Thuram fa felice l’Inter: vittoria al 92′ con gli Young Boys!
Un gol al 92′ di Marcus Thuram – su assist di Di Marco dopo un bel tacco di Lautaro – regala la vittoria all’Inter contro gli Young Boys. A Berna decisivi gli ingressi dalla panchina per la squadra di Simone Inzaghi, che soffre contro gli svizzeri. Rigore sbagliato da Arnautovic, palo di Monteiro per gli elvetici. Nel finale l’episodio vincente: l’Inter sale a quota 7 punti nella classifica di Champions.
L’Atalanta sbatte contro il muro del Celtic: è solo 0-0
Nel terzo turno di Champions League 2024/25 l’Atalanta domina in lungo e in largo ma ottiene soltanto un punto nel pareggio a reti bianche del Gewiss Stadium contro il Celtic: l’incontro termina 0-0. Nel corso del primo tempo Pasalic si rende pericoloso più volte con i suoi inserimenti, ma nelle due occasioni più nitide viene fermato prima dalla traversa e poi da Schmeichel. I bergamaschi salgono a 5 punti in classifica.
Gasperini non boccia l’Atalanta: “Abbiamo fatto tanto, un pari da accettare”
Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini in conferenza stampa per analizzare la sfida contro il Celtic, finita 0-0.
“Loro arrivavano da una brutta sconfitta, si sono difesi con energia. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, non possiamo rimproverarci più di tanto, siamo stati bravi. Ci sono state diverse situazioni da gol, dobbiamo accettare il pareggio, ci abbiamo provato fino alla fine”.
Cosa ha detto ai suoi attaccanti?
“Non è che non ci hanno provato, in alcune occasioni siamo stati un po’ sfortunati. Ci è mancata solo un po’ di precisione: non è facile per i nostri attaccanti giocare ogni tre giorni. Bisogna necessariamente ricorrere alla panchina, se riesci a giocare 60-65 minuti puoi giocare anche tre partite. Ci abbiamo provato, è stato bravo anche il portiere loro. Siamo stati anche sfortunati, in alcune situazioni. Non è facile giocare ogni tre giorni, con questa continuità, la panchina in questi anni è sempre stata determinante. Abbiamo poco da rimproverarci”.
Che indicazioni può trarre dal futuro?
“Le partite sono delicate in campionato, figuriamoci a Stoccarda. Ho visto lo Shakhtar perdere 1-0 contro l’Arsenal su autorete, non esiste nella Champions una gara semplice. A volte c’è un po’ di presunzione nei giudizi, dovremo essere un po’ più moderati a giudicare gli avversari, ogni squadra ha giocatori in nazionale, abbiamo fatto una partita in cui abbiamo dominato, onore e merito a loro”.
Baroni avverte la Lazio: “Col Twente non servirà l’ordinario…”
ENSCHEDE (OLANDA)- Marco Baroni non vuole scegliere tra il campionato, dove la Lazio è stata una delle sorprese delle prime giornate, e l‘Europa League in cui i biancocelesti viaggiano a punteggio pieno dopo due partite e andranno domani (24 ottobre) a caccia del tris sul campo del Twente a Enschede.
“Noi vogliamo competere per tutti gli obiettivi – ha spiegato il tecnico della Lazio alla vigilia della trasferta olandese – chiaro che contro il Twente non saranno sufficienti delle motivazioni ordinarie, servirà fare qualcosa di straordinario e mi aspetto questo da parte della squadra. Sono gare dove ci sono i presupposti più belli per voler fare bene. Affrontiamo una squadra giovane che gioca bene a calcio – ha aggiunto Baroni –. Nelle due partite di coppa ha fatto molto bene, quindi per noi sarà un test difficile, specialmente nel loro stadio. Li abbiamo visti, sappiamo che ci sarà da fare una prestazione di altissimo livello dal punto di vista della corsa, del sacrificio, dell’intensità ma anche della qualità”.
Turnover? Più che rotazioni daremo delle opportunità ai ragazzi che considero comunque dei titolari” ha poi detto Baroni che, tornando sul match di campinato perso in dieci contro la Juve Torino, ha sottolineato che “quando cerchi di giocare un calcio offensivo occorre sacrificio, nella difficoltà abbiamo fatto una partita maiuscola in inferiorità numerica. Domani sarà una gara dove dobbiamo avere una grandissima concentrazione”.
Ahi Fiorentina: almeno un mese di stop per Gudmundsson
Costretto a lasciare il campo dopo neanche cinque minuti della partita di domenica tra il Lecce e la sua Fiorentina, arriva qualche dettaglio in più sulle condizioni di salute di Albert Gudmundsson, che aveva sin da subito palesato problemi ai flessori della coscia destra.
Ecco quanto si legge nel report appena diramato dalla Fiorentina tramite i propri canali: “ACF Fiorentina comunica che, nella mattinata di oggi, il calciatore Albert Gudmundsson è stato sottoposto ad accertamenti radiologici per valutare l’entità dell’infortunio occorso durante la gara con il Lecce di domenica 20 ottobre”.
E ancora, si legge: “Gli esami diagnostici effettuati hanno evidenziato una lesione di I/II grado a carico della giunzione mio-tendinea del bicipite femorale della coscia destra. Il calciatore ha già iniziato il percorso terapeutico stabilito dallo staff sanitario viola”. Dalle prime impressioni, almeno un mese di stop. Difficile immaginarsi in campo l’islandese prima della ripresa del campionato dopo la prossima sosta per le nazionali (fine novembre).
Juric alla squadra: “Roma cambia, voglio una mentalità vincente”
Obbligatorio svoltare in stagione e in Europa League. Risultati da raggiungere per la Roma, ancora senza vittorie nella competizione, che giovedì ospita la Dinamo Kiev all’Olimpico. Una sfida introdotta in conferenza stampa da Ivan Juric, che ha parlato anche ai microfoni di Sky.
A che punto è la mentalità di questa squadra?
“Da quando sono arrivato e anche con Daniele i ragazzi hanno giocato bene alcune partite, ma i risultati confermano che non siamo a buoni livelli come mentalità. Bisogna cambiare urgentemente questo, essere soddisfatti o mezzi soddisfatti delle prestazioni. Mi aspetto un’altra rabbia domani”.
Quale salto in più è necessario?
“Ci sono alcune situazioni che mi hanno dato fastidio come i gol subiti con Bilbao, Monza e Inter. Mi riferisco ai cali di concentrazione in certi momenti, ma anche fare più gol se hai dominio di possesso. Serve più voglia, cattiveria e determinazione per risolvere le partite”.
Serie B, tentazione Ranieri per il Catanzaro
Dopo tante panchine e successi in giro per il mondo, l’ultimo la salvezza del Cagliari, Sir Claudio aveva deciso di staccare definitivamente la spina, salvo la chiamata di una Nazionale, che finora non è arrivata. E però il richiamo della panchina è forte, così ecco che a Catanzaro – dove mister Caserta appare sempre sulla graticola – si sogna il grande ritorno. Ranieri infatti, oltre ad essere sposato con una catanzarese, a Catanzaro ha trascorso da difensore ben otto stagioni per 225 presenze e 6 gol totali, mantenendo sempre un legame forte con la città capoluogo calabrese. E poi c’è un indizio oggettivo che torna attuale: una cena di metà settembre sulla costa jonica catanzarese – dove Ranieri torna puntualmente ogni estate – col presidente del Catanzaro Floriano Noto, amici di vecchia data. Insomma, se son rose fioriranno…
ESCLUSIVA MANFREDI: “Lo stadio? Aspettiamo l’offerta formale di De Laurentiis. Napoli vuole uno stadio moderno”
Il sindaco Gaetano Manfredi parla in esclusiva nel corso di Forza Napoli Sempre: “Ci siamo visti alcune volte con De Laurentiis ed il ministro Abodi: c’è la massima disponibilità da parte dell’amministrazione. C’è un percorso da affrontare, anche alla stregua di quello che proprio oggi abbiamo appreso circa quello che si farà a San Siro a Milano. C’è un percorso legato ad un progetto tecnico ed economico della società Calcio Napoli. Noi, nei limiti del rispetto alla legge degli stadi, favoriremo il processo di ristrutturazione perché è nell’interesse della città e della nostra amministrazione avere uno stadio moderno ed efficiente a disposizione della città e capace di ospitare competizioni internazionali. Non è possibile procedere alla vendita dell’impianto? Questo è un falso problema, nel senso che se ci fosse un trasferimento della proprietà questo avverrebbe a valle di tutto il processo di ristrutturazione dello stadio, è una cosa secondaria in termini cronologici. Se ci sarà un investimento che superi ampiamente il valore dello stadio si potrebbe pensare, alla fine del percorso, ad un trasferimento di proprietà. Non si parte dalla vendita ma dalla realizzazione delle opere e del progetto. È lo stesso percorso che si sta facendo a Milano. E’ chiaro che con un affidamento tutto sarebbe molto più semplice, ma non mi fossilizzerei sul discorso vendita, il vero tema è l’entità dell’investimento e la qualità del progetto. Ci siamo lasciati con il ministro Abodi e con il presidente De Laurentiis che avremmo atteso la proposta formale con il progetto, in modo da incardinare un processo amministrativo: senza offerta formale non si può innescare il meccanismo, siamo una pubblica amministrazione. Finora non c’è stata alcuna offerta formale, la aspettiamo. Appena arriva, noi siamo pronti, abbiamo anche firmato un accordo con Sport&Salute che ci consente di fare da advisor tecnico e anche giuridico su tutte le procedure: Siamo in attesa ma, ripeto, noi siamo pronti.
Il centro sportivo del Napoli a Bagnoli? I terreni di Bagnoli non sono del comune, sono di Invitalia, io sono coinvolto in quanto commissario di governo: anche lì serve una proposta, ad Invitalia che è proprietaria dei suoli e a me come commissario. Nel momento in cui ci fosse, procederemo all’avviso pubblico – perché c’è competizione su quei suoli – ma la prenderemo in considerazione. Ma senza progetto ed offerta concreta anche qui non si può muovere nulla. Napoli ospiterà gli Europei nel 2032? Su questo tema mi sto impegnando al massimo, il Governo è disponibile ma per far questo serve lo stadio: il progetto di riqualificazione dell’impianto è un requisito indispensabile per l’omologazione UEFA e per far rientrare Napoli tra le città ospitanti. Il Napoli di Conte? L’allenatore è un grande professionista e un ottimo manager, ha il lavoro come mantra della sua vita, ci darà grandi soddisfazioni. Non diciamo altro… E’ una persona di grande qualità e il Napoli è una bella squadra. Anche Aurelio De Laurentiis ha fatto un’ottima campagna acquisti, è un grande presidente che ha portato scudetto alla città, dobbiamo solo lavorare tutti insieme per fare il bene dei tifosi e di Napoli”
Bucchi: “Il Napoli doveva ripartire da un rinnovato senso di appartenenza e creare un gruppo disposto a sacrificarsi”
Cristian Bucchi parla a Marte Sport Live: “Il Napoli può o deve migliorare nell’espressione di gioco? Credo che il Napoli stia facendo il suo percorso, dopo una stagione disastrosa si doveva ripartire da un senso di squadra e di appartenenza, creare un gruppo che si sacrifica, umile, pronto a combattere e a saper giocare sporche, come è già capitato. Tutto ciò penso fosse l’obiettivo primario di Conte. Tutto il resto è migliorabile, ma questo sono le basi per costruire una mentalità vincente e duratura. Se il Napoli vuole aprire un ciclo, come intende fare con Conte, queste cose sono molto importanti. Ora si vede una squadra che sa lottare all’unisono. L’assenza di Lobotka pesa, lo slovacco è un calciatore fondamentale e centrale nel gioco di Conte, anche se non penso che la sua presenza avrebbe cambiato la dinamica della partita contro l’Empoli. Gilmour è un buon calciatore, l’ho visto già ‘dentro’ la squadra e i suoi meccanismi, è normale che bisogna concedergli tempo per crescere. Lukaku l’ho visto ancora un po’ imballato, è possibile che il Napoli, giocando anche una sola gara a settimana, abbia impostato anche di recente una preparazione pesante per poi rendere sino alla fine”.
D’Amico: “Kvaratskhelia? Presto il Napoli incontrerà il suo procuratore. L’obiettivo è accorciare le distanze tra le parti”
Andrea D’Amico parla a Marte Sport Live: “Rosa Napoli completa o serve qualcosa a gennaio? Intanto serviva un allenatore come Conte ed è arrivato. Ha fatto capire subito di che pasta è fatto: un professionista serio, sa migliorare ogni calciatore. Il Napoli è partito molto bene. Senza coppe – detto da non sottovalutare – può concentrarsi tutta la settimana sulla partita del weekend. È già il Napoli di Conte, quanto potrà crescere ancora? Una partita come quella di Empoli vinta in trasferta è un risultato importante e Conte non ha mai vinto con tanti gol di scarto. La Serie A è la più difficile al mondo a livello tattico. L’importante per Conte è fare un gol più dell’avversario e magari non prenderne. Rinnovo Kvara? Il rinnovo dato ad Osimhen credo abbia creato uno squilibrio in spogliatoio: è giusto che giocatori di pari valore – e Kvara ha determinato in modo importante il terzo scudetto – abbiano ingaggi simili. Per cui adesso è normale che il georgiano chieda un adeguamento importante. Il Napoli incontrerà Mamuka Jugeli, che io conosco ed è una persona che va diritto per diritto. Credo alla fine si proverà ad accorciare le distanze, ma bisogna capire fin dove il Napoli possa spingersi a livello contrattuale perché ci sono dei parametri da rispettare. Il destino di Osimhen? Penso che possa essere ceduto definitivamente a giugno più che a gennaio, ma non si può mai dire, perché dipende dalle necessità che emergeranno da qui a due mesi. Se qualche grande club a gennaio avrà bisogno di una punta immagino che pensi innanzitutto a lui come rinforzo”.
Padovano: “Napoli senza bel gioco? Ci vuole coraggio a criticare dopo un avvio così importante”
Michele Padovano parla a Marte Sport Live: “Napoli primo senza ‘bel gioco’, quali obiettivi? Ci vuole coraggio a criticare il Napoli in questo momento, dopo una campagna acquisti da 150 mln di euro, dopo aver preso il miglior allenatore per ricostruire e dopo il primato in classifica. Bisogna avere pazienza ed essere contenti di questo avvio di stagione, il bel gioco arriverà e chissà cosa vedremo. Sono certo che il Napoli migliorerà molto, così come Lukaku che tornerà in forma e tornerà ai suoi livelli. De Laurentiis rispetto all’anno scorso ha fatto non uno ma due passi indietro. Napoli-Lecce? Il Napoli cercherà di fare la partita imponendo il proprio gioco contro un Lecce reduce da una brutta sconfitta, in seguito alla quale l’allenatore dovrà lavorare su coraggio e carattere dei giocatori ma la differenza di valori in campo è importante ed emergerà”.
Fontana: “Il Napoli è ancora in rodaggio, ma nel frattempo fa tanti punti. Conte sta ancora costruendo”
Gaetano Fontana parla a Marte Sport Live: “Va bene parlare della non-prestazione di Empoli, va bene parlare della non-prestazione con Como, Parma, Cagliari, ma porti i tre punti sempre a casa. E qual è il motivo? Il Napoli si sta costruendo, è in in rodaggio, si sta conoscendo da poco con nuove metodologie, con nuovi innesti ed è normale avere sbavature, ma la squadra ha già sposato i dettami caratteriali del suo allenatore ed il suo modo di vivere. Ci sono momenti in cui devi soffrire e fare “testuggine”, poi attacchi. E quando vinci partite così è molto significativo, perché aumenta l’autostima e la voglia di vincere ancora, mi piace pensare a quando la squadra migliorerà nelle sue conoscenze. La condizione fisica è ancora non al top, il fatto che i giocatori siano andati in Nazionale è fuorviante, sembra che non ci si alleni ma racconto un episodio: al master di Coverciano con me c’era Andrea Pirlo, che parlava di programmi di lavoro concordati da Conte, suo allenatore alla Juve, e lo staff della Nazionale. Le sedute di allenamento della Nazionale sono certamente più blande, viene fatto lavoro fisico ma non così importante così come fatto nei club, perciò Conte forniva ai suoi giocatori una tabella di lavoro da fare: ecco perché ad Empoli Anguissa ha giocato così bene, ecco perché Olivera entra bene. Lukaku? Ci sta quel tipo di prestazione, Conte lo sta spremendo per farlo arrivare al top, per metterlo al pari con i suoi compagni. poi tutti sono allineati verso un unico pensiero: la vittoria. E quando c’è unità d’intenti si vince, non c’è niente da fare. Lobotka? Questo Napoli ha pochissimi infortuni rispetto allo scorso anno, la squadra è abituata a lavorare in un certo modo. Allo slovacco poteva capitare un infortunio del genere, non si ferma mai e poi lavorare a certi ritmi può pesare alla lunga. Parliamo di un corpo umano sotto stress, l’importante è ridurre certi infortuni al minimo. Gilmour? Ha pagato la non-prestazione di tutta la squadra, soprattutto nel primo tempo: da lui ci si aspetta qualità ma ad Empoli, nella prima parte, non ha potuto incidere come tutti i suoi compagni. Non dimentichiamo che i toscani sono in salute, in ogni caso si è vinto e torniamo al discorso iniziale: non giochi bene e porti i tre punti a casa, vuol dire che il Napoli è proprio forte”.
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