Allegri sorride col Tapiro: “La Juve di Motta non la guardo, preferisco Sinner”
Max Allegri è stato “premiato” con un Tapiro d’Oro, il quarto per lui. Il momento della consegna da parte di Valerio Staffelli, storico inviato del tg satirico “Striscia La Notizia“, sarà trasmesso questa sera su Canale 5.
Il Tapiro però ha subito una sorta di modifica in vista del suo nuovo possessore, l’ex allenatore della Juventus, per il quale è diventato un tapiro d’oro con il “corto muso”, classica espressione utilizzata spesso dal toscano che l’ha mutuata dall’ippica e l’ha resa celebre. Attapirato per essere ancora senza squadra, ecco come ha risposto all’intervistatore che lo incalzava con le sue domande.
PROSSIMA PANCHINA – “Non ho ancora trovato una squadra da allenare? Sto bene anche in vacanza“, ha detto divertito.
JUVENTUS – “Via dalla Juve per colpa del Managing Director, Cristiano Giuntoli? Assolutamente no, sono molto affezionato alla mia ex squadra e gli auguro sempre il meglio. La Juve di Motta non l’ho vista, sono stato a vedere il tennis, mi sono divertito un sacco. Jannik Sinner è un grande giocatore e un ottimo ragazzo”.
PREMIER – E sull’ipotesi passaggio in Premier League, l’allenatore scherza: “C’era la Manica, il mare di mezzo… mi mancavano i braccioli per nuotare fino a là”.
Under 21: pareggio 2-2 nell’amichevole tra Italia e Francia
Termina 2-2 l’amichevole di prestigio dell’Italia Under 21 contro i pari età della Francia giocatasi al Castellani di Empoli. Un risultato che lascia l’amaro in bocca agli azzurrini del ct Nunziata, bravi ad andare avanti 2-0 nel primo tempo grazie alle reti di Cesare Casadei e di Giuseppe Ambrosino.
Poi, nella ripresa, sale in cattedra il talento transalpino di Rayan Cherki che prima segna al 58′ il gol che riapre i giochi e poi serve l’assist ad Atangana per la rete del definitivo 2-2.
Pogba, addio Juventus. Ora futuro in Usa o Arabia
Paul Pogba e la Juventus si separano. Dopo mesi di rumors dopo la squalifica per doping, la Vecchia Signora e il francese hanno trovato l’accordo per la risoluzione contrattuale che verrà firmata nelle prossime ore. Un addio prevedibile, atteso già da tempo, e che permetterà a Pogba di trovare una squadra che punterà su di lui per sognare, perché no, il Mondiale 2026. Sulla carta le proposte non mancherebbero.
La seconda esperienza di Pogba alla Juventus termina nel peggiore dei modi, con la risoluzione dopo il caso doping che ha portato il francese a essere fermato per 18 mesi. Ma a marzo 2025 il classe 1993 tornerà arruolabile, motivo per cui le sessioni di allenamento si faranno più intense nelle prossime settimane per farsi trovare pronto a ogni chiamata. E alla finestra per il 31enne potrebbe esserci un futuro lontano dall’Europa.
Il francese, che sogna il Mondiale 2026, spera infatti di trovare sistemazione sin da subito. E alla finestra ci sono diverse opportunità. Dalla ricchissima Arabia alla MLS, infatti, il “Polpo” è sul taccuino di diversi club.
La prima grande suggestione, neanche a dirlo, è l’Arabia. Il campionato che ha accolto le più grandi stelle del calcio nell’ultimo anno e mezzo, infatti, si sfrega le mani alle voci di un possibile approdo di Pogba in terra saudita, andando ad arricchire la presenza francese già ben rappresentata da Kanté e Benzema, solo per citare i più forti. E ad approfittare dell’opportunità potrebbe essere l’Al Nassr di Stefano Pioli, con l’aiuto di CR7 che secondo i rumors starebbe cercando di convincere Pogba a unirsi ai Guerrieri del Najd.
Un’altra soluzione, invece, potrebbe essere la MLS. Su di lui, secondo quanto trapela, ci sarebbero sia Inter Miami che Los Angeles FC. Il primo vanta dalla sua campioni quali Messi, Busquets, Suarez e Jordi Alba, ma non pochi sarebbero gli ostacoli economici nell’ingaggio di Pogba. Los Angeles, con i connazionali Lloris e Giroud, invece, potrebbe essere più semplice.
Ma non è esclusa la permanenza in Europa. Tra le squadre che potrebbero farsi avanti per ingaggiare Pogba ci potrebbe essere il Marsiglia di De Zerbi, con l’amico Evra che spingerebbe per una sua eventuale firma.
Zielinski: “Per l’Inter ho detto no a Liverpool, Juventus e Barcellona”
Piotr Zielinski ha parlato dalla Polonia, dove è in ritiro con la nazionale, ha ripercorso la scorsa estate con il passaggio dal Napoli a parametro zero all’Inter: “Ho avuto richieste specifiche dal Barcellona e su di me c’erano Juventus, Liverpool, Arsenal e Atletico Madrid. Sarebbe stato difficile andare in Inghilterra, avrei valutato la Spagna ma alla fine ho preferito restare in Italia”. Poi un retroscena: “Sono approdato in un top club come l’Inter ma anche il Napoli è un grande club e sarei stato felice di prolungare il contratto”.
Poi il centrocampista polacco ha raccontato i primi giorni in nerazzurro: “I primi 3-4 giorni di test sono stati duri, il periodo di preparazione è stato probabilmente il più difficile da quando sono arrivato in Italia. A Milano un giocatore ha tutto, deve solo pensare a giocare e all’Inter non ti fanno mancare nulla” le parole a Kanal Sportowy.
Occhio al Barcellona, è sulle tracce di Leao e Kvara
Il titolo è “un grande acquisto”, seguito da un sommario che spiega come il Barcellona stia già pianificando la prossima stagione e punti a esterni alti come Leao e Kvaratskhelia per rinforzare la fascia sinistra, specificando che tanto il direttore sportivo, Deco, che Flick, l’allenatore, abbiano poi l’obiettivo comune di tenersi i giocatori importanti scommettendo sempre sullo straordinario settore giovanile blaugrana. Questo è quanto riporta in prima pagina il quotidiano sportivo catalano ‘Sport’.
L’obiettivo è quello di rafforzare la corsia sinistra, anche se il brasiliano Rafinha, finora, si sta comportando benissimo in quella zona di campo. L’idea di costruire un Barça formidabile sulle fasce, comunque, non è nuova, visto che già la scorsa estate c’è stato un tentativo concreto per arrivare a Nico Williams. L’esterno mancino della Nazionale e dell’Athletic Bilbao continua a piacere ed è nel casting degli obiettivi del prossimo mercato insieme a Kvaratskhelia, Leao, Sané, Salah e Adeyemi.
Secondo ‘Sport’ il Barça avrebbe parlato con l’entourage di Kvaratskhelia. Il georgiano al Napoli guadagna 1,5 milioni di euro e vuole un congruo aumento. Anche il Psg è sulle sue tracce ma portarlo fuori dall’Italia non sarà semplicissimo, anche se a Kvara non dispiacerebbe la destinazione Barcellona, dove crede di poter vincere titoli importanti.
Nella lista c’è anche, come detto, anche Rafa Leao, che piace molto a Joan Laporta e per il quale i tentativi erano già stati fatti la scorsa estate. Jorge Mendes sta cercando di mediare un’operazione che sembra fattibile perché il Milan è un club che vende, ma il problema è il prezzo. Resta da capire quanto i rossoneri siano disposti a tenere un giocatore che ha troppi alti e bassi per farli rinunciare a un’offerta in linea con le richieste del club di via Aldo Rossi.
Semplici: “Per Lukaku è soltanto questione di tempo. Conte lo conosce meglio di tutti. L’Inter resta la favorita per lo scudetto”
Leonardo Semplici parla a Marte Sport Live: “Non credo che Lukaku abbia bisogno di un gioco più offensivo per esprimersi megli perché Conte lo conosce meglio di chiunque altro e lo ha sempre messo nelle condizioni di essere determinante in tutte le squadre in cui lo ha allenato. Penso che sia solo questione di tempo, di meccanismi e di condizione atletica. Secondo me già entro la fine dell’anno il belga sarà più decisivo per il Napoli. E’ vero che Lukaku era abituato a giocare con un altro attaccante vicino e quindi il peso offensivo era diviso per due. Giocando con due attaccanti larghi in questo momento fa più fatica, ma penso sia solo questione di tempo. Il concentramento di tante squadre non l’ho quasi mai visto, per il campionato i veri valori possono però ancora variare queste posizioni, visto che molte squadre hanno cambiato allenatore e devono assestarsi. C’è un equilibrio che negli altri non c’era. La favorita resta l’Inter, anche se inconsciamente pensi più alla Champions. L’Atalanta la vedo più matura, non penso che incapperà in quei momenti di flessione mostrati negli scorsi campionati. La vittoria dell’Europa League ha dato quella convinzione di potersela giocare con tutti, anche per il titolo. Ovviamente in questa lotta per il tricolore il Napoli c’è”.
Cané: “Per me il Napoli è già in Champions, ma Lukaku dovrebbe dare di più. E’ costato 30 milioni di euro”
Jarbas Faustinho Cané parla a Marte Sport Live: “ukaku era un giocatore da non prendere, se non altro per il prezzo: 30 milioni sono tanti. Se fosse costato la metà… Secondo me, è stata la prima mossa sbagliata di questa stagione. Neres? Due anni fa il Napoli ha vinto il campionato senza queste riserve, ma chi entrava stava a mille: il perché non lo so dire. In questo momento, però Conte si trova anche in difficoltà. Con Lukaku, ad esempio, che fai? Se fosse arrivato ad un prezzo più basso, sarebbe stato un affare; ieri, invece, abbiamo visto che un giocatore di 30 milioni dovrebbe dare di più. E’ una questione di impostazione del gioco. Però Romelu sta entrando nel cuore dei napoletani, sa che i tifosi, quando stimano un calciatore, vanno fino alla morte per lui. Oggi l’allenatore, con la sua nuova impostazione, sta andando benino. Per me, sono già in Champions. Sono un ‘napoletano di Rio de Janeiro’, come il titolo del libro che mi è stato dedicato? Sono italiano dal 1970 e mi sento anche cittadino napoletano. A tutti dico di essere stato fortunato, perché sono nato a Rio e perché poi ho vissuto a Napoli: per me, tutto ciò è motivo di grande soddisfazione. Sono bisnonno a Napoli e morirò a Napoli. Se ho mai subito episodi di discriminazione nei miei confronti, qui? Ho subito malignità, nella vita, ma ho grande forza nel mio animo e i discorsi razzisti non mi hanno mai toccato. Abitavo nella sede del Napoli, nel campo Collana, e giocavo con i ragazzini di scuola: quando mi chiamavano in un certo modo, li apostrofavo a mia volta, chiamandoli ‘bianchi’. Il segreto dei ragazzi carioca come me era la capacità di sorridere sempre, come i napoletani di una volta. Ora è diverso, ho i nipotini che vivono in un altro clima e provo molto fastidio per questo”.
Damiani: “Il Napoli può vincere lo scudetto, le contendenti sono piene di problemi. Lukaku? Deve ritrovare la migliore condizione”
Oscar Damiani parla a Marte Sport Live: “I risultati partono da una grande società, poi da un bravo allenatore e ovviamente senza i calciatori bravi non si vince nulla, ma avere alle spalle un team di prim’ordine è sempre un vantaggio. Il primato del Napoli? Le altre sono piene di problemi, l’Inter va un po’ a singhiozzo, il Milan meglio che non mi pronunci, l’Atalanta potrebbe giocarsela con gli azzurri, che a mio avviso sono favoriti per il titolo. A parte il grande allenatore, il gruppo parte dal presupposto di aver fatto male lo scorso anno, quindi c’è voglia di rivalsa in tutta la squadra. Lukaku? E’ un grande giocatore ma dev’essere nelle migliori condizioni atletiche e non sempre l’ho visto brillante, se recupererà la forma migliore diventerà fondamentale. Arbitri? Faccio fatica a capirci, è diventato tutto molto complicato, si guarda al Var dieci volte un episodio, non è più il calcio dei miei tempi, la tecnologia può aiutare ma il contatto ha sempre fatto parte di questo sport, ai tempi nostri ci davamo certe botte e continuavamo a giocare”.
Chiacchio: “Non credo che Conte rischi il deferimento: non ha detto qualcosa di grave ed offensivo nel post Inter”
Eduardo Chiacchio parla a Marte Sport Live: “Non penso che Conte rischi il deferimento per quello che ha detto domenica dopo Inter-Napoli perché non mi pare abbia riferito qualcosa di particolarmente grave ed offensivo. Certo, sotto la luce dei riflettori è consigliabile essere prudenti nelle esternazioni, ma staremo a vedere se il Procuratore Federale deciderà di deferirlo. Un deferimento disciplinare avviene così: dapprima c’è la pubblicazione delle indagini, al termine delle quali si può anche giungere ad un patteggiamento ‘ante causam’; in caso contrario, si notifica l’atto di deferimento, un vero e proprio rinvio a giudizio in sede disciplinare dinanzi al Tribunale Federale Nazionale. L’uso della parola ‘retropensiero’ e di quel ‘fidatevi’, ripetuti da Conte, producono possibili sospetti? Penso che ci sia stata una valutazione di carattere generale, non riferita all’episodio singolo. L’auspicio è che questo campionato così bello possa essere vissuto in un clima di maggiore serenità. Godiamoci la sorpresa di vedere Fiorentina e Lazio lì in alto, con il Napoli primo in classifica, senza alimentare una cultura del sospetto che non fa bene a nessuno”.
L’OPINIONE – Ferri: “Buongiorno è uno dei difensori più forti in Serie A, fa reparto da solo”
“Buongiorno a livello di Serie A e per l’età che ha è uno dei più forti. Non voglio essere di parte, io conosco Alessandro da quando aveva 8 anni, da quando è arrivato al Torino. Sono contentissimo per lui, Conte è andato sul sicuro, perché Buongiorno – ha detto l’allenatore ed ex Torino Giacomo Ferri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- fa reparto da solo e chi gioca con lui alza il rendimento. Alessandro può ancora migliorare nell’esperienza, è da pochi anni che gioca in questa categoria, ma il suo miglioramento non arriverà nel corso degli anni ma sarà veloce, arriverà mese dopo mese. Questo perché Alessandro è un ragazzo straordinario, che capisce immediatamente i propri difetti e per questo in 3 secondi riesce a migliorarsi. Per quanto riguarda la lotta al titolo, l’Inter è ancora la favorita, ma dall’inizio del campionato ho messo anche Napoli e Juventus in lizza. Sono per me le tre squadre più organizzate. Vorrei inserire anche il Milan, ma credo che quelle tre siano le favorite. Non mi aspettavo l’exploit di Lazio e Fiorentina, però Baroni è un allenatore bravo ed esperto, non era facile dare un gioco e un’identità ad una squadra che ha cambiato ciclo. Lo stesso dicasi per Palladino alla Fiorentina. Stanno facendo tutti e due benissimo e mi fa piacere per loro, visto che sono partiti dal settore giovanile e hanno fatto la gavetta”.
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