Santacroce: “McTominay, che esordio. E’ un giocatore che ha numeri incredibili. La difesa a 4 mi ha convinto”
Fabiano Santacroce parla a Marte Sport Live: “In questo campionato che si preannuncia equilibrato, il Napoli potrà recitare il ruolo di una squadra fastidiosa. Visti allenatore, giocatori e dirigenti, in un paio d’anni punterà al massimo, per forza di cose: se non subito, tra una stagione. Il Napoli viaggia ancora su livelli bassi rispetto alle sue percentuali: una volta ritrovato Lukaku, che ha potenzialità importanti, il peso verrà spostato completamente a favore degli azzurri. Il belga è forte, ma sta giocando ancora al 50%, limitandosi ad un gran lavoro di sponda e posizionamento: è molto più completo di così e, quando starà meglio, lo farà vedere. L’esordio di McTominay è stato notevole, è stato fenomenale. A me piace guardare tutti i particolari di un giocatore, e questo ragazzo è fantastico. Spero che continui così, ma ho pochi dubbi. Fa sempre lo stop orientato in maniera giusta: prima di toccare la palla, si guarda diecimila volte attorno per decidere quale sarà la sua giocata successiva, un qualcosa che fanno solo i calciatori d’altissimo livello. Ha un’ottima qualità e si farà notare. Il Napoli, poi, con la difesa a 4 ha difeso molto bene, anche perché sia Di Lorenzo che Rrhamani secondo me si trovano meglio con questo sistema di gioco. Inoltre con questo modulo Conte sfrutta meglio i centrocampisti a disposizione”
Fedele: “Conte ha dimostrato di essere un bravo allenatore cambiando assetto. Kvara e Lukaku sono rimasti in albergo a Torino”
Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “A inizio stagione feci un appello, tramite lettera, a Oriali e a Conte, ai quali dissi che il Napoli avrebbe potuto competere con l’Inter a patto di trovare equilibri diversi, ovvero con tre centrocampisti e quindi cambiando modulo. Del resto il Napoli ha subito, nelle prime 4 gare, 48 tiri in porta, 12 tiri per ogni partita, soprattutto da squadre modeste: è evidente che non era possibile andare avanti così. Conte, da ottimo allenatore, ha cambiato registro. Ha detto che ha dovuto fare questa scelta perchè abbonda di centrocampisti. Juve-Napoli mi ha ricordato Germania-Italia del 2006, ma al Napoli sono mancati Lukaku e Kvaratskhelia, sono praticamente rimasti in albergo. Di fronte, inoltre, c’era una Juve in cui non ci sono tanti giocatori forti e c’è stata anche l’arroganza di Thiago Motta, che ha schierato in quel modo la squadra. McTominay? La cosa più bella che ha fatto, non è stato tanto il tiro, ma il passaggio al volo per Politano. Si sono viste l’intelligenza e la tecnica del giocatore. Pensavo che avesse più qualità difensiva, invece è uno che si propone. E’ chiaro che deve giocare nella squadra titolare. Secondo me, nei giocatori, la Juve è inferiore al Napoli, con gli azzurri che si sono accontentati perchè i calciatori d’attacco non erano in giornata. Il Napoli è da scudetto con questo modulo? Vediamo… nelle gare importanti questi calciatori faranno la differenza? Dipenderà anche da questo… Occhio anche al Milan che ha giocatori forti, la vittoria nel derby non è un fuoco di paglia”.
Napoli: Meret ha riportato una distrazione di secondo grado all’adduttore sinistro. Tornerà dopo la sosta
Alex Meret è stato sottoposto ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il portiere azzurro ha già cominciato l’iter riabilitativo.
Friedkin: “Esonerare De Rossi, scelta difficilissima. Everton e Roma, obiettivo sinergia”
Lunga comunicato della proprietà giallorossa, firmato Dan e Ryan Friedkin. “Il calcio è apprezzato a livello globale per la sua bellezza unica. Ogni partita è piena di passione, emozioni e imprevedibilità, ed è per questo che lo amiamo.
Ma oltre ai risultati sul campo, la nostra responsabilità come proprietari del Club è prendere decisioni importanti che riteniamo essere nel migliore interesse della Roma, anche quando sono estremamente difficili.
La campagna acquisti estiva ha segnato l’inizio di un progetto strategico pluriennale pensato per riportare la Roma ai vertici del calcio europeo. Lo sviluppo di un nuovo stadio, elemento chiave di questa visione, è già in atto e renderà omaggio alla ricca storia del Club.
Ci teniamo a dire questo: nutriamo un profondo rispetto per Daniele, convinti che avrà una carriera di successo come tecnico, e magari un giorno tornerà alla Roma. Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione.
Rimaniamo investitori attivi nel settore sportivo. Amiamo il bel calcio. L’eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi alla Roma. Ogni club del nostro portafoglio opera indipendentemente, e la Roma rimane al centro delle nostre ambizioni calcistiche. Potete stare tranquilli, il nostro impegno in termini di tempo, risorse ed energie verso la Roma non sarà ridotto. Il nostro obiettivo è chiaro: vedere la Roma competere costantemente ai più alti livelli del calcio europeo.
A voi, tifosi straordinari: riconosciamo la grande responsabilità che ci è affidata nel guidare questo storico Club. La vostra fedeltà costante è la nostra forza mentre continuiamo a lavorare per il futuro. Apprezziamo le vostre opinioni e vogliamo assicurarvi che le ascoltiamo. Siete l’anima della società, e il nostro obiettivo è quello di rendervi orgogliosi.
Forza Roma!”
Dan e Ryan Friedkin
Napoli davanti a Juventus, Inter e Milan: con Conte scudetto possibile
La quinta giornata di campionato, in attesa di Atalanta-Como che chiuderà il turno, vede una classifica che forse in pochi avrebbero immaginato ad agosto. Il Torino di Vanoli, grande sorpresa di questo avvio, occupa il primo posto in solitaria a 11 punti. Dietro ai granata, ci sono il Napoli di Antonio Conte, l’Udinese e la Juventus. Per trovare le milanesi bisogna scendere al sesto (Inter) e al settimo posto (Milan).
Tra le big, dunque, quella a occupare il posto più alto in classifica è il Napoli con i suoi 10 punti raccolti finora. Riavvolgendo il nastro, l’avvio per i partenopei era stato però traumatico, sia in campo che fuori. Alla prima giornata gli uomini di Conte venivano infatti battuti 3-0 in casa del Verona e il mercato sembrava non decollare: il tecnico più volte aveva definito “incompleta” la rosa a disposizione. Osimhen teneva bloccate tutte le possibili operazioni in entrata, soprattutto quella di Romelu Lukaku, oggetto dei desideri di Antonio Conte.
Dalla seconda giornata in avanti, il vento in quel di Napoli però cambia decisamente: il presidente De Laurentiis decide di investire nonostante Victor Osimhen sia ancora un calciatore azzurro e così il tecnico può finalmente abbracciare Big Rom, ma non solo: arrivano anche Scott McTominay, David Neres e Billy Gilmour. La rosa sembra così finalmente completa e anche dal campo arrivano i tanto attesi risultati: dalle vittorie contro Bologna, Parma e Cagliari fino al pareggio contro la Juventus il Napoli segna in totale nove reti incassandone soltanto una.
Sia la squadra che i tifosi tornano così a respirare grande entusiasmo e si torna a pensare che il Napoli possa lottare per qualcosa di grosso. La mancata partecipazione alle coppe, di certo non positiva per un club come quello partenopeo, potrebbe presto trasformarsi in un importante alleato da qui alla fine della stagione e qualche piccolo segnale in questa direzione sembra già vedersi. Banalmente, ma neanche così tanto, gli uomini di Conte hanno sempre una settimana piena per poter recuperare e lavorare sul prossimo impegno di campionato, un “lusso” che Inter, Juventus e Milan non hanno, dovendo competere in Champions League.
Conciliare due competizioni non è semplice e l’Inter sembrerebbe essere il caso più eclatante: conscia di poter lottare fino alla fine in Europa, potrebbe investire più energie in Champions che in Serie A e le ultime partite sembrano esserne la prova: grande prestazione con qualche rimpianto a Manchester contro il City di Guardiola e in campionato prima un pareggio agguantato in extremis contro il Monza e poi la sconfitta nella stracittadina contro il Milan. La Juventus, dopo i sei gol contro Como e Verona nelle prime due di campionato, non ha più segnato e ha collezionato tre 0-0 consecutivi, facendo tornare al centro delle discussioni l’attacco guidato da Dusan Vlahovic. I rossoneri sono ancora un cantiere a cielo aperto e per loro forse il campionato inizia ora, dopo la vittoria contro i cugini.
Anche il calendario da qui a fine ottobre potrebbe dare una grossa mano al Napoli per lanciarsi sempre più in alto in classifica e mettere da parte una buona dose di fiducia e, soprattutto, di punti. Conte e i suoi calciatori dovranno infatti affrontare Monza, Como, Empoli e Lecce e di certo l’obiettivo sarà uno solo: uscire da queste quattro sfide con il bottino pieno per presentarsi al meglio alle sfide successive. Infatti, da Halloween in avanti il Napoli scoprirà per cosa potrà lottare e a dirlo saranno le sfide contro Milan, Atalanta, Inter e Roma.
Tra le tre grandi, quella con il calendario peggiore sembra essere proprio l’Inter di Inzaghi: nelle prossime quattro di campionato se la vedrà con Udinese, Torino, Roma e Juventus. Di mezzo anche due partite in più, contro Stella Rossa e Young Boys. Un po’ meno difficili, ma comunque insidiose, le sfide che attendono Juventus e Milan che però hanno pur sempre due impegni di Champions League da tenere in considerazione.
Juventus, Douglas Luiz “flop” del mercato: col Genoa prova d’appello?
Nella Juventus che sta iniziando a mostrare il fianco alle prime critiche di chi si era illuso che mandando via Allegri ogni problema sarebbe stato risolto, è già tempo di primi casi. Perché se Vlahovic continua a essere quello visto anche l’anno scorso, il nome attorno a cui sono sorti i più grandi dubbi è quello di Douglas Luiz. Etichettato dagli esperti di calcio internazionale come grande colpo, il brasiliano è costato ai bianconeri la bellezza di 50 milioni di euro tra cash, la metà solo se si considerano anche i cartellini di Iling-Junior e Barrenechea, poi subito spediti in prestito dall’Aston Villa rispettivamente al Bologna e al Valencia. Già questo fa pensare che l’operazione sia stata fatta quasi più per ragioni economiche che tecniche, da entrambe le parti.
Douglas Luiz era arrivato a Torino per velocizzare il gioco e aumentare la pericolosità in attacco della Juve, ma finora di tutto questo si è visto poco o nulla. Serve pazienza, sia chiaro, per un giocatore arrivato in un calcio diverso da quello della Premier League. Però, è indubbio che da lui tutti si aspettassero molto dii più. Compreso Thiago Motta, che infatti lo sta tenendo ai margini del suo progetto. Finora il nazionale verdeoro ha collezionato cinque presenza in sei partite tra campionato e Champions League, per di più per un totale di soli 137 minuti sui 540 potenzialmente a disposizione. E contro il Napoli nemmeno ha visto il campo.
Alla Continassa continuano a essere fiduciosi sul suo inserimento e già sabato contro il Genoa potrebbe arrivare la sua seconda partita da titolare dopo quella con l’Empoli. Ma in settimana il 26enne di Rio de Janeiro dovrà dimostrare con i fatti di meritarsi una maglia, che finora ha indossato ben poco.
Inter, Oaktree: “Stadio di proprietà fondamentale per competere coi top club europei”
Lo stadio di proprietà è un asset strategico “per un club che voglia competere con i top club europei“: così, senza giri di parole, si è espresso oggi Alejandro Cano, Managing Director e Co-Head Europa per la strategia Global Opportunities del fondo statunitense Oaktree da giugno alla guida dell’Inter, nel corso dell’evento ‘Giornata dello Sport Italiano nel Mondo’ andato in scena a New York nello storico palazzo su Park Avenue sede del Consolato Italiano. Tra i protagonisti dell’incontro, oltre al dirigente del fondo statunitense proprietario del club nerazzurro, anche altri patron dei società di Serie A americani, compreso Gerry Cardinale, pleniponteziario del fondo RedBird alla guida del Milan.
Cano e l’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani sono invece intervenuti direttamente da San Siro, con il dirigente di Oaktree che ha chiarito la posizione dell’Inter in merito alla questione del nuovo stadio: “Sappiamo che per competere con i top club europei uno stadio di proprietà è fondamentale”. Una volontà dichiarata che si scontra tuttavia con gli annosi problemi politico-burocratici che hanno sinora ritardato qualsiasi reale progetto di rifacimento di San Siro.
Napoli, Tegola Meret: out un mese
Alex Meret è stato sottoposto ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Questo recita il bollettino medico pubblicato dal Napoli tramite il proprio sito ufficiale. Ma quali sono i tempi di recupero? Di solito per infortuni di questo genere vengono stimati circa 30 giorni. Pertanto Meret salterà sicuramente le partite con Palermo, Monza e Como. L’obiettivo potrebbe essere quello di rientrare dopo la sosta, il 20 ottobre contro l’Empoli, o per la gara successiva contro il Lecce
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