martedì 31 dicembre 2024

Calcio-News 31-12-2024


Serie A, Bologna-Verona 2-3: Dominguez super, ma Pobega e Castro sgambettano Italiano

Nel posticipo della 18esima giornata di Serie A che chiude il 2024 il Verona espugna Bologna battendo 3-2 gli emiliani. Al Dall'Ara è una gara ricca di emozioni, ribaltoni e nervosismo. Al gol dei felsinei di Dominguez (20') la risposta degli Scaligeri arriva nel finale del primo tempo, con Sarr prima (38') e Tengstedt poi (45'+2') a ribaltare il match. Nella ripresa, aperta col rosso diretto per Pobega (51') per fallo di reazione su Duda, un'altra rete di Dominguez (58') riequilibra la sfida prima dell'autogol di Castro (88') che regala la vittoria a Zanetti che porta a casa tre punti importanti in ottica salvezza.


Serie A, Como-Lecce 2-0: Nico Paz e un super Cutrone fanno felice Fabregas


Il primo posticipo della 18ª giornata di Serie A sorride al Como, vincente 2-0 al Sinigaglia sul Lecce. A regalare il successo ai Lariani sono le reti nella ripresa di Nico Paz e Cutrone, in una serata piena d’emozioni per i due gioielli della squadra di Fabregas. L’argentino si fa parare un rigore da Falcone nel primo tempo, mentre l’ex Milan colpisce due legni e si vede annullare un gol per fuorigioco di Fadera. Lecce scavalcato in classifica.


Juventus, Napoli in pole per Danilo ma piace anche al Milan. Intanto lui posta sui social



Con un primo posto in classifica ritrovato in coabitazione con l’Atalanta, il Napoli punta ora a rafforzarsi ulteriormente nel mercato di gennaio per candidarsi con ancora più autorità allo scudetto. Operazioni in entrata, ma anche in uscita, per concedere spazio a quei giocatori che finora sono stati poco utilizzati. Come Zerbin, in trattativa col Venezia per un prestito con obbligo di riscatto, o Folorunsho, per cui si trattando con la Fiorentina sulla base di un prestito con diritto di riscatto, o Rafa Marin, individuato da Fabregas come rinforzo per il suo Como. Affari che gli azzurri non concluderanno, però, prima di trovare un sostituto. E in difesa il nome che circola ormai da settimane è quello di Danilo. Il brasiliano non è partito con la Juve per l’Arabia Saudita dove si giocherà la Supercoppa Italiana ed è stato sostanzialmente messo fuori rosa, ulteriore segnale di come non rientri ormai più nei piani del club e di Thiago Motta. Il classe ’91 ha chiesto di essere liberato gratis per scegliere con calma la sua prossima destinazione e non c’è solo il Napoli interessato: l’ex City, infatti, piace anche al Milan e potrebbe essere inserito in un più ampio discorso che riguarda anche Tomori, sebbene la cessione dell’inglese sia stata per il momento bloccata con l’arrivo di Sergio Conceiçao sulla panchina rossonera. Intanto Danilo, non partito con la squadra di Thiago Motta, si gode le vacanze sulla neve. Il giocatore ha postato alcuni scatti sui social, sottolineando tutta la “serenità” che lo accompagna in questi giorni e mostrando di essere sicuramente in forma fisicamente. “Reset, restart, refocus” cita anche il brasiliano che ha voluto ancora una volta testimoniare il suo affetto per il club bianconero con un conclusivo “Forza Juve”.


Milan, Ibrahimovic: “Fonseca esonerato subito, sbagliato mandarlo in conferenza. Conceiçao ha le idee chiare”


Nel giorno della presentazione di Sergio Conceiçao come nuovo tecnico del Milan, Zlatan Ibrahimovic non si tira indietro nel chiedere scusa per quanto successo nelle ore che hanno preceduto l’esonero di Paulo Fonseca: “L’esonero è stato deciso subito dopo la partita, abbiamo sbagliato a mandarlo in conferenza e chiedo scusa ai tifosi”. E ha sottolineato: “Voglio ringraziare Paulo Fonseca per quello che ha fatto, per il professionista che è, per il tempo che è stato qua: massimo rispetto per lui. I motivi dell’esonero? Non è riuscito ad avere continuità con i risultati e quando sei il Milan i risultati sono fondamentali. Siamo i primi a non essere soddisfatti e non lo saremo fin quando non raggiungeremo i nostri obiettivi. Il primo è la Supercoppa. La responsabilità non è solo dell’allenatore, ma è condivisa con tutti. Nel bene e nel male un club come il Milan è sempre preparato al prossimo step”.



Milan, Conceicao: “Se sono qui significa che qualcosa non è andata bene”


“Se sono qui significa che qualcosa non è andata bene”. Si presenta così Sergio Conceicao come nuovo allenatore del Milan. “Non potevo dire no, essere qui è un orgoglio e un passo in avanti nella mia carriera”, sottolinea il portoghese, che debutterà in Supercoppa. Ibrahimovic invece fa mea culpa: “L’esonero di Fonseca è stato deciso subito dopo la partita, abbiamo sbagliato a mandarlo in conferenza e chiedo scusa ai tifosi”.



Mourinho: “Avrei dovuto lasciare la Roma dopo Budapest”


“Avrei dovuto lasciare la Roma dopo la finale di Budapest”. José Mourinho torna a parlare del suo addio ai giallorossi ma non solo. “Prima di lasciare Roma ho comprato quattro biglietti – ha detto l’attuale tecnico del Fenerbahce in un’intervista al Corriere dello Sport. Ero in hotel con i miei assistenti che mi dissero: “Mister, meriti di salutare i tifosi e i tifosi meritano di salutare te. Andiamo”. Ci ho pensato qualche ora, poi ho temuto che mi avrebbero accusato di voler disturbare e io non faccio queste, mai. Non ho più visto giocare la Roma, l’Inter sì”. Un pensiero per Bove, che lui stesso ha fatto esordire alla Roma quando era un ragazzino: “Bove è come me. Nessuno gli ha regalato niente. Ha esordito con me perché abbiamo principi simili, anche se uno ha vent’anni e l’altro sessanta”.


Napoli, Raspadori mezzala convince: resta?


Giacomo Raspadori non si muove da Napoli. Nel corso della sfida giocata contro il Venezia, il classe 2000 è stato inserito in un ruolo inedito: quello di mezzala. L’ex Sassuolo ha infatti preso il posto di Anguissa al 70′. Risultato? Gol vittoria al 79′. Una posizione, quella nella quale Conte ha schierato Raspadori, inedita ma che sembra convincere l’allenatore azzurro: “Ci sto lavorando come interno di centrocampo – ha spiegato nel post partita Conte – È coinvolto nel progetto e ci dà quella qualità e quei gol che ci servono per vincere queste partite”. Dopo 18 giornate di campionato, Raspadori ha giocato 9 partite (delle quali solo due dall’inizio) con un gol, realizzato proprio nella giornata di ieri contro il Venezia.



MERCATO - Schira: "Caprile ha l'accordo col Cagliari, vicino lo scambio con Scuffet"

Nicolò Schira, giornalista ed esperto di mercato, ha parlato su X del possibile scambio Caprile-Scuffet tra Napoli e Cagliari: "Condizioni personali concordate tra Cagliari ed Elia Caprile, che guadagnerà €0,5M per il prestito di 6 mesi. Il Cagliari completerà nei prossimi giorni lo scambio di prestito con Simone Scuffet, che ha già dato la sua disponibilità a unirsi al Napoli".

KHVICHA - Kvara sui social: "Grazie 2024, diamo il benvenuto al 2025 con nuova energia"

"Grazie 2024. Diamo il benvenuto al 2025 con nuova energia, voglia e motivazione", scrive su Instagram l'attaccante azzurro Khvicha Kvaratskhelia pubblicando un video con le sue migliori giocate dell'anno con le maglie del Napoli e della Georgia.

DALLA TURCHIA - Il Galatasaray vorrebbe acquistare Osimhen, i dettagli dell'affare

Victor Osimhen, attaccante nigeriano attualmente in prestito al Galatasaray dal Napoli, potrebbe essere acquistato a titolo definitivo dal club turco. Stando a quanto riportato da "Fanatik", infatti, i giallorossi potrebbero riuscire a mettere sul piatto i 75 milioni di euro della clausola rescissoria del bomber (non valida in Italia) grazie all'aiuto di un fondo di investimento cinese. L’operazione, però, potrebbe essere possibile soltanto a fine stagione. 

DA FIRENZE - Biraghi, la meta più probabile resta il Napoli, ma dipende da Spinazzola

Cristiano Biraghi, terzino della Fiorentina, è nella lista del Napoli in vista del mercato di gennaio e in tal senso arrivano conferme dal portale FirenzeViola.it: “A gennaio Biraghi andrà via quasi sicuramente: la destinazione principale, ad oggi, può essere il Napoli, ma dipenderà dall'eventuale addio agli azzurri da parte di Leonardo Spinazzola”.


domenica 29 dicembre 2024

Milan-Roma 1-1


A San Siro Milan-Roma termina in parità 1-1. Rossoneri “fuori” dall’Europa, i giallorossi proseguono la serie positiva

Partita divertente e giocata tutta a ritmo elevato, anche se troppo nervosa. Una rete per parte nel primo tempo: sblocca il risultato la squadra di Fonseca al 16’ con Reijnders, il pareggio arriva al 23’ con Dybala. Sul finire dei primi 45’ di gioco Fonseca viene espulso per proteste su un rigore non concesso

Nella seconda frazione di gara, in avvio la Roma prova ad essere maggiormente incisiva ma sono i rossoneri che presto cingono d’assedio la porta di Svilar, chiamato a due prodezze: al 55' con Bennacer e un minuto dopo con Chukwueze. Al 64’ ancora un’azione offensiva rossonera con Theo Hernandez, che al tiro murato da Ndicka.

La squadra di Ranieri ha una doppia clamorosa occasione al 69’: prima Dovbyk si invola davanti a Maignan, con la sua conclusione respinta dal portiere francese, poi, sulla ribattuta a portiere battutoPellegrini non trova la porta.  

I giallorossi insistono e all’84’ una nuova occasione per la rete del vantaggio. Celik crossa per Pellegrini, che appoggia il pallone sul mancino di Dybala, su cui è provvidenziale la deviazione di Fofana.  Ancora la Roma pericolosa all’88’: punizione da fuori area di Paredes, Shomurodov tocca di testa e colpisce il legno, ma era in off-side.

Finale tutto degli ospiti ma il risultato a San Siro non cambia

Juve-Fiorentina 2-2

 


La Juventus non vola e la Fiorentina ringrazia. Il match clou di giornata finisce in parità (2 a 2) con il rammarico bianconero di non aver saputo gestire gli ultimi minuti e il respiro di sollievo viola che grazie ad un gol al volo (all’87’) di Sottil ha evitato la sconfitta.  

Il primo sigillo è di Thuram (al 20’) a cui ha fatto rima quello di Kean, ex di turno (di testa al 38’). A tenere le redini del gioco – dall’inizio alla fine – i ragazzi di Thago Motta che hanno proposto schemi e evanescenze sbattendo troppo spesso sul muro viola nonostante la rete del secondo vantaggio (sempre di Thuram la firma al 48'). Vlahovic spuntato è finito in panchina così come Gudmundsson ancora lontano dall'avere una forma smagliante. E la rete (bellissima) di Sottil all'87' ha certificato due dati di fatto: la Juventus non sa più vincere (21 pareggi nell'anno solare) e la Fiorentina non ha mollato la presa dopo due ko di fila (Bologna e Udinese). I giochi per l'Europa che conta sono comunque aperti per entrambe le formazioni.  

Primo Tempo: Finisce 1-1 il primo tempo tra Juventus e Fiorentina! Diverse le emozioni in questa prima frazione di gara che ha visto la Juventus andare in vantaggio al minuto 20 con Thuram, per poi farsi riacciuffare al minuto 38 da Kean. Vedremo ora se, in vista del secondo tempo, i due allenatori vorranno cambiare qualcosa dal punto di vista tecnico e tattico.

Secondo Tempo: Finisce 2-2 la partita tra Juventus e Fiorentina! Nella ripresa i bianconeri trovano di nuovo il vantaggio al minuto 48, ancora grazie a un gol di Thuram, ma Sottil, al minuto 87, gela l'Allianz Stadium, regalando un pareggio importantissimo per la Fiorentina.

Grazie a questo pareggio entrambe le squadre salgono a quota 32 punti, lontane 3 punti dalla quarta in classifica che è la Lazio. Ricordiamo tuttavia che la Fiorentina ha una partita in meno dato che dovrà recuperare la partita sospesa contro l'Inter.

Udinese-Torino 2-2


 Nella diciottesima giornata di Serie A termina in pareggio 2-2 la sfida tra Udinese e Torino. I ritmi nel corso del primo tempo non sono altissimi, ma i bianconeri stappano la partita al 41’ con la zampata di Touré su corner. Al 49’ Lucca raddoppia di testa sempre da calcio d’angolo, poi parte la rimonta granata: al 53’ Adams accorcia le distanze, poi al 64’ Ricci dal limite dell’area buca Sava all’angolino regalando il punto al Toro.

Pari e spettacolo tra Udinese e Torino, con i piemontesi che rimontano da 2-0 a 2-2. Nel corso della prima frazione di gioco le occasioni latitano, con i padroni di casa che provano timidamente a imporre il proprio ritmo alla gara. Verso la fine del primo tempo i bianconeri riescono a stappare la partita da calcio d’angolo: corner di Thauvin, spizzata di Bijol e zampata mancina vincente di Touré, che fa rientrare i bianconeri negli spogliatoi sull’1-0. Dopo l’intervallo i friulani raddoppiano, ancora una volta da calcio d’angolo: altro assist di Thauvin, questa volta per l’incornata di Lucca. Dopo il 2-0 i granata si risvegliano, accorciando subito le distanze al 53’ con il diagonale al secondo tentativo di Che Adams. La squadra di Vanoli spinge forte, e al 64’ completa la rimonta: Adams rifinisce per la rasoiata di Ricci, che vale il 2-2 a meno di mezzora dalla fine. I ritmi tornano a calare nel finale, con gli ospiti che tentano il colpaccio, senza però riuscirci. Finisce 2-2, con le squadre che si dividono la posta in palio: l’Udinese sale a 24 punti, al nono posto. Subito dietro il Torino, a quota 20.

Napoli 1 Venezia 0

 


C'è voluta tutta la grinta e l'abnegazione, dovuta, quest'oggi, per avere la meglio, da parte del Napoli, di un forte Venezia, che ha venduto cara la pelle. 1-0 a favore dei partenopei il risultato finale, che permette agli azzurri di agganciare, l'Atalanta, prima in graduatoria e di issarsi assieme alla Dea, a leader del campionato di serie A con 41 punti. 

Ci ha pensato Raspadori, a ripresa inoltrata, a siglare la rete della vittoria. Nella prima frazione di gioco, i partenopei erano riusciti nei primi 20 minuti a giostrare molto bene e a dare un ritmo importante alla contesa. Poi è salito in cattedra il Venezia, che per ben due volte ha impensierito e non poco la difesa azzurra. Meret, infatti ha effettuato due parate di livello assoluto. Il Napoli, ha anche usufruito di un calcio di rigore, per evidente fallo di mano di un difensore veneziano. Ma, Lukaku, si è fatto rispengere la conclusione da Stankovic.

Nella ripresa, i campani scendevano un pò di tono e la gara si faceva più equilibrata. Conte sostituiva Kvara (un pò in ombra) con Politano e spostava a sinistra Neres. Il ‘Fortino Venezia’ è durato 80 minuti, fino a quando Raspadori è riuscito ad infilare la porta difesa da Stankovic. Un tiro secco e vantaggio, ma fino a quel momento gli ospiti si erano difesi con il coltello tra i denti nella speranza di tornare in laguna con un insperato punto. 

Tre fischi di Cosso e il Napoli può tirare un lungo sospiro di sollievo. La sfida con il Venezia è finita per 1 a 0 (gol di Raspadori all'80') ma ci è voluta una incredibile costanza in attacco per avere la meglio sul team di Di Francesco, sempre molto attento nelle retrovie. Eppure Lukaku avrebbe potuto sbloccare il match nel primo tempo ma il rigore concesso è stato parato da Stankovic. Finale di 2024 a colori, comunque, per gli azzurri tornati in testa alla classifica (insieme all'Atalanta).  


sabato 28 dicembre 2024

Calcio-News 28-12-2024

 


Parma e Genoa esultano, vittorie contro Monza ed Empoli: i finali delle 15

Vince il Genoa sul campo dell'Empoli con Esposito che sbaglia un rigore ma poi segna l'1-2 finale, vince il Parma contro il Monza con Valenti in gol in pieno recupero. Ecco i finali delle prime due gare delle 15 del diciottesimo turno del campionato italiano.  


Parma-Monza 2-1 (Hernani, Pereira, Valenti)

Empoli-Genoa 1-2 (Badelj, Esposito, Ekuban)


L'Inter travolge il Cagliari nella ripresa: 3-0 all'Unipol Domus


Termina sul risultato di 0-3 la gara dell'Unipol Domus tra Cagliari e Inter, valida per la diciottesima giornata di Serie A. I rossoblu tengono botta nel primo tempo, graziati da un errore a porta vuota di Lautaro Martinez, ma nella ripresa con l'uscita di Mina non ci mettono la giusta grinta e vengono travolti dalla squadra di Simone Inzaghi.



Lazio beffata, l'Atalanta pareggia nel finale: finisce 1-1, Baroni ferma Gasp


Termina sul risultato di 1-1 il match dell'Olimpico tra Lazio e Atalanta, valido per la diciottesima giornata di Serie A. La Dea interrompe la striscia di undici vittorie consecutive in campionato ed evita solo nel finale la sconfitta. Gli orobici rimangono in vetta a quota 41 punti, +1 sull'Inter e +3 Napoli ma entrambe hanno una partita in meno. 


Il primo tempo.

Chiude meritatamente in vantaggio la squadra di Marco Baroni: il Taty Castellanos lavora bene un passaggio alto, la palla finisce a Rovella che con un tocco di prima scavalca la linea difensiva orobica e mette Dele-Bashiru a tu per tu con Carnesecchi. Il nigeriano è freddo davanti al portiere e trasforma l'1-0. Già in avvio però i biancocelesti c'erano andati vicino: all'11esimo proprio a Castellanos viene negata la gioia del gol per ben due volte da Carnesecchi, poi sugli sviluppi della stessa azione Guendouzi colpisce il palo con un tiro dal limite.


Il secondo tempo.

Gasperini prova subito a smuovere qualcosa con i cambi: nella finestra del 45esimo entrano Kossonou e Cuadrado, fuori Hien e Zappacosta. Dieci minuti più tardi ecco anche Samardzic per Pasalic e intorno all'ora di gioco Zaniolo al posto di De Ketelaere. Le sostituzioni però non portano l'effetto sperato: la Dea non è mai pericolosa su azione. Una palla gol arriva comunque, da calcio d'angolo sui piedi di Lookman, che da due passi se la ritrova sui piedi e prima viene salvato il tiro da Pellegrini sulla linea di porta, poi il nuovo tentativo del nigeriano finisce sul palo. Negli ultimi 20 minuti Dia ha due volte la chance per raddoppiare, ma in un'occasione liscia da pochi metri e in un'altra calcia addosso a Carnesecchi. Nel forcing finale l'Atalanta trova il pareggio: all'87esimo Zaniolo con una gran girata pesca Lookman in area piccola, che apparecchia per il tap-in del subentrato Brescianini.



Conte: “Napoli, non firmo per obiettivi minimi…”


Il Napoli di Antonio Conte si prepara a ospitare il Venezia al Maradona per la 18esima giornata di Serie A consapevole di dover fare meglio di quanto fatto a Marassi contro il Genoa nel secondo tempo. La seconda frazione degli azzurri, infatti, non è piaciuta né ai tifosi né al tecnico che ha strigliato i suoi e nella conferenza alla vigilia della sfida ai lagunari ha ribadito il concetto: “La partita va sempre analizzata tutta. Abbiamo analizzato tutti e novantacinque i minuti contro il Genoa. Prendiamo il secondo tempo come uno spunto per continuare a migliorare. C’è già la voglia di migliorare, ma avere degli spunti rende ancora più semplice alzare il livello”.

Un Napoli che attualmente occupa il secondo posto a due punti dall’Atalanta e con uno solo di vantaggio sull’Inter che deve recuperare una gara: “Firmare per essere tra le prime quattro a fine stagione? A me non piace firmare per traguardi minimi, chi mi conosce lo sa. Sappiamo quali sono i nostri obiettivi e da cosa partiamo, ma non firmerei mai per un traguardo minimo. Sappiamo cosa stiamo facendo, abbiamo fatto 38 punti che sono tanti ed è inevitabile che vogliamo continuare a migliorare, lavorando con voglia e abnegazione. Si stanno facendo delle cose positive, ma possiamo certamente migliorare”.


“Vogliamo chiudere bene per festeggiare bene il primo dell’anno. Sono stati mesi, quelli trascorsi, molto intensi. Vissuti a manetta. L’ambiente è bellissimo, passionale. Allenare una piazza come Napoli ti dà tanto, ma è una piazza molto, molto impegnativa sotto diversi aspetti. Sono contento” ha detto Conte.

Il tecnico ha poi ribadito: “L’obiettivo, mio e dei ragazzi, sarà di non avere nessun rimpianto. Che si vinca o si perda dobbiamo uscire dal campo con la sensazione di aver dato tutto e di non avere rimpianti. Di aver dato tutto”.


Sulla convivenza dal 1′ di Kvaratskhelia e David Neres ha poi aggiunto: “Tutto è possibile tenendo conto degli equilibri e degli avversari che si vanno ad affrontare. Stiamo parlando di calciatori che possono determinare durante la partita. Finora abbiamo visto dall’inizio Politano e Kvara, nelle ultime due partite Politano e Neres, prima o poi arriverà il momento di vedere Kvara e Neres. Questo non significa bocciatura per nessuno, assolutamente”.

Sulle condizioni di Politano ha quindi specificato: “Ha avuto un problema a livello intestinale, oggi si è allenato, faremo attente valutazioni ma non ci sarà nessun problema. Non so quando vedrete le tre diverse soluzioni, ma di certo le vedrete”.


“Il pericolo, dato il periodo, è di essere ancora a festeggiare e non lo accetterei per nessun motivo. Se pensiamo di affrontare il Venezia e di avere vita facile siamo sulla strada sbagliata- ha detto-. I risultati recenti parlano chiaro. Di Francesco ha una precisa organizzazione. Per noi sono tre punti fondamentali, li abbiamo studiati. Mettiamo fieno in cascina, continuiamo a mettere punti in classifica: ci serviranno in futuro”.

E ha sottolineato più volte che del Venezia non si fida: “Quando incontri squadre che sulla carta dovrebbero essere inferiori a te, tu la partita la devi vincere altrimenti hai mancato di qualcosa. Contro squadre di pari livello o superiori ci sta che puoi dare il massimo senza raccogliere niente e sono comunque soddisfatto. Quando incontri squadre che sono di un livello leggermente inferiore al tuo, dipende da te. I tre punti te li devi andare a prendere, non ci sono alibi e scusanti. In questo tipo di partite bisogna andare a prendersi i tre punti”.

Menzione poi alla corsa scudetto contro Atalanta e Inter: “Un azzardo sbilanciarsi dato che non è ancora iniziato il girone di ritorno. Poi la si può pensare in una determinata maniera. Sono più di 60 punti. Sono forte in matematica, peccavo in altre materie, ma la matematica era il mio forte. Stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere”.


“Alle volte partiamo con uno spartito, quando lo spartito cambia dobbiamo imparare a riconoscere che sta cambiando qualcosa e adeguarci alla nuova situazione. Fa parte di un processo di crescita e di lavoro. Alle volte ci inceppiamo, ma ho ragazzi che sono applicati, dobbiamo e possiamo migliorare adeguandoci alle situazioni” ha aggiunto.

Poi spazio anche a un pensiero su Romelu Lukaku: “Lukaku è uno dei ventuno giocatori di movimento che abbiamo. Adesso è al top della forma, non è che dobbiamo aspettare chissà che cosa. Lui è Lukaku, le aspettative su di lui sono aspettative sono superiori a un mister Rossi, a un numero nove normale. Le deve gestire. Che ci piaccia o non ci piaccia chi ha fatto cose importanti è chiamato a confermarle nel presente e nel futuro”.


E non mancano anche domande sul mercato, con le prossime ore che potrebbero portare novità sul fronte Danilo: “Da un punto di vista del mercato mi sembra di aver risposto già l’altra volta. Si tratta di una questione che non affronterò mai perché c’è il club. Il club deciderà in proposito, se c’è da cambiare qualcosa. L’unica cosa che ho chiesto, avendo ventuno giocatori di movimento, è di avere quel numero di giocatori. Due squadre da allenare, che garantiscono un buon livello in allenamento”.

“Il livello della Serie A si è alzato. Rispetto al campionato inglese, difettavamo in termini di intensità e si è alzata. In più abbiamo l’aspetto tattico, che è nettamente migliore ai campionati esteri. C’è stata una evoluzione, sotto tanti aspetti calcistici, anche a livello di allenatori, di visione del calcio. Lo si vede anche in Europa dove è difficile giocare contro una squadra italiana. I risultati delle italiane parlano chiaro. Sono segnali importanti che devono far capire che in Italia si è andati avanti sotto tanti aspetti. Il campionato è più bello è difficile. In Europa è difficile affrontare le italiane. Sono contento per il nostro brand. Siamo sempre stati visti come qualcosa da seguire”.





Napoli, Conte: “Non firmo per un traguardo minimo, non vogliamo rimpianti, Lukaku è al top della forma, Neres con Kvara e Lukaku? Soluzione possibile, corsa a tre per lo scudetto? Ora è presto”

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida contro il Venezia. Ecco quanto evidenziato:

- Che risposte si aspetta dalla squadra?

“Pensiamo al primo tempo contro il Genoa, vedo il bicchiere mezzo pieno. La partita va analizzata tutta. Abbiamo lavorato, analizzando tutti i 95 minuti. I ragazzi sono i primi che fanno le giuste valutazioni. Il secondo tempo di Genova deve essere uno spunto per migliorare. Bisogna alzare il livello”.


 - Firmerebbe per essere tra le prime 4?
“Non mi piace firmare per traguardi minimi. Ognuno di noi conosce i propri obiettivi e da dove si sta partendo. Abbiamo fatto 38 punti, sono tanti considerando la nostra partenza. Vogliamo confermarci e continuare a migliorare. C’è solo un mezzo, lavorare con abnegazione e serietà”.

 - Che bilancio fa dopo i suoi primi mesi alla guida del Napoli?

“Vogliamo chiudere il 2024 regalando una gioia a noi stessi e ai nostri tifosi. Sono stati 5 mesi molto intensi, vissuti a manetta. Ambiente bellissimo e passionale. Allenare una piazza come Napoli ti dà tanto, è una piazza molto impegnativa sotto diversi aspetti. Sono contento. Non vogliamo avere rimpianti in nessuna partita. Dobbiamo uscire dal campo con la sensazione di aver dato tutto”.

 - Come sta Politano? E’ possibile una convivenza tra Neres e Kvaratskhelia con Lukaku?

“Tutto è possibile. Tutti i calciatori possono far parte dell’undici del Napoli. Ci sono delle situazioni di equilibrio, valutando le squadre che si vanno ad affrontare. Sono calciatori che possono determinare una partita. Abbiamo visto Politano e Kvara, poi Neres e Politano ed arriverà anche il momento di Neres e Kvara. Politano ha avuto un problema intestinale, faremo delle attente valutazioni. Non so quando vedrete le tre diverse soluzioni, ma prima o poi le vedrete”.

- La mentalità vincente può diventare decisiva…

“Siamo in un periodo di festività natalizia e non accetterei un calo di tensione. Affrontiamo il Venezia penultimo ma questo non significa che può arrivare una vittoria facile. Hanno giocato contro l’Inter molto bene. Hanno dei concetti e li abbiamo studiati. Per noi sono tre punti fondamentali, mettiamo fieno in cascina, continuiamo a mettere punti in classifica perché poi ci serviranno in futuro”.

 - E’ presto per dire che lo scudetto se lo giocheranno Inter, Atalanta e Napoli?

“Ancora non è finito il girone d’andata, mi sembra azzardato dirlo. Si possono pensare tante cose. Mancano due partite alla fine del girone d’andata, ci sono 63 punti in palio, ero forte in matematica, peccavo in altre materie. E’ prestissimo. Dobbiamo avere l’obiettivo di fare punti gara dopo gara. Stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere”.

 - Si aspetta un Napoli convincente come quello del primo tempo di Genova anche per il resto della partita?

“Dobbiamo percepire che tipo di partita si sta giocando e che tipo di partita ci viene richiesto di giocare. Quando lo spartito cambia dobbiamo imparare a conoscere che sta cambiando qualcosa. Fa parte di un processo di crescita questo discorso. Possiamo migliorare. Non dobbiamo incepparci su determinate situazioni. Abbiamo ragazzi che hanno voglia di crescere. Va riconosciuto il momento del match”.

 - Non sbagliate mai le partite contro le medio piccole…

“Incrociamo le dita, non vogliamo essere scaramantici. E’ inevitabile che quando incontri qualcuno che e’ inferiore a te sulla carte non devi perdere concentrazione. Quando affronti formazioni di pari livello può starci che non raccogli niente. I tre punti bisogna andare a prenderli. Non ci sono alibi o scusanti”.


 - Vede più sereno Lukaku?
“Lukaku è uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo. E’ al top della forma. Non dobbiamo aspettarci chissà cosa. Le aspettative su di lui sono elevate rispetto ad un mister Rossi con il 9 sulle spalle. E’ un giocatore internazionale, deve gestire le aspettative, lo sa benissimo. Bisogna confermarsi”.

 - La qualità può arrivare dal mercato di gennaio?

“Dal punto di vista del mercato vi dico che è una questione che non affronterò mai. E’ il club che deciderà se c’è da migliorare qualcosa. L’unica che ho chiesto al club è che ho 21 giocatori di movimento, due squadre da allenare in settimana, e mi occorre questo numero di giocatori per allenarci bene”.

 - Come l’ha ritrovato il campionato di Serie A?
“Il campionato italiano ha alzato il suo livello. Rispetto al campionato inglese, difettavamo dal punto di vista dell’intensità. Si è alzato il livello di intensità e la tattica. C’è stata un’evoluzione sotto tanti aspetti, sia come allenatori che come visione del calcio. Lo si vede anche in Europa, è difficile giocare contro le italiane. Pensiamo all’Atalanta, all’Inter, alle 5 italiane in Champions. Sono segnali importanti, in Italia si è andati avanti. Il campionato è ancora più bello e difficile. All’estero si concentrano più su loro stessi. Noi siamo cresciuti tanti. Il brand nostro è stato sempre importante”.



Napoli-Venezia, le probabili formazioni: ecco le possibili scelte



Allo stadio Maradona il Napoli di Antonio Conte saluta i suoi tifosi con l'ultimo impegno del 2024. Avversario di giornata è il Venezia di Eusebio Di Francesco, in lotta per non retrocedere ma da non sottovalutare vista una serie di 3 risultati utili di fila, con l'ultima vittoria 2-1 casalinga col Cagliari preceduta dai 2 pareggi con Juventus e Como. Napoli che arriva a questo appuntamento dopo 2 vittorie consecutive, ben 4 nelle ultime 5 del torneo e che nell'ultimo precedente contro i lagunari, datato 22 agosto 2021, ha fatto registrare un successo 2-0 (marcatori Insigne su rigore ed Elmas).

Probabile formazione NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. All. Conte.

Probabile formazione VENEZIA (3-5-2): Stankovic, Idzes, Sverko, Altare; Zampano, Andersen, Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson; Oristanio, Pohjanpalo. All. Di Francesco.

Arbitro: Matteo MARCHETTI di Ostia; Assistenti di linea: RASPOLLINI-PALERMO; Quarto ufficiale: COSSO; Var: NASCA; Avar: PATERNA.

MERCATO - Cannella: "Napoli, Danilo usato sicuro, dà garanzie, Biraghi può arrivare"

Giuseppe Cannella, dirigente sportivo e operatore di mercato, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live: "Danilo è un usato sicuro, esperto, versatile, dà delle garanzie importanti. Il Napoli può permettersi un giocatore simile, che non assicura future plusvalenze, perché se centra la zona Champions o la vittoria del tricolore, avrebbe dei ricavi che andrebbero ad appianare gli esborsi dell’ultima sessione di mercato. Credo che arriverà anche Biraghi: se arrivassero entrambi, il Napoli sarebbe coperto in tutti i ruoli, e sarebbe squadra ampiamente affidabile ed esperta. Pellegrini è più utile di Fagioli per gli azzurri: è un calciatore in grado di far fare il salto di qualità al centrocampo del Napoli che può contare attualmente solo sugli inserimenti di McTominay. Se migliora nell’intensità e trova le giuste motivazioni, è un calciatore simile a Zielinski, o anche ad Hamsik. Troverebbe spazio nel Napoli, dove Conte modula le idee tattiche in base alle caratteristiche dei calciatori a disposizione".

martedì 24 dicembre 2024

Calcio-News 24-12-2024

 


Lucca e Thauvin fanno felice l’Udinese: vittoria 2-1 a Firenze

Colpo dell’Udinese nel primo posticipo della diciassettesima giornata di Serie A: battuta 2-1 la Fiorentina al Franchi. Kean la sblocca su rigore all’8′, ma a inizio ripresa i bianconeri trovano la rimonta con Lucca, che dopo il pari al 49′ centra un palo con una rovesciata, e Thauvin (57′). I friulani salgono a 23 punti, mentre i toscani restano a quota 31 e subiscono l’aggancio della Juventus.


Carlos Augusto e Thuram esaltano l’Inter: 2-0 al Como


L’Inter ha battuto 2-0 il Como chiudendo il 17° turno di Serie A. In una serata più sofferta di quanto lasciasse prevedere la classifica, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno sfruttato al meglio il calcio d’angolo di Calhanoglu a inizio ripresa infilando il gol vittoria con Carlos Augusto, alla seconda marcatura di consecutiva. Nel recupero il raddoppio di Thuram con un siluro all’incrocio dei pali. Con questa vittoria l’Inter tiene il ritmo di Atalanta e Napoli, in una partita in cui anche il Como ha confermato i progressi delle ultime settimane.


Dybala, che rebus: resta a Roma o se ne va?


“C’è una Roma con e senza Dybala”. Bastano queste semplici parole pronunciate da Claudio Ranieri nel post partita della gara contro il Parma per capire quanto sia ancora importante l’argentino nell’economia di gioco dei giallorossi e per lanciare un messaggio chiaro: Dybala non si muove, almeno per ora. Tuttavia, come scritto da Il Messaggero, lo scenario potrebbe essere ben diverso e porterebbe la Joya a salutare la Capitale già a gennaio. Il motivo è semplice: il calciatore già guadagna troppo, ma con l’imminente rinnovo automatico andrebbe a raddoppiare lo stipendio, passando a circa 9 milioni netti a stagione fino al 2026.


La Roma, si legge, si trova dunque ad un bivio: vorrebbe evitare di ritrovarsi a bilancio uno stipendio così oneroso, specie per un calciatore il quale in questi anni non ha dato prova di essere al 100% affidabile dal punto di vista fisico; ma allo stesso tempo non vuole perdere a cuor leggere un elemento del suo calibro. L’assist potrebbe arrivare proprio da Dybala stesso, il quale potrebbe decidere di tendere la mano al club decidendo di spalmarsi l’ingaggio su più anni. Le parti sono in attesa perché l’argentino non vuole passare come quello che vuole andarsene, mentre la società non vuole essere etichettata come quella che vende il giocatore più importante. Una situazione, scrive Il Messaggero, molto simile a quella della scorsa estate.


Zirkzee, che intrigo: lo vogliono Juventus e Napoli

La situazione è, per così dire, fluida. Talmente fluida che potrebbe accadere qualunque cosa, perfino niente. Il punto è questo: Juventus e Napoli sono in cerca di un attaccante per gennaio. Joshua Zirkzee, in perenne crisi da quando ha messo piede a Manchester, sarebbe felice di cambiare aria. Lo United, dal canto suo, ha investito parecchio per l’ex Bologna e non vorrebbe dissipare l’investimento. Quindi? Quindi potrebbe decidere di lasciarlo partire anche in prestito pur di salvaguardare il suo “asset” e rilanciarlo in attesa di una degna cessione a giugno. Il che, ovviamente, fa scalare all’olandese tutte le classifiche del calciomercato di casa nostra, con appunto Motta e Conte in prima fila nel tentativo di portarselo a casa. Detta così, in altre parole, è una sfida a due. Da una parte la Juve e il suo ex tecnico. Dall’altra il Napoli, che ha in Osimhen la carta buona per incassare denaro fresco da reinvestire. Fluido, come detto.


Qualcosa a gennaio accadrà, perché dopo un avvio di stagione pessimo sotto la guida di Ten Hag, Zirkzee non ha saputo risollevarsi nemmeno con Amorim, che lo ha rilanciato sì, ma lo ha poi rispedito in panchina alla prima prestazione deludente (leggi Bounemouth) dando fiato alla protesta dei tifosi dei Red Devils, che già hanno battezzato l’olandese come peggior acquisto di sempre. Logico, in questo senso, che l’ex Bologna possa anche prendere in considerazione un ritorno in Italia, magari tra le braccia del tecnico che lo ha lanciato. La scelta, fosse per lui, sarebbe probabilmente facile. Juve e solo Juve. Ma i bianconeri non hanno al momento soldi freschi da investire, anche perché, innanzitutto, devono coprire la casella del difensore centrale. Il Napoli, al contrario, spera di trovare nella cessione di Osimhen il denaro necessario e potrebbe anche decidere di andare all in con Zirkzee chiudendo ogni discorso.


L’operazione resta in ogni caso complicata. Il Manchester United non può permettersi minus-valenze e dovrà cercare di monetizzare il più possibile. Il valore di Zirkzee, però, non può essere oggi quello della scorsa estate (42 milioni, ndr) e tra il mettere a bilancio una perdita e lasciarlo andare via in prestito, forse la seconda soluzione è la migliore. Per questo la Juve incrocia i guantoni con il Napoli e per questo Motta può sperare di strappare il “suo” attaccante ad Antonio Conte. La partita è appena cominciata e ha tutta l’aria di poter finire ai supplementari. Gennaio, c’è da giurarci, sarà caldissimo.



Napoli, idea Scuffet. E Caprile può andare a Cagliari


Nonostante il calciomercato non sia ancora ufficialmente iniziato, il Napoli continua a muoversi non solo per cercare un difensore ma anche per sistemare la porta. In questo senso è in corso una trattativa col Cagliari per un possibile scambio di prestiti Scuffet-Caprile, col primo che andrebbe a fare il vice Meret e il secondo che sbarcherebbe in Sardegna con la possibilità di avere più minutaggio per proseguire la crescita iniziata a Empoli lo scorso anno. Caprile peraltro ritroverebbe anche il suo ex allenatore all’Empoli, Davide Nicola, mentre Scuffet tornerebbe a condividere lo spogliatoio con Alex Meret dopo gli anni all’Udinese.


Simone Scuffet ha perso il posto a Cagliari: dopo aver difeso la porta dei sardi nelle prime 11 gare in questa stagione, nelle ultime 6 partite gli è stato preferito l’albanese Alen Sherri. Elia Caprile, invece, è sceso in campo in sole 6 occasioni (4 in Serie A e 2 in Coppa Italia), sostituendo il titolare Meret. Le parti si riaggiorneranno tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo per provare a verificare le reali possibilità di questa trattativa.



Lucca e Thauvin fanno felice l’Udinese: vittoria 2-1 a Firenze

Colpo dell’Udinese nel primo posticipo della diciassettesima giornata di Serie A: battuta 2-1 la Fiorentina al Franchi. Kean la sblocca su rigore all’8′, ma a inizio ripresa i bianconeri trovano la rimonta con Lucca, che dopo il pari al 49′ centra un palo con una rovesciata, e Thauvin (57′). I friulani salgono a 23 punti, mentre i toscani restano a quota 31 e subiscono l’aggancio della Juventus.


Carlos Augusto e Thuram esaltano l’Inter: 2-0 al Como


L’Inter ha battuto 2-0 il Como chiudendo il 17° turno di Serie A. In una serata più sofferta di quanto lasciasse prevedere la classifica, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno sfruttato al meglio il calcio d’angolo di Calhanoglu a inizio ripresa infilando il gol vittoria con Carlos Augusto, alla seconda marcatura di consecutiva. Nel recupero il raddoppio di Thuram con un siluro all’incrocio dei pali. Con questa vittoria l’Inter tiene il ritmo di Atalanta e Napoli, in una partita in cui anche il Como ha confermato i progressi delle ultime settimane.


Dybala, che rebus: resta a Roma o se ne va?


“C’è una Roma con e senza Dybala”. Bastano queste semplici parole pronunciate da Claudio Ranieri nel post partita della gara contro il Parma per capire quanto sia ancora importante l’argentino nell’economia di gioco dei giallorossi e per lanciare un messaggio chiaro: Dybala non si muove, almeno per ora. Tuttavia, come scritto da Il Messaggero, lo scenario potrebbe essere ben diverso e porterebbe la Joya a salutare la Capitale già a gennaio. Il motivo è semplice: il calciatore già guadagna troppo, ma con l’imminente rinnovo automatico andrebbe a raddoppiare lo stipendio, passando a circa 9 milioni netti a stagione fino al 2026.


La Roma, si legge, si trova dunque ad un bivio: vorrebbe evitare di ritrovarsi a bilancio uno stipendio così oneroso, specie per un calciatore il quale in questi anni non ha dato prova di essere al 100% affidabile dal punto di vista fisico; ma allo stesso tempo non vuole perdere a cuor leggere un elemento del suo calibro. L’assist potrebbe arrivare proprio da Dybala stesso, il quale potrebbe decidere di tendere la mano al club decidendo di spalmarsi l’ingaggio su più anni. Le parti sono in attesa perché l’argentino non vuole passare come quello che vuole andarsene, mentre la società non vuole essere etichettata come quella che vende il giocatore più importante. Una situazione, scrive Il Messaggero, molto simile a quella della scorsa estate.


Zirkzee, che intrigo: lo vogliono Juventus e Napoli

La situazione è, per così dire, fluida. Talmente fluida che potrebbe accadere qualunque cosa, perfino niente. Il punto è questo: Juventus e Napoli sono in cerca di un attaccante per gennaio. Joshua Zirkzee, in perenne crisi da quando ha messo piede a Manchester, sarebbe felice di cambiare aria. Lo United, dal canto suo, ha investito parecchio per l’ex Bologna e non vorrebbe dissipare l’investimento. Quindi? Quindi potrebbe decidere di lasciarlo partire anche in prestito pur di salvaguardare il suo “asset” e rilanciarlo in attesa di una degna cessione a giugno. Il che, ovviamente, fa scalare all’olandese tutte le classifiche del calciomercato di casa nostra, con appunto Motta e Conte in prima fila nel tentativo di portarselo a casa. Detta così, in altre parole, è una sfida a due. Da una parte la Juve e il suo ex tecnico. Dall’altra il Napoli, che ha in Osimhen la carta buona per incassare denaro fresco da reinvestire. Fluido, come detto.


Qualcosa a gennaio accadrà, perché dopo un avvio di stagione pessimo sotto la guida di Ten Hag, Zirkzee non ha saputo risollevarsi nemmeno con Amorim, che lo ha rilanciato sì, ma lo ha poi rispedito in panchina alla prima prestazione deludente (leggi Bounemouth) dando fiato alla protesta dei tifosi dei Red Devils, che già hanno battezzato l’olandese come peggior acquisto di sempre. Logico, in questo senso, che l’ex Bologna possa anche prendere in considerazione un ritorno in Italia, magari tra le braccia del tecnico che lo ha lanciato. La scelta, fosse per lui, sarebbe probabilmente facile. Juve e solo Juve. Ma i bianconeri non hanno al momento soldi freschi da investire, anche perché, innanzitutto, devono coprire la casella del difensore centrale. Il Napoli, al contrario, spera di trovare nella cessione di Osimhen il denaro necessario e potrebbe anche decidere di andare all in con Zirkzee chiudendo ogni discorso.


L’operazione resta in ogni caso complicata. Il Manchester United non può permettersi minus-valenze e dovrà cercare di monetizzare il più possibile. Il valore di Zirkzee, però, non può essere oggi quello della scorsa estate (42 milioni, ndr) e tra il mettere a bilancio una perdita e lasciarlo andare via in prestito, forse la seconda soluzione è la migliore. Per questo la Juve incrocia i guantoni con il Napoli e per questo Motta può sperare di strappare il “suo” attaccante ad Antonio Conte. La partita è appena cominciata e ha tutta l’aria di poter finire ai supplementari. Gennaio, c’è da giurarci, sarà caldissimo.



Napoli, idea Scuffet. E Caprile può andare a Cagliari


Nonostante il calciomercato non sia ancora ufficialmente iniziato, il Napoli continua a muoversi non solo per cercare un difensore ma anche per sistemare la porta. In questo senso è in corso una trattativa col Cagliari per un possibile scambio di prestiti Scuffet-Caprile, col primo che andrebbe a fare il vice Meret e il secondo che sbarcherebbe in Sardegna con la possibilità di avere più minutaggio per proseguire la crescita iniziata a Empoli lo scorso anno. Caprile peraltro ritroverebbe anche il suo ex allenatore all’Empoli, Davide Nicola, mentre Scuffet tornerebbe a condividere lo spogliatoio con Alex Meret dopo gli anni all’Udinese.


Simone Scuffet ha perso il posto a Cagliari: dopo aver difeso la porta dei sardi nelle prime 11 gare in questa stagione, nelle ultime 6 partite gli è stato preferito l’albanese Alen Sherri. Elia Caprile, invece, è sceso in campo in sole 6 occasioni (4 in Serie A e 2 in Coppa Italia), sostituendo il titolare Meret. Le parti si riaggiorneranno tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo per provare a verificare le reali possibilità di questa trattativa.


lunedì 23 dicembre 2024

Calcio-News 23-12-2024

 


Risultati e classifica della serie A, Juve al quinto posto

Questi i risultati e la classifica della diciassettesima giornata di serie A dopo Monza-Juventus 1-2:

Diciassettesima giornata Verona-Milan 0-1, Torino-Bologna 0-2, Genoa-Napoli 1-2, Lecce-Lazio 1-2, Roma-Parma 5-0, Venezia-Cagliari 2-1, Atalanta-Empoli 3-2, Monza-Juventus 1-2, lunedì 23 dicembre ore 18.30 Fiorentina-Udinese, ore 20.45 Inter-Como.


Classifica: Atalanta 40, Napoli 38, Inter*, Lazio 34, Fiorentina*, Juventus 31, Bologna* 28, Milan* 26, Udinese 20, Empoli, Torino, Roma 19, Lecce, Genoa 16, Como, Parma, Verona 15, Cagliari 14, Venezia 13, Monza 10. * una partita in meno


Diciottesima giornata sabato 28 dicembre ore 15 Empoli-Genoa, Parma-Monza, ore 18 Cagliari-Inter, ore 20.45 Lazio-Atalanta, domenica 29 dicembre ore 12.30 Udinese-Torino, ore 15 Napoli-Venezia, ore 18 Juventus-Fiorentina, ore 20.45 Milan-Roma, lunedì 30 dicembre ore 18.30 Como-Lecce, ore 20.45 Bologna-Verona



A San Siro arriva il Como: Nico Paz osservato speciale dell’Inter


Interesse confermato anche dalla “marcatura” stretta fuori dal campo del vice-presidente Javier Zanetti, amico del padre Pablo con cui ha giocato nel mondiale ’98, e di Lautaro Martinez, compagno di nazionale del classe 2004. Da un punto di vista tecnico-tattico, del resto, su Nico Paz i nerazzurri avrebbero già le idee molto chiare. Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid e passato dal Castiglia prima di approdare al Como per 6 milioni di euro con un 50% di un’eventuale futura rivendita destinata ai Blancos, il talento 20enne potrebbe essere utilizzato non solo come trequartista, ma anche a centrocampo, magari vestendo i panni dell’erede di Mkhitaryan. Fisico e tecnico, infatti, Paz ha grande visione di gioco, personalità, gamba e pulizia nelle giocate che potrebbero fargli fare la differenza anche in mediana e non solo tra le linee. Soluzione che intriga molto Simone Inzaghi e che in casa Inter stanno valutando con grande attenzione cercando di imbastire i primi discorsi per un eventuale assalto a giugno.


Assalto che Ausilio starebbe già studiando provando a inserire nella trattativa anche il giovane Pio Esposito. Carta che insieme al pressing di Zanetti e Lautaro e a una buona offerta cash a giugno potrebbe anche convincere il Como a privarsi del suo gioiello. Prima però Nico Paz dovrà dimostrare di reggere l’urto con San Siro. 


Juve 2.0 tra alti e bassi: più ritmo, idee e velocità davanti, ma dietro si balla


Dopo 43 giorni a Monza la Juve è tornata a vincere in campionato. Tre punti pesanti per interrompere la “pareggite”, rimanere aggrappati al treno per la zona Champions e provare a insistere su un cambio di identità tattico rischioso ma necessario. Al netto della certezza del jolly McKennie e degli strappi di Conceicao e Yildiz, tra alti e bassi, all’U-Power Stadium la Juve 2.0 ha mostrato pregi e difetti di un “cantiere” ancora aperto in cui Motta dovrà ancora metterci del suo per indicare la via giusta da seguire.  Con Koopmeiners arretrato in regia accanto a Locatelli e Nico Gonzalez al centro del tridente alle spalle di Vlahovic, i bianconeri hanno dimostrato di poter far girare la palla tra le linee con più ritmo, velocità e idee di quanto fatto vedere finora. Merito soprattutto delle caratteristiche dell’argentino, capace di lavorare da play avanzato con qualità e dinamismo e dare più soluzioni in verticale alla squadra e imprevedibilità nell’uno-due al limite. Tutto a favore anche delle incursioni degli esterni per andare con più pericolosità sul fondo, sfruttare l’uno contro uno in fascia e cercare Vlahovic con i cross.

Meccanismi che contro il Monza si sono visti a tratti dando buoni segnali, ma che hanno evidenziato anche qualche criticità pericolosa in fase di non possesso. Senza la palla tra i piedi e saltata la prima pressione sui portatori avversari, contro gli uomini di Nesta la squadra è apparsa spesso divisa in due tronconi e la retroguardia bianconera è rimasta troppo scoperta sia centralmente che sugli esterni.

Situazione che ha costretto Di Gregorio a qualche parata decisiva e tenuto il risultato in bilico fino alla fine lasciando qualche dubbio sulla reale tenuta di questa Juve a “trazione anteriore” e ipotizzando la necessità di ancora qualche ritocco tattico per dare più equilibrio in entrambi le fasi, aumentare la propensione ad aggredire in avanti limitando i rischi e provare a risalire la classifica. A -9 dal Napoli, del resto, la strada per arrivare in alto è ancora molto lunga e tutta in salita.


Ranieri: “Cancellato il 2° tempo di Como, ora svegliamoci in trasferta”


Claudio Ranieri si gode i cinque gol rifilati al Parma, ma ora chiede un cambio di passo ai suoi ragazzi anche in trasferta. “Dobbiamo migliorare – ha spiegato a fin match ai microfoni di Dazn -. C’era da cancellare il secondo tempo di Como e i ragazzi l’hanno fatto: adesso sotto con la prossima partita fuori casa, dobbiamo svegliarci e fare bene anche lì”. Sui singoli: ““Per me Paulo quando sta bene gioca, poi se vedo che la partita ha bisogno di altro lo tolgo. C’è differenza tra una Roma con Dybala e una Roma senza. Su Hummels c’è poco da dire: quando lui mi dice che sta bene gioca e lo stesso vale per Paredes. Questo sono i giocatori che a me piacciono: hanno esperienza e sanno comandare il ritmo della gara”.


Sulla decisione di non effettuare alcun cambio: “Non ho fatto cambi perché ho visto che stavano interpretando bene la partita. Volevo solo far continuare chi aveva iniziato la partita”.


Ora Milan e Lazio diranno qualcosa in più sulle ambizioni della Roma. “Dobbiamo giocare partita dopo partita e tirarci fuori dalle sabbie mobili. Contento di questi ragazzi, aspettiamo la prova di San Siro per capire cosa possiamo fare da grandi”.


Sulla prestazione di Dovbyk. “Sono contento per come si è mosso e per come ha dialogato con i compagni. Deve tirare anche di prima, non deve avere paura di sbagliare”.

domenica 22 dicembre 2024

Lecce-Lazio 1-2

 


Primo Tempo: Lazio in vantaggio al Via del Mare dopo i primi 45 minuti. Castellanos decide la sfida contro il Lecce, l'argentino letale dal dischetto in pieno recupero e Falcone non può nulla. Match tutto in salita per i salentini rimasti in dieci per l'espulsione in dieci di Guilbert, proveranno a la rimonta nella ripresa con un uomo in meno. Impresa tutt'altro che semplice per gli uomini di Giampaolo.


Secondo Tempo: Il Lecce vende cara la pelle giocando un intero secondo tempo in dieci uomini, ma non basta. La Lazio espugna il Via del Mare grazie al gol di Marusic all'87' per il definitivo 2-1. I salentini avevano risposto con Tete Morente ad inizio riprese alla rete su rigore di Castellanos nonostante l'inferiorità numerica. In pieno recupero il Lecce sfiora il colpaccio, solo traversa per Kaba e Pierotti non riesce a ribadire in rete la ribattuta. Tanto rammarico per gli uomini di Giampaolo costretti ad alzare bandiera bianca. Ritrova il sorriso la Lazio dopo il pesante ko con l'Inter.

sabato 21 dicembre 2024

Genoa-Napoli 1-2 Torino-Bologna 0-2

 


Genoa-Napoli 1-2

Primo Tempo: Chiude avanti di due reti il Napoli dopo i primi 45'. Prestazione finora impeccabile per gli uomini di Antonio Conte, che hanno confermato i segnali positivi di Udine. Dopo la traversa di Lukaku in avvio, a segno Anguissa e Rrahmani, entrambi di testa. Il Genoa si è visto pochissimo dalle parti di Meret e ha sofferto molto il palleggio avversario.

Secondo Tempo: Con grandissima sofferenza il Napoli espugna il Ferraris e torna provvisoriamente in testa alla classifica, in attesa dell'Atalanta. Partita double face: primo tempo ai limiti della perfezione per gli uomini di Antonio Conte, che nella ripresa soffrono notevolmente il ritorno del Genoa. I rossoblù trovano con Pinamonti la rete che riapre la partita e si arrendono solo dinanzi ad uno strepitoso Meret, autore di ben quattro interventi provvidenziali. Vieira può ripartire dal secondo tempo dei suoi mentre Conte può sorridere pensando soprattutto a quanto visto nei primi 45'. Nei secondi 45', invece, è andata in scena tutt'altra gara, ma i partenopei hanno saputo stringere i denti, portando a casa tre punti d'oro. Prossimo impegno in casa con il Venezia mentre il Genoa se la vedrà con l'Empoli in trasferta.



Torino-Bologna 0-2


Entrambe le formazioni sono scese in campo forti del successo nell’ultimo turno. Era una sfida sulla carta più o meno equilibrata tra due squadre desiderose di risalire in classifica. Il Torino, nonostante l’ultima vittoria, doveva riprendersi da un periodo di difficoltà, mentre il Bologna è in netta risalita e con un match da recuperare contro il Milan. Il primo tempo finisce a reti inviolate, con nota di merito per Milinković-Savić che para il rigore assegnato al Bologna al 7' per un fallo di Sosa su Holm e calciato da Castro. Al 61’ occasionissima per il vantaggio per il Bologna con Pobega che tira un sinistro ma colpisce la traversa. La seconda frazione si sblocca con Dallinga al 71' che trova la via del vantaggio. All’80’ arriva il raddoppio con Pobega. 6’ di recupero ma il risultato non cambia e gli emiliani si portano a quota 28 punti in classifica.



Calcio-News 21-12-2024

 


Napoli, Conte: “Juan Jesus ha la mia fiducia, Kvara con noi a Genova, Neres mi offre una doppia alternativa, mercato? Fiducia nel gruppo attuale, decide il club, Marin? In crescita, voglio vincere”


Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Genoa. Ecco quanto evidenziato: 

Le scorciatoie possono essere utili nel vostro percorso?


“Non esistono scorciatoie per arrivare all’obiettivo. Il lavoro può abbreviare la strada da percorrere. Soprattutto le scorciatoie per arrivare al successo non esistono, sarebbe un successo effimero”.


 Quanto valgono 35 punti dopo 16 giornate?


“Valgono tanto. Significa aver fatto benissimo con un gruppo di ragazzi che da Dimaro in poi è cresciuto tantissimo. Si potrà inciampare, ma so che i ragazzi cercheranno sempre di migliorarsi. Quando vengo a Castel Volturno sono un allenatore felice. Li vedo tutti coinvolti in un clima positivo in un’atmosfera di entusiasmo”.


 Chi sostituisce Buongiorno?


“C’è Juan Jesus dall’inizio della stagione con noi. Si è sempre allenato bene, ha sempre dimostrato grande voglia. E’ una sostituzione molto scontata, parliamo di un centrale sinistro, esperto, ha giocato tantissime partite con Rrahmani. Gode della mia fiducia. Con i calciatori parlo in tempi non sospetti. Sapeva che in caso di defezione di uno dei due centrali sarebbe stata la scelta. Farà una grande prestazione, come tutta la squadra”.


 Kvara parte con voi? Neres sta garantendo ulteriori soluzioni…


“Kvara ha ripreso ad allenarsi con noi di giovedì, si è allenato col gruppo e verrà con noi a Genova. Ha dato la sua disponibilità. Neres è un calciatore molto più coinvolto nella squadra rispetto a quando è arrivato. Ha capito che abbiamo bisogno di calciatori mai passivi. Neres è cresciuto tanto, mi dà una doppia alternativa sia a destra che a sinistra. Siamo molto contenti in quel ruolo”.


 

Cos’è cambiato nella coppia Rrahmani-Juan Jesus rispetto alla scorsa stagione?


“Non mi interessa entrare nel merito delle discussioni. Deve esserci massima collaborazione tra loro. Conta tutta la fase difensiva, compreso il portiere. Abbiamo sempre lavorato sul concetto di 11 giocatori che giocano a calcio per fare gol e fanno il possibile per riconquistare palla”.


 Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?


“Parlare del mercato è sempre difficile e particolare. Sto lavorando con questo gruppo di calciatori che ha contribuito in maniera importante ad avere 35 punti in 16 partite. Sto lavorando con loro dall’estate. Sono dentro alla metodologia. E’ normale che si crei un rapporto umano coi ragazzi. Ho massima fiducia nei suoi confronti. Se dal mercato dovessero arrivare opportunità credibili ed il club dovesse decidere di cambiare qualcosa vedremo… Da parte mia c’è massima fiducia nel gruppo attuale, so che con loro posso andare in guerra. Che si vinca o meno è relativo. Posso contare su uomini veri, che crescono giorno dopo giorno. Sono felice per il loro impegno. Massima fiducia nel loro operato. Il mercato di gennaio, con me, oggi si chiude. La risposta sarà sempre la stessa”.


 Cosa si aspetta da Genoa-Napoli?


“Dobbiamo giocare la nostra partita. Il Ferraris è uno stadio caldo, all’inglese. Serve spirito di collaborazione anche nelle difficoltà. A Udine abbiamo preso gol in maniera casuale ed abbiamo dimostrato che restiamo in piedi pure se prendiamo il cazzotto e poi siamo pronti a restituirlo in maniera più forte”.


 A che punto è la crescita di Rafa Marin?


“Sta crescendo. Vedo i calciatori tutti i giorni e cerco di fare le scelte migliori per noi. Quando qualcuno mi chiede perché scelgo qualcuno la risposta è che io voglio vincere. Io sono stato tanto in panchina, mi sono sempre dovuto sudare la pagnotta, non ho mai mollato. Jesus è la soluzione migliore per noi, ne sono sicuro al 100%”.


 Simeone si fa trovare pronto, le sta piacendo Lukaku?


“Simeone si fa trovare sempre pronto. Il suo papà è stato un grande centrocampista. E’ un ragazzo educato con determinati valori, è un ragazzo top che ha sempre voglia di migliorare. Simeone è un giocatore più convinto e forte del passato. Mi dà un’alternativa credibile a Romelu. Lukaku sta lavorando, mi auguro che stia più tranquillo e sereno. E’ il primo che vorrebbe ricambiare tutto l’affetto che Napoli gli ha dato. E’ un giocatore importante, ci dà dei vantaggi”.


 Dovessero arrivare due difensori centrali, è ipotizzabile un cambio modulo per non lasciare solo Lukaku in attacco?


“Lukaku non è mai solo, attacchiamo sempre con minimo 5-6 uomini. Non dipende dal numero di attaccanti, la fase offensiva va valutata con quanti uomini attacchi e difendi. Poi ci sono pure gli avversari. Sono contento perché stiamo migliorando sotto questo punto di vista. Mi è stato sempre detto che il 3-5-2 è difensivo rispetto al 4-3-3. Poi cambia in base a Napoli, Milan o Udinese. La linea è tracciata”.



IL DATO - Napoli, 7 gol in 6 partite segnati da Romelu Lukaku in carriera contro il Genoa


Come riporta La Repubblica, Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, ha nel Genoa una delle sue vittime preferite, contro cui ha segnato 7 reti in 6 partite: "Come una regola non scritta. Romelu Lukaku con il Genoa è inesorabile. Lo dicono i numeri. La regola di Big Rom finora ha funzionato. Ha affrontato i rossoblù sei volte e solo in una occasione non li ha battuti. Lui ha inciso in modo prepotente: ha 7 reti all’attivo, 6 confezionati con la maglia dell’Inter e 1 con quello della Roma".



CDS - Juventus, offerto uno scambio tra Fagioli e Jack Raspadori, ma il Napoli vuole Danilo


Secondo Il Corriere dello Sport, la Juventus avrebbe offerto uno scambio al Napoli tra Nicolò Fagioli e Giacomo Raspadori: "Fagioli resta il sacrificabile. Il centrocampista piace al Marsiglia, in Premier e al Napoli, con cui si è parlato di uno scambio con Raspadori. Tuttavia, al momento, non si sono verificate le condizioni per chiudere l’affare. Il club azzurro resta in ogni caso interessato a Danilo". 



MEDIASET - Il Napoli sogna la vetta solitaria per una notte, Conte punta su Neres e Juan Jesus


Conte lo ha detto e ripetuto fino alla noia che il cammino del suo Napoli è andato, finora, oltre qualsiasi previsione. E il concetto ci sta anche, al netto di quanto abbia speso il suo presidente per consegnargli una rosa di alto livello che, comunque, lassù ci deve stare a prescindere dal traguardo finale. Chi è andato ancora più in là di qualsiasi pronostico, invece, è Baroni con la sua Lazio . La mazzata interna contro l'Inter non può cancellare un cammino straordinario in Europa e in campionato. 


Gli anticipi del sabato della 17a giornata possono consentire alle due squadre un passo in avanti importante. Il Napoli va al Ferraris ad affrontare il nuovo Genoa di Vieira , mentre la Lazio al Via del Mare si troverà di fronte il Lecce rivitalizzato dalla cura Giampaolo. Conte ha l'occasione di superare per una notte l'Atalanta e ritrovarsi in testa al campionato aspettando la partita di domani della Dea contro l'Empoli. Per l'allenatore degli azzurri, poi, ci sarebbe anche la soddisfazione personale del traguardo delle 150 vittorie in Serie A con la media punti più alta tra i tecnici di quest'anno . 


Per farlo deve stare attento alle qualità in ripartenza del Genoa, affidandosi alla squadra tipo, con le sole variazioni legate al turnover (che sembra premiare Neres al posto di Kvara ), e l'emergenza che lo porta a sostituire l'infortunato Buongiorno con Juan Gesù . 


La Lazio deve dimenticare in fretta i sei gol subiti in casa dall'Inter. L'opportunità, anche psicologica, è ghiotta: vincendo a Lecce aggancerebbe, almeno fino a lunedì, i nerazzurri che posticipano lunedì sera con il Como. Anche qui l'impresa non sembra delle più facili. Baroni rispolvera Castellanos, con Dia alle spalle, e Isaksen e Zaccagni larghi . Continuare a sognare è la posta in gioco al Via del Mare.





Serie A, un brutto Milan passa di misura a Verona con Reijnders


Youssouf Fofana e Tijjani Reijnders si guardano e fanno due conti. Leao è in panchina: infortunato. Abraham gira a vuoto, Chukwueze una ne fa e quattro ne sbaglia, Theo Hernandez è piatto come l’acqua del Garda, che non è lontano. Allora fanno da soli. Siamo al minuto 11 del secondo tempo: Fofana alza la testa e gioca in verticale, Reijnders passa di fianco a Duda e Daniliuc – fermi come statuine, è Natale… – e segna il gol del vantaggio. Sarà anche il gol partita. Verona-Milan finisce 0-1, il Milan scavalca il Bologna e va a 26, il Verona resta a 15 e potrebbe passare una settimana in zona retrocessione, se il Cagliari facesse punti a Venezia.


Hancko chiude le voci: “Non ho nessun accordo con la Juventus”


Dopo le tante voci che lo danno tra i primi nomi sul taccuino della Juventus per il mercato di gennaio, David Hancko è intervenuto personalmente per fare chiarezza. Lo ha fatto ai colleghi di Ad con i quali il centrale slovacco non ha usato mezzi termini: “Sono stanco di tutte queste indiscrezioni – ha tuonato il 27enne nel mirino anche di Atletico Madrid e Liverpool la scorsa estate -. L’interesse dei bianconeri può anche essere reale, ma che io abbia acconsentito al trasferimento o abbia un accordo con il club di Torino è una sciocchezza. Ho spiegato ai miei compagni che tutte queste voci non sono vere e non so da dove provengano”.


Milan, RedBird rifinanzia il prestito con Elliott: i dettagli


Era un’opzione su cui il club stava lavorando da tempo, e adesso è stata ufficializzata: con otto mesi di anticipo sulla dead line, RedBird ed Elliott hanno trovato l’accordo per rifinanziare il prestito elargito dai Singer (in termini tecnici: vendor loan) nel momento in cui il fondo di Cardinale ha acquisito il club, spostando la scadenza da agosto 2025 a luglio 2028. E, allo stesso tempo, RedBird ha effettuato un ulteriore investimento di 170 milioni di euro, iniezione che riduce la quota capitale del prestito a 489 milioni. Il vendor loan era stato di 550 milioni e il prossimo agosto gli interessi lo avrebbero fatto aumentare a 693.


Lega Serie A: Simonelli eletto nuovo presidente


Ezio Maria Simonelli è il nuovo presidente della Lega calcio Serie A. Il commercialista maceratese 66enne, su cui nei prossimi giorni saranno verificati i requisiti di indipendenza previsti dallo Statuto per la proclamazione ufficiale, succede dunque a Lorenzo Casini.


Corvino svela: “In dirittura d’arrivo la cessione di Hasa”. C’è il Napoli


“Abbiamo un’operazione in dirittura di arrivo. Un club importante italiano ci ha chiesto un giocatore che non sta giocando da noi. Noi abbiamo chiesto una contropartita tecnica o altre situazioni per concretizzare. Si tratta di Hasa”. A svelare la trattativa di mercato, in casa Lecce, è direttamente Pantaleo Corvino, direttore dell’area tecnica del club, che ha parlato in conferenza stampa oggi assieme al ds Trinchera per illustrare le linee guida relative alla prossima sessione di calciomercato. La squadra in questione – secondo quanto riporta Sky Sport – è il Napoli, che dunque ha messo gli occhi sul centrocampista classe 2004 cresciuto nelle giovanili della Juventus. L’affare rientrerebbe nel caso in una trattativa che coinvolgerebbe uno scambio di contropartite tecniche tra cui anche Rafa Marin.


Inter avanti in Coppa Italia: 2-0 all’Udinese con Arnautovic e Asllani


L’Inter batte 2-0 l’Udinese negli ottavi di finale di Coppa Italia e vola al turno successivo, dove nel 2025 incontrerà la Lazio. I ragazzi di Inzaghi soffrono un po’ in avvio, ma poi la sbloccano al 30’ con Arnautovic, anche grazie a un clamoroso regalo della difesa friulana. Il raddoppio arriva già nel recupero del primo tempo, con un gol di Asllani direttamente da calcio d’angolo. Nel secondo i nerazzurri gestiscono il doppio vantaggio, lasciando Martinez praticamente inoperoso, colpendo un palo con Taremi e portando a casa un successo ampiamente meritato.


Fiorentina, buon pari a Guimaraes: è tra le prime otto in Conference


Nella sesta giornata di Conference League la Fiorentina pareggia 1-1 contro il Guimaraes e si qualifica agli ottavi. In Portogallo gli uomini di Palladino non giocano un buon match e vengono puniti per le disattenzioni e il troppo spazio concesso ai lusitani che vanno avanti nella prima frazione con un tap-in facile di Gustavo (33′) dopo l’errore in uscita della Viola. Di Mandragora, all’87’, il gol del pari che permette ai toscani di conquistare un punto importante in ottica classifica, col pareggio che porta i viola al terzo posto staccando il pass per la qualificazione diretta agli ottavi.



giovedì 19 dicembre 2024

News Calcio 19-12-2024


 Vieira incontra Sucu, nuovo patron del Genoa: “Questo non cambia il futuro”


“Abbiamo incontrato Dan Sucu stamattina. E’ una giornata importante per la società. Questo porterà stabilità ed è una cosa molto positiva per tutti i tifosi del Genoa e per quelli che operano in società. La garanzia è avere il direttore e Blazquez che restano. La stabilità è una cosa importante per la società. Questo non cambierà il futuro, specie per noi che siamo professionisti e guardiamo al campo”.


Lo ha detto Patrick Vieira, allenatore del Genoa, alla vigilia della partita con il Napoli, commentando l’avvento del nuovo proprietario del club rossoblù, l’imprenditore rumeno Sucu.


Il tecnico ha anche parlato della prossima sfida: “Sabato giocheremo contro una squadra che cercherà di vincere il campionato. Quando vedi la squadra e l’allenatore che ha il Napoli, capisce che gioca per lo scudetto. Sarà una partita difficile ma noi abbiamo fatto una bella settimana di lavoro e saremo pronti per questa sfida”.


L’Hellas Verona verso i texani di Presidio Investors: ingresso di Zanzi


Si avvicina la chiusura dell’operazione che dovrebbe portare l’Hellas Verona nelle mani del fondo statunitense Presidio Investors, con base ad Austin in Texas. La chiusura dell’operazione dovrebbe avvenire entro la fine del 2024 con la partita di domani contro il Milan che dovrebbe dunque essere l’ultima dell’era Maurizio Setti.


Ancora da definire le cifre che dovrebbero essere però leggermente inferiori ai 72-75 milioni di cui si era parlato nell’ultimo periodo. Ad insediarsi dovrebbe essere un management tedesco guidato dall’avvocato italo-americano Italo Zanzi con il presidente Setti, il direttore sportivo Sogliano e la direttrice generale Simona Gioè che resteranno fino al termine della stagione per garantire la continuità di gestione.


Il dirigente italo americano, ricordiamo, è un volto noto della nostra Serie A visto che dal 2012 al 2016 ha ricoperto il ruolo di CEO della Roma durante la gestione di James Pallotta.


La Roma sorride in Coppa: 4-1 alla Samp, Dovbyk trascinatore


La Roma riscatta la sconfitta di Como e si qualifica ai quarti di Coppa Italia battendo all’Olimpico la Sampdoria. Parte forte la squadra di Ranieri che in 24′, di fatto, indirizza il match: Dovbyk realizza la sua personale doppietta tra il 9’ e il 19’. Al 24’ arriva anche il 3-0 di Baldanzi. Nella ripresa la Samppprova a reagire e accorcia con Yepes. Soulé colpisce la traversa, entra Shomurodov che fissa il punteggio sul 4-1 di testa. La Roma affronterà il Milan ai quarti


Ghisolfi: “Dybala? Nessuna proposta per lui, se arriva ascolteremo”


“Per Dybala è l’inizio del mercato, ci sono dei rumors. Conosciamo la sua importanza per la squadra e il suo amore per la Roma. Se qualcosa arriva ascolteremo, però per il momento non ci sono stati contatti con altri club”. Così il ds della Roma Florent Ghisolfi ai microfoni di Mediaset sul futuro della Joya, nel mirino del Galatasaray, che ha ammesso contatti con l’entourage del giocatore. Sul prossimo allenatore: Non faremo un annuncio per Capodanno, ma non vogliamo neanche aspettare sei mesi. Vogliamo anticipare, prendendoci però il tempo che serve per fare una buona scelta. Guardiamo tutti, italiani e non italiani. Certo, la conoscenza del calcio italiano sarà un fattore importante per la scelta”.



Atalanta travolgente in Coppa Italia: 6-1 al Cesena


L’Atalanta incanta anche in Coppa Italia. Negli ottavi di finale la squadra di Gasperini travolge 6-1 il Cesena e stacca il pass per i quarti contro il Bologna. Al Gewiss Stadium ai nerazzurri basta il primo tempo per mettere in mostra il meglio del repertorio e archiviare la pratica con quattro gol: Zappacosta (4′) sblocca il match di destro, poi De Ketelaere (8′ e 35′) due volte e Samardzic (27′) concretizzano il dominio della Dea. Poker che nella ripresa i bergamaschi arrotondano ulteriormente grazie a Brescianini (54′) e ancora a Samardzic (71′). Nel finale gol della bandiera di Ceesay (90′).



lunedì 16 dicembre 2024

Calcio-News 16-12-2024

 


Napoli, per Buongiorno almeno un mese di stop: i dettagli sulla dinamica dell'infortunio e le possibili soluzioni in vista del mercato


NAPOLI - Dopo il report della SSC Napoli in cui si è evidenziato che "Alessandro Buongiorno si è infortunato in allenamento in seguito a una caduta procurandosi, come hanno evidenziato gli esami sostenuti presso il Pineta Grande Hospital, una frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari", in molti si sono interrogati sui tempi di recupero per il difensore. Premesso che Buongiorno inizia da subito la riabilitazione, in base ad informazioni raccolte da "Napoli Magazine", il calciatore dovrà stare fermo per almeno un mese. Approfondendo la dinamica dell'infortunio, si è appreso che si è trattato di un normale scontro di gioco in allenamento, del tutto fortuito, con il difensore che, sostanzialmente, si è fatto male dopo essere saltato ed essere poi caduto male. Le soluzioni che potrebbe trovare Conte nell'immediato sono alcune: schierare in sostituzione Juan Jesus o Rafa Marin accanto a Rrahmani, mantenendo la difesa a 4 con Olivera e Di Lorenzo esterni, oppure utilizzare come già accaduto in passato Olivera o Di Lorenzo nel ruolo di centrale, inserendo poi nei quattro a destra Rafa Marin o Zerbin. Ci sarebbe anche l'ipotesi di inserire Spinazzola come terzino basso a sinistra (o di iniziare a valutare l'idea di un reintegro di Mario Rui), nel caso in cui dovesse essere utilizzato Olivera centrale. In ogni caso si tratta di una soluzione resasi necessaria per far fronte ad un'assenza pesante, in attesa di intervenire a gennaio sul mercato come già nelle intenzioni del club. I nomi più gettonati restano, al momento, quelli di Kiwior, Danilo e dell'affascinante ritorno di Koulibaly.



L'EX - Calaiò: "Napoli? Il tridente formato da Neres, Kvara e Lukaku sarebbe straordinario"


Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino.


Neres non ha fatto rimpiangere Kvara.

"Il brasiliano ha disputato una partita eccellente a Udine, molto ordinata: sapeva quando giocare semplice e quando accelerare. È stata una prestazione estremamente diligente. Tuttavia, non lo vedo come un’alternativa diretta al talento georgiano. Kvara è un giocatore straordinario, di valore assoluto. Forse quest’anno è stato un po’ incostante, ma rimane imprescindibile. Credo che senta la pressione di dover sempre alzare il livello e risolvere le partite, il che a volte lo porta a forzare un po’ troppo le giocate".


Con Kvara infortunato, però, è toccato a Neres.

"Personalmente vedo Neres più adatto al ruolo di esterno destro, al posto di Politano, perché lì riesce a rientrare meglio con il suo piede forte. Ma pensate a un tridente con Neres, Lukaku e Kvara: sarebbe un potenziale offensivo straordinario".


C’è qualche giocatore a cui lo paragonerebbe?

"Fatte le dovute proporzioni, direi Vinicius Jr. Alcuni movimenti e accelerazioni di Neres ricordano il fuoriclasse del Real Madrid. Ha quella rapidità di gambe, il baricentro basso, e quando accelera è difficile da fermare. Ti prende metri in pochi passi e, quando strappa, non lo raggiungi più".


Il Napoli ha fatto un buon investimento?

"Assolutamente sì. Per Neres questa deve essere la stagione del riscatto, dopo un’annata troppo altalenante al Benfica. È un giocatore pagato tanto, ma ha tutto per essere il futuro del Napoli".


E quando rientrerà Kvara?

"Neres deve comunque giocare. Sarebbe un peccato lasciarlo in panchina. Parliamo di un attaccante costato 30 milioni di euro, che ha la capacità di spostare gli equilibri e fare la differenza con le sue accelerazioni".


BUONGIORNO - De Nicola: "Per il recupero dall'infortunio ci vorranno almeno 30-40 giorni"


Alfonso De Nicola, ex responsabile dello staff medico della SSC Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni a kisskissnapoli.it a proposito del'infortunio del difensore del Napoli, Alessandro Buongiorno, che in allenamento ha riportato una frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari: “L’infortunio di Buongiorno? Per il recupero ci vorranno almeno 30-40 giorni. Con questo tipo di infortuni non si scherza, basta una minima botta o un contatto di gioco in partita dopo la guarigione e sei punto e daccapo. E’ una brutta tegola per il Napoli”.



ON AIR - Cucchi: "Scudetto? Molto dipenderà da Napoli e Inter, ma occhio all'Atalanta"


Riccardo Cucchi, giornalista, ha parlato a TMW Radio durante Maracanà.


Atalanta, importante vincere partite anche soffrendo:

"Gasperini è allenatore non solo di giocatori ma di uomini. E' un mental coach, che sa perfettamente di campo e di calcio in termini più ampi. Sono convinto che l'Atalanta abbia tutti i numeri per competere fino alla fine per lo Scudetto. Vedo da anni una crescita costante, anche dell'ambiente. C'è un grande lavoro dietro a questo successo. Macina gioco, anche a livello europeo. Sa giocare e ha giocatori importanti. E' molto sottovalutata da una parte della critica la rosa. Molto dipenderà da quanto riusciranno a fare Inter e Napoli, che hanno maggiori possibilità di arrivare lì davanti. Se non c'è una squadra ammazza-campionato, l'Atalanta sarà lì a lottare".


Juventus, come può cambiare questa squadra?

"Sicuramente la rosa dell'Atalanta è superiore a quella della Juventus. Non è stata una grande campagna acquisti ma la svolta societaria imponeva di rivedere al basso le prospettive di natura finanziaria. Sappiamo i problemi attraversati dalla società, sarebbe stato improponibile pensare a una Juve di Motta già proiettata per vincere lo Scudetto. Motta con coraggio e forse per necessità ha affidato ai giovani la squadra, non so quante squadre abbiano tanti ragazzi così. C'è stato coraggio, ma sappiamo che i giovani devono crescere. Quello che accade oggi è un investimento per il futuro. L'obiettivo minimo è il quarto posto, non sarà facile ma il giudizio su Motta e il progetto Juve va congelato in attesa di capire cosa succederà".


Lazio-Inter, che si aspetta? Quali i duelli decisivi?

"Rovella-Barella? Rovella si è preso la Lazio. Queste 16 giornate sono da incorniciare. Sta dimostrando temperamento, qualità, ma mi domando perché la Juve se lo sia lasciato scappare. Detto questo sarà un bel duello. Anche se la cosa più interessante di questa partita è che si affrontano due squadre che amano giocare in verticale. E poi ci sono due giocatori che potrebbero essere determinanti, ossia Dimarco e Tavares, entrambi capaci di spaccare la partita. Se non verranno limitati possono creare pericoli reali".


LO SCRITTORE - de Giovanni: "Non sono scaramantico, ma durante le gare del Napoli non ho cose frangibili attorno"


Maurizio De Giovanni, scrittore e drammaturgo napoletano, è intervenuto al Podcast "Zero Possibilità" condotto dallo speaker della SSCNapoli, Decibel Bellini. Questo il simpatico aneddoto raccontato: "Rito pre partita? Non sono scaramantico. Con chi la guardo? Con persone che non abbiano interesse denunciarmi, siccome ho comportamenti penalmente rilevanti. I miei gatti si rifugiano altrove prima dell’inizio della partita e capiscono dalla tensione che c’è nell’aria che sta per iniziare la partita e quindi se ne vanno. Soprattutto non ho cose frangibili vicino. È stata predisposta la casa in modo che ho soprammobili di legno, plastica… Roba che non si rompe, in maniera tale che io non possa fare danni fisici”.




Il messaggio di Bove: “Grazie a tutti, torno presto… in campo!”
Edoardo Bove rompe il silenzio a oltre due settimane dal malore che lo ha colpito nel corso del match tra la sua Fiorentina e l’Inter: “Ciao a tutti, in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto – le parole con cui, su Instagram, apre la sua lunga riflessione su quanto avvenuto -. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo. Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera. Il calcio è una comunità di persone, legate dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, commozione, rabbia, delusione e sofferenza. Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al dì la dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti. Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile. Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare. Un legame che ti dà la forza di superare qualsiasi ostacolo”.

Quella del centrocampista viola e una lunga lettera dedicata a tutti coloro che gli sono stati vicini in questi giorni: “Ne parlo perché l’ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni: l’affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di TUTTO il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza ed un coraggio incredibili. Mi sono sentito circondato da un’energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà.

Per questo motivo, vorrei che tutti ci impegnassimo a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, a non lasciarci offuscare troppo dal suo lato commerciale e a non dare per scontato il suo spirito autentico. Perché nonostante tutto, quello che è successo domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa.

Detto questo, sono veramente grato di appartenere a questo mondo e vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato!
Io sto bene e questa è la cosa più importante!

Ci vediamo presto…
In Campo!
Edo”.

Maresca, un capolavoro in pochi mesi: perché il Chelsea può vincere la Premier

Enzo Maresca smentisce. Ma il capitano della capolista Liverpool, Virgil Van Dijk, ne è sicuro: “Il Chelsea è in piena lotta per il titolo, anche se sostengono il contrario”. Del resto, i blues questo weekend sono clamorosamente andati a due punti dai Reds in testa alla Premier League, dopo i disastri della scorsa stagione. Il Chelsea ha vinto il derby contro il Brentford per 2-1 grazie a Cucurella e Nico Jackson mentre sabato il Liverpool non ha superato in casa (2-2) il Fulham, che aveva già fermato l’Arsenal la settimana scorsa. Ora, con questa quinta vittoria consecutiva in campionato, i londinesi sono volati a 34 punti, contro i 36 dei Reds (però con una partita in meno). Mentre travolgono ogni avversario in Conference League, ultimi i malcapitati dell’Astana giovedì sera, per 3-1 in Kazakhstan, nonostante oltre metà della squadra arrivasse dalla benedetta primavera dei blues.

Fonseca spiazza: “Buona gara, il Milan ci ha provato in tutti i modi. Mancato solo il gol”
Il bastone dopo la vittoria contro la Stella Rossa, mercoledì in Champions. La carota alla fine di uno 0-0 da fischi (quelli dei tifosi accorsi per il 125° compleanno del club) contro un Genoa che non ha mai tirato in porta. Paulo Fonseca sorprende ancora e dopo il duro sfogo di metà settimana spiega di essere soddisfatto della prova dei suoi contro il Grifone: “Penso che abbiamo fatto una buona partita, abbiamo creato tanto, i giocatori hanno avuto la voglia di vincere, hanno giocato da squadra ed è mancato soltanto il gol. E ovviamente è mancata la qualità nelle ultime decisioni, per tutto il tempo che abbiamo passato nell’area avversaria. Abbiamo fatto credo 22 tiri, è mancato il gol”.

Milan, gli auguri di Maldini: “Nessuno può scalfire il tuo legame con la nostra famiglia, la storia è memoria”

La sua assenza alla festa dei 125 anni del Milan a San Siro prima della partita contro il Genoa ha fatto molto rumore. Paolo Maldini è rimasto in silenzio fino all’ultimo poi sul finire della domenica ha fatto gli auguri al club rossonero attraverso i social. “Tanti auguri Ac Milan per i tuoi 125 anni! Nessuno potrà mai scalfire il tuo legame con la famiglia Maldini, la storia é memoria”, le sue parole. Che lasciano trasparire amarezza e una vena polemica nei confronti dell’attuale proprietà, con cui ha lavorato un anno e che lo ha accompagnato alla porta con un freddo comunicato nel giugno 2023. Maignan, Theo Hernandez, Leao, Calabria e l’ex Tonali hanno commentato il post con un cuore.

Il Genoa rovina la festa al Milan: 0-0 a San Siro

Il Genoa rovina la serata per il compleanno numero 125 del Milan. A San Siro i rossoneri vanno in campo tra le celebrazioni ma chiudono tra i fischi: la squadra di Viera si difende e allunga la serie positiva, Morata fallisce due occasioni, la cura Fonseca, con due Primavera in campo, non funzione: 0-0 e ora per il Milan si compromette anche la rincorsa al quarto posto.

Bologna-Fiorentina, botta e risposta tra Pradè e Italiano dopo l’esultanza dell’allenatore

Il ds viola ha criticato l’esultanza di Italiano (ex allenatore della Fiorentina) al termine della partita del Dall’Ara: “Abbiamo passato insieme tante gioie e tanti dolori e l’ho trovata una grandissima mancanza di rispetto”. La replica dell’allenatore del Bologna: “Faccio sempre così, corro dentro gli spogliatoi, per lasciare la scena ai ragazzi ed evitare comportamenti sbagliati e l’ho fatto anche stavolta”


La Sud non fa festa con il Milan: fischi per Ibra e Furlani e durissimo striscione

La festa in campo per i 125 anni del Milan, con la meritata premiazione di veri e propri monumenti rossoneri come Franco Baresi, Marco van Basten e Filippo Inzaghi, e la contestazione sugli spalti. Durante la celebrazione, la Curva Sud ha esposto uno striscione durissimo (“Rendiamo onore ai nostri campioni, simboli di un Milan che non esiste più!”) e fischiato due volte Zlatan Ibrahimovic prima e Giorgio Furlani poi, inquadrati per pochi secondi sul maxi schermo di San Siro.

Gabrielloni manda in estasi il Como, Roma di nuovo ko

Passo indietro per la Roma che perde a Como contro una squadra che non vinceva da quasi 3 mesi: gol e assist (per Paz) di Gabrielloni eroe della scalata dei lariani dai dilettanti.


Il Bologna vince il derby dell’Appennino grazie a Odgaard

Successo di prestigio per il Bologna che si rilancia in classifica interrompendo la striscia di vittorie consecutive della Fiorentina. Al Dall’Ara Italiano batte la sua ex squadra 1-0 con rete decisiva di Odgaard nella ripresa.

La Fiorentina si stringe intorno a Palladino: è scomparsa la madre del tecnico

Grave lutto per Raffaele Palladino a poche ore da Bologna-Fiorentina, match in programma nel pomeriggio (ore 15) al Dall’Ara. Il tecnico gigliato, 40 anni dalle origini napoletane, ha perso la mamma Rosa. Lo ha reso noto il club viola con un comunicato ufficiale: “Tutta la Fiorentina, la famiglia Commisso, Rocco, Catherine e Joseph, la squadra e il club si stringono attorno a Raffaele ed esprimono sincero cordoglio per la scomparsa della madre Rosa”. Naturalmente Palladino non sarà n panchina con il Bologna: al suo posto il vice Stefano Citterio.
Pochi minuti dopo la diffusione della notizia è arrivata anche la nota del Monza, club che ha lanciato Palladino da allenatore in Serie A su intuizione di Silvio Berlusconi: “AC Monza partecipa al dolore di Raffaele Palladino per la scomparsa della madre Rosa A Raffaele e a tutti i suoi cari, le più sentite condoglianze dalla grande famiglia biancorossa”.

Napoli, Conte vuole Matic. ma c’è anche la Fiorentina

Si avvicina la riapertura del mercato di gennaio e il Napoli si presenta come una delle società più attive. Definite le strategie di Antonio Conte che si aspetta l’arrivo di un difensore centrale che possa essere l’alternativa a Rrahmani e Buongiorno. Sulla fascia sinistra poi, in caso di partenza di Spinazzola, si cercherà un sostituto e il nome molto caldo è quello di Biraghi che è in uscita dalla Fiorentina. La novità arriva però dal centrocampo dove per completare il reparto il Napoli starebbe pensando a Nemanja Matic, mediano serbo che conosce già il campionato italiano grazie alla sua esperienza alla Roma e che è già stato allenato da Conte al Chelsea. Su di lui, classe 1988, c’è anche un interessamento della Fiorentina. In caso poi di partenza di Raspadori il Napoli potrebbe anche aggiungere una pedina in attacco.


Serie A, Parma-Verona 2-3: Zanetti si rilancia con il tris al Tardini
Nella 16a giornata di Serie A torna alla vittoria il Verona, che dopo quattro sconfitte consecutive piega il Parma 3-2 al Tardini. Gli ospiti passano subito in vantaggio con Coppola al 5’, ma al 19’ Sohm in tap-in pareggia i conti. Nel secondo tempo gli uomini di Zanetti la vincono con le reti di Sarr al 57’ e Mosquera al 75’. Inutile il secondo gol di Sohm al 90’. I veneti salgono a 15 punti in classifica, agganciando proprio il Parma.

Serie A, Lecce-Monza 2-1: Krstovic croce e delizia, battuto Nesta

La 16a giornata della Serie A prosegue col successo del Lecce, che fa suo lo scontro-salvezza contro il Monza. Al Via del Mare finisce 2-1 per i padroni di casa, dopo un primo tempo folle. Tete Morente segna subito (3'), poi Krstovic sbaglia un rigore (14') e Dorgu pareggia con un'autorete (37'), prima che lo stesso montenegrino sigli il gol-vittoria (44'). Scatto-salvezza per i giallorossi, ora a quota 16 punti.

News calcistiche del 25-06-2025

  Bologna: contatti positivi per Immobile col Besiktas Il Bologna è alla ricerca di un rinforzo di esperienza per l’attacco e dopo aver sond...