Carnevali a Sportiva: “Berardi via a gennaio? Intanto va recuperato”
Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva.
Fra i tanti temi toccati, il dirigente dei neroverdi ha parlato anche di Domenico Berardi, tornato in campo nell’ultimo turno con il Cittadella dopo una lunga assenza per infortunio: “Direi che il recupero è quasi completo, già sabato scorso contro il Cittadella è entrato nella ripresa, per cui deve recuperare la condizione. Ci vuole tempo dopo l’infortunio ma ha fatto passi da gigante, siamo molto fiduciosi, e soprattutto c’è un grandissimo entusiasmo del ragazzo per rientrare e per aiutare la nostra società a fare bene”.
Direttore, dopo tanti anni nel calcio più importante come è stato l’impatto con la serie B?
Ci siamo calati velocemente perché non possiamo perdere tanto tempo. Dopo 11 anni consecutivi di A la B è più complicata ma siamo partiti con la voglia e la volontà di fare un campionato di alto livello. Vediamo le difficoltà di partita in partita ma è un campionato affascinante, c’è entusiasmo quando vai in questi stadi anche dove trovi squadre che fanno il campionato da tanti anni, c’è grande attaccamento, ma noi abbiamo già ottenuto dei buoni risultati in campo, abbiamo un allenatore di qualità come Fabio Grosso che ha già conoscenza del campionato, e poi abbiamo una proprietà, la famiglia Squinzi, che è partita con la voglia di dimenticare la passata stagione che è stata un’annata storta”.
È stato un mercato diverso per voi quest’anno?
“I conti si fanno alla fine ma siamo contenti. Abbiamo cambiato, abbiamo cambiato nei ruoli dirigenziali, c’è Francesco Palmieri che è il nuovo direttore sportivo. Abbiamo fatto tante cessioni anche quest’anno, abbiamo tenuto tanti giocatori importanti e volevamo tenere Doig, Thorstvedt, Laurienté sebbene ci fossero richieste da squadre europee di un certo tipo e loro insieme ad altri giovani, con tanti italiani, cercheremo di portare a casa un risultato che deve essere quello di ritornare in Serie A nel più breve tempo possibile”
C’è un patto con Berardi per il futuro?
“Domenico è un ragazzo speciale, è un campione anche sotto l’aspetto umano è straordinario. Io sono a Sassuolo da 12 anni e di richieste ne abbiamo avute tante e poi assieme abbiamo sempre cercato di capire la soluzione migliore. Ci lega un rapporto speciale. Oggi la cosa che ci sta più a cuore è il suo recupero, quando è tornato in campo ci sono venuti i brividi, poi come è capitato spesso ci devono essere le giuste condizioni: la volontà del ragazzo, della società, ma non ci sono mai state grandi difficoltà. Lui deve recuperare bene e siamo convinti che ci saranno delle opportunità per entrambi”.
Firmerebbe a fine anno per avere il Sassuolo in A e Berardi via?
“Al Sassuolo in Serie A la metterei subito, per Berardi sarebbe bello continuare il cammino insieme. Guardo anche la Nazionale dove ci sono Frattesi, Pellegrini, Raspadori, che arrivano dal Sassuolo e ti riempie di gioia, peccato che non c’è Berardi ma tornerà presto anche in Nazionale”.
Berardi via a gennaio?
“In questo momento non è un mio pensiero, quello principale è vedere Domenico in campo e che stia bene e vedere il Sassuolo in A nel minor tempo possibile. In B non basta avere solo una squadra forte e dobbiamo fare attenzione. Qualsiasi cosa succeda a gennaio ma anche tra due ore dobbiamo drizzare le antenne e prestare attenzione a tutto”.
Inchiesta curve, Spalletti: “Inzaghi-ultrà? Sorpreso, mai vissuto certe cose e so riattaccare. Se chi chiama non lo conosci…”
Spalletti dice la sua sull’inchiesta curve che ha travolto gli ultrà di Inter e Milan e chiamato in causa anche Simone Inzaghi. Nel corso di un’intervista rilasciata a Rai Sport, il ct della Nazionale ha mandato un chiaro messaggio al tecnico nerazzurro, una tirata d’orecchie per prevenire il ripetersi di certe situazioni: “Uno ti telefona, non lo conosci, non hai mai avuto a che fare con lui, penso sia difficile poterci scambiare parole. Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, ma poi so riattaccare”.
E lui, passato da Milano sponda Inter e con un passato in piazze caldissime come Napoli e Roma, una situazione del genere pare non l’abbia mai vissuta: “Posso dire che non ho mai vissuto situazioni come quelle di Simone Inzaghi, né a Milano né in altri momenti della mia carriera. Mai successo che qualcuno mi abbia chiamato per queste cose, è una novità che mi ha sorpreso. Perché poi non so quali siano stati i rapporti precedenti”.
Una risposta, quella di Spalletti, alle parole dell’allenatore dell’Inter che sentito dagli investigatori della Squadra mobile milanese, nell’inchiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha ammesso di aver parlato al telefono con Ferdico e di aver avuto rapporti di interlocuzione con i capi curva, che parlavano con tutti, sia con l’allenatore che con la dirigenza. Dialoghi che, ha spiegato Inzaghi, rientravano nelle note dinamiche del rapporto tra i supporter del tifo organizzato e la squadra. L’allenatore dell’Inter, parlando con i pm, ha precisato però che per quei dialoghi lui non ha manifestato alcun timore, alcuna paura, che non si è sentito mai minacciato dal capo ultrà e dalle sue richieste.
Gudmundsson, fine del calvario. Assolto dall’accusa di cattiva condotta sessuale
Albert Gudmundsson ha vinto il primo round contro l’accusa di ‘cattiva condotta sessuale’ in seguito alla denuncia di una donna del suo Paese per un episodio risalente all’estate 2023, in cui la ragazza sosteneva di essere stata palpeggiata contro la propria volontà. Il Tribunale di Reykjavik si è pronunciato nella giornata di giovedì, assolvendo l’attaccante della Fiorentina. Ora la controparte avrà tempo fino all’8 novembre per presentare appello. Il verdetto definitivo è previsto entro giugno 2025.
La Procura, nel 2023, aveva già archiviato la posizione di Gudmundsson. Nel maggio del 2024 è però arrivato il ricorso dei legali della ragazza che ha, praticamente, riaperto l’udienza e ha portato al rinvio a giudizio del giocatore. A metà settembre Gudmundsson era così tornato in Islanda per testimoniare, dichiarandosi ancora una volta innocente.
Juventus, il report medico su Koopmeiners
Teun Koopmeiners, a seguito del persistere della sintomatologia dolorosa accusato al termine del primo tempo della partita contro il Cagliari, è stato sottoposto questa mattina, 10 ottobre 2024, ad esami diagnostici presso il J|medical che hanno evidenziato la presenza di frattura lievemente scomposta della seconda costa anteriore destra. Il giocatore sarà sottoposto alle terapie del caso e la ripresa sarà valutata in base alla sintomatologia.
Kvaratskhelia esalta Conte: “E’ uno dei migliori al Mondo”
“Negli ultimi mesi abbiamo dimostrato che la Georgia può dare tanto. Faremo di tutto per realizzare il nostro sogno di giocare il Mondiale. Crediamo di poterci qualificare e questa è la cosa principale. Abbiamo le competenze e il carattere per trasformare questo sogno in realtà“. Lo dice Khvicha Kvaratskhelia in una lunga intervista al sito della Fifa, in cui spiega anche cosa significhi per lui giocare per la sua Nazionale: “Voglio essere utile al mio Paese. Considerando quello che faccio oggi, credo di poter dire che sto aiutando la Georgia e la Georgia stia aiutando me. Sono immensamente orgoglioso di essere georgiano. Ringrazio Dio di essere nato in Georgia e di essere figlio di questo Paese storico. Farò sempre del mio meglio per rendere orgoglioso il mio Paese, indipendentemente da ciò che accadrà dopo”.
Non poteva mancare un commento sul Napoli capolista in Serie A e sul fatto che Antonio Conte abbia fortemente voluto la conferma di Kvara: “Sono felice di avere l’opportunità di lavorare con Conte – dice Kvaratskhelia -. Altre persone mi avevano detto che era un grande allenatore e sono contento di poterlo sperimentare in prima persona. È uno dei migliori al mondo e con lui cerco di migliorare sia fisicamente che tatticamente. Credo che con il suo aiuto potrò ottenere i risultati desiderati sia a livello di club che a livello internazionale“. Poi una paragone fra i tifosi del Napoli e quelli georgiani: “La cosa principale che hanno in comune è l’amore per il calcio. Questo sport è speciale per entrambi e per questo non ho avuto problemi ad ambientarmi a Napoli. Sono felice di essere supportato sia da questo club che dalla mia Nazionale”.
Cremonese, ecco Corini dopo Stroppa: obiettivo Serie A
Sei mesi di attesa, di riposo e di aggiornamento sono bastati ad Eugenio Corini. Il tecnico di Bagnolo Mella, chiusa lo scorso aprile la parentesi sulla panchina del Palermo durata per quasi due anni (era entrato in carica nell’agosto 2022), da oggi è tornato a lavoro. A Cremona. Con indosso i colori della Cremonese al posto dell’esonerato Giovanni Stroppa.
Torna, dunque, a lavorare al nord Corini, ma con lo stesso obiettivo perseguito nelle sue 70 panchina al ‘Barbera’: puntare alla Serie A. Un traguardo già raggiunto in carriera e più precisamente al termine della stagione 2018/2019 quando lo scudetto sul petto era quello del Brescia.
La rosa oggi a disposizione è già attrezzata per provare l’assalto, ma come potrà disegnarsi la nuova Cremonese sotto la gestione di Corini? Detto che al momento è difficile ipotizzare se le gerarchie in termini di utilizzo dei giocatori verranno confermate e ribaltate, è possibile immaginare i grigiorossi ‘disegnati’ in campo con il 4-3-3 o con il 4-2-3-1.
Fontana: “McTominay è fondamentale: regala duttilità tattica al Napoli. Lobotka campione assoluto”
Gaetano Fontana parla a Marte Sport Live: “L’arrivo di Mc Tominay ha restuito vigore al centrocampo del Napoli, è un atleta formidabile che consente al Napoli una certa duttilità tattica, lui può fare la mezz’ala e anche il giocatore che si inserisce in zona gol. Gilmour? Penalizzato perché ha un mostro sacro come Lobotka davanti, è un elemento importante che può giocare con lui qualora Conte lo ritenesse, o magari per forzare una partita con un palleggiatore in più. Ha qualità e gioventù, è in una fase di apprendistato con un professore come Lobotka, e se lo ha detto Fabregas c’è da credergli. Nell’anno dello scudetto ho paragonato lo slovacco ai vari Iniesta, Xavi, ma ciò che mi impressiona di più non è l’aspetto tecnico, quanto piuttosto la fase di non possesso. Lobo ha intelligenza tattica, senso di posizione.Lukaku? Si sente frenato dalla non perfetta forma fisica, ma mi sta sempre bene che fa gol ed assist in ogni partita, ovvio che al 70% sposti gli equilibri per fisicità e gestione della palla eccellente. Esce sempre vittorioso da ogni duello e se non va al tiro, mette in condizione i suoi compagni di farlo. Un attaccante non va visto solo in base ai gol realizzati, lui porta in dote sicuramente almeno 15-18 reti, ma diventa determinante perché manda gli altri a rete e queste caratteristiche sono determinanti. Non ho timore nel dire che il Napoli abbia ormai una sua struttura e un’identità. Certo tra poco arrivano scontri molto difficili, fermo restando che tu con le piccole devi vincere con le piccole, e se il Napoli l’ha fatto ecco che diventa una candidata allo scudetto. Poi è chiaro che negli scontri diretti il Napoli deve cercare di fare il massimo, ma onestamente non mi sembra ad oggi di aver visto squadre messe meglio degli azzurri. L’Inter è sempre la favorita per rosa e ampiezza d’organico ma ha già balbettato in qualche occasione, i nerazzurri dovranno guardarsi dal Napoli e dalla Juventus, che ha iniziato un altro ciclo. Milan, Atalanta, Roma, Lazio comunque possono dare fastidio a chiunque”.
Mora: “Il Napoli sarà competitivo per lo scudetto fino al termine della stagione: serve il filotto contro Empoli e Lecce”
Nicola Mora parla a Marte Sport Live: “Siamo tutti piacevolmente sorpresi da questo fantastico avvio, l’arrivo di Conte ha restituito entusiasmo dopo aver sofferto tanto lo scorso anno. Il primato sembra oggi scontato ma dopo Verona non lo era affatto, su quella sconfitta sono state gettate le basi per fare molto bene. Di Lorenzo sta tornando sui livelli dello scudetto, Mazzocchi è sempre affidabile; tornando alla difesa a quattro, Olivera mi sembra sia in vantaggio su Spinazzola, ma deve essere più incisivo in fase offensivo. Buongiorno è arrivato un anno in ritardo, a Torino ha acquisito sicurezza e maggiore autostima, è il leader della fase difensiva con Rrahmani, che con lui è tornato di nuovo sereno. Il calendario può mettere il Napoli nella condizione di fare filotto, con Empoli e Lecce ha l’opportunità di allungare in classifica, fermo restando che tutti ci auguriamo che Conte ritrovi tutti in buona forma. Con Lukaku poi che ha scelto di allenarsi a Napoli, ancora meglio, si punta giustamente sul belga, uno che sposta gli equilibri, con la sua crescita tutta la squadra sarà destinata a migliorare ancora, anche nei confronti diretti. Scudetto? Il Napoli si sta convincendo di puntare allo scudetto, senza avere l’obbligo di vincere a tutti i costi. Conte fa bene a gettare acqua sul fuoco e a ricordare che si viene da un decimo posto, bisogna ritrovare continuità di risultati, la squadra è certamente più forte dello scorso anno, ha due giocatori per ruolo, non ha le coppe europee e sarà competitiva fino alla fine”.
Alessio: “Ecco i tre motivi per cui questo è già il Napoli di Conte. Il suo obiettivo? Vuole sempre vincere”
Angelo Alessio parla a Marte Sport Live: “Coesistenza McTominay-Kvara penalizzante per il georgiano? Ci vuole un po’ di tempo di adattamento, Kvara era abituato a partire molto largo ma acquisirà maggiore sicurezza e anche incisività avvicinandosi alla porta avversaria. Effetto Conte sui calciatori? Il lavoro di Conte è importante, ne sono consapevoli tutti i giocatori che sono stati allenati da lui e che dichiarano da sempre di esser migliorati molto sotto la sua guida. Al Napoli già si sta vedendo, si tratta di 8/11esimi dei vecchia campioni d’Italia a cui Conte ha restituito certezze e consapevolezza dei propri mezzi, grazie alla quale la squadra sta diventando sempre più forte anche a livello mentale, oltre che tattico. I giocatori sentono di potersela nuovamente giocare ai massimi livelli. E’ già il Napoli di Conte? Io individuo tre momenti importanti che certificano l’incisività di Conte: 1. La costruzione della squadra col mercato: obiettivi precisi, individuati dal tecnico che li avrebbe voluti molto prima a Napoli;2. l’evoluzione tattica: l’arrivo di McTominay ha permesso a Conte di passare dalla difesa a 3 a quella a 4; 3. varietà di soluzioni tattiche: in attacco, ad esempio, Conte ha la possibilità di sfruttare un grande potenziale con caratteristiche differenti e lo sta facendo molto bene. Il percorso è ancora lungo, ma il Napoli grazie a Conte è tornato là dove deve stare a giocarsi ogni partita per vincere. Obiettivo stagionale? Conte vuole vincere, è un allenatore che ha sempre questa ambizione. Un plauso anche ad Aurelio De Laurentiis, che ha provato a prendere Conte fin dalla passata stagione e che ha voluto puntare forte su di lui per ricostruire un progetto credibile e importante”
Oliveira: “Scudetto? Napoli e Inter mi sembrano avere qualcosa in più rispetto a Milan e Juventus”
Luis Oliveira parla a Marte Sport Live:”Lukaku? Impatto devastante del belga sulla stagione del Napoli, grazie anche alla ferma volontà di Conte di riportarlo ai suoi livelli. Lo conosce bene, sa come lavorarci e sa di cosa ha bisogno. Il bomber sta già facendo vedere il suo valore. Napoli-Inter corsa a due? E’ troppo presto per dirlo, ogni partita vale tre punti e tutto può succedere. Ma Milan e Juve al momento le vedo meno competitive, un passo indietro rispetto a Napoli ed Inter”.
Negri: “McTominay può diventare l’acquisto più importane del Napoli. Gilmour capace di giocare con Lobotka”
Marco Negri parla a Marte Sport Live: “I due scozzesi? Mi aspetto molto da entrambi, anche da Gilmour che è un ottimo calciatore: ai Rangers abbiamo convissuto per un periodo ed era già considerato una stella nascente. Può anche giocare con Lobotka e sarà importante nella stagione del Napoli. McTominay se continua così sarà l’acquisto più importante per la stagione azzurra, è un giocatore box to box in grado di fare gol. Gilmour solo centrale? No, può giocare anche a destra o sinistra, ma era più adatto in questo al gioco di De Zerbi piuttosto che a quello di Conte, che chiede maggiori strappi e un maggiore dispendio energetico sulle fasce. Quando si ha il predominio, è una prima scelta, se si devono fare corse può entrare molto bene a gara in corso. Sconfitta col Verona positiva? Ha dato una scossa a tutto l’ambiente, la reazione è stata clamorosa, il Napoli ha cambiato pelle perché Conte sa toccare le corde giuste ed ha materiale importante a disposizione. Inter-Napoli corsa a due? L’Inter è una squadra con il potenziale maggiore, si sono rinforzati ed hanno un gioco collaudato. Il Napoli ha avuto una scossa importante dopo Verona e – se è vero che tra le big ha incontrato solo la Juve – sta dando segnali importanti. L’assenza degli impegni champions per un allenatore come Conte che mette in campo un gioco dispendioso sarà un vantaggio”
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