Inter, che magia: battuto un Bayern con numeri da record
Sì, quella dell’Inter è stata una vera impresa. Non solo perché l’Allianz Arena era inviolata da 22 partite in Europa e lì, nella semifinale di andata della scorsa edizione, aveva sofferto anche il Real Madrid poi campione. Ma perché il Bayern è davvero “una delle migliori squadre d’Europa” (cit. Simone Inzaghi). Anzi, “la” migliore secondo i dati relativi ai campionati e raccolti dal CIES, osservatorio del calcio internazionale, e da Wyscout, la principale piattaforma di dati e immagini aggregati a livello mondiale. Le soddisfazioni per il calcio italiano, però, non finiscono qui. A far compagnia ai giganti ci sono anche l’OM di Roberto De Zerbi, secondo in Ligue 1, e il Bologna di Vincenzo Italiano. Due squadre appassionanti, offensive ma costantemente alla ricerca dell’equilibrio, guidate da due allenatori sempre più maturi e vicini al salto in una piazza super top.
LO STUDIO. Il CIES monitora tutti i principali campionati. Naturalmente il confronto più credibile è quello tra i Top5 europei: Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia. Ogni torneo ha le sue caratteristiche, la Bundesliga in particolare è l’emblema del calcio verticale, con più spazi rispetto alla Serie A. I criteri presi in esame sono sia offensivi che difensivi, sempre ricordando che il possesso palla e il pressing sono anche due grandi armi difensive: “palla noi giochiamo noi, palla loro giocano loro” (cit.). Questo studio in particolare considera 6 parametri: 1) tiri in porta; 2) passaggi nel terzo offensivo; 3) % possesso palla; 4) % accuratezza dei passaggi; 5) tiri in porta concessi; 6) passaggi concessi nel proprio terzo di campo.
SUPER BAYERN. La squadra di Kompany, al netto degli infortuni pre-Inter, è prima in 3 classifiche e seconda nelle altre 3. Solo il PSG, già campione di Francia, regge il confronto: i ragazzi terribili di Luis Enrique tirano in porta più di tutti (8,2 a partita contro i 7,8 del Bayern). Appena dietro alle altre corazzate Barça, Real e Liverpool c’è il Marsiglia (5,8) davanti anche a City, Leverkusen e Inter (5,2): un indizio, che aggiunto agli altri che vedremo, fa una prova. Il Bayern domina per il numero di passaggi più accurati a partita nel terzo offensivo: 76,1, impressionante se si pensa che il PSG segue a 64,1 e sia il Barcellona che il Real sono sotto la soglia di 60. L’OM (secondo indizio) è sempre lì a 53,1. Questo dato indica la capacità di mettere i calciatori nelle condizioni ideali per sfruttare le loro qualità tecniche, effettuando giocate precise e aumentando quindi la qualità delle occasioni create. L’accuratezza totale è sempre indicativa, pur con una distinzione chiave: considera tutte le zone del campo e può “premiare” anche squadre che poi non sono realmente produttive. L’esempio più evidente è quello della Juventus, tra le prime con l’89,3%, effetto di tanti passaggi molto semplici/scontati lontano dalla porta avversaria.
La tendenza al controllo del pallone e di conseguenza del gioco è confermata anche dal possesso palla. Un dato spesso esasperato in alcune interpretazioni, ma comunque interessante se funzionale alla costruzione/creazione di spazi anche dalla linea difensiva. Il Bayern è primo anche qui e il suo abituale 67,8 in Bundes, nonostante l’assenza del fulcro Musiala, è stato solo parzialmente contenuto al 59% dai nerazzurri, fermi al 41% rispetto alla loro media in Serie A, che supera il 58%. Comunque meno di Bologna (59) e OM (63,9%). Numeri non fini a sé stessi: i rossoblu hanno schiacciato anche il Napoli nel secondo tempo, confermandosi al quarto posto; il Marsiglia è in piena zona Champions nonostante le solite tensioni ambientali, un mercato movimentato in estate e a gennaio, qualche infortunio pesante.
FASE DIFENSIVA – Il più recente ha messo ko il difensore centrale argentino Balerdi, uno dei migliori della Ligue 1. Pur con le difficoltà conseguenti e 5 gol subiti nelle ultime due partite, l’OM mantiene una media di tiri in porta concessi di 3,8, poco più di Inter (3,5) e Liverpool (3,3). Impressiona per capacità di limitare le offensive avversarie il Bologna (2,8 come il Napoli e il catenacciaro Getafe, che però hanno numeri offensivi più bassi). Chi ne concede di meno? Il Bayern, ovviamente: solo 2,1 a partita. L’Inter all’Allianz Arena ne ha effettuati 4, con una percentuale realizzativa del 50%. I tiri concessi sono naturalmente l’effetto di tempo e spazio lasciati all’avversario nel proprio terzo difensivo. Pressare alto, difendersi con la palla e mantenere un baricentro avanzato riducono i pericoli, come conferma anche la quantità di passaggi concessi nel proprio terzo difensivo, 20,6 a gara in Bundes per il Bayern. L’Inter ne ha concessi molti più del suo standard abituale ma non ha perso incisività offensiva e ha vinto anche per questo. I dati non sono tutto ma non mentono mai: e se anche in questa ultima graduatoria il Bologna è quarto e l’OM undicesimo appena dietro l’Inter, significa che dietro ai risultati di queste due squadre ci sono due allenatori credibili, non solo dal punto di vista tattico ma anche della gestione del gruppo e delle pressioni: conquistare Bologna dopo Thiago Motta ed esaltare Marsiglia dopo le vicissitudini degli ultimi anni, erano (sono) missioni solo per condottieri veri.
Osimhen e il caso plusvalenze, la Procura Figc ha ricevuto gli atti: cosa rischia il Napoli
La Procura federale della Figc ha ricevuto dalla Procura di Roma gli atti dell'inchiesta che hanno portato, lo scorso febbraio, alla richiesta di rinvio a giudizio del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per falso in bilancio. Lo scrive La Repubblica, che sottolinea adesso come il procuratore Chiné avrà a disposizione 30 giorni per chiedere la revocazione del processo sportivo. Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell'estate del 2019 e dell'acquisto dell'attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille.
Le possibili sanzioni vanno dall'ammenda fino ad arrivare a una penalizzazione in classifica: determinante per l'apertura di un nuovo processo sportivo, riferisce il quotidiano romano, sarà la presenza di eventuali fatti nuovi che potrebbero cambiare le carte in tavola. Va ricordato che la questione era già stata al centro di un procedimento chiuso con il proscioglimento del club azzurro.
Queste operazioni sono già state analizzate in due gradi di Giustizia Sportiva (al club erano stati contestati gli articoli 4,6 e 31 del Codice di Giustizia Sportiva): il Napoli è sempre stato assolto. Per questo, nel mese di febbraio, il club azzurro non contemplava affatto la possibilità di venire penalizzato. Il Napoli è certo di avere operato correttamente nelle acquisizioni delle prestazioni di Manolas, 36 milioni da clausola rescissoria alla Roma, e di Osimhen 76 milioni al Lille tra parte cash e le cessioni di Palmieri, Liguori, Manzi e Karnezis (messi a bilancio per poco più di 20 milioni).
Finale Coppa Italia Primavera, Milan Cagliari 0-3: primo trofeo giovanile nella storia dei sardi
Il Cagliari vince la Coppa Italia Primavera 2025: la vittoria per 3-0 sul Milan all'Arena Civica di Milano regala ai sardi il primo trofeo giovanile della storia del club. I rossoneri escono sconfitti in una partita che per larghi tratti hanno dominato, sbagliando anche un calcio di rigore. I sardi hanno avuto il merito di essere estremamente cinici e compatti, concedendo poco e nulla e capitalizzando con Vinciguerra, Bolzan e Trepy le uniche occasioni da gol prodotte nei 90 minuti.
LA PARTITA
La finale di Coppa Italia Primavera si gioca nel contesto di un’Arena Civica di Milano gremita. Il match inizia nel segno dei rossoneri. Il Milan tiene maggiormente il possesso palla e in avvio si rende pericoloso con un tiro da fuori di Victor Eletu su cui Iliev si dimostra sicuro. E non si tratta di un caso isolato: le parate del portiere del Cagliari sono un tema ricorrente nel corso di tutta la partita. Pochi minuti dopo infatti il bulgaro classe 2005 si rende ancora protagonista con un buon intervento al 13esimo sul rossonero Sia. Il domino dei rossoneri viene spezzato però da un lampo dei sardi: Vinciguerra recupera un pallone a metà campo con la linea rossonera molto alta e punta a tutta velocità l'area di rigore del Milan. Arrivato al limite lascia partire un tiro a giro che si insacca alle spalle di Longoni. I rossoneri allora provano subito a rispondere di nervi con una doppia occasione: prima Comotto da buona posizione, poi di testa su sviluppo del corner, ma Iliev è ancora insuperabile. E proprio nel momento in cui il Milan stava provando a chiudere i rossoblu nella loro metà campo, arriva il raddoppio dei sardi: una giocata in profondità illuminante del solito Vinciguerra lancia Arba sull'out di destra. L’esterno sardo mette in mezzo una palla tesa su cui Longoni non è perfetto: la respinta è preda di bomber Bolzan che, al secondo tiro in porta dei suoi, fa 0-2. Ma il Milan ancora non si arrende e si riversa in attacco per provare a riaprirla. E l'occasione ci sarebbe anche, e molto ghiotta: sul finire della prima frazione Sia viene abbattuto in area, l'arbitro non ha dubbi: rigore. Sul dischetto si presenta Bonomi che però centra in pieno la traversa. Una batosta dal punto di vista psicologico da cui i rossoneri non si sono più ripresi.
Nel secondo tempo Guidi prova a dare una scossa ai suoi inserendo Sala e Niessen per Hodzic e Comotto, ma la partita non cambia il suo canovaccio: il Milan prova a costruire, ma il Cagliari non concede nulla ed è anzi subito pronto a pungere in ripartenza. Ed è proprio così che dopo un quarto d'ora nella ripresa nasce il gol del 3-0 che chiude definitivamente i giochi: Trepy, entrato da pochissimo al posto di Bolzan, riceve palla sulla trequarti e conduce fino al limite. Poi, senza pensarci troppo, calcia verso la porta trovando una deviazione che mette fuori causa Longoni. Il Milan prova a crederci ancora con la forza dei nervi, ma raramente si rivela pericoloso. Il Cagliari, senza soffrire particolarmente, con una partita di attenzione difensiva e cinismo porta a casa il primo trofeo giovanile della sua storia.
GIULINI: "LAVORO CHE PARTE DA LONTANO"
A parlare ed esaltare i suoi giocatori e il mister nel post partita è il presidente del Cagliari Giulini: ""Grande soddisfazione. Lavoro che parte da lontano. Il fatto di vedere 4 sardi titolari significa un grande lavoro di tutto il gruppo che segue la Primavera che oggi si concretizza con questa meravigliosa vittoria. Tre anni fa quando il mister ha preso la squadra stavamo rischiano di retrocedere. Oggi abbiamo vinto la Coppa Italia". Poi il presidente rossoblu ci ha tenuto a ringraziare i tifosi che hanno seguito la squadra fino a Milano: "Siamo molto contenti della presenza dei nostri tifosi vista la difficoltà del viaggio, ci sembrava di giocare in casa".
GUIDI: "NON ABBIAMO CONCRETIZZATO QUANTO CREATO"
Il mister del Milan, Federico Guidi, ha analizzato così l'amara sconfitta maturata sul prato dell'Arena di Milano "Complimenti al Cagliari, con questo successo hanno dato un senso al percorso di crescita che hanno avuto. Stanno facendo un bellissimo lavoro. Noi non siamo stati bravi a concretizzare: abbiamo fatto la partita sempre ma non abbiamo trovato il gol, loro sono stati bravi a capitalizzare i nostri errori. Per la mole di gioco che abbiamo sviluppato non siamo stati bravi a fare male al Cagliari. La squadra però ha spinto dall'inizio alla fine. Sul loro primo gol è stato bravissimo Vinciguerra, gli altri due gol non sono neanche tiri...Non sono state occasioni pericolose ma al contrario nostro sono stati bravi a concretizzare".
Kiss Kiss - Conte blinda il Napoli: da oggi allenamenti vietati anche ai dirigenti!
Valter De Maggio, direttore di Kiss Kiss Napoli, ha parlato nel corso di Radio Goal svelando un retroscena relativo alle prossime settimane e in vista del finale di stagione con l'Inter a +3 e la lotta scudetto ancora apertissima.
“Accadrà una cosa mai successa voluta da Conte. Da oggi l’attenzione a Castel Volturno sarà elevata ad alti livelli. Da oggi alla ripresa nessuno potrà entrare in campo che non sia lo staff. Gli allenamenti saranno blindati, Conte ha creato un bunker. Non deve trasparire nulla. Potranno vedere gli allenamenti solo i componenti dello staff tecnico e i calciatori che si allenano. Sarà interdetto anche ai dirigenti l’accesso al terreno di gioco. Conte non vuole lasciare nulla al caso”.
Caso Osimhen, Avv. Lubrano: “Difficile riapertura, fu già giudicato. Caso Juve è diverso…”
L’avvocato, esperto di diritto sportivo, Enrico Lubrano è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Kiss Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni legati all'affare Osimhen col Lille del 2020. La procura della Federcalcio ha ricevuto gli atti dalla procura di Roma sull’inchiesta per falso in bilancio che coinvolge il club azzurro e il presidente Aurelio De Laurentiis.
“Su questa questione della cessione di Osimhen c’è una giustizia sportiva che ha già analizzato il caso specifico ed è passata in giudicato, non conosco gli atti che sono stati prodotti dalla Procura di Roma e poi trasferiti alla Procura Federale. Credo sia difficile che possano essere stati proposti documenti atti a riaprire la situazione già coperta da giudicato. Caso diverso rispetto alla Juventus dove è stato riscontrato un vero e proprio sistema delle plusvalenze. Nel caso del Napoli si parla di un caso singolo, quello di Osimhen già passato in giudicato. Solo la Procura Federale conosce tutti gli atti, in linea di massima il quadro è questo”.
Storica reunion, la Sampdoria si affida a Mancini, Evani e Lombardo per scongiurare l’onta della C
Matteo Manfredi, presidente e proprietario della Sampdoria, ha chiesto a Roberto Mancini e ad altri ex giocatori blucerchiati di dargli una mano a risollevare la squadra, terz’ultima in Serie B a pari merito con la Reggiana. Mancini ritorna a Genova con il ruolo di direttore tecnico a 28 anni dal suo addio alla squadra da giocatore e a sei mesi dall’esonero da ct dell’Arabia Saudita. Insieme a lui ci sarà anche Chicco Evani nel ruolo di allenatore, mentre Attilio Lombardo sarà il vice del mister.
Dovrebbe avere un ruolo anche Giovanni Invernizzi come vice di Andrea Mancini, a capo della dirigenza dopo che l'anno scorso con Pirlo in panchina aveva portato la Sampdoria fino ai playoff.
Dopo la sconfitta di domenica per 2-0 contro lo Spezia, i giocatori della Sampdoria non sono rientrati a Genova ma sono stati portati a Coverciano anche per le minacce ricevute e per le scritte apparse nella notte sui muri della sede della società a Bogliasco.
A essere presi di mira soprattutto il presidente Manfredi e il ds Pietro Accardi, che è stato esonerato insieme a Leonardo Semplici, terzo allenatore di una stagione iniziata con Andrea Pirlo, proseguita con Andrea Sottil e Semplici. Martedì pomeriggio il primo allenamento a Bogliasco alla presenza di Manfredi e Mancini.
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