martedì 8 ottobre 2024

Calcio-News dell'8 Ottobre 2024

 


Ahi Genoa: Gilardino perde anche Vitinha!


Ancora una tegola per Alberto Gilardino ed il suo Genoa. Si è infatti fermato per una lesione al flessore, rimediata contro l’Atalanta ma emersa alla ripresa degli allenamenti, l’attaccante portoghese Vitinha. Vitinha salterà sicuramente la gara con il Bologna e verrà rivalutato per la sfida successiva. Il tecnico rossoblù è già alle prese con una vera e propria emergenza considerando che al momento gli indisponibili sono Malinovskyi, fino alla seconda metà della stagione, Badelj, Bani, Messias, Ekuban e Frendrup. Dei giocatori assenti a Bergamo sono solo tre gli elementi che stanno lavorando per un possibile rientro alla ripresa: Messias, Ekuban e Frendrup. Mentre sarà da valutare Bani, uscito a fine primo tempo, ma per il quale gli esami hanno escluso lesioni muscolari.



Cremonese: esonerato Stroppa, ora Corini in pole


La notizia era nell’aria come era stato anticipato dalla nostra redazione, ora è ufficiale: la Cremonese ha esonerato Giovanni Stroppa. Troppo pochi gli 11 punti in 8 partite per le ambizioni del club, che ha così deciso di separarsi dall’allenatore dopo poco più di un anno.

Il club ha comunicato di aver esonerato l’allenatore con un comunicato ufficiale, che recita: “U.S. Cremonese comunica di aver sollevato dalla conduzione tecnica della prima squadra il signor Giovanni Stroppa. Il club grigiorosso desidera ringraziare l’allenatore e il suo staff per la serietà, la professionalità e la passione dimostrate nel lavoro quotidiano svolto sin dal loro arrivo a Cremona”.

Il nuovo allenatore sarà Eugenio Corini, pronto a ripartire dopo l’esperienza al Palermo.



Daniel Maldini si prende l’azzurro: “E’ il momento giusto…”


”Penso che questa convocazione sia arrivata al momento giusto, un momento perfetto, mi sento bene in campo e sto bene con la mia squadra”. Così Daniel Maldini commentando a Coverciano la prima chiamata in Nazionale dove rappresenta la terza generazione dopo il nonno Cesare e il papà Paolo.”Mio padre era contento ma non mi ha detto nulla di particolare – ha continuato il giocatore del Monza che proprio durante il raduno azzurro, venerdì prossimo, compirà 23 anni – Cosa vorrei per il mio compleanno? Già essere qui è un regalo. Sono contento e orgoglioso. Fa effetto vedere a Coverciano le foto dei miei familiari”.



Rocchi boccia i suoi arbitri: “Non siamo soddisfatti dell’ultima giornata…”


“Soddisfatto degli arbitraggi dell’ultima giornata? Direi di no”. A esprimersi è il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale (CAN) Gianluca Rocchi che ha commentato quanto accaduto nel settimo turno di Serie A, caratterizzata da una serie di polemiche riguardanti l’attività degli arbitri. Il designatore si è espresso durante la presentazione del nuovo Codice di Giustizia Sportiva andata in scena allo Stadio Meazza di Milano sottolineando come sia impossibile avere un’omogeneità interpretativa completa.


“La formazione è fondamentale, ma ogni arbitro ha una testa pensante e una propria filosofia. E’ chiaro che l’ideale sarebbe avere una omogeneità al 100% ma è impossibile, perché siamo esseri umani – si è espresso l’ex fischietto -. Sull’interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività. Dietro ogni decisione c’è sempre una persona”.


Rocchi non ha chiuso la porta a nuove soluzioni come quella del Var a chiamata e del tempo effettivo che potrebbero così aiutare i direttori di gara durante il proprio operato: “Sono proposte su cui non posso rispondere più di tanto perché sono in corso di valutazione. Di sicuro il Var a chiamata è una soluzione alternativa, potrebbe essere una soluzione complementare per aiutare l’arbitro a trovare una soluzione corretta – ha sottolineato il designatore -. Il tempo effettivo? Stiamo facendo un lavoro importante sulle perdite di tempo, un lavoro certosino per anticipare le riprese del gioco, l’eventuale introduzione del tempo effettivo porterebbe sicuramente a uno stravolgimento importante, ma tutti giocherebbero gli stessi minuti”.



Ultras, Abodi: “Fuori dallo stadio chi non rispetta le regole”


“Il calcio è fatto per i tifosi, non c’è cosa peggiore che tradire questo spirito con atteggiamenti che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Anche le curve sono luogo di socialità e libertà. Esistono due categorie di tifosi: i tifosi, specialmente i giovani, a cui diciamo sempre grazie; e poi ci sono quelli che non rispettano le regole della vita e loro devono stare fuori dallo stadio”. Così il ministro dello Sport Andrea Abodi ospite di Sky Tg24, a proposito dei fatti di cronaca degli ultimi giorni sull’inchiesta ultrà a San Siro. “Servono nuove regole? Non servono regole nuove – ha affermato il ministro – ma bisogna applicare quelle che ci sono. Usare la tecnologia: esistono strumenti che consentono la riconoscibilità di coloro che non si comportano bene e useremo quindi la biometria. Chiederemo anche alle società di fare qualcosa e cioè ritirare il gradimento ai soggetti che non si comportano in modo adeguato. E chi ha commesso reati gravi non deve far parte di questa comunità”.



Anarchia sui rigori: ora Fonseca chiede la linea dura al Milan


La società Milan vuole dare una stretta agli episodi di indisciplina che hanno caratterizzato questo inizio di stagione della squadra rossonera. Se dopo l’episodio del cooling break a cui Theo Hernandez e Rafael Leao non presero in occasione di Lazio-Milan la società decise subito di scagionare i due calciatori, adesso la linea è ben diversa. Dopo i due penalty falliti contro la Fiorentina Paulo Fonseca s’è lamentato dinanzi alle telecamere del comportamento di Theo Hernandez e Tammy Abraham: “Sono incazzato, il rigorista è Pulisic. Non deve succedere mai più”. Sulla stessa lunghezza d’onda la società, che è dalla parte dell’allenatore e vuole adottare la linea dura.


La ‘Gazzetta dello Sport’ oggi in edicola ricostruisce cosa è accaduto sui due rigori. Sul primo rigore calciato da Theo Hernandez nel recupero del primo tempo Fonseca non ha avuto nemmeno il tempo di intervenire. Il terzino francese nel giorno del suo compleanno ha provato a regalarsi un gol dagli undici metri e quando è stato fischiato il penalty s’è subito preso il pallone: Pulisic ha rispettato l’anzianità e neppure ha provato ad avvicinarsi, Hernandez gli ha dato un buffetto e lui è andato via mentre Fonseca e i suoi collaboratori non hanno nemmeno avuto il tempo di reagire: si sarebbero aspettati maggiore decisione dello statunitense nel reclamare il pallone, ma questa non c’è stata.


Ancora peggio è andata sul secondo rigore. Dopo che Fonseca nello spogliatoio aveva ribadito ad alta voce che Pulisic è il rigorista, ecco arrivare il contatto in area tra Kean e Gabbia che ha portato al secondo penalty a favore dei rossoneri. Fischiato il fallo, Tomori ha preso il pallone e l’ha consegnato al connazionale Abraham. Pulisic in questa occasione ha reclamato il pallone, ma l’ex attaccante della Roma non gliel’ha consegnato allontanandolo con il braccio destro. Dalla panchina Fonseca ha urlato ma nessuno ha fatto nulla per evitare l’ammutinamento: né i due calciatori inglesi né il capitano Theo Hernandez che, dopo aver fallito il primo penalty, sarebbe dovuto intervenire per ristabilire in campo le gerarchie e invece non l’ha fatto.


Olanda, lutto per la scomparsa di Neeskens


Lutto nel mondo del calcio: all’età di 73 anni è morto Johan Neeskens. Insieme a Cruyff era stato uno dei più grandi protagonisti del calcio olandese degli anni Settanta. Uno degli artefici del cosiddetto calcio totale che ha fatto la storia del calcio diventando un modello al quale si sono ispirati generazioni di allenatori e club. Avevano giocato insieme sia al Barcellona che all’Ajax. Con la nazionale avevano conquistato due medaglie d’argento ai Mondiali (1974 e 1978) e una di bronzo all’Europeo del ’76.


Stagione finita per Zapata. Confermata la rottura del crociato


Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Duvan Zapata, uscito anzitempo dal campo nella gara contro l’Inter, hanno evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale.  Tutto il Torino Football Club abbraccia affettuosamente Duvan con l’augurio di rivederlo al più presto protagonista in campo con la maglia granata.



Fedele: “Conte è bravo a leggere le partite, un po’ come faceva Lippi. Terrà sempre il Napoli sulla corda”


Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “Conte sa come si vince in Italia e poi ha un pregio perchè sa leggere le partite, un po’ come faceva Lippi. Lui è uno di quelli che non vuole essere aggredito e attaccato dagli avversari sfruttando le debolezze degli avversari. Conte è un allenatore bravissimo e pienamente della scuola italiana. La preoccupazione del Napoli potrebbe essere quella di adagiarsi sulla convinzione di essere la più forte, ma in questo senso Conte non è il tipo che consentirà queste cose. Il Var e le decisioni arbitrali degli ultimi turni non sono state omogenee, ma non iniziamo con i piagnistei. Il Napoli è una squadra forte e ha un società forte, se dovesse perdere non sarà per colpa degli arbitri, ma perchè ci sono alcuni difetti che vanno limati. Basta con mandolini, pizza e pianti, il Napoli è forte e farà bene”. 



Di Fusco: “Napoli e Inter sono le squadre più solide. Caprile? Facciamolo crescere con tranquillità”


Raffaele Di Fusco parla a Marte Sport Live: “E’ presto per dire che sarà un duello solo tra Napoli e Inter, però al momento sono le uniche che stanno mostrando una certa solidità. Gli azzurri, rispetto alla Juventus, hanno cambiato molto ma stanno più velocemente mutando pelle ottenendo buoni risultati, grazie a Conte. Il tecnico leccese non darà mai un gioco spettacolare, ma garantirà un gioco solido, una squadra corta e stretta, con grande personalità e durerà sino alla fine. Margini di miglioramento del Napoli? Lukaku ha già un peso notevole in questa squadra ma deve migliorare la condizione. Inoltre il Napoli ha fatto alcuni cambiamenti in corsa, inserimento dei nuovi acquisti e cambio del modulo, e quindi serve ancora un po’ di tempo. Inoltre serve innescare meglio Kvaratskhelia, trovando nuovi meccanismi, con il georgiano che ha gli spazi di inserimento un po’ ostruiti dal movimento di McTominay. Quando si troveranno i meccanismi giusti il Napoli sarà devastante da metà campo in avanti. La squadra che Conte ha in testa secondo me la vedremo compiutamente tra 3-4 partite.Caprile? Lasciamolo stare e facciamo in modo che cresca serenamente, a Napoli è sempre difficile giocare, specie per un portiere. Solo Castellini, che io mi ricordi, è stato esente da critiche. Per il resto tutti sono stati criticati, anche i due portieri degli scudetti, Garella e Giuliani, e lo stesso Taglialatela, oltre a Meret, ovviamente. Caprile è un ottimo prospetto, deve crescere con calma”.



D’Agostino: “Il Napoli è rinato grazie a Conte. Gli azzurri possono ancora migliorare molto nelle prossime partite”


Gaetano D’Agostino parla a Marte Sport Live: “Il Napoli parte dal 4-2-3-1 che si modifica in base anche all’intelligenza di chi prepara la gara, ovvero Conte e del suo staff, ma anche grazie alla virtù delle lettura dei propri giocatori a disposizione, penso a McTominay, Lukaku o Lobotka, ma non solo loro. Il Napoli ha ritrovato entusiasmo e credibilità, grazie a Conte è rinato. Il Napoli è vivo rispetto allo scorso anno, reagisce ed è coeso e centrato rispetto agli obiettivi. Gli azzurri subiscono, ad esempio, il gol di Strefezza, ma reagiscono, non perdendo unità. Ci sono margini di miglioramento, perchè la squadra deve tornare ad essere incisiva sui calci piazzati, perchè sono quelle situazioni che in campionato ti portano 7-8 punti che fanno la differenza. Il Napoli, inoltre, deve cancellare le amnesie che ha in certi momenti della gara. Se mantiene la concentrazione giusta per 90′ sarà difficile non solo batterla ma anche farle gol, perchè è chiaro che se concedi spazi e campo come contro Monza o Como in gare con Inter e Milan vai piu’ in difficoltà. In generale penso che l’Inter sia ancora la favorita, è davanti a tutte, ma il Napoli è la piu’ credibile avversaria per il titolo”.   



Marchetti: “Conte fa esprimere ogni giocatore al massimo livello. Rinforzi a gennaio? Forse qualcosa in difesa, ma il Napoli non ha urgenze”


Luca Marchetti parla a Marte Sport Live: “Napoli primo? Conte ha dato al Napoli mentalità necessaria per stare lassù ed ha avuto il merito di aver allargato la rosa azzurra. I rinforzi sono all’altezza dei titolari e la squadra è in grado di competere con l’Inter. Il lavoro sulle seconde linee sarà fondamentale, non è detto ci siano titolari inamovibili fino a fine stagione.  Merito di Conte? Aver permesso ad ogni giocatore di esprimersi al meglio, affidando a ciascuno il proprio compito, in linea con le proprie caratteristiche. Il migliore fin qui? Neres spacca le partite, giocatore importantissimo, forse è un boomerang questa etichetta per lui in questo momento.Non si può non menzionare  McTominay, o Politano che sta giocando ad alti livelli, riuscendo a garantire sia la fase di attacco che quella di ripiegamento.  Conte può esaltare tutti con sistemi di gioco differenti, come sta facendo. Rosa Napoli migliorabile? Tutte le squadre sono migliorabili, non esiste la perfezione. Forse si potrebbe fare qualcosa in difesa, ma il Napoli non ha urgenze al momento e non è detto che a gennaio interverrà in tal senso”.


Nessun commento:

Posta un commento

Morto Pippo Baudo, il saluto di Amadeus e l’ironia di Grillo. Benigni: “Un prodigio della tv”

  Da Maria De Filippi a Lorella Cuccarini , da Amadeus a Beppe Grillo. Poi un commosso Benigni: “Con Pippo una gioia straripante”. Si susseg...