giovedì 29 maggio 2025

News calcistiche del 29-05-2025

 


Conte-Napoli, il matrimonio può andare avanti: segnali positivi


Antonio Conte riflette sul suo futuro ed i tifosi del Napoli restano col fiato sospeso per conoscere la decisione del tecnico campione d’Italia. Nelle ultime ore aumenta l’ottimismo di poterlo rivedere sulla panchina azzurra anche nella prossima stagione. Gli ultimi aggiornamenti li riferisce Gianluca Di Marzio, giornalista ed esperto di mercato Sky, sul proprio sito.


“Dopo il confronto di ieri e i contatti di oggi – in attesa di rivedersi entro sabato per la decisione definitiva – si stanno aprendo seri spiragli perché Antonio Conte possa restare. Aumenta la fiducia, cauta, in attesa che l’allenatore sciolga definitivamente le riserve. I ragionamenti sono profondi, durante il summit di ieri sono state chiarite diverse cose e il club ha dato garanzie a Conte di voler costruire una squadra importante, nel segno della continuità in un campionato prossimo con tanti cambiamenti di panchina”.


Il Chelsea vince la Conference League: il primo trofeo con Maresca

ll Chelsea trema per un tempo, sotto la spinta di Abde Ezzalzouli e del Betis, ma riesce a conquistare la Conference League con una furibonda rimonta nell’ultima mezz’ora. I biancoverdi si portano in vantaggio al 9′ con l’ex Barça, ma escono dal campo dopo il suo infortunio: Enzo Fernandez (66′), Jackson (70′), Sancho (82′) e Caicedo (91′) li puniscono sancendo il 4-1. Sfuma il primo trofeo europeo del Betis, esulta invece Maresca.



Su Sarri spunta anche l’Atalanta. Ma la Lazio è avanti


Maurizio Sarri è uno dei nomi per la panchina dell’Atalanta. Anche in questo caso, come per altre panchine della Serie A, ci sono questioni legate alle tempistiche. La Lazio, infatti, ha presentato un’offerta importante e molto concreta all’allenatore toscano (un contratto biennale da 2,8 milioni di euro a stagione) e potrebbe avere la meglio sulla concorrenza. L’Atalanta, infatti, avrebbe bisogno di tempo per formalizzare l’eventuale addio di Gian Piero Gasperini, mentre i biancocelesti sono più avanti. L’operazione, dunque, è resa difficile per le tempistiche con il club di Lotito che è in vantaggio.


Il Pisa torna in A ma cambia panchina: Pippo Inzaghi verso il Palermo


Di annunci o comunicati ufficiali ancora non ve ne sono stati, ma una cosa sembra essere ormai certa in casa Pisa: l’allenatore per il 2025-26 non dovrebbe essere Filippo Inzaghi. L’ex bomber rossonero, come abbiamo riportato nelle scorse ore del resto, sembra essere sempre più destinato a sposare il progetto del Palermo, volenteroso di puntare alla promozione per il prossimo anno.


Ecco dunque che il progetto tecnico dei nerazzurri dovrebbe cambiare, con tanti nomi che già si stanno affollando sui taccuini della società toscana. La Serie A avrà bisogno di un allenatore all’altezza in ogni caso, a prescindere dalla qualità di una rosa che verrà sicuramente rinforzata. Comunque per i tifosi del Pisa si tratterà di una delusione, ma non di una novità, dato che con l’anno prossimo saranno cinque stagioni consecutive con un allenatore diverso rispetto a quello che aveva cominciato l’anno precedente.


Come riportato da calciopisa.it infatti nel 2021-22 iniziò l’ultima annata con Luca D’Angelo, mentre nel 2022-23 fu scelto Rolando Maran, esonerato dopo solo sei giornate. Poi c’è stato Roberto Aquilani nel 2023-24, mentre nella stagione corrente abbiamo visto Inzaghi guidare la squadra. Con il suo ancora ignoto successore saranno dunque ben cinque progetti tecnici diversi in altrettanti campionati.


Milan-Allegri, tutto fatto: sarà lui l’allenatore rossonero


Massimiliano Allegri e il Milan hanno trovato un accordo: il tecnico livornese firmerà un triennale e diverrà il nuovo allenatore rossonero a partire dal 2025/26. Niente Napoli, dunque, nonostante un mezzo accordo con De Laurentiis che l’avrebbe scelto in caso di addio di Antonio Conte. Per Allegri si tratta di un ritorno, dopo l’esperienza dal 2010 al 2014 quando aveva vinto anche uno scudetto. Nel suo staff ci sarà anche Padoin, già collaboratore ai tempi della seconda avventura alla Juventus.

martedì 27 maggio 2025

News calcistiche del 27-05-2025

 


1

Al termine di Atalanta-Parma, ultimo match della lunga stagione bergamasca Gian Piero Gasperini aveva preannunciato la necessità di incontrare la dirigenza dell’Atalanta per parlare del futuro. “Dobbiamo confrontarci con la società, io ho la sensazione che molti giocatori potrebbero salutare e non sono in grado di garantire gli stessi risultati. Mi dispiace per la prima volta dover abbassare l’asticella ma andrà fatto un confronto con la società”. Detto fatto: l’incontro si è svolto nella mattinata di martedì 27 maggio a Zingonia: Gasperini ha incontrato la famiglia Percassi, il direttore sportivo D’Amico e il coproprietario del club Pagliuca e, per la prima volta, ha aperto alla possibilità di andarsene. Non si è parlato di squadra, budget, rinforzi o cessioni ma solo motivazioni alla base di una scelta che questa volta può davvero essere quella dell’addio da parte di Gasp. I Percassi hanno chiesto all’allenatore una decisione in tempi rapidi, in modo per potersi muovere eventualmente su un piano B. Ricordiamo che su Gasperini c’è la Roma, che lo corteggia da prima di Fabregas. Da capire se nelle prossime ore si farà sotto anche il Milan, che non è alla ricerca del nome giusto per il post Conceiçao.


2

Nicolò Zaniolo protagonista di un clamoroso parapiglia al Viola Park a margine della semifinale scudetto Primavera vinta dalla Fiorentina contro la Roma. Secondo la ricostruzione fatta da Sportitalia, il centrocampista ex giallorosso sarebbe entrato (non autorizzato) con fare derisorio e irriverente nello spogliatoio della squadra di Felsini per andare in bagno, alcuni ragazzi gli avrebbero chiesto cosa facesse lì, la situazione si sarebbe scaldata tra insulti e spintoni e lui avrebbe colpito un giocatore giallorosso con un pugno, scatenando una rissa che avrebbe coinvolto elementi di entrambe le squadre. “Scene pietose”, ha commentato l’allenatore dei viola Galloppa, mentre la Roma ha pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale.


3

Il calciatore fa ammenda sui social dopo l’alterco nello spogliatoio del Viola Park al termine di Fiorentina-Roma Primavera:


“Voglio chiedere scusa con il cuore per quanto accaduto ieri. So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Sono andato lì con l’unico intento di dare un segnale positivo, di stare vicino ai ragazzi in un momento difficile dopo la partita. Purtroppo, sono stato provocato verbalmente da un ragazzo e, sbagliando, ho perso la calma. È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani – ha scritto l’attaccante della Fiorentina – Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento fisicamente aggressivo. So di aver deluso qualcuno con questo episodio, ma spero che possiate capire che non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno.

Detto questo, rinnovo le mie scuse. Da uomo, da sportivo e da persona che ama questo ambiente, voglio solo ricostruire e guardare avanti con umiltà”.


4

L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci ha parlato a margine dell’inaugurazione in Salaborsa della mostra fotografica relativa alla conquista della Coppa Italia da parte dei rossoblù lo scorso 14 maggio. Il tema caldo è quello del prolungamento del contratto offerto al tecnico Vincenzo Italiano, in scadenza al 30 giugno 2026: “La volontà, tanto nostra quanto del mister è di proseguire insieme. C’è un contratto in essere e ci sono tutti i presupposti per allungare il contratto, perché vogliamo costruire un rapporto più lungo e Italiano si è sempre detto entusiasta di questa avventura a Bologna. Ci sono cose da sistemare, ma speriamo di arrivare a dama in tempi ragionevoli”. Ci sono stati diversi incontri negli ultimi giorni, cresce l’ottimismo sulla fumata bianca: “La volontà è quella di fare bene, non dobbiamo spegnere l’entusiasmo dei tifosi e l’obiettivo è continuare così, con il bel gioco, la passione. Vogliamo costruire una squadra competitiva tenendo i migliori giocatori della rosa, ma sul mercato non si può mai sapere. In caso di cessioni, ogni risorsa sarà comunque reinvestita”.


5

Fra tanti modi per dirsi addio, Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis hanno scelto quello migliore: il dialogo. Potenza di una festa scudetto che sta trascinando la città, dove nessuno vuole perdersi neanche una goccia di questa infinita felicità. Ieri Aurelio e Antonio erano sul pullman scoperto l’uno accanto all’altro. Sorridenti, festanti, rilassati. Con occhi emozionati. Oggi, i due hanno guidato la delegazione azzurra alla volta di Roma, per un’udienza privata da Papa Leone XIV. Poi, all’ora di pranzo, si sono ritrovati a casa di De Laurentiis a Roma insieme all’ad azzurro Andrea Chiavelli e al ds Giovanni Manna. Menù del giorno: il futuro. E si gioca a carte scoperte, mettendo da parte le emozioni e la gratitudine. Perché Aurelio ha regalato ad Antonio la possibilità di vivere questa incredibile avventura a Napoli, una piazza con cui da sempre voleva cimentarsi e una città che gli è entrata nel cuore. E Conte ha ridato a De Laurentiis e al Napoli lo scettro di campioni d’Italia, mettendo nuove fondamenta per un progetto vincente a lungo termine. Solo che, salvo clamorosi ripensamenti, questo è un summit di saluto, utile per trovare il modo più dolce per dirsi addio, evitando polemiche o strascichi nel tempo che rischierebbero di macchiare la bellezza di questa stagione.


domenica 25 maggio 2025

Serie A: Juventus in Champions League

 


Serie A, la Juve vince 3-2 a Venezia e va in Champions! Il Lecce batte la Lazio all'Olimpico e si salva

Sono terminati i match dell'ultima giornata di Serie A.


ATALANTA-PARMA - Il Parma chiude con una vittoria, forse la più importante della stagione. Il 3-2 all'Atalanta è tutta di Ondrejka, che nel secondo tempo ha ribaltato l'inerzia di un match che sembrava scritto: alla fine fanno festa tutti, la Dea già in Champions e la squadra di Chivu che anche il prossimo anno giocherà in Serie A.


EMPOLI-VERONA - Disastro Empoli al Castellani: vince 2-1 l'Hellas Verona e manda i toscani in Serie B.

LAZIO-LECCE -  Il Lecce vince per 0-1 sul campo della Lazio e può fare festa, per aver raggiunto il traguardo salvezza. Decide Coulibaly, salentini in inferiorità numerica per l'espulsione di Pierotti per tutto il secondo tempo. Fischi dall'Olimpico.


TORINO-ROMA - L'ultima gara ufficiale della carriera di Claudio Ranieri come allenatore termina con una vittoria amara. Il 2-0 con cui i giallorossi si impongono allo stadio Olimpico Grande Torino, infatti, non basta ai giallorossi per la qualificazione alla prossima Champions League.


UDINESE-FIORENTINA - Per il quarto anno di fila la Fiorentina si qualifica alla Conference League grazie al 3-2 rifilato all'Udinese al Bluenergy Stadium che le permette di agganciare la Lazio al sesto posto in classifica e a sorpassarla in virtù degli scontri diretti.


VENEZIA-JUVENTUS - La Juventus è in Champions League, il Venezia è retrocesso in Serie B. Al Penzo finisce 2-3 con reti di Yildiz al 25', Kolo Muani al 31' e Locatelli su rigore al 73' da una parte e di Fila al 2' e Haps al 55' dall'altra.


MILAN-MONZA 2-0-Il Milan chiude la stagione vincendo 2-0 col Monza a San Siro. Decidono le reti di Gabbia e Joao Felix nella ripresa in una serata – anzi in un’intera giornata – segnata dalla contestazione dei tifosi rossoneri, prima con un corteo da Casa Milan a San Siro e poi con una scritta in curva Sud formata dagli stessi tifosi (“Go Home”) rivolta alla proprietà Cardinale. Milan al momento settimo in classifica, Conceicao in silenzio. “I nostri sentimenti sono gli stessi dei tifosi. Tare? Gli annunci la prossima settimana” dice il ceo rossonero Furlani.


Il baby Venturino trascina il Genoa: 3-1 al Bologna


L’ultima giornata della Serie A doveva rappresentare una festa per la Coppa Italia e la conquista dell’Europa League, per il Bologna, invece consegna ai felsinei una durissima sconfitta 1-3 contro il Genoa. Holm e compagni sono distratti per tutto l’arco del primo tempo e vengono colpiti tre volte, prima da Vitinha e poi dalla doppietta del classe 2006 Venturino (26′ e 43′). Vano il 3-1 di Orsolini, il Bologna chiude la sua stagione con 62 punti e Italiano s’infuria.


venerdì 23 maggio 2025

Trionfo Napoli: è il quarto scudetto e scoppia la festa in tutta la città

 


Trionfo Napoli: è il quarto scudetto e scoppia la festa in tutta la città


Il Napoli è Campione d'Italia. Con la vittoria sul Cagliari è arrivata l'attesissima matematica certezza: ora può partire la grande festa per il quarto Scudetto, il secondo in tre anni, cancellando definitivamente la delusione della scorsa stagione. Dopo le occasioni sprecate con Genoa e Parma, stavolta la squadra di Antonio Conte sfrutta il match-point ed evita di sperare in regali dalla concorrente, peraltro vittoriosa tra le polemiche a Como.


Con questo storico quarto trionfo i partenopei fanno un balzo importante nella storia del calcio italiano: dopo aver superato Fiorentina e Lazio due stagioni fa, ora i partenopei possono staccare i tre successi della Roma e piazzarsi alle spalle delle grandi (attuali e del passato) del nord Italia. Di seguito l’albo d’oro completo della massima serie:


• Juventus - 36 (1905, 1926, 1931, 1932, 1933, 1934, 1935, 1950, 1952, 1958, 1960, 1961, 1967, 1972, 1973, 1975, 1977, 1978, 1981, 1982, 1984, 1986, 1995, 1997, 1998, 2002, 2003, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020)

• Inter - 20 (1910, 1920, 1930, 1938, 1940, 1953, 1954, 1963, 1965, 1966, 1971, 1980, 1989, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2021, 2024)

• Milan - 19 (1901, 1906, 1907, 1951, 1955, 1957, 1959, 1962, 1968, 1979, 1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2004, 2011, 2022)

• Genoa - 9 (1898, 1899, 1900, 1902, 1903, 1904, 1915, 1923, 1924)

• Pro Vercelli - 7 (1908, 1909, 1911, 1912, 1913, 1921, 1922 CCI)

• Bologna - 7 (1925, 1929, 1936,1937, 1939, 1941, 1964)

• Torino - 7 (1928, 1943, 1946, 1947, 1948, 1949, 1976)

• Napoli - 4 (1987, 1990, 2023, 2025)

• Roma - 3 (1942, 1983, 2001)

• Fiorentina - 2 (1956, 1969)

• Lazio - 2 (1974, 2000)

• Casale - 1 (1914)

• Novese - 1 (1922 FIGC)

• Cagliari - 1 (1970)

• Verona - 1 (1985)

• Sampdoria - 1 (1991)


Primo Tempo: Napoli avanti 1-0 al Maradona contro il Cagliari dopo i primi quarantacinque minuti. Decide finora il match la rete di Scott McTominay al 42', una gran sforbiciata dello scozzese che sta lanciando i partenopei verso la conquista dello Scudetto. Un primo tempo a senso unico, il Napoli fa la partita e il Cagliari subisce senza mai riuscire a impensierire Meret. I padroni di casa avrebbero potuto segnare molto prima, il vantaggio dell'inter aveva iniziato a far innervosire l'ambiente, ma la rete di McTominay ha ridato entusiasmo ai ragazzi di Conte.


Secondo Tempo: Festa al Maradona!!! Il Napoli batte il Cagliari 2-0 in un Maradona gremito e conquista il suo quarto scudetto a due anni di distanza dall'ultima volta. I gol, a cavallo tra primo e secondo tempo, di due uomini simbolo di questa cavalcata trionfale: McTominay e Lukaku. il risultato poteva essere molto più largo, Cagliari annichilito dallo strapotere e la voglia di vincere del Napoli trascinato da un intero popolo pronto a festeggiare fino a notte fonda.




Como-Inter 0-2, vittoria amara e Napoli campione d'Italia: Reina saluta "alla Zidane", perla di Correa


Il lago di Como fa da panorama a un brutto finale nel campionato dell’Inter. A oltre 800 km di distanza il Napoli risponde presente e supera senza problemi il Cagliari, rendendo vana la vittoria contro la squadra di Fabregas. Per qualche minuto i nerazzurri hanno goduto del titolo di campione d’Italia dalla tribuna, ma i gol di De Vrij e di Correa saranno utili ora solo per le statistiche. Notte amara per Inzaghi e Lautaro Martinez, in lacrime, festeggia invece Antonio Conte.


L' idea dell’Inter è chiara, provare a sognare lo scudetto ma senza rischiare infortuni in vista della Champions e Inzaghi manda in campo tutte le secondo linea. Nel Como a guidare il gruppo è Reina alla sua ultima partita prima di dire addio al calcio. Parte forte la squadra di Fabregas, che muove il pallone veloce e libera Van der Brempt per il tiro, ma il destro del difensore è debole. I nerazzurri rispondono subito con Darmian che va vicino al gol: l’esterno tira bene al volo su assist di Dimarco, ma la sua conclusione viene salvata sulla linea da Perrone.


I nerazzurri al 20′ sfruttano la loro arma migliore, la palla inattiva: Calahoglu pennella per De Vrij, che fa centro. Gli ospiti si affidano alle sgasate di Zalewski che brucia la difesa avversaria e pesca Taremi, che si fa ipnotizzare da due metri. Sul finire del primo tempo l’iraniano salta Reina e il portiere lo sgambetta, ma l’arbitro non fischia nulla. Interviene il Var e chiama Massa al monitor, che guarda le immagini e sventola il rosso allo spagnolo per DOGSO, che dà l’addio al calcio in questo modo. Da sottolineare poi gli applausi dello stadio al “numero uno” e un bel abbraccio con Sommer.


Pronti via con la ripresa e grandi proteste Como per un tocco con il gomito di Dimarco, giudicato non punibile. Passano pochi istanti e l’Inter realizza poi il raddoppio con Correa, bravo a far sedere un avversario e piazzarla. Nel finale, dopo il raddoppio del Napoli contro il Cagliari, la partita si congela e l’unica occasione capita sui piedi di Cutrone. Emozionante l’ingresso in campo di Iovine, dopo un abbraccio sentito con Fabregas: anche il difensore dà l’addio al calcio. L’ultima grande emozione fino al triplice fischio: tre punti inutili per Inzaghi, ma il tricolore va a Conte e ai partenopei.



News calcistiche del 23-05-2025

 


Conte carica il Napoli: “Tanta voglia di scendere in campo…”


In casa Napoli è tutto pronto per far partire la festa scudetto. Per completare l’opera senza preoccuparsi del risultato dell’Inter, agli azzurri serve però una vittoria al Maradona contro il Cagliari nell’ultima partita di campionato. “Il campionato lo vince chi ha dimostrato e meritato di più in 38 partite, le coppe invece sono più brevi e dipendono da diversi fattori – ha spiegato Antonio Conte in conferenza stampa -. Sentiamo la responsabilità di regalare ai tifosi napoletani qualcosa di bello e storico. La squadra sa che dobbiamo finire il lavoro“. “La squalifica? Avrò due cuori – ha aggiunto -. Uno in panchina e uno in tribuna“. Poi sulle polemiche arbitrali e l’utilizzo del VAR: “Devo stare attento, perché la risonanza che ho io è diversa da quella che hanno tanti altri“.


LA CONFERENZA DI CONTE


Cosa si prova il giorno prima dell’appuntamento decisivo?

“Si prova sicuramente tanta voglia di scendere in campo e di giocare questa partita. Veniamo da una stagione molto stressante e chiaramente questa potrebbe essere l’ultima gara che per me chiude un anno in una nuova piazza, in un ambiente nuovo dove sentiamo la responsabilità di regalare ai tifosi napoletani qualcosa di bello e storico”


Duello Napoli-Inter: vincerà la più forte o la più brava?

“La mia esperienza mi ha sempre detto che i campionati li vincono le squadre che hanno dimostrato e meritato di più. Si parla di 38 partite. A differenza dei tornei brevi, dove a volte è importante il sorteggio o le squalifiche o gli infortuni, il campionato ha tante partite per delineare chi merita. Bisogna dimostrare regolarità di risultati e prestazioni e avere la capacità di gestire situazioni positive e negative”


Serve più coraggio, resilienza, umiltà o cuore?

“Io posso essere specialista in vittorie, è vero. Ma lo sono anche in sconfitte. La mia carriera parla chiaro. Ho perso anche delle finali da calciatore. Cerco di essere specialista nell’aiutare il mio club e i miei ragazzi a cercare di fare del nostro meglio. Se poi il nostro meglio ci porta a essere vincenti, sarà una grandissima soddisfazione. Non voglio che si dimentichi che in carriera ci sono sia delle vittorie, sia delle sconfitte- E questo mi ha creato una scorza molto dura che mi ha fatto diventare anche cattivo in certe situazioni. La squalifica? Mi spiace, perché vorrei essere accanto ai ragazzi e di fronte ai tifosi per guidare la squadra. Ma ho grande fiducia nello staff, nei tifosi e nell’ambiente che si creerà allo stadio. Avrò due cuori. Uno in panchina e uno in tribuna”


Come ha vissuto la settimana?

“Distrarsi in questo momento è umanamente difficile. Mi distraggo solo quando mangio, più a cena che a pranzo. E se riesco a dormire. E’ stata una settimana corta, ma intensa e piena di emozioni. La mente porta ovunque e dobbiamo cercare di rimanere focalizzati, lavorare e prepararci bene per questa gara. Questo match è il più importante della stagione in assoluto. Deciderà che tipo di stagione abbiamo fatto. Se sarà ottima o superlativa”



Cagliari, Nicola: “Con il Napoli non ci sarà Caprile “


Il Cagliari si prepara ad affrontare la sfida scudetto con il Napoli e per farlo dovrà far a meno di due suoi titolari come spiegato da Davide Nicola in conferenza stampa: “Di certo non ci saranno Gaetano e Caprile, che ha giocato infortunato nella gara contro il Venezia. Lo ringrazio per essere rimasto in campo nonostante il problema. Purtroppo è una distrazione di primo grado alla gamba. Zortea sta facendo un’ecografia, Pavoletti dovrebbe esserci. Luvumbo. Domani vedremo una grande gara, sembra che Como e Cagliari siano diventati crocevia per lo scudetto. Se lo giocheranno Inter e Cagliari. Noi siamo persone serie e faremo la nostra gara



Milan, Reijnders nel mirino del City: trattativa avanzata


Il Milan sta per concludere la propria stagione, con una prossima annata che vedrà la formazione rossonera non disputare alcuna competizione europea. Senza gli introiti derivanti dalla qualificazione alla prossima edizione della Champions League, i meneghini possono considerare la possibilità di cedere uno dei propri pilastri per non dover incombere nella probabilità di vedere il bilancio chiudere nuovamente in rosso (le stime parlano dell’opzione conti in rosso già per la stagione 2024/25). E non è una novità che il Manchester City stia seguendo con insistenza la pista che porta a Tijjani Reijnders.


TRATTATIVA AVVIATA – Secondo quanto viene riportato da Sky Sport, la trattativa fra i Citizens e i rossoneri è ben avviata e il dialogo fra le parti si trova in uno stato che viene definito avanzato. Dopo mesi di lunga e attenta osservazione, gli SkyBlues di Guardiola hanno deciso di muoversi con decisione nella direzione del centrocampista olandese e del club rossonero. Reijnders è l’obiettivo principale per la mediana del Manchester City, decisa a rifarsi il look. Il tecnico catalano è fra i principali sponsor dell’ex AZ Alkmaar e ora sta valutando insieme alla dirigenza inglese quale sia la miglior offerta da presentare a livello contrattuale per il giocatore e dal punto di vista economico per il Milan.


Juve, prima la Champions poi il mercato: sogno Osimhen per l’attacco


La priorità è il posto in Champions. Pochi dubbi su quello che davvero conta da qui alla fine della stagione per la Juve. Per quello bisognerà attendere domenica sera, poi si penserà al Mondiale, una parentesi rosa tra un’annata e l’altra, una sorta di terra di nessuno in cui non si è ancora nel 2025-’26 ma nemmeno più nel 2024-’25. Soprattutto per il mercato. C’è la finestra garantita dalla Fifa, vero. Ma la Juventus, comunque, volerà negli Usa con un allenatore che probabilmente non ci sarà più soltanto qualche settimana dopo, e con giocatori che se ne andranno o torneranno dai prestiti.


Proprio per questo, al di là di Usa 2025, c’è da valutare bene l’attaccante (o meglio gli attaccanti) per la prossima stagione, visto che Vlahovic e, molto probabilmente, Milik se ne andranno. Gli obiettivi principali sono bomber di valore assoluto. La prossima è una stagione che non si può proprio fallire e il problema del gol deve essere risolto nel modo più drastico possibile, e cioè con qualcuno che garantisca un bottino consistente sotto rete. Per questo, per l’acquisto di una punta di livello mondiale, non si baderà a spese. In pole position c’è sempre Osimhen, che ha una clausola di 75 milioni valida per il mercato estero ma che comunque ha una valutazione particolarmente elevata.


Costa 75 anche Gyökeres, l’attaccante svedese dello Sporting Lisbona, la vera rivelazione tra i bomber europei. Ci sono poi le ipotesi che arrivano da Bergamo, come Lookman e Retegui, che prevedono un’eventuale uscita tra i 40 e 50 milioni di euro. Per garantirsi la certezza di mettere la parola fine ai problemi in attacco, insomma, bisogna essere disposti ad aprire in modo consistente i cordoni della borsa.


Ufficiale: Brescia deferito, rischia la penalizzazione e la Serie C


Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare le società Brescia (Serie B) e Trapani (Girone C di Serie C) nonché i rispettivi legali rappresentanti e dirigenti per una serie di violazioni di natura amministrativa.


Nel dettaglio tutti i deferiti.


BRESCIA CALCIO S.p.A.


Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato della società Brescia Calcio S.p.A., sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025.


La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria.


F.C. TRAPANI 1905 s.r.l.


Valerio Antonini e Vito Giacalone, rispettivamente amministratore unico e procuratore della società F.C. Trapani 1905 s.r.l., sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025.


La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria.


Serie B, play off: vittorie di Spezia e Juve Stabia nell’andata delle semifinali


La Juve Stabia continua a stupire e vince l’andata delle semifinali dei play-off di serie B con la Cremonese, che trova però la rete che tiene aperta la sfida in vista del ritorno. Ipoteca la finale per la A lo Spezia con il 2-0 di Catanzaro.



Kvaratskhelia: “So quanto sia forte l’Inter, il Napoli penso vincerà lo Scudetto”


Khvicha Kvaratskhelia si appresta a vivere la sua prima finale di Champions League della sua carriera e lo farà contro l’Inter. Il georgiano è stato uno dei protagonisti del Media Day del PSG organizzato dalla UEFA. La stella ex Napoli ha parlato dell’ultimo atto della massima competizione europea raggiunto dopo appena 5 mesi dal suo arrivo a Parigi e dell’ultima giornata thriller di Serie A con la sua ex squadra e proprio i nerazzurri che si giocano lo Scudetto.


Kvaratskhelia ha così presentato la finale esplicitando tutta la sua emozione per essere arrivato a questo traguardo in così poco tempo dall’inizio della nuova avventura al PSG: “Quando ho firmato non avrei mai immaginato di arrivare in finale di Champions League così in fretta. Sono felice di essere qui e di avere questa opportunità, è come un sogno. Il mio è stato un cammino molto lungo, con molti ostacoli che ho superato. Porterò sempre con me la Georgia, mi ha dato tutto e sono molto orgoglioso di essere orgoglioso. Voglio aiutare il mio paese perchè è difficile per noi arrivare a questi livelli!”.


Kvaratskhelia potrà dire la sua nella preparazione della partita con l’Inter, visto la sua esperienza in Serie A in cui ha avuto modo di vedere da vicino i pregi e i difetti della squadra allenata da Simone Inzaghi: “Penso che Luis Enrique non abbia bisogno del mio aiuto, sono più bravi di me. Qualcosa posso dire avendoci giocato spesso, so quanto siano forti. Se ci sarà bisogno di me, dirò qualcosa”. Nell’intervista a Sky Sport, il georgiano ha detto la sua anche sulla lotta Scudetto arrivata all’ultimo atto. Kvara non ha dubbi su chi trionferà: “Io, Fabian Ruiz e Gigio Donnarumma amiamo il Napoli. Penso che vinceranno lo Scudetto e sarà una festa per la gente di Napoli, lo meritano”.

domenica 18 maggio 2025

Serie A: IL PUNTO DOPO LA 37MA GIORNATA

 


Il Napoli non è andato oltre lo 0-0 in casa del Parma nella 37a giornata di Serie A, ma a differenza dell'Inter - fermato sul 2-2 in casa dalla Lazio - il pareggio ha un forte profumo di vittoria. Gli Azzurri di Conte hanno mantenuto il punto di vantaggio in testa alla classifica sui nerazzurri, ma devono ringraziare il laziale Pedro autore di una doppietta a San Siro con il rigore del definitivo pareggio realizzato al 90'. Agli uomini di Inzaghi non sono bastati i gol di Thuram e Dumfries per completare il sorpasso su un Napoli fermato anche da tre legni al Tardini.


La Juventus ha battuto 2-0 l'Udinese e consolidato il quarto posto quando manca una sola giornata al termine del campionato. I ragazzi di Tudor l'hanno spuntata grazie ai gol di Nico Gonzalez e Vlahovic nella ripresa, che permettono loro di rimanere padroni del proprio destino. A insidiare i bianconeri nell'ultimo turno ci sarà ancora la Roma, che all'Olimpico ha battuto 3-1 un Milan in 10 dal 21' per l'espulsione di Gimenez (gomitata a Mancini), e la Lazio, che ha strappato un 2-2 all'Inter a San Siro. Aritmeticamente fuori dai giochi, oltre ai rossoneri, anche Fiorentina e Bologna, con i viola che hanno battuto 3-2 i rossoblù nello scontro diretto.


Nella lotta salvezza in Serie A per non retrocedere è il Cagliari a fare festa dopo il 37esimo turno. Con una larga vittoria per 3-0 sul Venezia, infatti, i sardi conquistano matematicamente la conferma nella massima serie e inguaiano i lagunari che all'ultima giornata se la vedranno con la Juventus per una speranza salvezza ridotta al lumicino. Nonostante il successo del Lecce contro il Torino (1-0) e dell'Empoli in rimonta contro il Monza (1-3) salentini e toscani si giocheranno la permanenza in A all'ultima giornata, con lo scontro diretto degli azzurri contro il Verona (1-1 contro il Como) che non permette agli Scaligeri di salvarsi. Con lo 0-0 contro il Napoli, anche il Parma si giocherà le chance salvezza all'ultimo turno.

Monza-Empoli 1-3

L'avvio è in favore dei toscani, con Pizzignacco chiamato a salvare su Fazzini. Ma al 30' i biancorossi passano con Birindelli sfruttando la disattenzione difensiva degli azzurri sbilanciati in avanti, con un contropiede fulmineo dei brianzoli per l'1-0. Nella ripresa è Colombo al 49' a rimettere il match in equilibrio, poi al 52' è Viti a mettere la freccia con uno stacco di tesa su cross di Cacace che regala agli azzurri un gol importantissimo. La sfortuna poi si abbatte sul Monza, con la rete dell'1-3 per l'Empoli propiziata da Gyasi con la conclusione che impatta prima sul palo e poi sulla schiena di Pizzignacco.

Cagliari-Venezia 3-0

Ai sardi bastano 12' per sbloccare la partita e portare la sfida dalla loro parte, con il cross su punizione di Augello che trova pronto Mina che incorna battendo Radu. Rossoblù che trovano poi il raddoppio al 41' con Piccoli col brivido, con Pairetto che annulla per una presunta irregolarità (pallone fuori al momento della battuta del corner) salvo poi dare per buona la rete dopo il check del VAR. A chiudere i discorsi al 71' è Deiola con una rete sensazionale di destro a giro che non lascia scampo a Radu.

Lecce-Torino 1-0

Dopo un primo tempo senza grosse occasioni, i salentini la sbloccano in avvio di ripresa al 46' con un gol meraviglioso di Ramadani che con un destro potente da fuori area mette il pallone sotto il sette battendo Milinkovic-Savic.

Parma-Napoli 0-0

I Ducali fanno la partita fino alla mezz'ora, ma rischiano al 33' e vengono salvati dal palo sulla perla di Anguissa che prima fa sombrero a Leoni e poi a incrociare al volo centra il legno. Nella ripresa, tra le notizie che arrivano da San Siro, il match si addormenta fino al recupero quando Lovik stende Neres in area con Doveri che indica il dischetto, ma è il check al VAR che salva gli emiliani col rigore tolto.

Verona-Como 1-1

Dopo una fase di studio, al 29' i Lariani passano in vantaggio con Caqueret al termine di un'azione corale degli uomini di Fabregas. Nella ripresa, dopo rimpalli e contro rimpalli, gli Scaligeri pareggiano al 70' con Lazovic.


News calcistiche del 18-05-2025

 


Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Parma-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.


- C'è un filo di preoccupazione o è dentro la normalità?


“Niente normalità, stai arrivando a fine stagione e hai la fortuna di giocarti qualcosa di importante. Non possiamo definirlo all'insegna della normalità, ma all'insegna dell'obiettivo che era nelle nostre menti. Il nostro obiettivo è stato raggiunto ed è quello di arrivare in Champions, togliendo un posto a chi aveva moltti più punti di noi. Anche l'obiettivo di dare fastidio è stato raggiunto. Adesso vediamo quanto vogliamo dare fastidio. Una pressione che ci siamo meritati di vivere. La preoccupazione non la chiamo nemmeno così, c'è l'incognito. Prepari tutto al meglio, poi c'è l'imponderabilità della situazione. C'è il difensore del Genoa che si sgancia senza motivo e va in area e fa gol. E' sia in positivo che in negativo, noi ci auguriamo che sia a favore nostro".


- Come ha attutito il pari la squadra? Come sta McTominay e il recupero di Neres?


 "Il pari col Genoa ci ha dato molto fastidio, l'ho rivista e l'abbiamo dominata in lungo ed in largo. Il Genoa è entrato 8 volte in area, per chi non l'ha vista bene, ho visto alcuni commenti sulla partita che sicuramente mi hanno lasciato perplessi. Ci sono gare in cui può accadere, è accaduto al City col Southampton retrocesso non so da quanto, è finita 0-0 mettendo a rischio la Champions. Il calcio non è matematica, c'è l'imponderabile. Noi dobbiamo indirizzare le cose dalla nostra parte, una vittoria avrebbe detto tanto a differenza del pari ma quello è il passato, il presente è Parma e dovremo affrontarlo con tutte le nostre forze, voglia, una squadra in ottima salute e che si gioca la salvezza e che ha stoppato l'Inter e battuto la Juve. McTominay ha avuto qualche problemino, più di uno, ma come vi dico sempre troveremo sempre la soluzione a prescindere. Il gruppo è fidato, ha superato difficoltà importanti e cercheremo di troare sempre la soluzione. Neres ha recuperato, la settimana scorsa si era allenato mezza volta con noi, ha fatto 8-10 minuti, era quella la sua autonomia, s'è allenato sempre con noi, ha aumentato l'autonomia ma viene da 50 giorni fermo e non può certo essere pronto da titolare".


- I 90' di domani sono i più difficili, quali sono le insidie?


"Stanno nella classifica, basta guardarla, loro lottano per salvarsi e quando è così tiri fuori le unghie, ti si allungano i denti e troveremo una squadra combattiva per fare risultato per salvarsi".


- Conosce tutto dei suoi giocatori, che sensazioni ha pure a livello umano?


"Le sensazioni è che loro sanno che stanno giocando per un obiettivo che è differente rispetto ai grandi club. Per una piazza come Napoli è storico, basti pensare che due anni fa non si vinceva da 33 anni. Si sa la differenza, ma anche che tipo di differenza: chi è abituato la vive più tranquillo, chi non lo vive spesso è tutto l'ambiente che diventa molto ansioso e carico di tensione che dovremo cercare di tenere nel giusto peso. Dovremo essere bravi e i ragazzi sanno cosa vuol dire vincere uno scudetto a Napoli. Sappiamo cosa rappresenta, sono eventi che non capitano spesso, se hai la fortuna di esserci sai che rimani nella storia di Napoli".


- Come si vive una vigilia del genere?


"Io sento una grande responsabilità, forse fin troppo. Sento che sulle spalle gravita un peso importante, ma ho le spalle larghe per vivere queste situazioni, ma non nego che comunque è un bel carico, che in altre piazze non hai, perchè sono più abituati a vivere queste situazioni. Vogliamo ripagare e lo stiamo facendo, non dimentichiamo che ci è stato chiesta una bella torta e l'abbiamo fatto, che è il ritorno in Champions League. Abbiamo rivalorizzato la rosa, abbiamo ricreato un'euforia che è arrivata con i sold out al Maradona. Ora dobbiamo mettere la ciliegina, che però rappresenterebbe la storia di tutto questo, di essere ricordati per sempre. Abbiamo voglia di fare qualcosa di straordinario, ma abbiamo già fatto tanto per il club e la città, però quello che dico ai ragazzi è che dobbiamo avere l'ambizione di essere ricordati. A Napoli si è ricordati se imprimiamo i nomi e cognomi in una vittoria".


- Contemporaneità con l'Inter e come si isola la squadra?


"Si aggiorneranno loro, averli sicuramente è importante. Il risultato però non potrà condizionare una o l'altra squadra, in certe situazioni non si può speculare ma pensare a fare il tuo, possibilmente a vincere sapendo che ci saranno difficoltà. Dobbiamo pensare a noi".


Al termine della conferenza, mentre Conte usciva dalla sala stampa, gli è stato chiesto: "Se fosse un giornalista metterebbe McTominay tra i titolari per la partita? Pronta la risposta dell'allenatore del Napoli: "McTominay lo metto in campo anche se è zoppo". 


Preziosa Lombardi


Napoli Magazine


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L'EX - Donadoni: "Il Napoli è favorito per lo scudetto, ma non deve aspettarsi un regalo della Lazio a San Siro, deve fare sei punti"


Roberto Donadoni allenatore, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Visti gli incontri rimasti e il punto di vantaggio che il Napoli ha in classifica, la formazione di Conte è favorita. Credo che la prossima giornata sarà quella decisiva perché gli azzurri andranno a Parma, sul campo di una squadra che contro le grandi quest’anno si è espressa su ottimi livelli e che ha motivazioni importanti alla luce della matematica salvezza ancora da conquistare. Inzaghi contro la Lazio non avrà un match semplice emagari i suoi calciatori inconsciamente saranno un po’ distratti dall’avvicinarsi della finale di Champions League. Il Napoli, però, non potrà aspettarsi un regalo dai biancocelesti a San Siro: gli azzurri dovranno fare sei punti, così si metteranno al sicuro da qualsiasi tipo di sorpresa"



RAI - Venerato: "Juventus, contatti con gli agenti di David, ma Osimhen resta la prima scelta, bianconeri anche su Conte, ma ADL vuole tenerlo garantendogli un mercato da sogno"


Ciro Venerato, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito della Rai: "Notizia assolutamente confermata: anche la Juve è sulle tracce di David. Cristiano Giuntoli ha avuto un colloquio con i suoi agenti giunti in Italia la scorsa settimana. La società bianconera (anche questo è certo) dovrà reperire due punte. Osimhen è la prima scelta. I bianconeri avrbbero presentato già un'offerta ufficiale al Napoli: 80 più bonus. David piace anche perché svincolato. Senza Champions preferirebbe sempre i bianconeri? Non a caso Giuntoli segue anche Zirkzee, Hojlund, Lucca e Kristovic. Sarà calda l'estate su l'asse Napoli- Torino. La Juve vorrebbe Antonio Conte ma dovrà fare i conti con Aurelio De Laurentiis. Il patron non intende rescindere il contratto col top coach salentino garantendogli un mercato da sogno. Basterà per trattenerlo? Lo sapremo solo a fine stagione. Dopo un faccia a faccia con la società. A bocce ferme. Prima c'è uno scudetto da vincere. Non sono ammesse polemiche o distrazioni".


Volpecina: "Parma-Napoli, gli azzurri devono concentrarsi solo sulla gara, senza commettere errori che possono essere fatali"


"La vigilia di gare come questa ha un peso emotivo enorme. Ma poi al calcio d'inizio finisce tutto. Pensi solo a vincere la partita -. ha detto Giuseppe Volpecina, dirigente ed ex terzino, è intervenuto al programma Radio Marte Sport Show su Radio Marte - La frenesia della vigilia è travolgente. È meraviglioso arrivare allo stadio ed entrare in campo tra centomila tifosi. Poi però bisogna esser bravi a spegnere tutto. E concentrarsi solo sulla gara, sull'avversario da marcare, sul lavoro da fare insieme ai compagni. Per novanta e più minuti nella testa ci deve esser spazio solo per quello". Volpecina è fiducioso. Il Napoli è padrone del suo destino. "Ed esiste una chiara differenza di valori come dimostrano i punti conquistati in classifica dalle due formazioni. Bisogna restare concentrati su ogni minimo dettaglio. Non commettere errori. Anche la distrazione di un millesimo di secondo può esser fatale come è avvenuto domenica sera contro il Genoa. È molto importante anche dormire bene la notte precedente la gara. Bisogna ricaricare le energie ed arrivare belli carichi alla sfida. Vincere lo scudetto con il Napoli è stata l'emozione e la soddisfazione più grande della mia vita".



NEWS - Caos in Serie B, rinviati i playout tra Salernitana e Frosinone


La Serie B ha disposto "il rinvio delle gare di Play-Out" tra Salernitana e Frosinone "in programma il 19 e 26 maggio 2025". La decisione arriva "considerata la necessità di tutelare l'equa competizione e salvaguardare la regolarità del Campionato" relativamente alla "conclusione delle indagini inviata alla LNPB dalla Procura Federale in data odierna dalla Covisoc". 



SERIE A - Genoa-Atalanta 2-3: decisiva la rete di Retegui al 90'


Un gol di Retegui al 90' regala all'Atalanta 3 punti in una partita molto divertente e combattuta. Prive di reali obiettivi di classifica, Genoa e Atalanta si sono affrontate a viso aperto, con i padroni di casa due volte in vantaggio grazie alla doppietta di Pinamonti e sempre raggiunti dagli ospiti, dapprima grazie a una magia di Sulemana dalla distanza e poi dal gol di Daniel Maldini. All'ultimo respiro il gol vittoria di Retegui, contestato dai genoani dal momento che De Ketelaere non si è fermato malgrado l'infortunio occorso a De Winter proprio davanti a lui.


giovedì 15 maggio 2025

News calcistiche del 15-05-2025

 


Bologna, notte magica: batte il Milan e conquista la Coppa Italia!


Il Bologna ha battuto 1-0 il Milan nella finalissima di Roma e conquistato la terza Coppa Italia della sua storia, tornando al successo a 51 anni di distanza dall’ultima volta. Dopo un primo tempo equilibrato e molto teso è stato di Ndoye, a inizio ripresa, il gol che ha deciso la serata dell’Olimpico. I cambi di Conceiçao, al contrario di quanto avvenuto venerdì scorso in campionato, non sono bastati a ribaltare le sorti del match. Per i rossoneri prosegue dunque il digiuno che dura ormai dal 2003.



Mancini: “Per la Sampdoria io ci sarò sempre…”


Dopo la clamorosa retrocessione in Serie C che ha lasciato sotto shock una metà di Genova arrivano le parole di Roberto Mancini, consigliere ed ex bandiera della Sampdoria, che sul proprio profilo Instagram e nel corso di un’intervista a Il Secolo XIX ha voluto mandare un messaggio a tutti i tifosi blucerchiati: “Il momento è difficile, il più difficile. Però i tifosi della Sampdoria sono tifosi speciali da sempre e sapranno essere vicini alla squadra e alla società anche in questa circostanza. A loro dico quello che diceva Paolo Mantovani, finché i tifosi della Sampdoria canteranno, non avremo problemi per il futuro”.


“Se Evani e Lombardo ci fossero stati dall’inizio, la Samp avrebbe fatto i playoff – ha aggiunto l’ex ct – Ma ormai non ha più nessun senso parlare di queste cose. Bisogna invece metabolizzare quello che è successo, rimboccarsi le maniche e sperare che le cose possano velocemente migliorare. I i tifosi sono i migliori del mondo, lo saranno sempre, lo saranno anche in Serie C. Sono sicuro che la squadra potrà contare sempre sul loro appoggio”.


“Io per la Sampdoria ci sarò sempre, l’ho detto e lo ribadisco. Però purtroppo non posso più giocare – ha continuato Mancini, che però ha detto di non aver ancora parlato col figlio Andrea del suo futuro e di quello del club – No, come si fa adesso? È troppo presto, non sono trascorse nemmeno ventiquattro ore, adesso non è certo il momento di pianificare ma soltanto quello di metabolizzare quello che è successo per provare a ripartire. Bisogna sperare che dopo anni difficili, difficili come non ce ne sono mai stati, possa invece iniziare un periodo nuovo”.


Sulla retrocessione: “Non sta a me giudicare cosa è stato o non è stato fatto. Io ho seguito soltanto un po’ di allenamenti nell’ultimissima parte della stagione, non posso sapere le dinamiche all’interno della società. Io non sono un esperto di Serie C, è una categoria che non conosco. La Serie B è già un torneo molto complicato, so che la Serie C lo è ancora di più. Ci vogliono le conoscenze adatte, le competenze adatte, però adesso è presto per andare oltre”.

Infine Mancini ha dichiarato di non aver ancora sentito il presidente Manfredi (“No, non ci siamo sentiti. Credo che il momento sia molto complicato, lo è per tutti…”) e ha lanciato un appello ai tifosi e a tutto l’ambiente: “Quello di restare uniti più che mai. Di questo adesso c’è bisogno: di compattezza e unità”. 


Parma-Napoli, la designazione di Guida come Avar scatena i tifosi nerazzurri


A centottanta minuti dalla fine del campionato Napoli e Inter si stanno giocando lo scudetto con un punto di differenza a favore degli azzurri di Antonio Conte. Le ultime due partite saranno decisive per decidere la squadra campione d’Italia e la prima vede il Napoli ospite del Parma e l’Inter pronta a scendere in campo a San Siro contro la Lazio. Con la pressione ai massimi livelli, anche la designazione arbitrale è stata attesa con ansia: Chiffi per Inter-Lazio e Doveri per Parma-Napoli. A far storcere il naso ai tifosi dell’Inter, soprattutto sui social, è la designazione completa del match di San Siro che nella squadra arbitrale scelta vede anche la figura di Marco Guida come AVAR del match, ovvero assistente del Var che è Di Paolo.

Il motivo è da ricercare nelle parole che lo stesso Guida, della sezione arbitrale di Torre Annunziata, qualche settimana fa aveva pronunciato annunciando la decisione di non voler più arbitrare a Napoli: “Io e Maresca abbiamo deciso di non arbitrare a Napoli poiché il calcio viene vissuto in maniera diversa da altre città come Milano. Vivo la città di Napoli e abito in provincia, è una scelta personale. Quando ho commesso degli errori non era così sicuro passeggiare per strada o andare a fare la spesa”.

Per questo la reazione social non si è fatta attendere da parte dei tifosi dell’Inter una volta letto il nome del direttore di gara campano tra gli assistenti al Var per una partita fondamentale per la corsa scudetto come quella contro la Lazio. Come può essere sereno durante il match di San Siro? Questa è la domanda che spopola sottolineando l’anomalia e la contraddizione.


Udinese, Solet accusato di violenza sessuale. Il club non commenta


Il calciatore dell’Udinese accusato di violenza sessuale sarebbe il difensore francese Oumar Solet, di 25 anni: lo rende noto il quotidiano friulano Messaggero Veneto specificando che il suo legale di fiducia, Maurizio Conti, non ha inteso rilasciare dichiarazioni, a tutela di tutte le persone coinvolte nella vicenda. Secondo una testimonianza raccolta in esclusiva dal Gazzettino, si sarebbe, tuttavia, trattato di un rapporto consenziente: “Nella casa del calciatore c’erano tante persone – ha rilevato – La donna che l’ha denunciato era già uscita con lui in passato. Si sono baciati e si sono appartati in camera con un’altra coppia, senza che ci fosse alcuna costrizione”.


Secondo quanto ricostruito dal TGR Friuli Venezia Giulia l’episodio si sarebbe consumato domenica sera, nell’appartamento dove l’atleta vive. Assieme a lui c’erano altri due amici che in serata, dopo l’identificazione – avvenuta anche grazie alla collaborazione del calciatore – sono stati, a loro volta, denunciati in stato di libertà per la medesima ipotesi di reato.


La Sampdoria dopo la caduta in C: “Rialzarsi non sarà semplice…”


Dopo un assordante silenzio seguito alla sportivamente drammatica serata di ieri, quando è arrivata la retrocessione in Serie C, categoria mai toccata in 79 anni di storia, la Sampdoria torna a parlare, e lo fa con comunicato diffuso attraverso i propri canali ufficiali, che di seguito riportiamo integralmente:


“La retrocessione maturata ieri rappresenta uno dei momenti più dolorosi e significativi nella storia dell’U.C. Sampdoria.

Un epilogo amaro che impone un’assunzione di responsabilità piena, collettiva e non differibile.

Nel corso della stagione la proprietà ha sostenuto il progetto con investimenti significativi tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico, puntando in ogni ambito su professionisti di primo livello, con l’ambizione di riportare la Sampdoria ai vertici.

Questo, tuttavia, non è bastato. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza, da errori e da dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile.

Il primo pensiero va ai nostri tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere.

Sappiamo che le parole non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il primo passo verso un impegno rinnovato.

L’U.C. Sampdoria ha una storia e un’identità che la proprietà, la dirigenza e la squadra sono chiamati a rispettare e a proteggere.

Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione per restituire al club la dignità che merita.

Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l’unica direzione possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a ogni persona che ama questa maglia”.



David dice addio al Lille. Inter, Juve e Napoli nel futuro?


Il futuro di Jonathan David è tutt’altro che certo. Se l’attaccante canadese è sicuro di lasciare il Lille a fine stagione a parametro zero, c’è ancora incertezza su quale sia la prossima destinazione. Se Inter e Juventus ci hanno provato più volte negli ultimi mesi, l’unica ad avere convinto David sembrerebbe essere il Napoli.


Secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà su X, la trattativa tra il bomber nordamericano e la squadra partenopea sarebbe ben avviata, anche se ancora lontana dalla dirittura d’arrivo. I presupposti per chiudere l’affare ci sono anche perché il Napoli avrebbe accettato di inserire una clausola rescissoria nel contratto in seguito all’incontro tra gli agenti del giocatore e il ds partenopeo Giovanni Manna. Inoltre Aurelio De Laurentiis avrebbe dato il proprio benestare anche sullo stipendio che si aggirerebbe sui cinque milioni a stagione più bonus alla firma, condizioni che club come Inter e Juventus non avrebbero accettato tanto da richiedere uno sconto.


Ciò che frena il Napoli sarebbe proprio l’entourage di David che chiede una serie di commissioni considerate “esagerate” da parte della squadra campana, un nodo che potrebbe frenare la trattativa. Nel caso l’operazione non dovesse andar a buon fine, il Napoli si starebbe comunque tutelando con Darwin Núñez, autore di una stagione sottotono con il Liverpool e per questo motivo deciso a puntare su nuove esperienze.


DAVID ANNUNCIA L’ADDIO AL LILLE: “È ORA DI SALUTARVI”

Con un emozionante video pubblicato sul proprio profilo Instagram, Jonathan David ha ufficializzato il suo addio al Lille. “Ogni storia ha un inizio e una fine. Volevo dirvi personalmente che, dopo così tanti anni al club, è ora di salutarvi. Ho trascorso cinque stagioni meravigliose qui, so che non è sempre stato facile, ma spero che con i miei gol e le mie esultanze sia riuscito a portarvi un po’ di gioia. In particolare il campionato francese e anche la Supercoppa e credo che con questi due trofei insieme, abbiamo portato molta gioia e piacere. Vorrei ringraziare tutti i miei compagni di squadra, tutti gli allenatori, lo staff, il team tecnico e medico, i dirigenti, tutti quelli che ho incontrato e con cui ho trascorso mesi al club. Grazie di cuore per tutto ciò che mi avete dato personalmente in questi anni. Grazie dal profondo del mio cuore e, infine, ai tifosi. So che non ho avuto un inizio facile, ma mi siete sempre stati accanto. Mi avete sostenuto in tutti i momenti difficili e per questo vi porto davvero nel cuore e vi ringrazio infinitamente per tutti i bei momenti che abbiamo condiviso. Siete stati dietro alla squadra, dietro a me, incoraggiandoci, permettendoci di vivere stagioni come quelle che abbiamo avuto. Grazie”.


Juan Jesus carica il Napoli: “Non voglio mancare in questo finale”


Juan Jesus sta lavorando per tornare e aiutare il Napoli in questo momento decisivo per la lotta scudetto. In un’intervista il difensore ha esplicitato tutta la determinazione per recuperare in vista dello sprint finale del campionato. Il brasiliano ha allertato sulle difficoltà della prossima sfida con il Parma in programma domenica 18 maggio alle 20.45 al “Tardini”.


Juan Jesus ha parlato del suo rientro in campo in vista del rush finale della Serie A: “Il recupero procede bene: sto facendo di tutto per rientrare il prima possibile, nonostante all’inizio si ipotizzava che la mia stagione fosse finita. Sto facendo terapie di mattina, pomeriggio e sera per non concludere così la mia stagione e rientrare in campo al più presto: voglio essere al 100% per aiutare la squadra in questo momento storico e complesso. Voglio esserci anche io”. Il centrale nelle dichiarazioni rilasciate a Radio Crc ha rivelato quello che sta dicendo Antonio Conte alla squadra in questo momento delicato: “Quando c’è la voglia di fare bene e aiutare nella squadra è un valore aggiunto. Siamo ragazzi che lavorano tanto, il mister ci sprona sempre a dare il 100%”. Juan Jesus ha così continuato: “Stiamo facendo di tutto per rendere storico quest’anno. Sappiamo cosa è successo l’anno scorso e vogliamo dimostrare subito che la storia è cambiata. Nessuno a inizio stagione diceva che il Napoli avrebbe lottato per lo scudetto: essere lì oggi a due partite dalla fine è un qualcosa che ci fa onore ed è la prova del lavoro che abbiamo fatto dal ritiro fino alla fine”.


Il brasiliano ha poi presentato la prossima gara in trasferta con il Parma: “È una squadra forte, quando ci abbiamo giocato contro al Maradona ci ha messo in difficoltà. Hanno ragazzi davanti velocissimi e quindi dobbiamo stare attenti alle ripartenze. Conosco Chivu, è stato un maestro per me all’Inter: è molto bravo a preparare le partite. Dobbiamo stare attenti ai contropiedi, dobbiamo tenere noi la palla e gestire la partita. L’obiettivo deve essere quello di comandare la gara”. Un solo pensiero in testa per i giocatori del Napoli: “Pensiamo solo ai tre punti di Parma al momento: ragioniamo una partita alla volta. Il campionato non si vince sempre come due anni fa, si combatte spesso fino alla fine. Bisogna capire che non ci vuole troppa euforia: è un momento importante per noi e difenderemo questo primo posto fino alla fine”.


Bologna Olè

20 settembre 2015, dopo le dimissioni di Tacopina, diventa l'unico proprietario di un Bologna neopromosso in Serie A e durante la conferenza stampa di presentazione promette:

"Ci sarà una crescita graduale e costante per almeno una decina di anni che porterà il Bologna ad essere al pari delle grandi, comunque in grado di lottare per l’Europa League, per la Champions e per lo scudetto».

Aprile 2024, il Bologna conquista l’aritmetica qualificazione ad una prossima competizione europea.

Maggio 2024, il Bologna si qualifica alla prossima Champions League. 

Un traguardo che non raggiungeva dal lontano 1964, sono ben 60 anni d'attesa.

Maggio 2025, il Bologna vince la Coppa Italia 51 anni dopo l'ultima volta ed la qualificazione alla prossima Europa League.

Nel mentre, ha avuto l'intuizione di portare a Bologna un grande dirigente come Sartori.

Ha puntato su Thiago Motta con cui ha raggiunto la qualificazione in Champions League, sostituito da Vincenzo Italiano che ha vinto la Coppa Italia.

Ha investito nel club rossoblù una cifra di quasi 300 milioni di euro (289 milioni il 30 giugno 2024).

Ha rinnovato le strutture come ad esempio il centro sportivo di Casteldebole.

Ha generato tante plusvalenze.

E quest'anno, per la prima volta, chiuderà in utile il bilancio.

Ha gli occhi affamati di vittoria e un’idea ben chiara di che cosa fare del Bologna.

Si, perché è uno dei pochi nel mondo del calcio ad aver mantenuto le promesse.

Complimenti Joey Saputo...

martedì 13 maggio 2025

Serie A: Atalanta in Champions, Venezia vittoria salvezza

 


Atalanta in Champions

L'Atalanta ha conquistato la qualificazione alla Champions League per il prossimo anno. Con 2 giornate di anticipo i bergamaschi portano a casa la certezza matematica grazie al 2-1 inflitto questa sera alla Roma. Decisivi i gol di Lookman e Sulemana. Sotto la gestione Gasperini è la quinta qualificazione alla più importante competizione continentale per club.


La Roma resta a bocca asciutta nonostante il momentaneo pareggio firmato da Cristante. I giallorossi ora sono in zona Conference League. Ma nulla è perduto: Juventus e Lazio sono ad appena 1 punti. Anche se devono guardarsi le spalle dal Bologna, indietro di 1 incollatura a 62 punti. I capitolini sfideranno il Milan, ultimo match all'Olimpico di Claudio Ranieri.


Prima dell'inizio del match è stato ricordato Oliviero Garlini, ex attaccante nerazzurro, scomparso nei giorni scorsi. Le due curve atalantine, inoltre, hanno deciso di non cantare né sventolare bandiere in memoria di Riccardo Claris, tifoso nerazzurro assassinato domenica scorsa nei pressi del Gewiss Stadium.


Gasperini ha deciso di giocarsi subito la carta Lookman, nonostante l'infiammazione al tendine d'Achille il nigeriano è partito subito forte trovando il gol del vantaggio al 9' con una conclusione dal limite sul secondo palo. La squadra di Ranieri ha sofferto, i padroni di casa hanno sciupato ben tre occasioni con De Ketelaere, incapace di inquadrare la porta difesa da Svilar. I capitolini sono riusciti a risalire il campo dalla mezz'ora in poi, al 32' Cristante - su una palla tagliata dalla destra di Soulé - di testa è riuscito a pareggiare i conti. 


Nella ripresa la squadra di Gasperini ha avuto lo stesso approccio aggressivo, i capitolini hanno sfruttato maggiormente le ripartenze: al 18' Sozza ha assegnato un calcio di rigore agli ospiti per un contatto tra Koné e Pasalic, ma la decisione è stata ribaltata dopo il richiamo del Var all'on field review. La gara è cambiata nuovamente al 31' della ripresa quando Sulemana, già pericoloso poco dopo il suo ingresso in campo, ha trovato la rete da tre punti.



Venezia, 3 punti salvezza

Tre punti preziosi. Tre punti che valgono la salvezza. Il Venezia ha conquistato una vittoria importantissima oggi davanti al pubblico di casa contro la Fiorentina. Un 2-1 al Penzo che vale un sorpasso a Empoli e Lecce e l'abbandono della zona retrocessione.


Sotto la pioggia le reti nel secondo tempo di Cande' e Oristanio regalano un successo d'importanza capitale alla squadra di Di Francesco. Dall'altra parte, invece, si è vista una Fiorentina per lunghi tratti scarica e affaticata dall'impegno europeo contro il Betis Siviglia. Le speranze europee per la viola ormai sono ridotte al lumicino.


Il primo tempo del Penzo è piuttosto noioso, pieno di falli e caratterizzato da un ritmo di gioco basso. In casa Fiorentina le assenze di Kean e Gudmundsson (out per problemi muscolari) limitano inevitabilmente la produzione offensiva. La squadra di Palladino, di fatto, produce due sole occasioni da gol rilevanti.


Al 27' Fagioli calcia dal limite, trovando, pero', la pronta risposta di Radu; al 43', invece, Ndour prova a pescare il jolly dalla sinistra dell'area con il pallone che sfiora appena l'incrocio dei pali. In pieno recupero, si accende finalmente anche il Venezia: dopo aver dribblato Dodo', Yeboah si ritrova solo davanti a De Gea, ma si divora la rete del vantaggio, aprendo troppo il suo destro.


La ripresa, invece, è decisamente più scoppiettante per merito soprattutto del Venezia, ora più affamato e concreto negli ultimi metri. Dopo la grande occasione avuta da Oristanio al 59', un minuto piu' tardi i padroni di casa sbloccano il match. Il gol del'1-0 lo segna Cande' che si inserisce in area, controlla il cross di Perez e batte De Gea da pochi passi.


La Fiorentina prova a rispondere al 68' con la conclusione di Ranieri, neutralizzata da Radu con l'aiuto del palo. Su quel legno cambia la serata degli ospiti: sul ribaltamento dell'azione, infatti, il Venezia segna il 2-0, grazie a Oristanio, che interrompe cosi' il suo lungo digiuno.


Al 77' la viola riesce ad accorciare le distanze con il gol di Mandragora, bravo a scaricare da terra un potente tiro sotto l'incrocio. Il finale e' molto spezzettato e nervoso e i lagunari provano a giocare con il cronometro, resistendo agli assalti disperati degli avversari. 


domenica 11 maggio 2025

Napoli-Genoa 2-2

 


Al “Maradona” termina 2-2, azzurri soltanto a +1 sull’Inter. Novanta minuti di sofferenza per il Napoli che si fa raggiungere due volte dai liguri.

La squadra di Conte parte bene è va in meritato vantaggio al quarto d’ora con Lukaku, poi si fa raggiungere al 32’ da un Genoa per nulla intimorito e che anzi chiude in pressione la prima metà gara.

Nella ripresa il Napoli torna in campo martellante, rischia qualcosa in contropiede e sfiora il raddoppio in un paio di occasioni prima di tornare in vantaggio al 64’ con Raspadori. Con il raddoppio gli azzurri ritrovano anche il coraggio e la voglia di insistere. L’

I padroni di casa subito in pressione ma “soltanto” al 5’ il Napoli è pericoloso per la porta di Siegrist. Politano si accentra in area dalla destra e calcia a giro dal limite sul secondo palo, al lato di poco.

Il Genoa in affanno per contenere l’agonismo degli azzurri che sono di nuovo pericolosi al 9’ con McTominay che in rovesciata manda sopra la traversa.

Il gol del vantaggio al 15’ con Lukaku che in corsa trafigge il portiere del Genoa da distanza ravvicinata. Il belga era stato lanciato da una verticalizzazione di McTominay

Il Napoli continua a spingere e al 23’ Raspadori con un tiro improvviso da dentro area prova a sorprendere Siegrist, che è al suo debutto con la maglia rossoblù dei liguri.

Al 26’ Genoa vicino al pareggio con Messias sulla destra: cross al centro prolungato da Pinamonti per Vitinha, che però non arriva a calciare

Traversa dei liguri al 31’. Su calcio piazzato battuto da Vitinha, Pinamonti colpisce di testa ma la palla si stampa su legno.

Pareggiano gli ospiti al 32’. Azione insistita dei liguri che da qualche minuto stazionavano in area del Napoli. Cross di Messias dalla destra per Ahanor che stacca di testa: palo, e poi deviazione sfortunata di Meret nella propria porta

Il Napoli prova a reagire ma la prima metà gara termina 1-1.

In avvio di ripresa i padroni di casa subito pericolosi al 48’ con Lukaku che di destro punta all’angolo sinistro della porta di Siegrist che si allunga e devia.

La squadra di Conte pressa ancora e sfiora il raddoppio al 55’: Politano mette in moto Di Lorenzo da destra che crossa al centro, respinge Siegrist ma la palla rimane in area per l’affollamento di giocatori, Anguissa prova a mettere in rete ma colpisce male e non trova la porta.

All’84’ il pareggio del Genoa con Vasquez. Cross dalla sinistra, Vasquez di testa batte di Meret

Calcio-News dell'11-05-2025


Serie A. L’Inter non molla e aggancia il Napoli in testa alla classifica: 2-0 a Torino


L'Inter non molla il sogno scudetto bis: 2-0 a Torino

Chi si aspettava una Inter stanca, ha avuto la risposta dal campo. I nerazzurri sembrano tutt’altro che scarichi fisicamente e mentalmente, tutt’altro che appagati.


La squadra di Inzaghi in campionato c’è ancora. E il Napoli non deve farsi alcuna illusione. Il risultato di oggi in casa del Torino è stato rotondo, e largamente meritato: 2-0. Con un gol per tempo: uno splendido gol di Zalewski al 14esimo minuto, e un rigore realizzato da Asllani al quarto minuto della ripresa.


A questo punto l’Inter ha agganciato il Napoli in testa alla classifica a 77 punti. E ora tutta la pressione si scarica sui partenopei che questa sera devono giocare in casa, ma con il Genoa: una partita mai scontata.


Del resto Inzaghi lo aveva detto pochi minuti prima del fischio di inizio e ha mantenuto l’impegno: “Per lo scudetto lotteremo fino alla fine”.


La partita


La squadra di Inzaghi sembra non risentire delle fatiche della Champions e ha guidato il gioco per l’intero primo tempo.


La partita viene sbloccata da Zalewski al 14esimo minuto con un gol di gran classe: il giocatore nerazzurro si libera con un colpo di tacco e poi piazza un tiro a giro dove il portiere del Torino Milinkovi-Savic non può arrivare. 


La prima fase di gioco si è allungata oltre misura per 2 sospensioni decise dall’arbitro. 


La prima sospensione è arrivata dopo appena 2 minuti dall’avvio per un incidente sugli spalti: 2 ultras sarebbero caduti della balaustra della Curva Maratona, finendo addosso ad alcune persone nell’anello inferiore. Tre minuti di fermo, il tempo necessario ai soccorsi. Nessuno sarebbe ferito in maniera grave.


Nuova sospensione poi sul finire di tempo. A imporre lo stop la pioggia arrivata sull’Olimpico Grande Torino che ha costretto l’arbitro a fermare la sfida. Anche in questo caso la pausa è durata circa 3 minuti.


Dopo quasi 8 minuti dai 45 regolamentari, doppio fischio dell’arbitro e tutti negli spogliatoi.


Il secondo tempo è ripreso con grandissimo ritardo a causa della pioggia. l’arbitro ha voluto accertarsi della praticabilità del campo e ha atteso gli interventi dei tecnici per drenare l’acqua dal terreno di gioco.


Bastano 2 minuti e i nerazzurri si vanno pericolosi: al 47esimo la palla è per Taremi, ma Milinkovic-Savic esce a valanga: rigore netto e cartellino giallo per il portiere granata.


Dal dischetto ci va Asllani, che non sbaglia. Inter 2 – Torino 0.


Il secondo tempo sembra più equilibrato. Ma è l’Inter che sfiora il tris. Al 56esimo ottima giocata personale di Zalewski che vede e serve: diagonale dell'esterno nerazzurro respinto da un attento Milinkovic-Savic.


I nerazzurri vano di nuovo vicino al tris al 69esimo. Dumfries mette in ottima posizione Correa, che però sbaglia la conclusione. Ci prova poi Calhanoglu ma il portiere del Torino dice ancora no.


Brivido finale, ocn il Torino che va in rete, ma l'arbitro annulla. Il tempo di negare la rete e poi arriva il triplice fischio.


Verona quasi salvo e Lecce ancora 'spuntato


Un punto a testa tra Verona e Lecce, che pareggiano 1-1 nella 36° giornata della Serie A. Un risultato che fa comodo soprattutto all'Hellas, che interrompe una striscia di tre sconfitte di fila e con il pareggio odierno si porta a 33 punti che vale il +5 sulla zona retrocessione a due giornate dalla fine. Punto che serve a poco, invece, al Lecce che si porta a 28 punti ma viene agganciato al quartultimo posto dall'Empoli e ora rischia di essere scavalcato dal Venezia impegnato domani con la Fiorentina. Per i salentini di Giampaolo la salvezza diventa sempre più difficile da raggiungere. Succede tutto nel primo tempo: il Lecce sblocca la gara a metà della prima frazione con Krstovic, ben servito da Tete Morente. Per il centravanti dei salentini è l'undicesimo gol in campionato, che ne fa uno dei possibili uomini mercato di questa estate. Troppo morbido l'approccio della squadra di Zanetti, che riesce comunque a pareggiare prima dell'intervallo grazie ad un colpo di testa vincente di Coppola sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Suslov. Nella ripresa la partita si infiamma, con gli scaligeri pericolosi con Serdar e ancora Coppola. La replica del Lecce con Banda che però si divora letteralmente un gol a porta vuota su assist di Pierotti. Da segnalare poi un durissimo scontro tra Mosquera e Gaspar, con il difensore del Lecce che resta a terra a lungo ma dopo qualche momento di preoccupazione si rialza.



Il 'colpo di coda' del Monza: Udinese battuta 2 a 1


Il Monza torna al successo dopo quattro mesi. I ragazzi di Alessandro Nesta, già retrocessi, superano 2-1 l'Udinese, nel match del Bluenergy Stadium: decisive le reti siglate da Gianluca Caprari e Keita Balde, in mezzo il momentaneo pari di Lucca. I padroni di casa hanno un buon approccio alla partita, con Atta che è tra i più attivi e conquista subito un calcio d'angolo. I ritmi della prima frazione sono blandi e la prima conclusione insidiosa arriva soltanto al 19', quando Kamara in acrobazia non centra lo specchio della porta. Al 26' Solet prova a fare tutto da solo andando al tiro, ma Pizzignacco è attento e non si fa sorprendere. Due minuti più tardi è Davis a tentare la conclusione, ma è troppo debole per impensierire il portiere avversario. Il primo guizzo del Monza arriva nel finale di primo tempo con Forson che, dopo aver superato Bijol con un tunnel, effettua un interessante lancio per Birindelli, il quale non riesce ad arrivare sul pallone.


Nella ripresa mister Kosta Runjaic prova a scuotere i suoi inserendo Lovric e Lucca, ma a passare in vantaggio sono i biancorossi: Birindelli colpisce il palo, Caprari si avventa sulla respinta e fa 1-0. La reazione dell'Udinese non tarda ad arrivare, infatti, nell'arco di pochi minuti Rui Modesto e Lucca si ritagliano due chance, che però non riescono a concretizzare. La compagine bianconera inizia una fase di forcing che, dopo tanti sforzi, porta alla rete dell'1-1 realizzata da Lorenzo Lucca: Akpa Akpro si fa rubare palla da Karlstrom, che serve l'attaccante, bravo a trafiggere Pizzignacco con un destro incrociato. Galvanizzati dal pareggio i padroni di casa vanno alla ricerca del gol del sorpasso, con un Lucca scatenato e vicino al 2-1 in due occasioni. Nel finale, però, sono ancora i brianzoli a colpire con Keita Balde che, sulla spizzata di Zeroli, deposita la sfera in fondo al sacco. La squadra di Nesta difende il 2-1 fino al triplice fischio e conquista la prima vittoria dallo scorso 13 gennaio, quando batté la Fiorentina.


In virtù di questo risultato il Monza sale a 18 punti ed evita il record negativo della Salernitana, mentre l'Udinese resta dodicesima a quota 44. Nel prossimo turno i friulani saranno impegnati nella trasferta dell'Allianz Stadium contro la Juventus, mentre i lombardi ospiteranno l'Empoli all'U-Power Stadium.



Empoli-Parma 2-1: tre punti pesant per i toscani in chiave salvezza


L'Empoli batte il Parma 2-1 e interrompe la striscia di 20 partite consecutive senza vittoria.


L'ultimo successo risaliva all'8 dicembre scorso col Verona per4-1. L'ultimo successo in casa addirittura da novembre, col Como. 


Con questo risultato i toscani, almeno per una notte,superano Venezia e Lecce ed escono dalla zona retrocessione.


All’11’ Empoli in vantaggio. Sugli sviluppi del calcio d'angolo, Henderson serve con un preciso rasoterra dalla bandierina Fazzini, leggermente spostato sulla destra dell'area di rigore. Il numero 10 dell'Empoli impatta il pallone con il destro di prima intenzione e scaraventa il pallone sotto la traversa


Occasione di pareggio per il Parma al 21’:  Hainuat scatta sulla destra e supera Pezzella in velocità, andando poi al cross quasi dalla linea di fondo campo. Il traversone tagliato arriva verso il centro dell'area dove Pellegrino impatta il pallone di testa, ma il pallone finisce di pochissimo a lato.


Al 57’ nuova occasione per l’Empoli. Toscani vicini al raddoppio: Henderson riceve palla da Gyasi da rimessa laterale in zona offensiva. Il centrocampista dell'Empoli stoppa palla spalle alla porta, si accentra e calcia forte di destro, con il pallone che finisce di poco a lato


Gli emiliani pareggiano al 75’ con 73' M. Djuri. Incredibile rete del Parma con Djuric di testa di sugli sviluppi di un calcio di punizione.


Empoli all’86’ nuovamente in vantaggio. Colpo di testa, poi Bonny prova a intervenire mandando a vuoto Vasquez e la palla di Djuric si infila lentamente sul secondo palo


Dopo 6’ di recupera temina la partita con i toscani vittoriosi sugli emiliani per 2-1. Punti pesanti in chiave salvezza.


Lazio-Juventus 1-1

Lazio e Juventus pareggiano 1-1 in un  match della 36/a giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico di Roma. 


Al vantaggio bianconero con Kolo Muani al 51' risponde Vecino al 96'. 


Bianconeri in dieci dal 61' per l'espulsione di Kalulu. 


Le due squadre restano appaiate al quarto posto con 64 punti, uno in più  della Roma impegnata lunedì a Bergamo con l'Atalanta.



Como-Cagliari 3-1 a fine partita

Il Como supera il Cagliari per 3-1 in rimonta. Al 22’ passaggio di Luvumbo dalla sinistra, la sfera taglia a metà l’area di rigore, assist di Zortea per Adopo, la cui conclusione passa sotto la pancia di Reina ed entra in gol. Al 40’ lancio di Perrone per Maxence Caqueret che con un pallonetto scavalca Caprile. L’arbitro fischia il fuorigioco di Perrone, ma dopo la verifica del Var convalida il gol del pareggio del Como.


Al secondo minuto di recupero del primo tempo Nico Paz dalla sinistra serve Gabriel Strefezza che dal limite dell’area fa partire un gran tiro che entra in gol. Al 77’ ancora Nico Paz si inventa un assist direttamente da centrocampo per Patrick Cutrone che mette in rete. Anche stavolta l’arbitro annulla ma il Var convalida.


Milan-Bologna 3-1: i felsinei vedono allontanarsi l'Europa


Il Milan vince in rimonta a San Siro contro il Bologna, e mantiene vive le speranze di raggiungere l'Europa. 


Sono Pulisic e una doppietta di Gimenez a regalare i tre punti ai sette volte campioni d'Europa, inizialmente in svantaggio in seguito a una rete del solito Orsolini. 


Per i rossoneri un buon antipasto della finale di Coppa Italia, sempre contro gli emiliani; per gli uomini di Italiano un brutto stop in chiave qualificazione alla prossima Champions.


La prima occasione del Milan al 17’. Pulisic riceve centralmente da Joao Felix e da dentro l'area calcia in porta, Lykogiannis respinge in scivolata


I rossoneri insistono, al 19’ azione personale di Joao Felix, che si accentra da sinistra e calcia a giro col destro dal limite, De Silvestri devia in angolo.


Al 23’ la risposta del Bologna: Pavlovic sbaglia un disimpegno e la palla arriva a Dominguez, che calcia  dal limite, ma Maignan si distende e devia in angolo


I minuti scorrono con il ritmo un po’ rallentao rispetto alle prime battute.


In chiusura di primo tempo arriva la migliore occasione per i felsinei con Orsolini. Cross teso di Lykogiannis dalla sinistra sul secondo palo, Theo Hernandez buca il pallone, ma Orsolini di testa prende l'esterno della rete


Al 49' il Bologna in vantaggio. Orsolini viene imbeccato sulla destra da una sponda di testa di Dallinga, si beve Pavlovic e poi dal limite fulmina Maignan con un sinistro chirurgico, che si infila all'angolino opposto


I rossoneri provano a reagire, soprattutto con azioni individuali.


Il pareggio del Milan al 75’ con Gimenez. Ripartenza dei rossoneri, Joao Felix lancia Chukuwueze, che dalla destra passa a Pulisic, serve Gimenez, che batte Skorupski


Appena 4’ e il Milan passa in vantaggio. Percussione al 79’ di Chukwueze sulla sinistra che appoggia la palla in area per Joao Felix, che la sbuccia, ma Pulisic s’inserisce e va alla conclusione superando un incolpevole Skorupski. 


Al 2’ di recupero il Milan va nuovamente in gol con Gimenez. Contropiede fulmineo di Chukwueze che si accentra dalla destra, serve Gimenez dall'altro lato, che non lascia scampo a Skorupski

martedì 6 maggio 2025

NEWS CALCISTICHE DEL 6 MAGGIO 2025

 


Inter-Barcellona: stasera la sfida che vale la finale di Champions


Missione Monaco per l’Inter di Simone Inzaghi, pronta ad affrontare stasera il Barcellona a San Siro nella semifinale di ritorno di Champions League. Si parte dal 3-3 dell’andata, da una prova piena di rimpianti per i nerazzurri, due volte in vantaggio (prima l’uno due di Thuram e Dumfries a inizio partita, poi il 2 a 3 firmato ancora dall’olandese nella ripresa) e altrettante recuperati, ma anche foriera di nuove certezze sulla possibilità di staccare un biglietto per la finale bavarese dell’Allianz Arena.


Serie A: Genoa-Milan 1-2, i rossoneri la ribaltano in un minuto con Leao e un autogol


Nell’ultimo match della 35a giornata di Serie A, il Milan batte 2-1 in rimonta il Genoa e sale a quota 54 punti in classifica. Nel primo tempo di Marassi le migliori occasioni sono per il Grifone e solo un super-Maignan salva i rossoneri, prima su Norton-Cuffy, poi sul quasi autogol di Pulisic e infine su Messias. Al 28′ Leao prende il posto dell’infortunato Fofana (problema al piede sinistro). Dopo un’ora di gioco, Vieira si gioca la carta Vitinha e il brasiliano al primo pallone toccato fa secco Maignan con un piatto al volo su assist di Martin (61′). Conceiçao si gioca anche le carte Gimenez e Joao Felix e tra il 76′ e il 77′ la ribalta, prima con Leao (conclusione deviata da Norton-Cuffy) e poi con lo sfortunato autogol di Frendrup.



Spalletti: “Io e De Laurentiis non ci siamo più sentiti”. E su Totti: “Siamo amici, ma…”


Luciano Spalletti dice tutto. Ospite della trasmissione “Cinque minuti” di Bruno Vespa, il ct ha colto l’occasione per chiarire alcuni aspetti legati alle sue ultime esperienze in panchina. A partire dal rapporto con Napoli, dove ha conquistato lo storico scudetto del 2023: “Nessuna città sa essere così felice e così malinconica come Napoli e averne visto la felicità è qualcosa che mi porterò sempre dietro – le sue parole -. Con De Laurentiis però ho avuto un rapporto conflittuale: avrei preferito avesse più umanità nei miei confronti visto l’impegno che avevo messo. Da quando non lavoriamo più insieme comunque non ci siamo mai più sentiti”.



Barcellona, Flick: “Lewandowski partirà dalla panchina. Yamal è un genio”


Hansi Flick presenta la sfida contro l’Inter: il palio la finale di Monaco di Baviera. “A me piacerebbe vedere che la mia si diverte, si gode questa partita. È una semifinale di Champions League e bisogna godersela – ha spiegato il manager del Barcellona a Sky Sport – Non è una questione di pressione, bisogna solo divertirsi e godersi ogni momento. Spero che potremmo giocare come una squadra unita”. Su eventuali modifiche rispetto all’andata: “Dobbiamo adattarci ai giocatori che dovremo affrontare, ci sono cose che dobbiamo fare meglio. Lo vedremo domani”. Rispetto all’andata torna Lewandowski: “Penso che sia meglio che inizi dalla panchina, ma è pronto, l’ha dimostrato anche in allenamento in questi giorni. Penso che dopo questo periodo fuori per infortunio non sia la cosa migliore farlo partire da titolare. Magari giocherà dall’inizio la prossima contro il Real”. Su Yamal: “Si parla sempre di Lamine, è un giocatore fantastico, è un genio. Quello che sta facendo con il pallone è davvero incredibile. Anche in una partita importante come quella di settimana scorsa ci ha riportato in partita con il suo modo di giocare. Ma abbiamo altri giocatori fantastici, come Pedri e Raphinha”.

Lewandowski titolare o dalla panchina?

“Ne abbiamo parlato ieri, tutto sta andando bene e lui sta meglio di come ce lo aspettassimo. È pronto per la panchina, se avremo bisogno di lui entrerà”.


Come vede Yamal dopo la grande prestazione dell’andata?

“Spero che ormai mi conosciate, sono qui da 8-9 mesi: abbiamo dei giocatori eccezionali e Lamine fa parte di questi, è un genio. Quello che fa con la palla incredibile, ogni passaggio è giusto ed è una cosa incredibile. Per me la partita dell’andata è stata fantastica, ma sappiamo che può fare queste cose”.


La sua squadra ha l’esperienza giusta per queste partite?

“Beh, abbiamo già vinto due titoli. Ogni giocatore migliora in ogni partita che gioca. Siamo in una semifinale di Champions League e dobbiamo godercela, dobbiamo divertirci a giocare insieme. E penso che i calciatori lo stiano facendo, che si divertano a giocare insieme e non mollino mai”.


Inzaghi ha parlato benissimo di Yamal. C’è un giocatore dell’Inter che le ha rubato l’occhio?

“Io penso sempre alla squadra, l’Inter ha un ottimo gruppo ma anche alcuni giocatori molto forti. Per me tutto dipende dalla squadra”.


Giocare con quattro centrali, visti gli infortuni, cosa cambia?

“Non possiamo cambiare gli infortuni. Non ne sono felice, ma non posso farci nulla. Abbiamo giocatori che possono giocare al posto degli infortunati: Balde e Koundé sono giocatori fondamentali per noi, ma abbiamo alternative che possano rimpiazzarli”.


Che differenze si aspetta rispetto alla partita di Montjuic?

“Penso che si adatteranno come faremo anche noi. Proveremo a fare dei cambi in meglio, ma alla fine tutto dipende da come riusciremo a gestire il possesso palla e la fase difensiva”.


Pisa, Corrado: “Felice per la Serie A, il risultato non è mai stato un’ossessione”


“Dalla terza giornata fino a oggi non ci siamo mai smossi dalle prime due posizioni. Normalmente in Serie B il girone di ritorno varia molto in termini di classifica. Stavolta non è stato così. Nel complesso, le prime tre hanno confermato di avere avuto un approccio più qualificato ed è finita bene e siamo molto felici”. Così, ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, il presidente del Pisa Giuseppe Corrado, sul ritorno in Serie A dei nerazzurri dopo 34 anni. Cosa deve fare il Pisa per arrivare pronto alla prossima Serie A: “Abbiamo apprezzato questo progetto con una programmazione che partiva dalla struttura della società. Il risultato sportivo non è mai stato un’ossessione, ma una conseguenza del lavoro svolto. La fretta avrebbe nuociuto alla continuità del progetto. Sappiamo che la Serie A ha valori diversi, però non siamo arrivati in Serie A con una squadra matura. Abbiamo costruito questa promozione attraverso i giovani scovati, dai nostri 80 addetti allo scouting che girano per il mondo. Sappiamo che dobbiamo aggiungere altre cose. Rispetto ad altre squadre che anche in Serie B hanno speso tanti, più virtuosamente abbiamo fatto investimenti mirati, siamo la seconda squadra del campionato di Serie B per numero di giocatori prestati alle Nazionali”.



Bologna-Juventus 1-1, bianconeri agganciati dalle romane al 4° posto


Nel posticipo della 35a giornata di Serie A, Bologna e Juventus pareggiano 1-1 la sfida Champions, un risultato che fa felici le due romane, Roma e Lazio, che agganciano i bianconeri al quarto posto a quota 63 punti, mentre gli emiliani salgano a 62. Al Dall’Ara partono meglio i ragazzi di Tudor, che al 9′ sbloccano il match con Thuram e la complicità di Skorupski. Alla mezzora proteste rossoblù dopo che McKennie travolge Freuler in area: Doveri fa proseguire e il Var non interviene.

Al 54′ il pareggio del centrocampista svizzero, un destro dentro l’area deviato da Veiga che spiazza Di Gregorio. La prossima giornata Milan-Bologna e Lazio-Juventus: la corsa Champions è più entusiasmante che mai.



INTER IN FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE!

Al termine di una partita drammatica l'Inter batte 4-3 il Barcellona  e raggiunge la finale dell'edizione 2024/2025 di #UCL.

Doppio vantaggio dei neroazzurri nel corso del primo tempo. Inizialmente la sblocca Lautaro Martinez su assist di Dumfries. Sul finire della prima frazione arriva il raddoppio nerazzurro. Il fallo di Cubarsi su Lautaro porta all'assegnazione del rigore dopo consulto Var. Lo segna lo specialista Hakan Calhanoglu.

Nella ripresa i nerazzurri soffrono molto il Barcellona che rimette la partita dalla propria parte. La prima è una splendida rete al volo di Eric Garcia. Successivamente arriva il pareggio blaugrana con Dani Olmo, lasciato solo da Carlos Augusto, che batte Sommer con relativa tranquillità. La squadra di Flick prende coraggio e mantiene per un po' le redini del gioco. Dopo vari miracoli di Sommer, il Barcellona riesce a trovare la rete con Raphinha. 

Nei minuti di recupero i nerazzurri, con uno scatto di orgoglio riescono a trovare il pari con Acerbi, salito fino in area e servito da Dumfries, con una rete davvero rocambolesca. Il match va ai tempi supplementari con l'Inter che si porta in vantaggio nella prima piccola frazione. Taremi riesce a servire Frattesi, che con il sinistro supera Sczezny. Nel corso della seconda frazione il risultato non cambia. 

I nerazzurri allenati da Simone Inzaghi raggiungono la finale di Champions League a distanza di due anni dall'ultima disputata. L'avversario uscirà dalla semifinale di ritorno in programma domani sera tra PSG e Arsenal.


News calcistiche del 25-06-2025

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