Napoli, all-in per Ndoye e Beukema. Osimhen-Gala, c’è l’ultimatum
Continua il lavoro di Giovanni Manna per consegnare ad Antonio Conte una rosa in grado di gestire la doppia competizione il prossimo anno. Dopo aver accolto Marianucci e Kevin De Bruyne, l’obiettivo del Napoli è chiudere l’accordo con il Bologna per Dan Ndoye e Sam Beukema. Le trattative tra le due società vanno avanti e, come riporta Orazio Accomando, la distanza si sta riducendo tra l’offerta del Napoli e la richiesta del Bologna.
Le due società stanno lavorando su operazioni separate, a cominciare da Ndoye che è l’obiettivo principale del Napoli. La distanza tra domanda e offerta è di circa 10 milioni di euro, con lo svizzero che ha già un accordo con la società partenopea che spinge per chiudere nei prossimi giorni. Distanza ancor più ridotta invece per Sam Beukema, con 5 milioni che separano i due club e in casa Napoli c’è ottimismo nel chiudere entrambe le operazioni. Con il Bologna si parlerà poi di Giacomo Raspadori, obiettivo di Vincenzo Italiano e che potrebbe partire. La duttilità dell’ex Sassuolo piace moltissimo al tecnico rossoblu, col Napoli che per lasciarlo partire chiede circa 25 milioni di euro. Il cartellino di Raspadori non entrerà nell’operazione Ndoye-Beukema, se ne parlerà in un secondo momento. Capitolo cessioni che ovviamente ruota intorno a Victor Osimhen. Il Galatasaray ha fatto sapere al Napoli di essere disposto a pagare i 75 milioni della clausola rescissoria e soprattutto ha dato un ultimatum al centravanti nigeriano. Il Gala aspetterà fino al 10 luglio dando assoluta priorità all’operazione Osimhen, a cui è stato offerto uno stipendio monstre da 18 milioni di euro più bonus. Fino ad allora i turchi non apriranno altre trattative compresa quella con l’Inter per Calhanoglu. Dall’entourage dell’attaccante nigeriano non sono arrivate aperture, con Osimhen che continua ad aspettare offerte dalla Premier League. Un altro giocatore di rientro dal prestito e che può subito partire è Michael Folorunsho, per cui la Fiorentina non eserciterà il riscatto da otto milioni più uno di bonus ma non è escluso un ritorno a Firenze. Pioli stima molto il centrocampista classe ’98 e la viola cercherà di trattare con il Napoli per un’operazione a condizioni più vantaggiose. Sullo sfondo c’è il Torino, con Marco Baroni pronto ad allenare nuovamente Folorunsho dopo averlo lanciato a Verona.
Da definire poi quello che sarà l’altro esterno da regalare a Conte oltre a Ndoye. Federico Chiesa al momento non è un obiettivo prioritario degli azzurri, con l’ex Juve che lascerà Liverpool dopo una sola stagione anche su consiglio di Gattuso, che vuole vederlo giocare con continuità per riconvocarlo in Nazionale. Piace molto Jadon Sancho, in uscita dal Manchester United con l’ex Dortmund che ha ancora un anno di contratto con i Red Devils da quasi 15 milioni all’anno. La richiesta dell’entourage dell’inglese è per un contratto biennale da 7,5 milioni di euro, il Napoli proverà ad avvicinarsi alle richieste di Sancho proponendo un quadriennale da 4,5 milioni a stagione per spalmare l’ingaggio. L’alternativa che piace a Giovanni Manna è Chemsdine Talbi, talento marocchino classe 2005 del Brugge che si è messo in mostra in Champions League segnando una doppietta nel playoff contro l’Atalanta al Gewiss Stadium.
Milan, Theo Hernandez apre all'Al Hilal: decisive le prossime 24 ore
Buone notizie per il Milan: nelle prossime ore la cessione di Theo Hernandez all'Al Hilal potrebbe finalmente sbloccarsi. Il terzino francese, che nei giorni scorsi ha visto saltare il passaggio all'Atletico Madrid, sua meta preferita, (gli spagnoli non hanno mai offerto più di 20 milioni di euro, bonus inclusi), si è detto disponibile a sedersi al tavolo per ascoltare la proposta del club saudita. Passo che in Via Aldo Rossi hanno accolto positivamente. Il primo assalto degli arabi, collocabile temporalmente prima dell'inizio del Mondiale per Club, non era andato a buon fine proprio a causa dell'atteggiamento dell'ex Real Madrid, restio a valutare la possibilità di un trasferimento fuori dall'Europa. Le prossime 24 ore potrebbero essere decisive per definire il futuro di Theo.
Adesso, come facile immaginare, la storia potrebbe avere un esito diverso: tra il Milan e l'Al Hilal l'accordo c'è da diverse settimane. Il ds Tare infatti, aveva accolto positivamente la proposta da 30 milioni di euro più bonus presentata dal club allenato da Simone Inzaghi. D'altronde una cifra così elevata, per un calciatore in scadenza tra un anno, è considerata oro colato. Probabilmente il pressing dell'ex allenatore dell'Inter, voglioso di allenare Theo ha spinto gli arabi a riprovarci e adesso la fumata bianca non è così lontana. "La società sta lavorando..." ha detto lo stesso Inzaghi poche ore fa, segno che la pista era ancora in piedi. L'Al Hilal, infatti, ha aumentato la propria offerta d'ingaggio a Theo, alzandola da 18 a 20 milioni all'anno. Inoltre, sembra che il terzino del Milan, attualmente in vacanza, si sia incontrato con gli intermediari del club per discutere del suo eventuale trasferimento.
Se la cessione di Theo Hernandez dovesse concretizzarsi il Milan si toglierebbe un bel problema, con il conseguente arrivo di un bel tesoretto da reinvestire (forse) sul mercato.
LAVORI IN CORSO A CENTROCAMPO
Nel frattempo, il club rossonero continua a muoversi per rinforzare la propria mediana. I due nomi principali sono quelli di Javi Guerra e Granit Xhaka. Per quanto riguarda il centrocampista spagnolo, il Milan è arrivato a offrire 16 milioni più 4 di bonus, avvicinandosi notevolmente alle richieste del Valencia. Anche per Xhaka va registrato un avvicinamento tra le parti: la valutazione del Bayer Leverkusen è di 15 milioni e Tare è pronto ad aggiungere dei bonus per avvicinarsi alla cifra richiesta dal club tedesco. Con il calciatore, invece, l'accordo è già stato raggiunto.
PROPOSTO CHIESA PER L'ATTACCO
Tra i nomi che potrebbero essere aggiunti all'organico di Max Allegri c'è quello di Federico Chiesa, in uscita dal Liverpool dopo una stagione piena di alti e bassi. L'attaccante ex Juve potrebbe essere un'opzione qualora uno tra Leao e Pulisic lasciasse il club. Sul portoghese, infatti, è vivo l'interesse del Bayern Monaco che potrebbe farsi vivo con un'offerta irrinunciabile per i rossoneri. L'americano, invece, al momento ha rimandato a luglio i discorsi sulla propria permanenza, quando il Milan si ritroverà per cominciare il ritiro verso una nuova stagione.
Mondiale per Club, Juventus-Wydad 4-1: Yildiz show con una doppietta
La Juventus supera 4-1 il Wydad di Casablanca nella seconda giornata del Gruppo G e, con il 6-0 della notte del Manchester City contro l'Al Ain, conquista gli ottavi di finale del Mondiale per Club con un turno di anticipo. Protagonista assoluto del match è Kenan Yildiz: prima propizia l'autogol di Boutouil che sblocca l'incontro, poi raddoppia con un gioiello al volo dal limite dell'area, infine chiude i conti con un altro splendido gol nella ripresa. In mezzo allo show del turco la rete di Lorch che accorcia solo momentaneamente le distanze e nel finale il rigore procurato e trasformato da Vlahovic. Giovedì l'ultima sfida del girone contro il Manchester City decisiva per stabilire chi chiuderà in vetta.
LA PARTITA
Il Wydad parte con grande aggressività a l 4' ha subito un'ottima occasione con Lorch dopo una palla persa in uscita da McKennie, il destro del sudafricano è però facile da controllare per Di Gregorio. La Juve risponde con un possesso attento e ragionato, che dà i suoi frutti al 6': splendido scambio nello stretto tra Yildiz e Thuram, il francese restituisce al turco che tenta un tiro-cross e trova la deviazione beffarda di Boutouil. Non può nulla Benabid ed è 1-0 per i bianconeri. La squadra di Tudor continua ad attaccare a testa bassa e al 16' trova il meritato raddoppio: splendida azione di Cambiaso sulla sinistra, pallone per Yildiz che colpisce al volo di controbalzo da fuori e trova l'incrocio dei pali. Un vero capolavoro del 10 bianconero. Il doppio colpo incassato non scompone i marocchini che al 25' accorciano le distanze: Savona è troppo leggero su Amrabat, il fratello dell'ex Fiorentina trova un corridoio geniale per Lorch che a tu per tu con Di Gregorio non sbaglia e fa 2-1. Nel finale di frazione i ritmi calano, il gioco si fa molto falloso e spezzettato, senza più occasioni da entrambi i lati.
A inizio ripresa Tudor si gioca la carta Koopmeiners al posto di un disordinato McKennie e al 57' i suoi vanno a un passo dal 3-1: perfetto il corner di Conceiçao per l'accorrente Cambiaso, che col sinistro al volo centra in pieno il palo. Il match è condizionato da fortissime folate di vento, ma è sempre la Juve la più pericolosa e al 62' sono di nuovo pochi i centimetri a separarla dal gol: Kelly pesca Kolo Muani nel cuore dell'area, che con la porta completamente spalancata davanti a lui calcia incredibilmente fuori. Il francese si riscatta però una manciata di minuti dopo, quando pesca bene Yildiz in profondità, il turco sterza sul difensore e con un colpo da biliardo trova l'angolino per il tris. Negli ultimi minuti la squadra di Tudor si adagia un po' sugli allori, rischia qualcosina (grande parata di Di Gregorio su Boutouil), ma poi cala il poker grazie a un penalty procurato e trasformato con precisione assoluta dal neo entrato Vlahovic.
LE PAGELLE
Yildiz 8 - È l'uomo copertina della Juventus. Propizia il primo gol con una splendida azione nello stretto, il 2-0 è un gioiello balistico e il 3-1 una perla di velocità di pensiero ed esecuzione. La qualità dell'avversario ovviamente va tenuta in considerazione ma lui, in questo momento, viaggia ad altri livelli.
Thuram 7 - Solita prestazione muscolare, fatta di concretezza e qualità nelle giocate. Tanti palloni recuperati, altrettanti giocati in avanti per i compagni. Insieme a Yildiz è forse l'unico giocatore diventato davvero imprescindibile.
Kolo Muani 5,5 - Mai pericoloso, parecchio impreciso nel dialogo coi compagni. Si divora il 3-1 a porta vuota, poi riscatta parzialmente una partita molto opaca con l'assist per il secondo gol di Yildiz.
Lorch 6,5 - Si conferma, insieme ad Amrabat, l'uomo in grado di fare la differenza nella compagine marocchina. Dopo esserci andato molto vicino col City sigla un bel gol che illude per una quarantina di minuti la sua squadra di poter riacciuffare la Juve.
IL TABELLINO
Juventus-Wydad 4-1
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio 6,5; Kalulu 6, Savona 5,5, Kelly 6,5; Costa 6 (31' st Gonzalez 6), Thuram 7, McKennie 5,5 (1' st Koopmeiners 6), Cambiaso 6,5; Conceiçao 6,5 (31' st Locatelli 6), Yildiz 8 (40' st Gatti sv); Kolo Muani 5,5 (31' st Vlahovic 6).
Allenatore: Tudor 6,5
Wydad (5-4-1): Benabid 5,5; Meijers 5,5 (1' st Mwalimu 5,5), Moufid 5,5, Boutouil 5, Moufi 5,5, Ferreira 5; Amrabat 6,5, Zemraoui 6, El Moubarik 5,5, Lorch 6,5; Obeng 5 (1' st Alsomah 5).
Allenatore: Benhachem 5,5
Arbitro: Martinez
Marcatori: 6' aut. Boutouil (J), 16' e 24' st Yildiz (J), 25' Lorch (W), 45'+4 st rig. Vlahovic (J)
Ammoniti: Meijers (W), Ferreira (W), Thuram (J)
Espulsi:
LE STATISTICHE
- Kenan Yildiz ha segnato in tre partite di fila per la prima volta con la maglia della Juventus tra tutte le competizioni.
- Kenan Yildiz ha realizzato la sua seconda marcatura multipla con la Juventus tra tutte le competizioni, dopo la doppietta contro l’Inter lo scorso 27 ottobre in Serie A.
- Solo il Bayern Monaco (12) ha segnato più reti della Juventus (nove) in questa edizione del Mondiale per club FIFA.
- La Juventus ha segnato 14 reti nelle ultime quattro partite tra tutte le competizioni, esattamente quante ne aveva realizzate nelle 14 gare precedenti (14).
- Dal 2024/25 questa è solo la seconda volta che la Juventus ha vinto quattro partite di fila tra tutte le competizioni, dopo lo scorso febbraio.
- La Juventus ha segnato almeno tre gol in tre match di fila tra tutte le competizioni per la prima volta dal gennaio 2024 (in quel caso contro Frosinone in Coppa Italia + Sassuolo e Lecce in Serie A).
- Kenan Yildiz (classe 2005) è il giocatore più giovane ad aver segnato almeno due gol in questa edizione del Mondiale per club FIFA.
- Dusan Vlahovic ha segnato 11 dei 14 rigori calciati con la maglia della Juventus tra tutte le competizioni, inclusi tutti gli ultimi sette tirati.
- La Juventus ha segnato almeno due reti nei primi 16 minuti di un match tra tutte le competizioni per la prima volta dal 15 luglio 2020 contro il Sassuolo in Serie A (gol di Danilo e Higuaín in quel caso).
- Dal suo arrivo alla Juventus (dal 2023/24), Andrea Cambiaso ha fornito 11 assist con la Juventus tra tutte le competizioni, solo Weston McKennie (14) ha servito più passaggi vincenti con la maglia del bianconeri nel periodo.
Mondiale per Club: l'Al Hilal di Inzaghi pareggia 0-0 con Salisburgo
Seconda partita e secondo pareggio per l'Al Hilal di Simone Inzaghi al Mondiale per Club. In una partita valida per la seconda giornata del gruppo H, la squadra saudita ha fermato gli austriaci del Salisburgo sullo 0-0. Un risultato, che di fatto tiene la squadra dell'ex allenatore dell'Inter ancora in corsa per la qualificazione. In classifica comandano infatti il Real Madrid (che ha battuto i messicani del Pachuca 3-1) e il Salisburgo con 4 punti, segue l'Al Hilal con 2. Nell'ultima giornata la squadra saudita affronterà il già eliminato Pachuca con l'obbligo di vincere segnando più gol possibili e sperare che tra Real Madrid e Salisburgo non esca un risultato di parità.
RB SALISBURGO-AL HILAL 0-0
Non arriva la prima vittoria per Simone Inzaghi e il suo Al-Hilal, che si fermano nuovamente nel Mondiale per Club. L'ex tecnico dell'Inter deve ancora fare a meno di Mitrovic e conferma l'undici che ha fermato il Real Madrid, dominando nei primi minuti. Cancelo si costruisce una grande chance, mentre Onisiwo spaventa e impegna Bounou. Da qui in poi c'è solo l'Al-Hilal, che spreca una chance clamorosa con Marcos Leonardo: salva tutto Rasmussen, ex Fiorentina ed Empoli. Si sente l'assenza di Mitrovic e si vede uno dei difetti dell'Inter di Inzaghi, anche in Arabia: contro squadre basse e ben organizzate, i suoi non sfondano. Nella ripresa l'Al-Hilal rischia subito, con Mellberg jr. a sfiorare la rete: Bono salva tutto, poi è Koulibaly a evitare il gol sulla linea. Malcom prova a scuotare i sauditi, ma nell'ultima mezz'ora non ci sono occasioni significative per nessuna delle due squadre. Un paio di proteste per qualche decisione arbitrale e nulla più, tra Salisburgo e Al-Hilal è 0-0. Potrebbe succedere di tutto nell'ultimo turno del gruppo H, visto lo scontro diretto tra le leader RB Salisburgo (4) e Real Madrid (4). L'Al-Hilal (2), che sfiderà il Pachuca (0), deve vincere e sperare.
Mondiale per Club: il Manchester City ne fa sei all'Al Ain, con la Juve agli ottavi
Nella seconda giornata del gruppo G il Manchester City travolge l'Al-Ain vincendo 6-0. Un risultato, quello propiziato dalla doppietta di Gundogan, che regala gli ottavi a Guardiola e alla Juventus, con i bianconeri avanti nella differenza reti (9-1 contro 8-0) prima dello scontro diretto all'ultima giornata: gli uomini di Tudor che sarebbero primi sia con la vittoria che col pareggio. Tutto in bilico per l'Al-Hilal, che non va oltre lo 0-0 col Salisburgo e rischia grosso.
MANCHESTER CITY-AL AIN 6-0
Il Manchester City acciuffa la Juventus e vola agli ottavi, ma sarà primo con un solo risultato. Si tratta della vittoria nello scontro diretto, visto che le squadre sono appaiate nella differenza reti (+8) dopo il 6-0 sull'Al-Ain. Pep Guardiola cambia tutto e fa riposare vari big in vista della Juventus, con un undici rivoluzionato e il 3-4-2-1: debutta Ait-Nouri, con Nico-Gundogan mezzali e Foden-Echeverri alle spalle di Haaland. Spingono subito i Citizens, che passano dopo soli otto minuti. Gundogan approfitta di un errore in uscita dell'Al-Ain, colpisce col pallonetto e beffa un distratto Eisa per l'1-0. Bassissima la formazione emiratina, che ha un solo scopo: evitare la goleada, limitando Haaland e compagni. Un compito che riesce fino al 26, quando Echeverri fa il bis con una magistrale punizione: prima rete col Man City per l'ex River, classe 2007. Haaland si costruisce una chance, poi sigla il tris su rigore: fallo su Ait-Nouri, check Var e 3-0 del norvegese al 48' pt. Nella ripresa i Citizens viaggiano al piccolo trotto, sfiorano il poker con Haaland e Ait-Nouri e fanno ruotare la rosa: mezz'ora per Bobb e Rodri, venti minuti per Reijnders e Cherki. Il quarto gol arriva con Gundogan che salta mezza difesa col controllo e deposita in rete alle spalle di Eisa (72'), il quinto con un rasoterra di Bobb (84'). Guardiola e i suoi vogliono farne sette per scavalcare la Juve, ma si fermano a sei: l'ultima rete è di Cherki (88'), Eisa evita quella di Foden. Finisce così e la Juventus sorride: sarebbe prima sia con la vittoria che col pari, nello scontro diretto. Con entrambe le squadre a +8 nella differenza reti, infatti, conterebbero i gol segnati: 9 per Tudor e 8 per Guardiola, che non era andato oltre il 2-0 (sofferto) col Wydad.
La Samp fa festa (a tavolino) e resta in Serie B: a Salerno disordini e gara sospesa
La Salernitana saluta la Serie B nel modo peggiore, col lancio selvaggio di oggetti e petardi dei suoi tifosi che impedisce la ripresa della partita e la fa sospendere definitivamente. Dopo aver perso 2-0 a Marassi, i campani devono vincere con due reti di scarto, ma vengono colpiti da Coda (38') e Sibilli (49'). Al 65', sul 4-0 globale per la Samp, si scatena il caos. La Salernitana perderà a tavolino e scenderà in Serie C, blucerchiati salvi a quaranta giorni dalla retrocessione.
Così com'era successo due anni fa tra il Brescia e il Cosenza, i playout di Serie B non vedono la loro conclusione sul campo: sul 2-0 per la Sampdoria, i tifosi della Salernitana danno vita a un lancio spasmodico di oggetti che impedisce di riprendere e chiudere la sfida. La sospensione definitiva arriva dopo un tentativo fallito, Doveri manda tutti negli spogliatoi e arriverà l'inevitabile 3-0 a tavolino, che non renderà omologato il risultato del campo e certificherà la retrocessione in Serie C dei granata. I campani sono reduci da una settimana terribile per la maxi-intossicazione alimentare e devono vincere con due gol di scarto, per salvarsi. L'inizio è però horror, con la Salernitana che rischia subito: Christensen salva su Sibilli, Samp vicina alla rete anche con Meulensteen. La prima reale chance per i campani arriva al 21', quando Soriano sfiora il gol con un tiro a giro. Meglio ancora la Samp, però, all'Arechi: decisivo Christensen (due volte) su Ronaldo Vieira. Al 34' i tifosi campani esplodono per la rete di Ferrari, ma tutto è fermo per un precedente fallo di mano. Nel più classico degli scenari-horror, subito dopo l'ex Coda firma l'1-0 della Samp (38'). Ora la Salernitana deve farne tre per salvarsi ed entra anche Tongya, passando al 4-2-3-1.
Una mossa che scopre i granata e la Samp ne approfitta, chiudendo i giochi al 49': azione da corner e zampata di Sibilli per il 2-0, proteste campane (non accolte) per un tocco col braccio di Meulensteen. La gara è finita e scoppia il caos. La Curva della Salernitana si scatena infatti nella contestazione, fischiando i giocatori e lanciando di tutto in campo: seggiolini, oggetti, petardi, fumogeni. Deve entrare la polizia in assetto antisommossa e, dopo qualche minuto di tensione, Doveri sospende la sfida facendo rientrare tutti negli spogliatoi. Si rientra in campo dopo mezz'ora circa, per ripartire dal 65', e subito riprendono i lanci di seggiolini e petardi: Doveri sospende così nuovamente, dopo soli trenta secondi di gioco. Questa volta lo stop è definitivo. Non ci sono le condizioni per riprendere e la Curva della Salernitana è sul piede di guerra: ogni tentativo di riprendere, verrebbe frustrato dal lancio di oggetti. Boato dell'Arechi all'annuncio dello stop del match, che comporterà il 3-0 a tavolino. I campani salutano la Serie B nel modo peggiore e perdono la categoria, Samp salva a quaranta giorni dalla retrocessione sul campo e un mese dopo il caos-Brescia, che l'ha rimessa in gioco nei (contestati) playout.
Napoli, l'Al Hilal è pronto a fare follie per Osimhen: offerti 160 milioni di ingaggio
Victor Osimhen è tornato in Nigeria per staccare la spina. Tra serate con amici, beneficenza e visite nei luoghi dell’infanzia, il bomber del Napoli si gode l’affetto del suo popolo, ma il suo nome continua a essere protagonista del mercato. Dopo le chiamate di Liverpool, Juventus e Galatasaray, l’Al Hilal - scrive il Corriere dello Sport - ha messo sul piatto un’offerta mostruosa per convincerlo: 40 milioni di euro netti a stagione per tre anni, più opzione per il quarto, per un totale potenziale di 160 milioni. Una proposta che lo renderebbe tra i giocatori più pagati al mondo e che rappresenterebbe anche una liberazione per il Napoli: 75 milioni di clausola, cifra che servirebbe per il restyling offensivo e per liberarsi di un ingaggio pesante.
Ultimatum del Galatasaray
Il tempo, però, gioca a sfavore dei club interessati. Osimhen ha già detto no all’Arabia a inizio mese, proprio quando l’Al Hilal era pronto a versare la clausola. Anche il Galatasaray ha provato il tutto per tutto, col vicepresidente Abdullah Kavukcu che ha lanciato un messaggio pubblico: "Lo stiamo aspettando. Ma il nostro tempo sta per finire". Secondo la stampa turca, l’accordo con il Napoli ci sarebbe già. Mancherebbe solo il sì del giocatore.
Osimhen intanto si gode le vacanze
E proprio quel sì tarda ad arrivare. Osimhen, intervistato in queste ore da un canale nigeriano, ha glissato: "Mi sto riposando, vedremo cosa succederà". La decisione è nelle sue mani. L'Al Hilal è pronto a fare follie.
Ndoye e Beukema: il Napoli cerca l'intesa col Bologna (che punta Zanoli). Le valutazioni
Sam Beukema e Dan Ndoye. Il Napoli nelle prossime ore discuterà col Bologna per due dei principali obiettivi della società partenopea in questa finestra di calciomercato. Dopo aver trovato un accordo di massimo con i due calciatori, adesso l'obiettivo è quello di trovare la quadra con la società rossoblù che, a sua volta, ha messo gli occhi su un tesserato del Napoli. Ma andiamo con ordine.
La valutazione che il Bologna fa del cartellino di Ndoye è di 40 milioni di euro. Per Beukema, invece, siamo tra i 25 e i 30 milioni di euro. Il centrale di difesa olandese è giocatore che il club del presidente Saputo non vorrebbe cedere, ma a quasi 27 anni è Beukema a spingere per fare un ulteriore step nella sua carriera dopo due eccellenti stagioni da leader dalla retroguardia rossoblù. Ecco perché i contatti vanno avanti per entrambi, con la consapevolezza che trovare un incastro unico è assai complicato, ma anche che Alessandro Zanoli è contropartita molto gradita a Vincenzo Italiano.
Classe 2000 e reduce dal prestito al Genoa, Zanoli non è stato riscattato dalla società rossoblù per sette milioni di euro. Sul tavolo della trattativa col Bologna può oggi valere qualcosa in più, 8-9 milioni, ma molto dipenderà anche dalle valutazioni di Ndoye e Beukema. Nell'incontro si discuterà anche di Jesper Lindstrom, esterno offensivo danese che il Napoli nell'estate 2023 pagò 25 milioni di euro salvo poi cederlo in prestito nella passata stagione all'Everton, club con cui ha collezionato 30 presenze complessive. Non è né la prima né la seconda scelta di Sartori pe sostituire eventualmente Ndoye, ma è una possibilità di mercato che verrà presa in considerazione. Soprattutto se proposta a condizioni vantaggiose.
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