giovedì 30 maggio 2024

Calcio-News 30 maggio 2024 di Alessandro Lugli


 Arnautovic non lascia: “Nessuno ha parlato con me, resto all’Inter”

Marko Arnautovic ha parlato ai microfoni di DiePresse.com dell’Europeo con l’Austria e del suo futuro a tinte nerazzurre: “Non so cosa scrivono tutti, scrivono semplicemente qualcosa dal nulla. Nessuno ha parlato con me o con il mio agente. Ho un contratto con l’Inter, sono molto contento dell’Inter e resterò all’Inter”.



Lautaro-Inter, già oggi il primo incontro lontano da occhi indiscreti


L’agente di Lautaro Martinez e i dirigenti dell’Inter hanno avuto già oggi il primo faccia a faccia per parlare del rinnovo del contratto dell’attaccante. Non nella sede nerazzurra, ma in uno degli hotel del centro di Milano, lontani da occhi indiscreti. Tra le parti c’è la volontà di dialogare per arrivare a un’intesa, ma la distanza tra domanda e offerta c’è ancora. L’entourage del calciatore e i dirigenti nerazzurri si rivedranno nei prossimi giorni, entro sabato, oppure dopo il cda del club in programma martedì.



Italia, niente Euro 2024 per Acerbi a causa della pubalgia: preallertato Gatti


Niente Euro 2024 per Francesco Acerbi. La Figc ha infatti comunicato che il difensore dell’Inter non prenderà parte al raduno di Coverciano in vista della rassegna continentale a causa dei postumi della pubalgia e che il ct Luciano Spalletti ha già preallertato Federico Gatti, rimasto inizialmente escluso dalla lista dei 30. Il difensore della Juventus comincerà la preparazione alla Continassa, per poi successivamente unirsi al gruppo azzurro.


LA NOTA DELLA FEDERCALCIO“A causa dei postumi di un ‘groin pain’ (pubalgia), il calciatore Francesco Acerbi non farà parte della Nazionale che domani si radunerà al Centro Tecnico Federale in vista di UEFA EURO 2024.

Il Ct azzurro Luciano Spalletti ha già preallertato il difensore della Juventus Federico Gatti, che si è reso disponibile e si metterà subito al lavoro nella propria sede. Al momento, dunque, sono 29 i calciatori che domani entro le ore 12 raggiungeranno il ritiro a Coverciano”.


Napoli, ecco i termini del triennale di Antonio Conte


Il diavolo è nei dettagli, si dice. Per questo è consigliata la doverosa premura, anche se le intese di massima tra il Napoli e Antonio Conte sono state già raggiunte. I cardini del contratto, infatti, sono stati concordati. L’ingaggio sarà di 8 milioni di euro a stagione, a cui si aggiungono alcuni bonus relativi ai traguardi raggiunti dalla squadra. La durata invece sarà triennale, senza opzioni. Aurelio De Laurentiis, dunque, è andato incontro alle richieste dell’allenatore, rispetto alla proposta iniziale di 6,5 milioni più una componente variabile. Un’offerta che di per sé era già una deroga della politica adottata finora, che prevede un tetto salariale di 3,5 milioni per ogni tesserato, salvo rare eccezioni. Inoltre, il modello di accordo sottoposto a un tecnico è sempre stato di due anni con la possibilità in favore del club di prolungare di un’ulteriore stagione. Ma ci sono tanti altri aspetti secondari ancora da delineare. I principali riguardano i diritti d’immagine, come di consueto, e l’inserimento di una clausola per l’interruzione anticipata del rapporto. Conte vorrebbe tutelarsi nel caso di incompatibilità tecnica o lavorativa, senza essere vincolato da penali com’è successo a Spalletti, la cui nomina a commissario tecnico ha aperto un caso non ancora risolto dalle parti. Ovviamente, l’opportunità di liberarsi sarebbe valida soltanto alla fine del campionato e non a stagione in corso, in un ristretto lasso temporale che è oggetto di discussione da parte dei legali dei soggetti coinvolti.



Fiorentina, Italiano: “Una grande delusione, fa male. Non meritavamo di perdere”


Vincenzo Italiano è provato e addolorato dopo la sconfitta in finale di Conference League contro l’Olympiacos. “Dispiace per la seconda volta, dispiace perché anche oggi abbiamo avuto tante occasioni per segnare per primi. Abbiamo lottato e sudato contro una squadra che non ti fa giocare belle partite – ha commentato l’allenatore della Fiorentina -. Non meritiamo di perdere una partita del genere, avremmo potuto andare ai rigori. Per me è una grande delusione, terza finale persa. Forse ci manca un po’ di malizia per vincere questo tipo di gare. Mi dispiace per i ragazzi”.


Italiano non ha nulla da rimproverare alla sua squadra. “I ragazzi li conosco erano tutti pronti e concentrati. Si può anche non incidere per come si vorrebbe, tutti quelli scesi in campo oggi hanno dato quello che potevano dare – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. In queste finali ci gira male, ci manca lo spunto per segnare per primi. L’ho detto anche a Ceferin che fa male. Perdere fa male, arrivare in fondo per due anni consecutivi è un grande merito, ma bisogna alzare i trofei e noi non ci siamo riusciti. Dispiace veder piangere i ragazzi“.


Sul suo futuro. “Anche io ho un cuore e vivo di emozioni. In questo momento sono deluso e amareggiato, ero il primo a crederci. Abbiamo un’ultima partita a Bergamo domenica e poi mi incontrerò con il direttore e vedremo”.


Chiesa-Di Lorenzo, Juve e Napoli pensano allo scambio


L’ipotesi di uno scambio di giocatori non è impossibile, inserendo soldi “cash” perché c’è differenza di valore tra i due cartellini: se il Napoli valuta Di Lorenzo 20 milioni di euro, la Juve per Chiesa ne vuole più del doppio. I ragionamenti sono in corso e c’è fermento attorno ai due giocatori.



Sky - Conte si sente già allenatore del Napoli ed è al lavoro con Manna: manca solo l’annuncio!


Gianluca Di Marzio, giornalista ed esperto di mercato di Sky Sport, ha parlato ai microfoni dell’emittente satellitare della trattativa per Antonio Conte al Napoli: “Antonio Conte si sente tecnico del Napoli, ha accettato anche una cifra un po’ più bassa.

Ha capito che deve ricostruire e fare i conti col bilancio in ordine, lavora già con Manna sul mercato ed ha intenzione anche di rigenerare diversi elementi. Non so però quando arriverà il tweet, se domani, sabato o lunedì. Ma manca solo l’ufficialità per Conte al Napoli”.



El Kaabi beffa la Fiorentina: l’Olympiacos vince al 117′ la Conference League
Ancora una finale amarissima per la Fiorentina: dopo la sconfitta per 1-2 con il West Ham un anno fa, stavolta è stata la squadra greca dell’Olympiacos a beffare i viola ad Atene con un colpo di testa vincente di El Kaabi a 3 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, quando tutto lasciava pensare ai rigori.
Lacrime amare in campo ad Atene per i giocatori della Fiorentina, che disputerà ancora la Conference League l’anno prossimo. Niente da fare anche per il Torino, che non prenderà parte alle coppe europee. Per la prima volta nella storia, una squadra greca vince una competizione europea.



mercoledì 29 maggio 2024

Rai - Conte-Napoli, definite pure le clausole: in definizione lo staff, manca solo l’annuncio!


 Rai - Conte-Napoli, definite pure le clausole: in definizione lo staff, manca solo l’annuncio!


L'annuncio è di Ciro Venerato: Conte-Napoli, ci siamo. Nei prossimi giorni Aurelio De Laurentiis ufficializzerà l'ingaggio di Antonio Conte, nuovo allenatore del Napoli dopo una lunga e tortuosa trattativa che ha vissuto alti e bassi dal 24 aprile in poi. Contratto triennale per il feroce salentino: 6,5 milioni di base fissa più incentivi e bonus fissi (legati a scudetto, qualificazione Champions e Coppa Italia) che avvicineranno l'ex juventino ai 9 milioni e rotti.



I rispettivi legali stanno valutando le bozze contrattuali. Ci risulta che sulle clausole si è raggiunta una intesa totale, vanno quindi definiti dettagli relativi agli emolumenti dello staff e chiarite le percentuali sui diritti di immagine (possibile lodo Higuain: cinquanta per cento dei proventi per sponsor partenopei). Deciso anche il futuro di Lele Oriali: sarà il nuovo team manager campano. Va quindi chiarito il futuro di Giuseppe Santoro, storico dirigente accompagnatore dell'era De Laurentiis. 


lunedì 27 maggio 2024

Calcio-News del 27 maggio 2024


 Premier League, Emery rinnova con l’Aston Villa fino al 2029


L’Aston Villa ha annunciato che l’allenatore Unai Emery resterà alla guida dal club per i prossimi cinque anni. Arrivato nel 2022 il tecnico basco ha riportato il club inglese in Europa dopo 13 anni e in questa stagione ha conquistato la prima qualificazione in Champions League nella storia della società.  “Stiamo costruendo qualcosa di speciale qui all’Aston Villa con Unai al centro e siamo lieti che abbia firmato un nuovo accordo con il club fino al 2029. – ha spiegato il presidente Nassef Sawiris sul sito del club – Mentre ci avviciniamo al nostro storico 150° anniversario, c’è molto da aspettarsi con Unai al timone”.



A22 sulla Superlega: “L’era del monopolio UEFA e FIFA è finita”. Il comunicato


Dopo la sentenza del Tribunale di Madrid, arriva il comunicato di A22 Sport Management, la società dietro il progetto Superlega, che esulta: “Oggi il Tribunale Commerciale di Madrid 17 ha emesso la sentenza nel caso della European Super League/A22 Sports Management contro la UEFA/FIFA. Il Tribunale Commerciale ha stabilito che gli statuti UEFA e FIFA che impediscono ai concorrenti di entrare nel mercato delle competizioni internazionali per club sono illegali e incompatibili con il diritto della concorrenza dell’Unione Europea. È la prima volta che un tribunale europeo applica il quadro giuridico emesso dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (“CGUE”) nel dicembre 2023 e la decisione è pertanto vincolante ed esecutiva in tutta l’Unione europea.


Il Tribunale commerciale ha confermato i principi giuridici stabiliti dalla CGUE e ha ritenuto che gli statuti UEFA/FIFA, che consentono di porre il veto su qualsiasi concorrente alle proprie competizioni paneuropee, sono contrari al diritto dell’Unione europea.


– La Corte ha specificamente affermato che “la UEFA e la FIFA hanno abusato della loro posizione dominante […] attribuendosi la discrezionalità di proibire la partecipazione a competizioni alternative” e “impediscono la libera concorrenza sul mercato impon endo restrizioni ingiustificate e sproporzionate”.


– In conclusione, la Corte ha ordinato a FIFA e UEFA di “cessare la condotta anticoncorrenziale”, “proibire la sua futura ripetizione” e “rimuovere tutti gli effetti delle azioni anticoncorrenziali […] che si sono verificate prima o durante la durata del procedimento””



Inter, Lautaro: “Il primo anno ho pensato di andarmene. Milano è casa mia”


Un Lautaro Martinez senza peli sulla lingua si è concesso in una lunga intervista a Dopcast, il vodcast di Diletta Leotta per “Mamma Dilettante”. Il capitano e bomber dell’Inter si è presentato insieme alla moglie Agustina Gandolfo in una sorta di intervista doppia sulla vita a Milano e in nerazzurro della coppia. Nessuna risposta diretta sul rinnovo di contratto che l’argentino sta trattando con i nerazzurri, ma l’ennesima indicazione su come il legame con il club e con la città di Milano sia fortissimo.


HO PENSATO DI ANDAR VIA – “Il primo anno in Italia e all’Inter c’era Icardi. Giocavo poco, ho pensato anche di andare via e tornare in Argentina. Ero abituato a giocare sempre. È stato complicato, ma l’Inter mi ha dato una grande mano. Sempre”.


BAMBINO – “Avevo un carattere forte. Quando perdevo passavo ore e ore a non parlare con nessuno, neppure con lei e con i miei genitori. Agus c’è stata sempre, poi sono cambiato con la nascita dei miei figli. Quando torno a casa divento un altro. Ho capito che questo è uno sport, io gioco sempre per vincere chiaro, ma lascio tutto al campo. Il giorno dopo se ho perso in campo mi alleno di più, ma il tempo che passo con i miei figli devo dare loro il 100% e non il 70% perché perdo o pareggio”.


IL RIGORE CON L’ATLETICO – “Come sono tornato a casa dopo quel rigore sbagliato? Incazzatissimo”.


MILANO – “Milano è casa mia. Dal primo momento l’ho sentita così. Ho sentito da subito il calore dei tifosi e l’aiuto di chi lavora nel mondo Inter, per me è stato fondamentale. Mi sono sentito amato dal primo giorno”.


I PROBLEMI FISICI – “Lo scorso anno è stato impegnativo. Faticoso. Avevo un problema alla caviglia, non ho fatto il Mondiale che volevo e dovevo decidere se operarmi o no. Non volevo più prendere antidolorifici e pasticche. Dopo la finale di Champions, siamo andati in Grecia. Ho spento il cellulare e mi sono riposato. Poi è nato Theo”.


MILITO FONDAMENTALE – “Quando ero al Racing avevo tre proposte dall’Europa. L’Inter era la più interessata, la più concreta. Ho parlato tantissimo con Milito, Diego mi ha consigliato di venire qui. Parliamo sempre ogni settimana, è un grande amico che mi ha dato il ‘calcio'”.


STELLA O CHAMPIONS? “Tu che pensi? Beh, Champions League. Ovvio che mi farebbe piacere la stella Michelin, ma non c’è paragone. Se avessi già vinto una Champions, sceglierei comunque di vincere ancora una Champions”.



Atalanta, amaro De Roon: “Non giocherò l’Europeo”


Marten de Roon non giocherà gli Europei. Una delusione enorme per il centrocampista dell’Atalanta, che ha vissuto una settimana a dir poco sulle montagne russe: “Non riesco ad immaginare una settimana nella mia carriera, o nella mia vita, che ha avuto così tanti alti e bassi. Persa la coppa Italia, non riuscire a giocare la finale, vincere l’Europa League. In quell’ultimo stato euforico, ho passato molto tempo con lo staff medico ma a quanto pare non potrò giocare gli Europei. Me ne farò una ragione, guarderò la squadra e i miei amici da tifosi, ma per ora è una giornata molto dura. Hup Holland, hup”.



ADL: “Conte al Napoli? Prossimi 10 giorni decisivi…”


Presente oggi a un convegno sul tema del razzismo tenuto a Trentola Ducenta, Aurelio De Laurentiis ha commentato così le indiscrezione su Antonio Conte: “Non è che non voglio dire nulla – ha dichiarato il presidente del Napoli- è che non posso dire nulla perché i prossimi dieci giorni saranno decisivi dopo aver fatto tutte le opportune, necessarie, valutazioni. Non deve vincere il tifo ma l’equità del ragionamento”.



Cannavaro esulta: “Sapevo che la salvezza era difficile, ma non impossibile”


“Dal primo giorno sapevo che sarebbe stato molto difficile salvarci, ma non impossibile. Abbiamo lavorato tanto con una squadra in emergenza e non è stato facile – ha commentato Cannavaro a Sky -. I ragazzi hanno dato tutto, senza mollare mai. Abbiamo cercato di portare idee e tranquillità. Questo è il calcio, retrocede una squadra che ti mette in difficoltà col palleggio e le idee come il Frosinone e sicuramente dispiace”.

Una salvezza costruita nelle ultime giornate: “Già dal Bologna si vedeva che la squadra era reattiva, motivata e concentrata. Le difficoltà di fare risultato in casa sono state evidenti, ma la sfida del Dall’Ara mi ha dato consapevolezza che con questi ragazzi si poteva lavorare su idee e concetti”.

Il futuro di Fabio Cannavaro ora è da scrivere: “Mi sono giocata questa opportunità, il mio contratto è di cinque partite. Le esperienze all’estero mi hanno fatto crescere, l’esperienza negativa a Benevento sembrava avermi fatto chiudere. Ho avuto questa opportunità e me la sono giocata, ringraziando la società. Io avevo solo l’obiettivo di salvarci, quello che succederà da domani vedremo”. Nelle cinque partite con Cannavaro l’Udinese è rimasta imbattuta facendo reagire una squadra coinvolta nella lotta salvezza quasi in maniera inaspettata: “Ho dovuto lavorare molto sulla testa perché come qualità non sono giocatori da lotta salvezza. Quest’anno le tante assenze hanno complicato le cose, anche questa sera. E’ stata una emergenza continua e l’aspetto psicologico è stato fondamentale. Davis ha fatto gol da infortunato”.

domenica 26 maggio 2024

Calcio-News del 26 maggio 2024

 


L’Atalanta non fa sconti: vince e nega la Champions alla Roma


L’Atalanta non fa sconti neanche dopo giorni di festeggiamenti: Torino battuto 3-0 da Scamacca, Lookman e Pasalic: Gasperini scavalca il Bologna e può chiudere terzo se vince anche il recupero. I granata ringraziano il Napoli, che non riesce battere il Lecce, e dopo 14 anni è fuori dall’Europa: 0-0 al Maradona, Juric conserva il nono posto, Torino in Conference se la Fiorentina vince la Coppa e resta ottava.


Atalanta, Luca Percassi: “Gasp? Speriamo che la moglie sia meglio di qualche nuova fidanzata…”


“Io sono in una situazione dove hai una moglie con dei figli e trovi una donna bellissima”, ha detto Gian Piero Gasperini dopo il trionfo dell’Atalanta nella finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Dove la moglie è la Dea e la donna bellissima è il Napoli. “Speriamo che la moglie sia meglio di qualunque altra fidanzata…”, ha detto l’ad nerazzurro Luca Percassi, rispondendo a una domanda sul futuro del tecnico prima della gara di campionato contro il Torino. Gasp alla fine ha scelto di restare in quella casa che gli ha regalato tante soddisfazioni, la più grande soltanto qualche giorno fa. “Gasperini resta? Ma sì, ma sì, stiamo lavorando alle ultime cose”, ha detto il patron nerazzurro Antonio Percassi dopo il summit andato in scena venerdì.


 

NAPOLI-LECCE 0-0

Chiude con un pareggio senza lampi il Napoli, al Maradona contro il Lecce è 0-0. Gli uomini di Calzona cominciano provando a imporre il proprio ritmo, ma dopo alcuni minuti i pugliesi spaventano e non poco i padroni di casa: Dorgu scheggia la traversa da buona posizione. Dopo lo spavento i partenopei tornano a premere sull’acceleratore, cercando di accendere gli esterni Politano e Kvaratskhelia. Nonostante l’ampio predominio i campani non riescono a sfondare, con la prima frazione di gioco che tramonta sullo 0-0. In avvio di ripresa il Napoli aumenta ancor di più i giri del motore: Falcone deve superarsi in tuffo sul neoentrato Ngonge, poi Cajuste pareggia il conto dei legni colpiti. Ngonge è tra i più attivi tra le file dei padroni di casa, e poco dopo l’ora di gioco prende una traversa con il destro secco a Falcone battuto. Con il passare dei minuti le energie iniziano a calare sempre di più, e nemmeno l’ingresso di Osimhen permette ai Campioni d’Italia uscenti di chiudere la stagione con un successo. Finisce 0-0, con Calzona che saluta Napoli con un tiepido pareggio e i fischi del Maradona, terminando a quota 53 punti e in nona posizione. Finisce invece a 38 punti il Lecce di Gotti.


Serie A: Verona-Inter 2-2, i nerazzurri chiudono il campionato a 94 punti


L'Inter chiude il suo straordinario campionato, culminato con il 20° Scudetto, con un pareggio 2-2 contro il Verona. La partita del Bentegodi  è poco più che un allenamento, ma i tifosi sugli spalti si divertono. I nerazzurri passano in vantaggio al 10' con Arnautovic, bravo ad approfittare di un errore di Cabal e a vincere il corpo a corpo con Coppola. L'Hellas vuole congedarsi al meglio dai suoi tifosi e trova il pareggio al 19' con Noslin, che al 37' ricambia l'assist di Suslov e regala allo slovacco l'assist per il 2-1. Nel recupero la doppietta di Arnautovic. Nella ripresa Perilli è super su Sanchez, Frattesi (due volte) e Calhanoglu. L'ultimo sussulto l'auto-traversa di Vinagre che salva su Frattesi. L'Inter chiude a 94 punti, l'Hellas a 38.



Serie A: pareggio per la Lazio con il Sassuolo nell’ultima stagionale 


Nella trentottesima e ultima di Serie A la Lazio non va oltre l’1-1 in casa contro il Sassuolo. Primo tempo piuttosto blando, con poche occasioni e dai ritmi bassi. Nella ripresa i biancocelesti stappano la partita con la punizione di Zaccagni al 60’, salvo poi essere ripresi sei minuti più tardi dalla zampata di Viti. Tudor lascia in panchina Luis Alberto tutta la partita, in quella che dovrebbe (e doveva) essere la sua serata d’addio, ma si assicura il settimo posto e l'Europa League.



Serie A, l'Empoli batte la Roma nel recupero! Frosinone ko e in Serie B!


E' terminata l'ultima giornata di Serie A, che ha dato gli ultimi verdetti della stagione.


EMPOLI-ROMA - Al Castellani l'Empoli batte 2-1 la Roma e resta in Serie A! Al 13' Empoli in vantaggio: Aouar si fa anticipare sulla trequarti e l'Empoli riparte. Errore in sequenza di Angelino che buca l'intervento con Gyasi che entra in area e serve Cancellier che solo davanti a Svilar, non sbaglia. Al 45' la Roma pareggia: Angelino dalla sinistra fa partire un traversone preciso che Aouar deve solo spingere in porta. Al 93' l'Empoli trova il gol vittoria: Cancellieri dalla destra serve Niang che è freddo davanti a Svilar e insacca.


FROSINONE-UDINESE - Allo Stirpe l'Udinese batte 1-0 il Frosinone e condanna i ciociari in Serie B!  Al 76' l'Udinese va in rete con Davis: lancio lungo di Ferreira, super giocata di Lucca che prende posizione su Romagnoli e indovina la sponda per Davis che, dal dischetto, non può sbagliare.


HELLAS VERONA-INTER - Termina con un pareggio il campionato della squadra di Inzaghi, altra ottima prestazione di quella di Baroni che legittima la salvezza ottenuta con una giornata d'anticipo.. 


SASSUOLO-LAZIO - Termina tra qualche fischio la sfida dell'Olimpico, la Lazio si qualifica alla prossima Europa League grazie al pareggio per 1-1 contro il Sassuolo. La reti segnate da Zaccagni prima e Viti poi.


sabato 25 maggio 2024

Juve-Monza 2-0 Milan-Salernitana 3-3

 


La Juve batte 2-0 il Monza: espulso Zerbin nel finale

Termina sul risultato di 2-0 il match dello Stadium tra Juventus e Monza, valido per la 38esima giornata di Serie A. Mister Montero chiude il suo percorso ad interim con una vittoria, terminando in classifica davanti al Bologna in attesa dei risultati dell'Atalanta. Gara decisa nel primo tempo in due minuti: prima sblocca Chiesa (26') su assist di Milik, poi su suggerimento di Fagioli raddoppia Alex Sandro (28') alla sua ultima con la maglia della Vecchia signora dopo nove anni. Al minuto 90 viene espulso l'azzurro Zerbin per intervento da doppia ammonizione.


Pioli lascia con un pareggio: sussulto Salernitana che fa 3-3 col Milan in rimonta


Termina sul risultato di 3-3 il match di San Siro tra Milan e Salernitana, valido per la 38esima giornata di Serie A. In un clima disteso e malinconico per gli addii di Stefano Pioli su tutti, ma anche di Olivier Giroud, Simon Kjaer, Antonio Mirante e Mattia Caldara, i granata hanno un sussulto d'orgoglio e "rovinano" la festa ai rossoneri trovando il pari in rimonta. 

Il Milan chiude il primo tempo avanti di due grazie ai gol di Rafael Leao su errore di Fiorillo (22') e Olivier Giroud (27') su assist di Calabria. Nella ripresa però l'ingresso di Simy (64', 89') scuote la Salernitana: il nigeriano di testa su cross di Sambia accorcia le distanze poco dopo l'ora di gioco. Capitan Davide Calabria porta di nuovo i suoi avanti di due capitalizzando la palla morbida di Pulisic, ma negli ultimi tre giri d'orologio prima del recupero Junior Sambia (87') dalla distanza e di nuovo Simy di tap-in firmano il 3-3. 


La classifica di Serie A aggiornata

1. Inter 93 punti

2. Milan 75**

3. Juventus 71**

4. Bologna 68**

5. Atalanta 66*

6. Roma 63

7. Lazio 60

8. Fiorentina 57

9. Torino 53

10. Napoli 52

11. Genoa 49**

12. Monza 45**

13. Hellas Verona 37

14. Lecce 37

15. Cagliari 36**

16. Frosinone 35

17. Udinese 34

18. Empoli 33

19. Sassuolo 29

20. Salernitana 17**

*: una gara in meno

**: una gara in più

Calcio-News 25 maggio 2024


 Juventus, il mercato comincia da Di Gregorio e Zirkzee


La Juventus aspetta Thiago Motta a suon di contatti, incontri e trattative di mercato. Il d.t. Cristiano Giuntoli, dopo l’antipasto delle ultime ore (rinnovi di Rugani e Cambiaso), è pronto a cambiare marcia. Chiusa una stagione, se ne apre un’altra. All’inizio della prossima settimana il dirigente toscano incontrerà Maurizio Scanavino, amministratore delegato del club e uomo di massima fiducia di John Elkann, per mettere il punto all’ultima annata e proiettarsi immediatamente sul 2024-25. Gli argomenti economici si intrecciano a quelli tecnici. Dalla formalizzazione del contratto di Thiago Motta – biennale con opzione per un anno in più a 3,5 milioni più bonus – alle prime strategie. La missione di Giuntoli è quella di costruire una Signora vincente tanto in campo quanto nei bilanci. La Coppa Italia conquistata a Roma e i risparmi degli ultimi dodici mesi sono soltanto un punto di partenza. Così, in attesa di mettere a punto qualche cessione (da Soulé a Huijsen fino a Iling Jr) e di aumentare la potenza di fuoco, la Juventus potrà disporre di un tesoretto di circa 40 milioni per affrontare l’inizio dell’estate e soddisfare i primi desideri di Motta. Il nuovo allenatore verrà ufficializzato nel giro di dieci-quindici giorni. Intanto, tramite avvocati, proseguono le trattative di divorzio con Massimiliano Allegri, esonerato dopo il trionfo di Coppa.


Thiago Motta ha dato l’addio al Bologna giovedì e ieri ha guidato i rossoblù per l’ultima volta. Nel weekend raggiungerà padre e fratello a Barcellona e in seguito si unirà all famiglia in Portogallo: poi ogni giorno sarà buono per incontrare la Juve. Giuntoli, in attesa di mettersi attorno a un tavolo con il tecnico italo-brasiliano, si sta portando avanti con i lavori. I programmi sono condivisi e abbastanza chiari: allargare, rinfrescare e rinforzare un po’ tutti i reparti. A partire dall’attacco, dove il nome più caldo resta quello di Joshua Zirkzee. L’olandese del Bologna è un pallino di Thiago Motta e il feeling tra i due può fare la differenza nella corsa con Arsenal e Milan. Il prezzo è fissato dalla clausola: 40 milioni. Dopo la semina di questi mesi, i bianconeri proveranno a mettere la freccia. Alla Continassa, però, prima di affondare per il numero 9 degli emiliani vorrebbero incassare qualcosa dalle cessioni o liberare qualche casella in avanti: da Moise Kean (scadenza 2025) ad Arek Milik. Soprattutto perché tra le priorità c’è anche quella di alzare la qualità della mediana e il sogno resta il costoso Koopmeiners, tuttocampista dell’Atalanta nel mirino anche del Liverpool.



Tudor: “Alla Lazio mi sono sentito subito importante”


Vigilia di campionato per la Lazio. Domani sera ultima in Serie A contro il Sassuolo. Si giocherà allo stadio Olimpico alle ore 20.45. In conferenza stampa è intervenuto Igor Tudor: “Vogliamo finire la stagione nel miglior modo possibile, non mi fido del Sassuolo anche se è già retrocesso, abbiamo lavorato bene. L’ho preparata come una finale. Il bilancio è positivo, neppure il City le vince tutte, ma c’è una buona base per fare bene il prossimo anno.

Noi seguiamo il modello Atalanta come gioco? Gasperini fa bene da anni con la società, il loro è un modello di programmazione e di idee da seguire per avere una squadra di quel livello. Io mi sento al centro del progetto Lazio? Sì, mi sono sentito importante. La Lazio ha sempre dato importanza agli allenatori, li ha sempre protetti, e da fuori questa cosa mi è piaciuta ed è uno delle ragioni per cui sono venuto”.

Si parla di campo ma anche di mercato in vista della prossima estate: “C’è gente perfetta che può starci qui e ci sono altri che fanno un po’ più di fatica, ma io faccio i complimenti ai ragazzi, tutti si sono messi a disposizione e hanno dato il massimo. A fine anno programmeremo il futuro. Kamada? La sua volontà è di rimanere, si vedrà con la società nei prossimi giorni. Felipe Anderson? Tutti vorrebbero averlo, è un ragazzo eccezionale, troppo buono, sorride sempre anche quando non gioca, non ti fa casini, sono valori umani che uno vorrebbe sempre avere nello spogliatoio”.

Ancora sul futuro con indicazioni in vista del mercato: “Tutti vogliono giocatori forti, fenomeni che portano già risultati e magari anche giovani. I club fanno investimenti anche per la futura rivendita, non lo scopro certo io. Bisogna essere bravi per creare la prossima rosa per far contenti tutti quanti. Bisogna programmare bene, perché se poi si sbaglia dopo si soffre. Io voglio essere importante sulle scelte”.

In chiusura Tudor ha parlato anche di Eriksson in vista dell’omaggio dell’Olimpico di domani sera: “Sarà un momento emozionante, Boksic mi parlava sempre delle sue doti di uomo e allenatore, erano tempi più romantici di questi. Sarà un piacere vedersi e una motivazione in più per la squadra per far bene”.



Atalanta, c’è aria d’intesa tra Percassi e Gasperini


La certezza di vedere Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta anche in futuro è vicina. Sempre più vicina. Ieri, prima dell’allenamento, il tecnico ha incontrato anzitutto il presidente Antonio Percassi: nulla di nuovo rispetto al passato, perché è prassi che a fine stagione, quando si pongono le basi della successiva a cominciare dalla posizione dell’allenatore, il Gasp veda anzitutto il presidente. Anche se poi ieri, come già successo regolarmente in questi mesi, il faccia a faccia è stato allargato all’a.d. Luca Percassi e al d.s. Tony D’Amico.



Napoli, De Laurentiis in pressing su Conte per la panchina


Sono ore decisive per il futuro della panchina del Napoli: Aurelio De Laurentiis ha deciso di provare l’affondo decisivo per centrare l’obiettivo, vale a dire trovare l’accordo con Antonio Conte, da sempre il prescelto per la rinascita degli azzurri. Gli altri candidati sondati, da Pioli a Gasperini, per ragioni varie sono sempre state considerati il Piano B, da perseguire solo in caso fosse definitivamente sfumata la possibilità di ingaggiare l’ex tecnico di Juve e Inter. Ma in realtà i contatti mai interrotti hanno permesso al numero uno del Napoli di mantenere aperto il dialogo. E quella di oggi è stata una giornata che ha dato segnali importanti, facendo crescere un cauto ottimismo.


Conte avrebbe infatti fatto qualche passo importante verso il club dal punto di vista economico e quella di sabato si preannuncia come la giornata chiave, quella del dentro o fuori. De Laurentiis è convinto di poter strappare il sì del tecnico prescelto. Solo poi, in caso anche l’ultimo sforzo non portasse alla soluzione sperata, il presidente del Napoli si orienterà verso altri profili. Ma l’obiettivo è – e così è sempre stato – Antonio Conte.


Milan: scelto Fonseca, a breve la firma


“I still haven’t found what I’m looking for”, cantano gli U2, tra i preferiti di Paulo Fonseca. “Non ho ancora trovato quello che cerco”. Sì, ma manca poco. Il Milan ha scelto Fonseca come allenatore per la prossima stagione e Fonseca ha scelto il Milan tra le proposte arrivate sul suo tavolo. La concorrenza non mancava, in entrambi i sensi. Il Milan, in questa strana primavera 2024, avrebbe potuto dare un contratto a Conte, Flick, Tuchel, De Zerbi, Conceiçao, Galtier. Fonseca avrebbe potuto prolungare con il Lilla ed era il primo nome nella lista del Marsiglia, che gli ha offerto un progetto a lungo termine gestito da lui.



Clamoroso: capitan Di Lorenzo pronto a lasciare il Napoli!


Un fulmine a ciel sereno in casa Napoli: Giovanni Di Lorenzo ha chiesto ufficialmente la cessione. Il capitano dello scudetto 2022/23, spiega il Corriere dello Sport, lo ha comunicato a Giovanni Manna, neo ds azzurro, nel giro dei colloqui avuti coi giocatori nelle scorse ore, ritenendo concluso il suo ciclo da 230 presenze iniziato nel 2019. Il motivo? Innanzitutto i fischi dei tifosi in questa annata disgraziata, che hanno fatto da contorno a qualche critica dell’ambiente che ha ritenuto ingenerosa visto che qualche passaggio a vuoto in cinque annate da 46 partite in media stagionali è comprensibile, per finire con la consapevolezza che il Napoli ha in mente una rivoluzione, senza incedibili e intoccabili dunque, senza distinzioni di sorta.


Passare da un titolo storico a una stagione senza qualificazione europea (ipotesi non ancora esclusa ma che deve passare dal nono posto, ancora da conquistare, e dalla vittoria della Fiorentina in Conference League) può portare tanta amarezza, anche quella di riconsiderare un futuro scritto solo un’estate fa, quando Di Lorenzo aveva rinnovato fino al 2028, con opzione fino al 2029.


Il pensiero del capitano è ragionato e descritto come fermo e inderogabile: vuole andare via. Poi però devono passare i giorni e le settimane, con un Europeo in mezzo i discorsi di mercato si allungano, annacquano, e l’amore di quella parte di Napoli che sa quanto prezioso sia il laterale in campo come nello spogliatoio potrebbe anche fargli cambiare idea. Senza contare che il nuovo tecnico azzurro, chiunque sarà, sicuramente vorrà convincerlo a restare, magari per far ripartire il progetto proprio da lui.


Saranno giorni di passione attorno al giocatore ma anche all’entourage che, non a caso, solo qualche giorno fa era stato sibillino su un possibile addio del giocatore: “Di Lorenzo all’Inter a fine stagione? Finché non finisce il campionato, non voglio rispondere a nessuno. Poi vedremo il da farsi” le parole dell’agente Mario Giuffredi. E in effetti il 30enne era stato accostato ai nerazzurri che potrebbero cedere Dumfries. Segno che qualcosa tra Di Lorenzo e Napoli effettivamente si è incrinato ma, chissà, magari potrà pure essere ricomposto.



Fiorentina di nuovo in Europa: successo 3-2 a Cagliari in extremis


La Fiorentina batte 2-3 il Cagliari nell’anticipo della 38esima e ultima giornata di Serie A, garantendosi almeno l’ottavo posto in classifica e un posto in Europa per la prossima stagione. Ad aprire le danze nella folle serata dell’Unipol Domus è un gioiello di Bonaventura al 39’, ma è nella ripresa che succede di tutto: i padroni di casa la ribaltano con Deiola (65’) e Mutandwa (85’), quando sembra fatta Nico Gonzalez trova il pari all’89’ e nell’ultimo dei ben 13’ di recupero la decide un rigore di Arthur. La carriera di Claudio Ranieri si chiude con una beffa, mentre Vincenzo Italiano, certo di aver portato i suoi almeno in Conference, ha ancora due match a disposizione per centrare l’Europa League.


La strada più semplice, naturalmente, è quella che passa per la vittoria nella finale di mercoledì prossimo contro l’Olympiakos, altrimenti servirà battere l’Atalanta nel recupero del 2 giugno e sperare in un ko della Lazio contro il Sassuolo (i viola sarebbero settimi per differenza reti).



Bari, salvezza in B all’ultima curva. La Ternana retrocessa in C


Dopo Lecco, Feralpisalò ed Ascoli, la Ternana completa il quadro delle squadre retrocesse dalla Serie B. I playout di ritorno tra il Bari e gli umbri (dopo l’1-1 dell’andata al San Nicola) sorridono alla formazione pugliese con il punteggio di 3-0. Capitan Di Cesare (da oggi quarantunenne) sblocca la sfida con una spettacolare girata al volo nel recupero del primo tempo, Ricci firma il raddoppio al 51’ e Sibilli chiude i conti al 64’.



Serie A, Genoa-Bologna 2-0: Motta saluta con una sconfitta


Nel turno conclusivo di Serie A, il Genoa batte 2-0 il Bologna, con Thiago Motta che va ko alla sua ultima partita sulla panchina dei felsinei. A decidere la sfida sono il sinistro di Malinovskyi al 13' e il tocco di Vitinha (59') sull'uscita di Ravaglia dopo l'assist di Gudmundsson. Con questo risultato, gli emiliani chiudono il campionato con 68 punti e rischiano di scivolare al quinto posto, mentre Gilardino si porta a 49.


giovedì 23 maggio 2024

News calcistiche del 23 maggio 2024

 


Pioli-Milan, è finita: domani l’annuncio del divorzio


La stima e l’affetto rimarranno, a prescindere da come sono andate le cose. E poiché ci sono, appunto, stima e affetto (reciproci), il Milan intende salutare come si deve Stefano Pioli. Nella mattinata di venerdì, vigilia dell’ultimo atto stagionale contro la Salernitana (sabato sera a San Siro), il club rossonero comunicherà ufficialmente la fine del rapporto con il suo attuale allenatore in anticipo di un anno sulla scadenza contrattuale.


Un congedo probabilmente diverso da quello che mediamente viene allestito quando una società cambia guida tecnica. Diciamo un addio più “sentito”, basato sulla riconoscenza di via Aldo Rossi nei confronti di un allenatore che conclude un quinquennio indiscutibilmente positivo, al netto di una stagione attuale al di sotto delle attese (e delle possibilità). Il comunicato, da quanto filtra, non conterrà la parola esonero, segno che allenatore e club hanno evidentemente trovato un accordo per dirsi addio. In altre parole, il tecnico di Parma non rimarrà a libro paga del club. Le tempistiche dell’ufficialità non sono casuali: la società, così facendo, permetterà a Pioli di congedarsi senza imbarazzi e situazioni in sospeso da San Siro. Per l’amichevole contro la Roma in Australia (Perth) del 31 maggio la squadra dovrebbe essere affidata a Bonera.



Thiago Motta: “Grazie Bologna, mi hai reso un uomo felice…”


Thiago Motta, allenatore del Bologna, nella giornata di oggi ha dato ufficialmente l’addio al Bologna, comunicando al presidente Saputo e alla dirigenza rossoblù la sua intenzione di non rinnovare il contratto, in scadenza il 30 giugno prossimo. Lo attende adesso la Juventus, che si è portata avanti con l’offerta.


Intanto però l’allenatore consegna qualche riflessione all’ANSA: “Grazie a Bologna, mi hai reso un uomo fiero e felice. In questi due anni, abbiamo vissuto insieme un ciclo di grande crescita per tutti, per me, per i ragazzi e anche per la società. Sono fiero di aver portato il Bologna in Champions League senza mai tradire la nostra filosofia di gioco e la grande passione dei tifosi che ci hanno spinto e motivato in ogni momento”.


Quindi prosegue e conclude con i ringraziamenti: “Ringrazio il presidente Joey Saputo. Ringrazio ed abbraccio tutti i miei giocatori che in queste due stagioni hanno aderito alla nostra idea di calcio, impegnandosi fin dal primo giorno. Ringrazio tutte le persone che lavorano con dedizione quotidiana per questo club. Ringrazio Bologna e i bolognesi perché mi hanno reso un uomo felice”.


Locatelli fuori dalla nazionale: rabbia social, una black story!


Scorri la lista e non lo trovi e la sorpresa è tanta. Scorri la lista dei 30 pre convocati dal ct Luciano Spalletti per Euro 2024 e non trovi il nome di Manuel Locatelli, di uno dei grandi protagonisti del trionfo di Wembley solo 4 anni fa. Il centrocampista della Juventus è stato escluso dalla Nazionale azzurra e quindi, quest’estate, non prenderà parte alla competizione continentale.

Manuel Locatelli rappresenta un enorme paradosso nella stagione della Juventus. Le statistiche dicono che è al primo posto in tutta la Serie A per passaggi nell’ultimo terzo di campo, dicono che è il migliore – o tra i migliori -, nella rosa bianconera per numeri in fase di possesso palle e in fase di interdizione. Eppure, è stato uno dei più bersagliati, è andato spesso in sofferenza e ha commesso errori.

Cosa non ha funzionato? Lo ha spiegato lo stesso calciatore nel post Bologna-Juventus: “Come in tutte le cose serve essere oggettivi: bisogna giocare meglio. Provare a fare di più, tenere la palla. Per me sarebbe importante averlo. Non è una colpa o una critica. Se analizzi la stagione, alcune partite abbiamo sbagliato tanto. Anche oggi. Quando la palla ce l’hanno gli altri, fai fatica. Ti arrabbi coi compagni, tra di noi. Bisogna fare scelte migliori, migliorare tante cose tecniche e migliorare il possesso”.

Come racconta lo stesso calciatore, per le sue caratteristiche è importante tenere il possesso palla e, in questa stagione, in Serie A la Juventus è solo all’undicesimo posto nella speciale classifica di tempo trascorso con il pallone tra i piedi dalla squadra.

All’uscita delle convocazioni, Manuel Locatelli ha condiviso una schermata nera su Instagram. Risposta piuttosto eloquente.



Atalanta, festa senza fine: ritorno a Bergamo con l’Europa League in mano!


La Dea è atterrata a Bergamo, portando con sè il trofeo dell’Europa League conquistato a Dublino. La festa è iniziata praticamente sulla pista di Orio al Serio dove alle 14:25 è atterrato il charter con la squadra, con circa un migliaio di tifosi che la attendevano dietro alla recinzione a fondo pista. De Roon, il primo a scendere dall’aereo portando la coppa, ha alzato il trofeo mostrandolo ai tifosi, poi tutta la squadra si è schierata prima di salire sul bus aeroportuale per ricevere l’applauso a distanza dei tifosi e ricambiarlo, rispondendo ai cori. Tra i più raggianti Gasperini, che ha sollevato la coppa insieme a Ruggeri, presentatosi in maglia nerazzurra. E poi Lookman, applauditissimo.


Ma la festa è appena iniziata. Dopo la lunga notte di festeggiamenti per le strade, i tifosi non vedevano l’ora di riabbracciare i loro eroi, e allora per evitare complicazioni e problemi allo scalo orobico, i giocatori sono stati fatti uscire con un autobus dal varco Nord di via Paderno a Seriate, nella zona destinata ai cargo. Successivamente, la squadra è salita sul suo pullman diretta a Zingonia: coppa in bella mostra davanti, accanto all’autista, e pullman che ha iniziato a muoversi a passo d’uomo, circondato dai tifosi in festa che l’hanno accompagnato lungo la strada, dove si erano radunati. Per i prossimi giorni, si pensa già anche all’organizzazione della sfilata sul pullman scoperto per le vie della città, dopo che il sindaco Gori ha dato l’ok, mentre per domenica allo stadio il club ha in mente qualcosa di speciale al termine della sfida casalinga contro il Torino.



Euro 2024, i pre convocati di Spalletti: riecco Fagioli, non c’è Locatelli


A distanza di 1055 giorni dal trionfo di Wembley, inizia una nuova avventura europea per la Nazionale, che venerdì 31 maggio si radunerà al Centro Tecnico Federale di Coverciano per cominciare la preparazione a UEFA EURO 2024. Il Ct Luciano Spalletti – che giovedì 6 giugno diramerà la lista degli Azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo – ha convocato 30 calciatori per il raduno: prima chiamata in Nazionale per il difensore del Bologna Riccardo Calafiori, che nel 2022 aveva preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale, e seconda convocazione per il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli a un anno e mezzo di distanza dalla prima e unica presenza in maglia azzurra in occasione dell’amichevole con l’Albania del novembre 2022. Seconda chiamata anche per Raoul Bellanova (Torino) e Michael Folorunsho (Verona), già convocati a marzo per le due amichevoli negli Stati Uniti con Venezuela ed Ecuador. Tornano in Nazionale il centrocampista del Torino Samuele Ricci e il portiere della Lazio Ivan Provedel, assenti rispettivamente dal novembre 2022 e dal novembre 2023.


Prima della partenza per la Germania, fissata per lunedì 10 giugno, la Nazionale disputerà due test amichevoli: martedì 4 giugno con la Turchia (ore 21, stadio ‘Renato Dall’Ara’ di Bologna) e domenica 9 giugno con la Bosnia ed Erzegovina (ore 20.45, stadio ‘Carlo Castellani’ di Empoli). All’indomani del match con la nazionale bosniaca l’Italia raggiungerà la Germania, dove nel quartier generale di Iserlohn sosterrà le ultime sedute di allenamento prima dell’esordio nel Campionato Europeo in programma sabato 15 giugno a Dortmund con l’Albania.


I CONVOCATI PER IL RADUNO


Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham);

Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino);

Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).


CHI MANCA – Tra gli esclusi eccellenti da questa tornata di convocazioni ci sono Locatelli, Gatti (Juventus), Politano (Napoli), Bonaventura (Fiorentina) e ancora Immobile (Lazio), Colpani (Monza) e Zappacosta (Atalanta). Out Zaniolo per infortunio e Tonali per squalifica.



Gasperini al bivio, il Napoli lo tenta: a ore l’incontro con l’Atalanta 


Resta o va via? È la domanda che da mercoledì notte, tra un festeggiamento e l’altro, si fanno in quel di Bergamo con al centro Gian Piero Gasperini. Lui, che con i nerazzurri ha fatto la storia, non ha negato di essere davanti a un bivio. Proseguire, anzi probabilmente concludere la carriera all’Atalanta, o fare il grande salto una big. Quel salto ‘fallito’ con l’Inter di Moratti nel 2011, ma che De Laurentiis spinge per fargli compiere nuovamente. Il patron degli azzurri lo vuole sotto il Vesuvio per aprire la strada alla rinascita del Napoli che a breve concluderà una stagione a dir poco fallimentare.

Molto dipenderà dall’esito dell’incontro che oggi, al massimo domani, lo stesso tecnico di Grugliasco terrà con la proprietà. Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, solo poche ora fa ha ostentato tranquillità “Sono sereno, non ho dubbi”, decisamente più aperturista Gasperini, tentato dall’opportunità Napoli. “Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo – le sue parole -. Ci rifletto, ma penso di no”. Presto, anzi prestissimo conosceremo la decisione del tecnico: determinanti saranno le rassicurazioni che la famiglia Percassi dovrà dargli in merito alle mosse in programma nel prossimo mercato. Gasp infatti, vuole puntare ancora più in alto: vietato abbassare il tiro dopo il trionfo di Dublino. A Bergamo tutti sperano che la favola Atalanta continui con lo stesso condottiero in panchina.


Ufficiale: Thiago Motta e il Bologna si separano


Thiago Motta non rinnova con il Bologna, lascerà il club a fine stagione. È quanto è emerso dall’incontro con la dirigenza rossoblù, come ha annunciato il club emiliano in una nota ufficiale: “Thiago Motta ha comunicato alla società l’intenzione di non rinnovare il contratto con il Bologna. Preso atto della decisione, il club ringrazia il tecnico per lo straordinario lavoro svolto e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera”



Atalanta, l’Europa League è tua: 3-0 al Bayer


A Dublino l’Atalanta realizza il proprio sogno. La Dea mette in bacheca la sua prima Europa League, demolendo il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso campione di Germania e imbattuto in stagione fino a stasera. Finisce 3-0 con una tripletta fantatisca di Ademola Lookman in gol al 12′, al 26′ e al 75′. Adesso la festa di Bergamo e di tutti i tifosi nerazzurri.


mercoledì 22 maggio 2024

Atalanta vincitrice dell'Europa League


Dopo la Coppa Italia del 1963, l'Europa League 2024. La bacheca dell'Atalanta comincia a profumare di storia. Merito di una finale pazzesca, a Dublino, che i nerazzurri hanno stravinto, strameritato, contro il Bayer Leverkusen «imbattibile» di Xabi Alonso: alla fine è un netto 3-0, con tripletta di Lookman.


Dublino si tinge di nero e di azzurro questa sera, è la notte della Dea: l’Atalanta travolge i rivali del Bayer Leverkusen 3-0 in finale e vince l’Europa League. Una partita senza sbavature quella condotta dagli uomini di Gasperini, arrivati in finale da underdog contro i fino ad oggi imbattuti tedeschi e adesso trionfatori


La tripletta di Lookman regala l'Europa League all'Atalanta.


I bergamaschi hanno dominato la gara fin dal primo minuto contro il Leverkusen che in stagione era ancora imbattuto in tutte le competizioni e fresco vincitore della Bundesliga.



L' Atalanta vince l'Europa League 2023/24 e conquista il primo trofeo europeo della sua storia, il secondo in assoluto a 61 anni di distanza dalla Coppa Italia 1962/63. I bergamaschi travolgono 3-0 il Bayer Leverkusen nella finalissima di Dublino grazie a uno scatenato Lookman, che indirizza la sfida con due reti già nel primo tempo (12' e 26') e poi chiude i conti con la perla che vale una tripletta leggendaria (76'). La reazione dei tedeschi in entrambe le frazioni è intensa, ma poco efficace e la grande fase difensiva nerazzurra legittima ultimamente un trionfo più che meritato. Xabi Alonso incappa nella prima sconfitta stagionale dopo 51 partite, Gian Piero Gasperini conquista il suo primo titolo in carriera, coronando otto anni strepitosi alla guida della Dea.


martedì 21 maggio 2024

Calcio-News del 21 maggio 2024

 


Plastino: “Manna conosce benissimo la personalità di De Laurentiis. Gasperini? Aspettiamo le decisioni del club”


Michele Plastino parla a Marte Sport Live: “Sul futuro del Napoli, o di altri, io non mi esprimo per principio. Anche perché qualsiasi cosa dici puoi portare fortuna o sfortuna. Su Manna e sul fatto che possa avere o meno carta bianca, io credo che chiunque vada a Napoli sappia di trovarsi di fronte ad un presidente con una certa personalità. Quindi al momento che si fa una scelta io credo che, in contemporanea, c’è anche una strategia di comportamento. In questo senso azzardo nel dire che sono fiducioso. Non so se Gasperini verrà a Napoli figuriamoci se posso sapere, come dice il tifoso ascoltatore, se porterà con sé Scalvini e Koopmeiners. Anche perché non è più come un tempo, che quando arrivava l’allenatore con lui portava alcuni giocatori fidati. Quello che ho saputo, invece, ma è solo una voce, è che Thiago Motta non andrà alla Juve ma ad una squadra inglese. Detto che io credo al mercato solo quando ci sono le firme sui contratti, posso dire che oggi va di moda De Zerbi al Milan”. 



Juve, addio Manna: è pronto per Il Napoli


La notizia era nell’aria, niente di clamoroso quindi, ma dopo cinque stagioni la Juventus ha salutato Giovanni Manna. L’ormai ex dirigente bianconero è pronto per una nuova avventura al Napoli dove sarà a capo della direzione sportiva della società. Con la Juventus è arrivata la risoluzione consensuale del contratto dopo essersi occupato prima del settore giovanile bianconero partendo dall’Under 19, passando dalla NextGen fino alla prima squadra con l’obiettivo di crescere talenti.


IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS


“Le strade di Giovanni Manna e della Juventus si dividono. È ufficiale la risoluzione consensuale del suo contratto con il Club. L’Head of First Team saluta dopo cinque stagioni insieme. Cinque anni che lo hanno visto prima occuparsi del Settore Giovanile bianconero in qualità di Responsabile dell’Under 19 e poi dell’allora Under 23 – oggi Next Gen – in veste di Direttore Sportivo, con il primario obiettivo di fare crescere e maturare i tanti giovani presenti in rosa.


Ringraziamo Giovanni per il lavoro svolto con grande professionalità in questi anni insieme e gli auguriamo buona fortuna per il futuro”.



Gudmundsson, sorpasso Napoli: può beffare Inter e Juve!


Il Napoli prova il blitz per Albert Gudmundsson del Genoa, secondo quanto racconta oggi la Gazzetta dello Sport. Nelle ultime ore il presidente Aurelio De Laurentiis avrebbe intensificato i contatti con i dirigenti del Grifone con l’obiettivo di anticipare tutti nella corsa all’islandese, vera e propria sorpresa di questa stagione in Serie A.


Il Genoa valuta il suo cartellino non meno di 30 milioni di euro, cifra che non sembra spaventare il Napoli che in estate avrà tantissima liquidità da immettere sul mercato grazie alla cessione sempre più probabile di Victor Osimhen per oltre 100 milioni di euro. Inizialmente gli azzurri proveranno ad inserire una contropartita tecnica per abbattere parzialmente la cifra, col nome di Leo Ostigard che resta in cima ai pensieri. Ma il Genoa, almeno per il momento, non sembra intenzionato ad accettare giocatori all’interno dell’operazione.


Una direzione più precisa sarà presa solo dopo la fine del campionato, col quotidiano che individua in quella data il momento giusto per l’affondo azzurro. Anche perché nelle prossime ore Giovanni Manna sarà ufficializzato come nuovo direttore sportivo, a quel punto tutti i tasselli saranno al proprio posto e potrà partire la trattativa vera e propria. Il tutto volendo forzare i tempi per anticipare l’Inter, alle prese con i noti problemi societari legati al sempre più probabile passaggio di consegne da Stevan Zhang a Oaktree



Ranieri dice basta: lascia il Cagliari e il calcio dopo 50 anni vissuti alla grande


Claudio Ranieri ha deciso: lascia il Cagliari e il calcio. A quasi 73 anni ha stabilito che fosse arrivato il momento di dire basta. Una decisione presa al termine di una stagione intensa, in cui aveva anche deciso di dimettersi prima che la squadra lo convincesse a restare e a conquistare l'ennesimo grande risultato: una salvezza arrivata dopo l'incredibile promozione di un anno fa. “Ho deciso che il Cagliari sarà l’ultima squadra che allenerò”, aveva detto lo scorso agosto ed è stato di parola. 


"Ho ancora un anno di contratto, ma ora lasciatemi riposare e poi vedremo. L'entusiasmo è quello del primo giorno ed è la mia molla". Queste le parole di Ranieri dopo la decisiva vittoria di domenica scorsa in casa del Sassuolo. Dopo due giorni di riflessione è arrivata una decisione che, a 72 anni e mezzo, è più che comprensibile. Lascia così il calcio un personaggio che ha debuttato tra i professionisti nella sua Roma 51 anni fa, e che ha vestito le maglie di Catanzaro, Catania e Palermo. Il meglio, però, lo ha dato da allenatore.

Ha iniziato nella Vigor Lamezia (prima nel suo girone di Interregionale) nel 1986, per poi fare una scalata incredibile: Campania, Cagliari, con doppia promozione, Napoli, Fiorentina (riportando i viola in Serie A e conquistando una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana), Valencia, in due occasioni, con il corredo di una Coppa del Re, una Coppa Intertoto e una Supercoppa Europea, Atletico Madrid, Chelsea (portato in semifinale di Champions), Parma (salvezza quasi impossibile), la Juventus del post Calciopoli, la Roma, in due occasioni (a un passo dallo Scudetto del 2010), Inter, Monaco, Nazionale greca, Leicester (capolavoro della carriera con l'incredibile conquista della Premier League), Nantes, Fulham, Samp, Watford e il magico ritorno a Cagliari per il gran finale. Una carriera incredibile che merita un inchino di rispetto da parte di tutto il calcio mondiale.   

LE PAROLE DI RANIERI

"Ho iniziato il mio percorso qui nel 1988. Ma dopo una promozione quasi inaspettata e la salvezza ho deciso che la cosa giusta è lasciare adesso, a malincuore perché è una decisione dura". Claudio Ranieri, attraverso i canali social del Cagliari, spiega le sue ragioni. "Sapete quanto avessi paura nel tornare e rischiare di macchiare i tre anni che mi avevano riempito il cuore. Non volevo venire, in parecchi insistevano e quando mi capitò di leggere le parole di Gigi Riva decisi di tornare, anche rischiando. Adesso però è giunto il momento di lasciarci: mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai sardi. Senza di loro non ce l'avremmo fatta, il pubblico ha creduto alle mie parole e siamo riusciti a tenere la barca dritta. Di questo ne sono eternamente grato: mi avete fatto vivere un anno e mezzo meraviglioso, sono orgoglioso di voi. Grazie di cuore, giovedì ci sarà l'ultima partita e vi abbraccerò calorosamente", ha concluso Ranieri.


IL COMUNICATO DEL CAGLIARI

"Mister Ranieri si congeda dal Cagliari: nelle sue due esperienze con il Club è riuscito sempre a portare la squadra al raggiungimento dell’obiettivo finale. Già autore in passato di due promozioni (dalla C alla A) e di una salvezza nella massima serie, nell’ultimo anno e mezzo ha compiuto l’ennesimo capolavoro con la vittoria dei playoff e la conquista in questa stagione della permanenza nel massimo campionato.


“Risorgeremo, lo ha detto Claudio Ranieri”. Era l’estate 1988 quando un appena trentasettenne allenatore romano arrivava in Sardegna per raccogliere un’eredità pesante: guidare il Cagliari, la squadra di un’Isola, società nobile ma decaduta, scivolata in Serie C e ritrovatasi alle soglie del fallimento. Era stata un’intuizione dell’allora presidente Tonino Orrù e del direttore sportivo del tempo, Carmine Longo, che videro in lui l’uomo giusto per pianificare la risalita. Così giovane, ma allo stesso tempo maturo, parlava con la sicurezza di un veterano: da capitano delle sue squadre era stato già allenatore in campo, sotto la guida di tecnici come Gianni Di Marzio e Carlo Mazzone. La sua determinazione, il carisma, i suoi modi garbati, la disponibilità. Sempre la battuta pronta, una buona parola per tutti: le sue qualità professionali e umane fecero subito breccia nell’ambiente. I Sardi si innamorano subito di lui, lui si innamorò dell’Isola.


“Risorgeremo”, disse il Mister alla squadra, un tam-tam che ben presto si diffuse tra i tifosi. Fu l’inizio di un ciclo di successi: subito due promozioni consecutive, dalla C alla B e poi dalla B alla A. Qualcosa riuscito poche volte nella storia del calcio italiano. La stagione 1990-91, con il Cagliari di nuovo nella massima serie, partì male: la squadra stentava e chiuse l’andata al penultimo posto. Da lì, un’altra impresa: il gruppo nel girone di ritorno macinò gioco e punti, salvandosi addirittura con una giornata di anticipo.


Le strade del Mister e del Cagliari si dividono lì, ma con la promessa di ritrovarsi, un giorno. Claudio Ranieri intraprende un percorso da allenatore che lo porta a sedersi sulle panchine dei più importanti club in Europa, ad inanellare successi. Senza, però, mai perdere di vista il “suo” Cagliari. Così quando vince la Premier League 2015-16 con l’outsider Leicester, compiendo un autentico “miracolo” sportivo, il suo pensiero si fa subito a tinte rossoblù: “Il Leicester mi ha dato gran parte della fama mondiale che ho adesso, ma il mio sogno da allenatore resta Cagliari, è lì che è iniziato tutto questo”.


Ecco quella promessa, quelle strade che per anni hanno camminato in parallelo sono destinate a rincontrarsi. È la stagione 2022/23: il Cagliari è di nuovo in difficoltà, invischiato nelle sabbie mobili della B. Come anni prima fu per Tonino Orrù, oggi l’intuizione è del presidente Tommaso Giulini, con il direttore sportivo Nereo Bonato: è Claudio Ranieri il condottiero per guidare la risalita. Non è, però, così semplice: “Avevo paura di sporcare quel bel ricordo”, confiderà poi il Mister. In suo soccorso Gigi Riva: “Claudio è uno di noi, mi farebbe molto piacere se tornasse”, le parole del Mito a rompere definitivamente gli indugi.


Un nuovo inizio, una nuova avventura in rossoblù. “Datemi tempo”, esordisce subito il Mister, ma soprattutto ai tifosi dice: “Soffiateci dietro sempre, da soli non ce la faremo”. È un crescendo: dal gennaio 2023 comincia una cavalcata che porta il Cagliari a conquistare posizioni su posizioni in classifica sino ai 60 punti che valgono il quinto posto e i play-off. I rossoblù battono in casa il Venezia, si aggiudicano il doppio confronto contro il Parma e nella finale di ritorno di Bari conquistano la A.


Un tassello è stato posto, il Cagliari è di nuovo dove merita di stare. Ma ora la massima serie va difesa. Come 31 anni fa, nella prima stagione di mister Ranieri in Serie A con il Cagliari, la squadra all’inizio stenta, non trova continuità di risultati: ma al timone c’è una guida sicura che sa bene come portare la barca in porto, superando le “libecciate”. Perché intanto i tifosi non smettono mai di “soffiare” e tutti – Società, squadra, staff, ambiente – remano sempre nella stessa direzione. Quando il 22 gennaio 2024 il mondo si ferma e tutta la grande famiglia del Cagliari, attonita, piange la scomparsa del suo Eroe, la promessa è fare di tutto per conquistare la salvezza.


La squadra a metà febbraio cambia passo, artefice di una serie di risultati e vittorie di prestigio – come quella contro l’Atalanta e i pareggi contro Inter e Juventus – che la allontanano dalle zone più calde della classifica. La salvezza è lì, a portato di mano, ma bisogna prendersela. Il Cagliari vola a Reggio Emilia per giocare contro il Sassuolo, è la gara che vale una stagione, quella decisiva, da non sbagliare. “Poco prima di iniziare la partita ho ripetuto alla squadra quello che già dissi negli spogliatoi di Bari, quando mi chiamò al telefono il nostro Gigi Riva: “Ricorda ai ragazzi che dietro di loro c’è tutta un’Isola”. A Reggio Emilia sono in quattro mila, riempiono una Curva che trasborda di passione rossoblù. Con il cuore al Mapei Stadium ci sono tutti i Sardi. Segna Prati, a tempo scaduto raddoppia Lapadula e può partire la festa. Mister Ranieri viene portato in trionfo dalla squadra sotto la Curva e festeggia con i tifosi insieme al presidente Giulini. Il Cagliari è ancora in Serie A, anche quella promessa è stata mantenuta: la salvezza è per Gigi.


È così la chiusura di un cerchio. La permanenza in A, esattamente come 31 anni prima, è arrivata il 19 maggio, sempre in Emilia, con una giornata di anticipo. La sensazione è quella di vivere un film, uno di quelli da Oscar, che ti conquistano per la loro sceneggiatura perfetta: uno di quelli che ti fa ridere, ma che sa farti anche emozionare e commuovere. Sono lacrime di gioia e riconoscenza nei confronti di chi ha saputo scrivere tra le più belle pagine della storia del Cagliari: perché quanto fatto resterà indelebile nel cuore di ogni tifoso.


Cagliari è e sarà sempre la tua casa. Per sempre grati, Mister".



lunedì 20 maggio 2024

Calcio-News del 20-05-2024

 


Serie A, Sassuolo-Cagliari 0-2: sardi salvi, i neroverdi scendono in B


Il Cagliari non sbaglia e resta in Serie A. Nella 37.ma giornata la squadra di Ranieri batte 2-0 il Sassuolo e conquista aritmeticamente la salvezza con un turno di anticipo mentre i neroverdi di Ballardini, in virtuù dei risultati di Frosinone, Udinese ed Empoli retrocedono in Serie B . Con punti pesanti in palio, al Mapei Stadium va in scena una gara nervosa, giocata a ritmi bassi e zeppa di errori. Nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Pinamonti e Lapadula, ma la mira è imprecisa e il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Nella ripresa poi ci pensa Prati (71′), entrato da tre minuti, a sbloccare la gara di sinistro e nel recupero Lapadula (91′) blinda il risultato dal dischetto. M.Henrique espulso nel finale.


Serie A: l’Udinese riprende l’Empoli in extremis, colpo Frosinone a Monza. Sassuolo in B


La 37a giornata della Serie A fa sorridere il Frosinone, che espugna l’U-Power Stadium. Di Francesco e i suoi battono 1-0 il Monza grazie alla rete di Cheddira, che manda i ciociari a +2 sulla terzultima e ha un altro risvolto: il Sassuolo è ufficialmente in Serie B. Finale caotico, invece, al Bluenergy Stadium: Niang fa esultare l’Empoli al 90′, ma nel maxi-recupero Samardzic pareggia dal dischetto al 104′. L’Udinese resta così a +1 sui toscani.


MONZA-FROSINONE 0-1


LA PARTITA

Vittoria cruciale per il Frosinone, che espugna l’U-Power Stadium col punteggio di 1-0 e sancisce la retrocessione del Sassuolo: ora i ciociari sono a +2 sulla terzultima e avranno ampie chances di salvarsi. Dopo una prima chance per i padroni di casa, sono i ragazzi di Eusebio Di Francesco a prendere completamente il controllo della sfida. Okoli effettua il primo squillo e al 9′, su un’azione insistita, i ciociari passano: Harroui non molla dopo la deviazione di Izzo, crossa per Cheddira e quest’ultimo insacca in rete sul secondo palo. Il Frosinone non si limita al gol e continua a spingere, con la chance per Soulé e la parata di piede di Sorrentino (che sostituisce Di Fregorio) su Harroui. Giocano molto meglio gli ospiti, che rischiano grosso nel recupero: Colpani incorna di testa e colpisce il palo, sfiorando il pari. Palladino non è soddisfatto dei suoi e opta per un triplo cambio nell’intervallo: dentro D’Ambrosio, Valentin Carboni e Zerbin, fuori Izzo, Bondo e Kyriakopoulos. Il suo Monza cambia assetto tattico e inizia la ripresa con un atteggiamento più aggressivo, ma non riesce mai a rendersi pericoloso e rischia grosso. Soulé sfiora il raddoppio colpendo il palo al 63′ e nel finale, dopo l’unica chance biancorossa con Valentin Carboni, Zortea colpisce l’esterno della rete. Nel mezzo, dei problemi alle comunicazioni col Var che costringono a qualche minuto di stop della gara, che si chiude con un clamoroso brivido per il Frosinone: Caprari si mangia il pari al 94′. Vincono gli ospiti, che salgono a 35 punti: +2 sull’Empoli terzultimo. Il Monza, invece, resta in 12a posizione dietro al Genoa (47).


UDINESE-EMPOLI 1-1


LA PARTITA

Un finale al cardiopalmo evita all’Udinese di chiudere la 37a giornata da terzultima della Serie A e fa piangere l’Empoli, che già intravedeva il +2 sulla zona-retrocessione: finisce 1-1 al Bluenergy Stadium, col rigore di Samardzic al 104′. Cannavaro perde subito Success, che alza bandiera bianca dopo sei minuti per un problema muscolare, ma non cambia il suo piano-partita: i friulani gestiscono il possesso e tengono alti i ritmi, nonostante i tanti errori nel possesso. La gara è molto spezzettata e si fatica a imporsi, con l’Empoli che perde a sua volta un uomo: out Cerri dopo mezz’ora. Subentra Niang che, suo malgrado, è protagonista in negativo nell’azione della rete annullata (35′): Maleh effettua un eurogol, ma tutto sfuma per una gomitata precedente dell’ex Milan su Kristensen. Dopo questo episodio i toscani alzano il pressing, ma non sfondano: è 0-0 all’intervallo. Nella ripresa Cannavaro sostituisce il subentrato Brenner, inserendo Keinan Davis, e quest’ultimo spreca una clamorosa occasione al 58′. Il gioco è molto frammentato e le emozioni arrivano solo nei minuti finali, quando l’Empoli va sul dischetto per un fallo di Samardzic su Cambiaghi: Niang rischia, ma Okoye non ci arriva ed è 1-0, col primo gol esterno dei toscani dopo tre mesi. Il successo sembra in cascina per l’Empoli, che va in tilt proprio nell’assalto friulano sull’ultimo pallone utile: Caprile salva due volte i suoi, ma le proteste bianconere sono evidenti. E in effetti, Guida viene richiamato al Var per rivedere un’evidente trattenuta di Fazzini su Payero, che aveva sbagliato da due passi. Dopo cinque minuti di revisione ecco il rigore, trasformato da Samardzic nel quattordicesimo minuto di recupero: l’Udinese agguanta il pareggio al 104′ e resta a +1 sulla terzultima, con 34 punti. Si ferma a quota 33 l’Empoli, che dovrà vincere con la Roma per sperare di salvarsi.


Serie A, Inter-Lazio 1-1: Dumfries rovina i piani a Tudor a due minuti dalla fine


Nel giorno della festa scudetto nerazzurra a San Siro, Inter e Lazio hanno condiviso la posta in palio nella 37a giornata di Serie A chiudendo sull’1-1. La formazione di Tudor dopo tre interventi decisivi di Provedel ha trovato il vantaggio al 32′ con una conclusione dal limite dell’area di Kamada. Nella ripresa un palo ha negato a Lautaro Martinez la rete, ma poco dopo aver rischiato di subire il raddoppio con un contropiede di Castellanos chiuso da Pavard, l’Inter è riuscita ad evitare la sconfitta con un colpo di testa di Dumfries all’88’. Per la Lazio di Tudor un punto che complica i piani da sesto posto.


CLASSIFICA – La Lazio fallisce il sorpasso: agganciata la Roma al sesto posto


Finisce 1-1 il match di San Siro tra Inter e Lazio, un pareggio ininfluente per i padroni di casa, che tra pochi minuti riceveranno la coppa per la vittoria del ventesimo Scudetto. Risultato agrodolce per i biancocelesti di Tudor che agganciano la Roma al sesto posto, fallito dunque il sorpasso ai giallorossi di Daniele De Rossi, in vantaggio negli scontri diretti.


La Fiorentina può ancora recuperare punti sui biancazzurri, la Roma invece può allungare nuovamente sui rivali, ma servirà una vittoria questa sera contro il Genoa. Di seguito la classifica aggiornata.


Inter 93 punti*

Milan 74*

Bologna 67

Juventus 67

Atalanta 66

Roma 60

Lazio 60*

Fiorentina 54

Torino 53*

Napoli 52*

Genoa 46

Monza 45*

Lecce 37*

Cagliari 36*

Frosinone 35*

Hellas Verona 34

Udinese 34*

Empoli 33*

Sassuolo 29*

Salernitana 16


* Una partita in più



Sarri: “Voglio un progetto arrapante. Giuntoli farà una Juve da scudetto”


Maurizio Sarri, fermo dopo la fine dell’avventura con la Lazio, torna a parlare del suo futuro: “Dipende da che opportunità mi verranno sottoposte, se esce qualcosa che mi stuzzica e arrapa, qualcosa che valga la pena di vivere. Non voglio per forza la Champions, basta che il progetti mi intrighi”. Si fanno i nomi di Fiorentina (che Sarri definisce col Napoli “squadra del cuore”) e Bologna: “Nessun contatto attuale con viola e rossoblù, solo con quattro squadre straniere tra Premier League, Liga e altri campionati”.

Sarri, alla presentazione della 22esima edizione del Memorial “Niccolò Galli”, parla anche della situazione Juventus: “Se il motto della società è ‘l’unica cosa che conta è vincere’ non so se basta la vittoria della Coppa Italia per salvare la stagione. Allegri? Da fuori è dura farsi un’opinione, bisogna essere dentro per dire ha sbagliato quello l’altro”. Fiducia in Giuntoli: “Penso costruirà una squadra da scudetto, è la persona giusta: tosto, cattivo, competente e determinato. Lo porto sempre nel cuore”.


Chiusura, quindi, sul Napoli: “Dispiace per la situazione attuale, ero felicissimo per lo scudetto anche se un po’ incazzato perché non successo durante il mio ciclo. Ma quando vedo le squadre del mio cuore che fanno bene sono contento”.


Collavino, rabbia Udinese: “Perplessi da quel rigore per l’Empoli…”


Franco Collavino, direttore generale dell’Udinese, ha parlato ai canali ufficiali del club friulano dopo i discussi episodi arbitrali della sfida di ieri al Bluenergy Stadium contro l’Empoli, con la società che ha parlato di clamore mediatico suscitato dagli stessi. Queste le parole di replica del dirigente: “Come da nostro stile siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali, anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l’operato.


Nell’ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall’annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare il volto ed il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore per cui l’intervento del VAR, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito.


Analizzando gli episodi nella loro totalità, dobbiamo rammentare, invece, come il calcio di rigore concesso senza esitazione all’Empoli ci lasci perplessi. Le immagini evidenziano, infatti, come i due giocatori arrivino insieme sulla palla e, anzi, l’attaccante dell’Empoli intervenga con la gamba tesa.


Verona, che festa: la vittoria di Salerno vale la salvezza!


Il Verona conquista la salvezza con una giornata d’anticipo: nel penultimo turno di Serie A, l’Hellas batte 2-1 la Salernitana salendo a +4 sull’Empoli terzultimo. I gialloblù chiudono i conti già nel primo tempo grazie alle reti di Suslov (22′) e Folorunsho (48′). Impresa per Marco Baroni, capace di salvare una squadra stravolta nel mercato di gennaio. I granata segnano al 90′ con Maggiore ma salutano l’Arechi con l’ennesimo ko.


Serie B, play off: il Venezia vince 1-0 a Palermo e vede la finale


Il Venezia si aggiudica il primo round, battuto il Venezia al Barbera. In Sicilia, nella semifinale d’andata dei Playoff di Serie C, la squadra di Vanoli si impone 1-0. Decide la rete di Pierini nella ripresa, con i lagunari che a questo punto sono nettamente favoriti per conquistare l’accesso alla finale. In caso di parità tra andata e ritorno in finale accederà alla finale la squadra meglio classificata in stagione, senza rigori e supplementari.


Bologna-Juventus 3-3: festa Champions per l’addio di Thiago Motta


Dopo il trionfo in Coppa Italia e il terremoto Allegri, la Juve riparte con un pareggio show in rimonta. Nella 37.ma giornata di Serie A i bianconeri guidati in panchina da Montero costringono al 3-3 il Bologna ribaltando nel finale un’ora di gioco da incubo. Al Dall’Ara i padroni di casa partono forte e vanno sul 3-0 grazie a una doppietta di Calafiori (2′ e 53′) e a un’incornata di Castro (11′), poi i bianconeri reagiscono nel finale e rimettono il match in carreggiata grazie alle reti di Chiesa (76′), Milik (83′) e Yildiz (84′).




Roma 1 Genoa 0

Grazie al gol di Lukaku nella ripresa, la Roma vince una gara difficile contro il Genoa e continua a sperare in un posto Champions. Partita bloccata nel primo tempo, i giallorossi ci provano da fuori. Nella ripresa il rosso a Paredes complica le cose ma la Roma continua ad attaccare e trova il colpo di testa vincente di Lukaku. Dybala entra ma poi è costretto a lasciare il campo prima del fischio finale





sabato 18 maggio 2024

Calcio-News 18-05-2024


 Caos 9º posto, Sky/DAZN concordano: “Porta in Conference se la Fiorentina vince la coppa”


Le speranze europee per il Napoli potrebbero non essersi ancora esaurite. Oltre la possibilità, remota, di scavalcare la Fiorentina all'ottavo posto (attualmente a +2 con una gara in meno), c'è anche un altro scenario che garantirebbe la qualificazione alla prossima Europa Conference League. Infatti, come riportato da DAZN e Sky, se la formazione di Italiano dovesse vincere la finale contro l'Olympiacos, allora il nono posto in campionato diventerebbe valido per la Conference.


Un tema non ancora chiarissimo, alcuni ipotizzavano che la vittoria della Conference della Fiorentina non desse acesso alla suddetta competizione per la nona classificata in Serie A, ma su cui le redazioni di DAZN e Sky hanno chiarito con fermezza. Anche il giornalista Stefano Borghi si è espresso durante il commento di Torino-Milan: "Il Torino con una vittoria supererebbe il Napoli al nono posto, nono posto che di per sè non porta a nulla. Ma all'ottavo c'è la Fiorentina, e se la Fiorentina come tutti ci auguriamo dovesse vincere la Conference in finale con l'Olympiakos, allora il nono posto porterebbe proprio in Conference".


Bisogna sottolineare come la posizione della squadra di Calzona sia comunque molto critica: infatti anche se dovese verificarsi quest'incastro di eventi, sarebbe necessario tenere dietro il Torino (all'intervallo in vantaggio 2-0 sul Milan), che con un successo sui rossoneri farebbe scivolare gli azzurri al decimo posto.


Questa la situazione in Serie A per quanto riguarda la qualificazione alle prossime competizione europee


1° Posto: Champions League (Inter, aritmeticamente qualificato)

2° Posto: Champions League  (Milan, aritmeticamente qualificato)

3° Posto: Champions League  (Juventus, aritmeticamente qualificato)

4° Posto: Champions League  (Bologna, aritmeticamente qualificato)

5° Posto: Champions League  (Atalanta, aritmeticamente qualificato)

6° Posto: Europa League (o Champions League, se l'Atalanta vince l'Europa League arrivando quinta in campionato)

7° Posto: Europa League

8° Posto: Conference League (o Europa League, se l'Atalanta vince l'Europa League arrivando quinta in campionato)

9° Posto: / (o Conference League, se la Fiorentina vince la Conference League arrivando ottava in campionato



UFFICIALE L'Atalanta fa 2-0 al Lecce e si qualifica aritmeticamente in Champions League


Termina sul risultato di 0-2 il match del Via del Mare tra Lecce e Atalanta, valido per la 37esima giornata di Serie A. La squadra di Gasperini approfitta del match point per la Champions League trascinata dai soliti De Ketelaere (48') e Scamacca (53') che nel secondo tempo mettono al sicuro il risultato, qualificandosi così con due giornate d'anticipo (il 38° turno di campionato più la gara da recuperare con la Fiorentina).

SERIE A, LA CLASSIFICA

Inter 92 punti

Milan 74

Bologna 67

Juventus 67

Atalanta 66

Roma 60

Lazio 59

Fiorentina 54

Napoli 52*

Torino 50

Genoa 46

Monza 45

Lecce 37*

Hellas Verona 34

Udinese 33

Cagliari 33

Frosinone 32

Empoli 32

Sassuolo 29

Salernitana 16


* Una partita in più


Il Torino travolge 3-1 il Milan e si prende il 9° posto (che potrebbe valere l'Europa)

Termina sul risultato di 3-1 il match tra Torino e Milan, valido per la 37esima giornata di Serie A. I granata conquistano tre punti importantissimi che alimentano l'eurosogno: scavalcato a +2 il Napoli, ora la formazione di Juric è a 53 punti al nono posto, che varrebbe la qualificazione alla prossima Conference League se la Fiorentina dovesse vincere la coppa.


Il Torino con grande grinta e determinazione non ha mai tenuto il risultato in discussione: prima Duvan Zapata (26') su assist di Rodriguez e poi Ivan Ilic (40') su cross di Bellanova mandano i granata già sul 2-0 all'intervallo. Nella ripresa gli uomini di Juric mettono subito il lucchetto al match con il tiro dalla distanza del capitano ed ex di giornata Ricardo Rodriguez (46') grazie allo scarico di Pellegri. Inutile il gol dal dischetto di Ismael Bennacer (55') che accorcia le distanze per i rossoneri portando la partita sul 3-1.




Fiorentina 2 Napoli 2


Che sarebbe stato un big match lo sapevamo. La penultima partita del campionato per il Napoli aveva il sentore di ultima chance per sognare fino all'ultimo l'Europa.

Per la Fiorentina, invece, era l’occasione per blindare l’ottavo posto e mettere fuori dai giochi l’avversaria. Scontro diretto, quindi, laddove la Viola occupava l'ultima posizione valida per la Conference League in attesa di recuperare la gara con l'Atalanta rinviata lo scorso 17 marzo.

Punti preziosi in palio proprio per provare a staccare ancor più in classifica i partenopei e accedere, per il terzo anno di fila, alla Conference League. E finisce in parità al Franchi con Fiorentina e Napoli che si dividono la posta in palio al termine di un match movimentato.

I padroni di casa erano riusciti a ribaltarla a fine primo tempo con l'uno-due micidiale di Biraghi e Nzola in risposta alla rete in apertura di Rrahmani. Ma il Napoli non ha mollato e al 57' ha trovato la rete del pari con una bella pennellata di Kvara.


Nel finale Politano colpisce anche un palo e fa venire un colpo al cuore a tutto lo stadio. Il pari, comunque, soddisfa la Fiorentina (sempre con un match da recuperare), che conserva l'ottavo posto e vede l'Europa davanti proprio al Napoli che resta a -2 punti in 9° posizione. Occasione persa per i partenopei.


venerdì 17 maggio 2024

Calcio-News del 17-05-2024


 La Juventus ha esonerato Massimiliano Allegri


La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile.


L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta.


Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia.


La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri.



Cagliari, Ranieri: “Sbagliato non giocare in contemporanea”


Claudio Ranieri non è d’accordo sulla scelta della Lega Serie A di non disputare tutte le partite in contemporanea. Il Cagliari dovrà affrontare il Sassuolo alle 12.30 consentendo a Frosinone e Verona di scendere in campo conoscendo già il risultato dei rossoblu: “Siamo carichi. La partita contro il Milan l’abbiamo giocata, è stato più bravo l’avversario. I tifosi ci hanno chiesto di lottare. Il mio messaggio è passato. Noi andiamo a fare sempre la migliore prestazione possibile. Loro devono essere orgogliosi di noi – ha spiegato il tecnico capitolino -. E’ sbagliato, non è corretto non giocare in contemporanea. Non è concepibile che si giochi sapendo già il risultato delle altre avversarie”.



Nota congiunta di Allegri e Vaciago: “Tutto risolto, ristabilita cordialità”


Tra Massimiliano Allegri e il direttore di Tuttosport Guido Vaciago “l’incresciosa situazione è risolta”. I due, che in questo momento sono insieme, lo spiegano con una dichiarazione congiunta all’ANSA. “Con riferimento ai fatti avvenuti nel post gara di Atalanta-Juventus e riguardo al ‘botta e risposta’ mediatico tra loro intercorso ieri, l’allenatore Massimiliano Allegri ed il direttore di Tuttosport Guido Vaciago dichiarano che, dopo essersi parlati, hanno risolto l’incresciosa situazione che li ha riguardati ed hanno definito ogni loro questione con spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Allegri si è rammaricato per quanto accaduto mercoledì notte, spiegando che non intendeva affatto minacciare o insultare Guido Vaciago. Così si è ristabilito tra loro quel clima di cordialità, distensione e massimo rispetto umano e professionale che sempre vi è stato”.



Milan, per la panchina Fonseca o Mister X: spuntano Neestrup e Jaissle


Straniero, sistema di riferimento il 4-3-3 (o 4-2-3-1), votato al gioco propositivo-offensivo, al momento sotto contratto e per questo la questione è delicata: c’è chi ipotizza che “Mister X” sia un big magari in arrivo da Premier o Bundesliga, che Cardinale insieme ai suoi dirigenti abbia finora bluffato e stia lavorando a un colpo a effetto, chi invece pensa a una mossa a sorpresa, a un giovane in rampa di lancio, con esperienza però nel doppio impegno campionato-Champions (in questo senso due le candidature più gettonate, Jacob Neestrup, danese del Copenaghen, e Matthias Jaissle, tedesco dell’Al-Ahli, ex Salisburgo, entrambi classe 1988). Altrimenti, come detto, Fonseca è in cima alla lista, pronto a tagliare il traguardo.



Serie B, andata playout Bari-Ternana: Pereiro replica a Nasti


Nell’andata del playout, gli umbri dominano il primo tempo (due pali e un rigore parato), rischiano nella ripresa, ma trovano il pari e tra sette giorni basterà loro un altro pareggio per restare in B.



Rossitto: “Conte o Gasperini? Sono due allenatori top. Sarebbero un’ottima scelta per il Napoli”


Fabio Rossitto parla a Marte Sport Live: “Il campionato ha preso subito una brutta piega per il Napoli, che sembra aver smarrito la verve e l’unione del gruppo che si è sfaldato con l’addio dei dirigenti e del tecnico. Spalletti aveva conferito alla squadra la mentalità vincente e la voglia di stupire ed un calcio fin troppo bello. Critiche ad ADL? Ha riportato lo scudetto dopo 33 anni a Napoli, con una struttura fantastica e i conti in ordine. Era difficile ripetersi a quei livelli ma era altrettanto difficilmente immaginabile fare una stagione come quella che abbiamo visto. I giocatori sono sembrati senza fame e senza spirito, sono state sbagliate le scelte degli allenatori, ora bisogna puntare tutto sulla voglia di riscatto e di tornare a vincere. A volte basta perdere un pezzo per sfaldare il puzzle per intero. Alcuni gesti dei giocatori ad inizio stagione nei confronti di Garcia evidenziavano un nervosismo importante. Non c’entrava Garcia, o Mazzarri è che si è perso il filo e forse c’è stata anche un po’ di pancia piena.  Conte o Gasperini? Di pancia direi Conte ma capisco che possa avere – per il suo curriculum – delle richieste importanti che Gasperini non presenterebbe probabilmente. Sono due profili spaventosamente top, due grandi allenatori e tra i due, chiunque dovesse arrivare a Napoli, sarebbe un’ottima scelta”.



Floro Flores: “Se arrivasse Conte, sarei molto contento. E’ un perfezionista, l’ho avuto ad Arezzo ed è eccezionale”


Antonio Floro Flores parla a Marte Sport Live: “Sono stato scettico sull’arrivo di Conte solo per la coesistenza eventuale con De Laurentiis. Per me sarebbe l’allenatore perfetto per il Napoli, magari venisse. Per la situazione che si è venuta a creare in questa stagione sarebbe l’ideale, davvero. Ha carisma, ha carattere, sa trascinare, sa vincere, ha la mentalità giusta, qualora accettasse il Napoli ci sarebbero tutti i presupposti per creare qualcosa di importante. Se accettasse sarei il tifoso più sereno al mondo, perché significa che ha avuto carta bianca da De Laurentiis. Conoscendolo, non verrebbe mai a Napoli senza avere questa autonomia. Lui vuole avere potere decisionale su tutto quello che riguarda la squadra: dalla dieta al sesso, dagli hotel ai viaggi. Insomma, e lo dico con il sorriso, è un rompiscatole… E’ un tecnico ossessionato dai dettagli, per poter vincere è capace di tirare dalle viscere tutte le energie possibili. Sarebbe l’uomo perfetto per la ripartenza del Napoli. L’ho avuto ad Arezzo, all’inizio non ci siamo presi, poi abbiamo avuto un grande rapporto, quando è ritornato mi ha dato una grossa mano. E’ un allenatore eccezionale e una persona squisita, vive di calcio. Tatticamente noi giocavamo con il 4-2-4, con esterni offensivi a tutto campo, ma era un calcio diverso. Poi ha cambiato modulo, sposando il 3-5-2 che in fase attiva diventa anche 3-3-4. E’ chiaro che con la rosa attuale ci sarebbero delle difficoltà, ovvero andrebbe cambiata abbastanza, tuttavia Conte è un allenatore moderno, d’avanguardia, che conosce vari sistemi di gioco. E poi se ha deciso di venire avrà già le idee chiare su come far giocare il suo Napoli e che acquisti fare. Predilige attaccanti come Lukaku e Osimhen: sarebbe stato la fortuna di Victor come lo è stato Spalletti per il nigeriano.  In queste ultime due gare non mi aspetto niente di buono, i calciatori ma soprattutto i tifosi sperano che la fine di questo campionato arrivi prima possibile, chiudendo la pratica di una stagione fallimentare. Non sarebbe comunque un male non partecipare alla Conference League. La mia esperienza in questa competizione con la maglia dell’Udinese è stata significativa: coppa molto dispendiosa, si rischiano tanti infortuni visto che si gioca in campi non eccezionali, al freddo, in posti lontani. Ad un certo punto eravamo in 13 disponibili, quindi non è così negativo non partecipare”.


News calcistiche del 25-06-2025

  Bologna: contatti positivi per Immobile col Besiktas Il Bologna è alla ricerca di un rinforzo di esperienza per l’attacco e dopo aver sond...