra i protagonisti di 90º minuto.
Sue tante cronache del Napoli di Maradona per la Tgr Campania, Raisport e per varie trasmissioni nazionali come La Domenica Sportiva. Un vero signore, galantuomo di altri tempi. Lascia un ricordo dolcissimo in tutti coloro che come me hanno avuto la fortuna di essergli amico".
Spalletti: "Dopo il Napoli non avrei allenato un'altra squadra. Sarebbe stato difficile tornare al Maradona da avversario"
"L'esperienza di Napoli me la sono voluta tenere per ultima, poi sono successe delle dinamiche che mi hanno fatto decidere così. E' vero che non sarei andato ad allenare nessuna altra squadra. Quando uno è stato in quel contesto lì e ha vissuto delle partite da allenatore, ha indossato quella maglia al Maradona, diventa difficile tornarci da avversario". Così il ct della Nazionale Luciano Spalletti, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Fabio Fazio a "Che tempo che fa", in onda sul Nove, ha parlato del suo fortissimo legame con il Napoli.
Il suo ufficio a Castelvolturno
"Ho comprato una brandina per poter dormire lì. Il centro di Castel Volturno è abbastanza distante da Napoli. A volte potevi incontrare la classica fila che ti faceva perdere del tempo. Io dovevo dedicargli tutto il mio tempo. Si dice che se si vuole bene a qualcosa, l'unico regalo importante che bisogna fare è dedicargli il nostro tempo. E io al Napoli gliel'ho dedicato tutto".
Maradona
"Le maglie di Maradona che ho appeso nella stanza? Lui era lì sopra a vigilare su di noi. Sentirlo più vicino e sentire qualcosa che ci accomunava a lui, ci dava forza. Ho avuto la fortuna di giocare contro Diego in uno Spezia-Napoli. Gli avevo sbrindellato la maglia perchè non c'era verso di tenerlo. Eravamo anche andati in vantaggio per 1-0, poi lui si è arrabbiato, ci ha puntato tutti ed è andato fino in porta", ha ricordato l'ex tecnico azzurro.
Moviola Napoli-Fiorentina, manca un rigore su Lukaku e un rosso a Gudmunsson
Non sono mancati gli episodi da moviola in Napoli-Fiorentina. Per il Corriere dello Sport la prestazione dell'arbitro Colombo è stata insufficiente.
Mancano, infatti, all'appello un rigore per fallo di Comuzzo su Lukaku nel primo tempo e un rosso per secondo giallo a Gudmunsson nella ripresa.
"Lukaku prende chiaramente il tempo, si piazza davanti a Comuzzo che lo cintura, allungando anche la gamba destra, senza prendere il pallone. Pure Colombo ha un attimo di indecisione. Gudmundsson cerca di avventarsi sul pallone battuto male da Lukaku, Raspadori lo anticipa, lui gli finisce sul piede destro con il sinistro. Avendo fischiato fallo, il cartellino giallo è automatico, sarebbe stato il secondo. Un altro errore", spiega Edmondo Pinna sul quotidiano sportivo.
Manca anche un giallo a Gilmour per fallo su Fagioli non rilevato dal direttore di gara.
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