venerdì 27 settembre 2024

Calcio-News 27 settembre 2024


 Juventus, profondo rosso: 200 milioni di perdite nel bilancio 2024


Il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha approvato il bilancio al 30 giugno 2024, chiuso con una perdita di 199,2 milioni di euro, in peggioramento di 75,5 milioni rispetto alla perdita di123,7 milioni consuntivata nell’esercizio precedente. Migliora l’indebitamento finanziario netto che ammonta a 242,8 milioni, riducendosi nell’esercizio, rispetto al valore di 339,9 milioni al 30 giugno 2023. Il 60% della perdita deriva da fattori negativi non recurring, quali la mancata partecipazione alle competizioni Uefa e oneri non ricorrenti. Sono elevate  le probabilità di break-even operativo già nella stagione 2024-2025 (con una riduzione di costi del personale tesserato per 4 anni consecutivi, sceso di oltre 150 milioni).



Domani Bologna-Atalanta: torna Godfrey, assente Hien


Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha diramato la lista dei convocati per la sfida di campionato con il Bologna, in programma domani alle 20.45.

Portieri: Rui Patricio, Carnesecchi, Rossi.


Difensori: Kossounou, Godfrey, Bellanova, Djimsiti, Ruggeri, Kolasinac, Del Lungo, Palestra, Zappacosta.


Centrocampisti: Sulemana, Cuadrado, Pasalic, Ederson, De Roon, Samardzic, Brescianini.




Genoa-Juventus si gioca a porte chiuse


Genoa-Juventus si giocherà a porte chiuse. È questa la decisione del prefetto di Genova dopo le determinazioni dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. La sfida del Ferraris, dunque, in programma domani, sabato 28 settembre alle ore 18.00 e valida per la 6^ giornata di Serie A, sarà senza pubblico a seguito degli incidenti che si sono verificati mercoledì prima, durante e dopo il derby Genoa-Sampdoria. Con tutta probabilità anche Sampdoria-Juve Stabia, match di Serie B in programma per venerdì 4 ottobre alle 20.30, si giocherà senza pubblico.



Inter, il mantra di Inzaghi: non ci sono posti fissi, tutti in discussione


No, Simone Inzaghi non la pensa come Checco Zalone. Il posto fisso è una sciagura, non un’occasione. È un rischio, questo sì e non il turnover. E sì che l’anno scorso nell’Inter di fatto il posto fisso era garantito a molti. A quasi tutti, verrebbe da dire, rileggendo i tabellini delle 38 partite di campionato. Ma adesso è un’altra storia. Perché l’Inter non privilegia più una competizione rispetto a un’altra. E perché il derby perso con il Milan qualcosa ha mosso, qualche scoria l’ha lasciata. E allora il messaggio lanciato alla squadra è stato il seguente, ribadito nel corso di questa settimana: le gerarchie non esistono, tutti devono sentirsi in discussione. Il tecnico è rimasto molto deluso dall’approccio che la squadra ha avuto sia nel primo che nel secondo tempo. La stanchezza non è un alibi valido, visto che da Manchester al Milan sono stati cambiati cinque uomini di movimento su dieci. È giusto pretendere una reazione immediata. Anche a costo di modificare qualcosa nelle scelte.



Thiago Motta: “La carenza di gol non mi preoccupa per niente”


Dopo tre pareggi di fila per 0-0, la Juventus a Marassi deve ritrovare il gol e la vittoria per mantenere il passo delle rivali. Thiago Motta presenta in conferenza stampa il match con il Genoa. “Come sempre in tutte le partite di Serie A. Troveremo una buona squadra da affrontare con serietà – ha spiegato l’allenatore della Juve in conferenza stampa -. Dobbiamo portare la partita dalla nostra parte e non la loro”. Sulla mancanza di gol e Vlahovic. “No, non sono per niente preoccupato. La fase offensiva non è solo un giocatore, ma tutta la squadra. Dusan sta lavorando molto bene. È chiaro che per l’attaccante è importante che la squadra parta bene da dietro. Dobbiamo metterlo in condizioni di concludere al meglio possibile”. Poi a sorpresa rivela la formazione: “Giocherà Mattia domani (Perin, ndr), Jonas (Rouhi, ndr), Gleison (Bremer, ndr), Pierre (Kalulu, ndr), Danilo che sarà il capitano, Fagio, Wes (McKennie, ndr), Koop, Kenan (Yildiz, ndr), Dusan (Vahovic, ndr) e Nico Gonzalez”.


Serie A, Milan-Lecce 3-0: Morata, Theo e Pulisic portano Fonseca in vetta per una notte


Il Milan ha dato continuità alla vittoria nel derby e nella sesta giornata di Serie A ha battuto 3-0 il Lecce a San Siro, passando almeno una notte in vetta alla classifica con il Torino. I rossoneri di Fonseca dopo trentacinque minuti al rilento hanno sbloccato il match con Morata sugli sviluppi di palla inattiva e nei cinque giri di orologio successivi hanno travolto il Lecce di Gotti: Hernandez e Pulisic hanno calato il tris già prima dell'intervallo rendendo il secondo tempo una formalità. Espulso Bartesaghi all'80'.





Filardi: “Rafa Marin mi è piaciuto: è giovane e ha margini di miglioramento. Buono l’esperimento del doppio play”


Massimo Filardi parla a Marte Sport Live: “Importante vincere in quel modo anche in Coppa Italia per quanto riguarda Raspadori e Rafa Marin vado un po’ controcorrente. L’inizio di Jack è stato tra i migliori, ha dato fastidio al Palermo, ha aperto i varchi, nel gol di Ngonge c’è merito suo. Poi ha trovato meno spazi e si è impigrito un po’. Rafa Marin è un giovane, come tutti devono giocare e sbagliare, secondo me ha grossi margini di miglioramento, a me non è dispiaciuto. Quando non giochi da tre mesi perdi le distanze, ma si vede che ha grande fisico, è veloce, lo vedo molto applicato, poi il resto, la tecnica, si migliora. Lo vedo anche un ragazzo umile che vuole migliorare sul piano fisico e tattico. Va solo incoraggiato e aspettato. Faccio i complimenti agli azzurri per come sono scesi in campo ieri. Del resto quando prendi un allenatore bravo e uno staff di primo piano il lavoro alla lunga paga. Si vede che sono tutti ben allenati, concentrati, ognuno sa che può avere spazio. Nel momento in cui il Napoli ha due squadre competitive, anche negli allenamenti il livello sale. E questo è molto importante. Se il Monza come pare è in difficoltà il Napoli deve essere arrembante per non concedere fiducia ai brianzoli. Mi aspetto un inizio simile a quello visto col Palermo. Della gara di coppa Italia mi è piaciuto molto l’esperimento del doppio play Gilmour-Lobotka. Quando, nel girone di ritorno, molte squadre si chiuderanno contro il Napoli, avere questa soluzione potrà dare molti vantaggi agli azzurri”.



Paganin: “Il Napoli ha vinto da grande. L’impatto di Rafa Marin? Deve adattarsi meglio al nostro calcio”


Massimo Paganin parla a Marte Sport Live: “La vittoria di ieri col Palermo e come è arrivata è il segno di una crescita ed è questo un aspetto fondamentale per costruire la giusta mentalità: i cali di tensioni non ci possono mai essere, il Napoli ha vinto largamente ma non è mai facile vincere. C’è qualcuno che già si propone come alternativa, la squadra ieri è uscita dagli spogliatoi con il piglio giusto e l’ha chiusa praticamente subito. Ha fatto bene visto le recenti esperienze negative in coppa. La mentalità vincente si costruisce così, Conte chiedeva aggressione alta e difesa collettiva, dietro la linea della palla, quando il Palermo attaccava, anche sul 3-0. Ngonge e Rafa Marin? Lo spagnolo deve adattarsi un po’ meglio al nostro calcio, i titolari sono più avanti rispetto a lui. Conte sa di poter contare su una rosa profonda, davanti Lukaku è insostituibile, perché Simeone ha altre caratteristiche. Ma poi ci sono Neres, Ngonge, Politano, Kvara e avere coppie di esterni così forti penso che in Italia pochi hanno tanti calciatori di qualità. Il Napoli è molto coperto, anche in linea mediana dove c’è pure Gilmour che è un’alternativa molto valida a Lobotka, che in passato non ha mai avuto un cambio testuale. Inter e Napoli le favorite per lo scudetto? Il Napoli deve eliminare un gap di 41 punti dai nerazzurri, però si può ripartire dalla mentalità dello scudetto di due anni fa e poi c’è il lavoro di Conte che conta eccome. In più il Napoli ha meno gare da giocare. E questo favorisce Conte che, specie al primo anno ha bisogno di lavorare molto con i calciatori, sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale. In assoluto il Napoli può essere quell’outsider che lotta sino alla fine per il titolo. Le parole di Giuntoli? Come fanno spesso alla Juve spostano la pressione sulle spalle degli altri per sottrarne un po’ da se’ stessi. La Juve parte sempre per vincere e quindi è nel lotto delle squadre in lizza per lo scudetto”.



Il Napoli asfalta il Palermo e vola agli ottavi di Coppa Italia: finisce 5-0. Sigillo finale di McTominay


Non c’è storia allo stadio Maradona. Il Napoli è troppo per il Palermo e stravince 5-0 conquistando il traguardo degli ottavi di finale di Coppa Italia. Conte rivoluziona tutta la squadra rispetto al match con la Juventus: ne cambia nove (se si considera Caprile) scegliendo un 4-2-3-1 molto spregiudicato. Gli azzurri chiudono la pratica dopo appena dodici minuti con la doppietta di Ngonge. Il Palermo prova a farsi sotto (palo di Brunori), poi è Juan Jesus a firmare il 3-0 di testa su assist di Neres. Il brasiliano, alla prima da titolare, poi si mette in proprio e realizza il poker. Il sigillo finale è dello scatenato McTominay: segna il 5-0 e colpisce pure una traversa. Il Napoli adesso incontrerà la Lazio all’Olimpico agli ottavi di Coppa.



Incocciati: "Senza le coppe il Napoli avrà più recupero e meno infortuni"


Giuseppe Incocciati, direttore generale del Sora, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Troppe partite? Sì, sono troppe, intense e ravvicinate. Il recupero energetico, dal punto di vista mentale soprattutto, diventa complicato e gli infortuni aumentano.


Quando si lavora coi tempi di recupero si ha meno possibilità di andare incontro a certi infortuni. L’atleta, nel corso della settimana, non ha il valore dell’inconscio che subentra in partita, per cui l’attività motoria massimale la si fa durante una partita”.




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