giovedì 5 dicembre 2024

Calcio-News 05-12-2024

 


Fiorentina-Empoli 5-6 dopo i rigori


L’Empoli supera la Fiorentina agli ottavi di finale di Coppa Italia vincendo per 3-4 ai rigori dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Gli azzurri si qualificano ai quarti dove affronteranno la vincente tra Juventus e Cagliari. A sbagliare dal dischetto per i viola sono Ranieri e Kean.


L’Empoli passa in vantaggio dopo soli 4 minuti grazie a uno spunto di Henderson che intercetta un passaggio in difesa di di Quarta e lancia Ekong che batte Terracciano. La partita si mette così subito sui binari migliori per gli ospiti che decidono di controllare e ripartire. Al 17′ Dodo, in fuga per 50 metri palla al piede, effettua un traversone per Kean che a pochi passi dalla porta colpisce la traversa.


A inizio ripresa Palladino fa entrare Richardson che risulta decisivo, facendo partire tra l’altro l’azione del pareggio firmato da Kean a fare 1-1.


L’attaccante esulta mostrando il 4, numero di Edoardo Bove. Al 68′ Terracciano vola e salva su un tiro di Esposito. Poco dopo la Fiorentina realizza il 2-1 grazie a una conclusione a giro di Sottil. L’Empoli però ha ancora benzina nel motore, anche grazie al subentrato Colombo che lancia in gol Esposito. All’87’, su colpo di testa di Kean, l’Empoli si salva sulla linea di porta. Ai rigori per l’Empoli sbaglia solo Ekong, per i viola Ranieri e Kean e i ragazzi di D’Aversa si qualificano ai quarti.


Bologna, tegola Orsolini: lesione al bicipite femorale


Il Bologna è tornato in campo dopo il passaggio del turno di Coppa Italia contro il Monza. Dal punto di vista degli infortuni, arrivano cattive notizie per il tecnico Vincenzo Italiano che dovrà fare a meno di Riccardo Orsolini per alcune settimane.


Questo il report del club rossoblù: “Sono ripresi stamattina a Casteldebole gli allenamenti dei rossoblù a due giorni dalla partita di Torino: seduta di scarico in campo per i più impiegati col Monza, lavoro tecnico-tattico per gli altri. Differenziato per Oussama El Azzouzi, Michel Aebischer, Thijs Dallinga e Charalampos Lykogiannis, a causa di una contrattura alla coscia sinistra. Gli esami cui è stato sottoposto Riccardo Orsolini hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero di tre settimane”.


Proprio in seguito al successo per 4-0 sul Monza, il tecnico dei felsinei aveva così commentato la situazione legata agli infortuni: “Orsolini lamentava già un fastidio a una vecchia cicatrice e ci auguriamo che possa essere quella. Lewis ha ancora bisogno di tempo per tornare al 100%: ha avuto un fastidio dietro ma il ginocchio è a posto. Dallinga ha sentito un fastidio al polpaccio ieri in rifinitura e questa mattina ha provato ma non se l’è sentita. Noi andiamo avanti: oggi Castro ha fatto assist e gol e sono contento”..


Vieira non vuole fermarsi: “Vedo un Genoa in crescita”


Insegue la prima vittoria in casa il Genoa che né con Gilardino né, per ora, con Vieira è riuscito a conquistare i tre punti davanti al proprio pubblico. I tre successi fino ad ora infatti sono arrivati tutti in trasferta, ma il tecnico francese è fiducioso. «Quello che conta veramente adesso è concentrarci su quanto di buono abbiamo fatto sino ad ora. Ho visto una squadra in crescita che gioca con fiducia e questo è importante. Adesso quello che conta è continuare a lavorare bene e credere in quello che vogliamo fare. Abbiamo poi la fortuna di avere tifosi fantastici e questo è sempre importante. Per vincere in casa noi dobbiamo fare di più e non parlare solo di quello che non va bene. Nelle ultime due partite ho visto cose positive che si possono migliorare ancora. I quattro punti che abbiamo conquistato sono un bene ma c’è ancora tanto da lavorare. In settimana ho visto il gruppo concentrato su quello che deve fare in campo, dobbiamo continuare così».


Sabato i rossoblù sfideranno un Torino che dopo un’ottima partenza adesso è in difficoltà. «Ma rimane una squadra di qualità – ha spiegato Vieira – che lavora bene. Noi però siamo in un periodo positivo e giochiamo con più fiducia. Credo poi che con il supporto dei nostri tifosi faremo una bella partita. A Udine mi è piaciuto tanto vedere quanti nostri tifosi ci hanno seguito fuori casa. Per la società e per i giocatori è un punto di forza».


Fonseca tocca il tempo a Leao: “Può ancora migliorare…”


I successi rotondi contro Empoli in campionato e Sassuolo in Coppa Italia hanno portato serenità nel Milan che però nell’anticipo del venerdì sera affronterà la difficilissima sfida in casa dell’Atalanta di Gasperini. “Non è mai un buon momento per affrontare la Dea di Gasperini che è un modello da seguire anche in Europa – ha commentato Fonseca in conferenza -. Il Milan sta crescendo ed è in fiducia, ma siamo ancora un po’ lontani da quello che vorrei vedere”. Su Leao: “Ha fatto bene le ultime partite, ma non deve fermarsi. Può fare meglio e deve essere ambizioso”.


Roma, Ranieri: “Chi siamo? Dove vogliamo andare? Dobbiamo dare risposte”


“Quando riusciamo a fare degli allenamenti che dobbiamo spingere è quello che chiedo, perché se vedete io ho avuto pochi giorni da una partita all’altra per poter fare una settimana tipo e chiedere, però oggi hanno fatto un gran bel allenamento, hanno spinto, stanno entrando nelle mie idee. Non è facile quando dico che hanno cambiato tre allenatori o quattro in un anno, quattro con filosofie diverse di gioco e tutto. I giocatori sono delle spugne, però non è che tu al computer cambi una cosa, ne metti un’altra e tutto funziona, no? C’è chi reagisce subito, chi ha bisogno di più tempo per capire. Per me come tu ti alleni, giochi, per cui tutti i miei allenamenti sono a mille all’ora. Piano piano riusciranno a farlo anche in campionato, piano piano, ma ci dobbiamo sbrigare perché non a mia posta dico dicembre. Chi siamo? Dove vogliamo andare? Siamo noi i primi che ci dobbiamo dare queste risposte”, racconta il tecnico giallorosso prima della gara contro il Lecce.


Bove: ok al defibrillatore interno, ma in Italia non potrà giocare


Secondo il quotidiano La Repubblica già oggi, o al limite domani, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare un defibrillatore cardiaco sottopelle al centrocampista della Fiorentina


Ieri sera ha visto sul cellulare la partita con l’Empoli e ora quali sono i prossimi passi per Edoardo Bove? Sulle condizioni e sul futuro del centrocampista della Fiorentina ci sono ancora poche certezze, ma La Repubblica edizione fiorentina scrive che in attesa dei risultati degli esami genetici dei test che arriveranno nelle prossime settimane, è stata fatta una risonanza che avrebbe trovato un’area del cuore, il ventricolo sinistro, con una cicatrice, dalla quale potrebbe essersi generata la crisi elettrica.

Com’è possibile che nonostante il calciatore abbia svolto per anni le visite di idoneità agonistica e nonostante dopo il Covid del 2020 – su indicazione dello staff sanitario della Roma – sia stato regolarmente sottoposto a risonanza magnetica, questa cicatrice non sia mai stata vista lo spiega La Gazzetta dello Sport, secondo cui con la risonanza non si può essere certi al cento per cento che le cicatrici (molto più che visibili invece dopo l’arresto cardiaco) si mostrino.

Fin qui il presente e il passato, ma il futuro di Bove? Già oggi o al limite domani, scrive La Repubblica, i cardiologi della aritmologia di Careggi potrebbero impiantare al centrocampista della Fiorentina un defibrillatore cardiaco sottopelle. Un dispositivo che permette di tenere sotto controllo gli eventuali sbalzi del cuore il cui utilizzo è previsto dalle linee guida internazionali per le persone che hanno avuto un arresto cardiaco causato da un’aritmia che ha provocato una fibrillazione per la quale è stata necessaria una defibrillazione


Secondo il quotidiano, già oggi oppure domani dovrebbe essere fatto l’intervento in anestesia locale necessario per sistemare il defibrillatore e con quello Bove potrà condurre una vita del tutto normale, ma è presto per dire se potrà tornare a giocare e comunque non potrà farlo nel campionato italiano. Le normative italiane sono infatti molto stringenti: per avere l’idoneità agonistica devono trascorrere almeno sei mesi dall’impianto e nel nostro paese viene concessa l’idoneità a chi ha l’ICD solo per sforzi moderati e che non prevedono contatti con gli avversari perché l’impianto potrebbe comunque rompersi.




Dichiarazioni Calaiò

Emanuele Calaiò, team manager del Savoia ed ex calciatore, tra le tante, del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante TuttiAlVar, format in onda ogni giovedì su Sportitalia. “Reijnders è forse il giocatore più in forma del Milan insieme a Pulisic. Su di loro Fonseca ha dato un’impronta importante. Lui è una mezzala di qualità, che vede anche la porta, tira da fuori e fa la doppia fase. Lazio-Napoli? Conte rende partecipi e importanti tutti, anche il terzo portiere. Devono stare tutti attenti e alzare l’asticella. Almeno per quest’anno, poi, la Coppa Italia non è la priorità del Napoli, che giustamente si sta concentrando solo sul campionato. Al momento, vere alternative a Buongiorno e Rrahmani non ci sono. Raspadori? Per dare a lui un’opportunità ha cambiato modulo. Anche se Conte cambiasse tutti gli 11, non è detto che il Napoli debba perdere per forza. Il Lecce ha una grande squadra, con ottime individualità, come Krstovic e Dorgu. C’è un grandissimo DS come Corvino e sono contento per Giampaolo, che io ho avuto come allenatore: finalmente è tornato in carreggiata, era strano che non allenasse in Serie A. Per la Roma sarà una bella gatta da pelare un Lecce così. La Roma? Non si sa chi decide, sembra quasi il Napoli dell’anno scorso. Atalanta? Reparto offensivo incredibile, penso che vinca contro il Milan e proverà a comandare il gioco. Per me l’Atalanta ha anche uno dei migliori difensori del mondo al momento, ovvero Hien. Non dico un’eresia dicendo che il Napoli sia primo in classifica grazie a Conte: ha creato un gruppo unito e partecipe, sta dimostrando di essere un vincente ma giustamente ci va con i piedi di piombo, vuole scrollarsi un po’ di pressione”.

Dichiarazioni Luca Marchetti

“Sia Kiwior che Danilo sono calciatori graditi dal Napoli e i contatti ci sono, ma le trattative non sono semplici. Le squadre che hanno giocatori interessanti – ha detto Luca Marchetti, giornalista Sky, a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – non te li prestano ad inizio mercato, e chi compra punta sull’esigenza di chi vende, andando a cercare chi magari sta giocando meno in questo momento. Il lavoro della società serve a far capire a Kiwior che all’Arsenal potrebbe avere più spazio, ma non glielo stanno dando. I Gunners, dal canto loro, fanno sapere che sono disposti a vendere ma non a prestare. La Juventus, invece, vuole tenersi stretta Danilo, perché ha due infortuni nel reparto arretrato e deve già comprare un centrale. Il brasiliano è in scadenza e la sua volontà può aiutare ad ammorbidire la posizione dei bianconeri, che però non hanno tutta questa voglia di acquistare due difensori, anziché uno, a gennaio. Quelle frasi di Conte, arrivate dopo che egli stesso aveva parlato pubblicamente della necessità di investire ancora sul mercato in futuro, suonano come un messaggio a De Laurentiis, oltre che una risposta a Marotta? Conte chiede rinforzi, e li vuole in generale, non solo a gennaio. Il mister sa che la società partenopea deve mettere ancora su qualcosa, per arrivare a consegnargli quella ‘doppia squadra’ che lui verrebbe allenare, con una rosa composta da giocatori quasi intercambiabili tra loro e tutti di alto valore”.

Dichiarazioni Frustalupi

Nicolò Frustalupi, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: “Napoli è stata, a più riprese, un’esperienza bellissima per me e mister Mazzarri che ha contribuito a portare in alto il nome di Napoli dopo un periodo burrascoso. Il Napoli va in Champions anni fa sotto la gestione del mister. Poi battemmo in finale la Juventus di Conte in finale di Coppa Italia. Lavezzi-Hamsik-Cavani? Era tutta la squadra che era formata da un gruppo eccezionale. Ho un ricordo bellissimo della vittoria della Coppa Italia con tantissimi tifosi che ci vennero ad osannare alla stazione. Cavani centravanti? Deve a Mazzarri la sua esplosione, a Palermo non era un bomber e spesso giocava defilato. Il mister ricordo che ci disse che lo avrebbe fatto giocare di punta, noi cedemmo Quagliarella e Mazzarri puntò su Cavani centravanti. L’anno scorso? Siamo stati molto poco, tre mesi in tutto con la Supercoppa di mezzo e poi c’era la Coppa d’Africa di Osimhen ed Anguissa. Per noi è stata una stagione difficile, ma lo era già da prima. Come ha detto il presidente anche il mercato non fu azzeccato con le cessioni di Kim, Lozano e Ndombelè. Kvaratskhelia? E’ fortissimo, anche mister Mazzarri ha subito puntato su di lui e per quel poco che siamo stati a Napoli lui è stato tra i pochi a rendere molto bene. E’ uno che salta l’uomo, nel calcio moderno se ne vedono sempre meno di calciatori così. L’anno scorso partì anche Elmas, avevamo Zielinski e sapevamo che la situazione non era limpida. Mazzarri voleva che Elmas restasse, poi per questioni personali il calciatore decise di andar via. Il mercato di quest’anno è andato molto meglio, da Buongiorno agli altri. Conte sta facendo grandissime cose, forse non mi aspettavo il Napoli primo, ma con un allenatore così e senza le coppe è giusto che il Napoli sia lassù. Gilmour e Lobotka? Lobotka è uno di quelli fondamentali per il Napoli, è difficlmente sostituibile. Anche l’anno scorso, quando c’ero io, ha avuto un rendimento molto alto. Lui abbina la qualità all’interdizione. Gilmour lo conosco meno, è un ottimo giocatore ed il ruolo è simile a quello di Lobotka. Deve fare esperienza, ma può fare tranquillamente il titolare nel Napoli. Turn over ampio? Non so quanti ne cambierà Conte stasera, ma dalle sue parole mi pare che stasera vedremo diversi cambi. Non tutti avranno il ritmo partita, ma per gran parte della gara avranno la gamba giusta. Poi nel finale di gara saranno importanti le sostituzioni. Volevamo Lukic e poi arrivò Dendonker? Meglio non parlarne, meglio soprassedere”.

Dichiarazioni Magoni

Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: “Il ruolo di Raspadori? E’ un caso da studiare perchè è in nazionale ed è quello che ha il più basso minutaggio in campionato. Se vai in nazionale è perchè hai qualità, ma avrebbe bisogno di giocare una ventina di partite da titolare per capire quale può essere il suo impatto. Ha delle caratteristiche che entra in campo ed è subito operativo e ficcante, riesce anche a determinare, ma bisognerebbe valutarlo nell’arco di tante partite. Questo sente adesso ed ha bisogno di giocare con continuità per conservare il posto in nazionale. Conte? Il Napoli ha margini di miglioramento, ho visto un po’ di partite ed ha il potenziale per fare di più. Il Napoli vince di misura, ma con sicurezza, ma ha la possibilità di gestire più facilmente certe partite senza tenerle così aperte. Son cambiati tanti giocatori, il Napoli è reduce da una stagione deleteria. Ha dovuto affrontare un mercato difficile, penso a Di Lorenzo e Kvaratskhelia che sono stati rigenerati dal tecnico. McTominay s’è inserito in Italia in maniera velocissima, il Napoli merita di stare lì in alto”.

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