lunedì 16 giugno 2025

News calcistiche del 16 giugno 2025

 


Como, colpo Baturina

“Il Como 1907 è lieto di annunciare la firma di un contratto preliminare con il calciatore croato Martin Baturina, che diventerà ufficialmente un giocatore lariano il 1° luglio 2025. Il centrocampista ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 2030”. È questo il comunicato emesso dal Como che ha annunciato l’arrivo di Martin Baturina. “Considerato uno dei giovani talenti più promettenti del calcio europeo, Baturina porta con sé visione di gioco, estro e creatività, in linea con le ambizioni del nostro progetto. Prodotto del famoso vivaio della Dinamo Zagabria, ha collezionato 165 presenze con la prima squadra del club, segnando 22 gol e vincendo quattro campionati, due Coppe di Croazia e due Supercoppe”.


Gianni Rivera a Sportiva: “Non mi chiamano perchè non sono manovrabile. Ho cercato Abodi, non mi ha risposto”


Gianni Rivera, leggenda del calcio azzurro, è intervenuto oggi in diretta a Radio Sportiva:


“La scelta di Gattuso come ct? Prima  bisognerebbe vedere come lavora, magari è bravissimo ma nessuno lo ha mai visto lavorare, come facciamo a dirlo prima o a giudicarlo. Ci sono tante cose da sistemare e valutare, e da vedere di mettere una pietra sopra per sempre… Un contributo i vertici federali lo hanno dato in negativo di sicuro agli ultimi insuccessi. Sulla Nazionale bisogna avere comunque fiducia sul futuro”.


“Ho il sospetto che alcuni giocatori scommettano contro se stessi e anche che i bambini non crescono perché se le loro famiglie non hanno i soldi, smettono di giocare perchè tutti devono pagare. Questa è una indagine che dovrebbe fare la Federazione. Ho sentito molte famiglie lamentarsi del fatto di dover pagare i procuratori e se non li pagavano i figli non giocavano o nemmeno entravano…”


“Se un ragazzo nasce con una dote, facciamogliela sfruttare, è sua la dote e la qualità, l’importante è poterla mettere in atto e che qualcuno se ne accorga. Donnarumma è un grandissimo portiere, tutti gli altri sono sotto sotto alla media e sostituibili. La Federazione non ascolta i grandi campioni del passato, non sono dentro a quegli uffici e non posso sapere. Io mi sono proposto adesso perchè la mia esperienza penso possa essere importante, per le mie qualità. Non subisco pressioni da parte di nessuno, ho chiesto a Gravina se c’era spazio per me, ho provato a parlare col ministro Abodi, ma non mi ha risposto, non si è fatto trovare, vuol dire che non erano interessati ad ascoltarmi”.


“Lo sai perchè non chiamano me? Perchè non sono manovrabile. Anche allora c’erano cose strane in Nazionale, io non ho giocato la finale col Brasile che era l’unica squadra nel 1970 che avrei dovuto incontrare, perchè il brasile non si preoccupava di difendere e marcare gli avversari, ma pensava solo a fare gol. Quella era la squadra ideale per me, il problema è che ho perso perchè ho giocato appena 5 minuti, fossi entrato un po’ prima…Mi sono anche liberato e potevo raggiungere un pallone che sarebbe stato il gol del 3-2, pensa cosa sarebbe successo se avessi segnato…”


“La questione Acerbi? Non l’ho seguita. Io quando mi convocavano andavo sempre, ma ho capito che c’erano rapporti strani tra presidenti e direttori della Gazzetta, per cui era meglio lasciar perdere.


“Ranieri? Lui ha un contratto con la Roma e serviva lì, mi sono meravigliato anzi che gliel’abbiano chiesto dalla Federazione. Era meglio chiederlo a qualcuno che era libero.


“Mancini non se lo meritava di essere richiamato, ha fatto dei danni, mi dispiace perchè era bravo ma per tanti soldi ha rinunciato alla Nazionale e non si meritava di riconquistare quegli spazi”.


“Prima dei mondiali in Messico giocavamo sempre insieme io e Mazzola e dopo abbiamo ricominciato a giocare assieme, in quel mondiale non è stato possibile. Può darsi che con la Nazionale con un po’ di fortuna migliorino le cose. I troppi stranieri in campo? E’ solo un problema di soldi, ma i bambini italiani se vogliono giocare devono avere famiglie che pagano, i procuratori pretendono soldi da bambini che non hanno ancora visto il campo…E finisce che non giocano mai”.


Salernitana, 14 tesserati intossicati dopo il match con la Sampdoria


Il sospetto è che si sia trattato di una sospetta intossicazione alimentare. Il gruppo aveva consumato un pranzo al sacco (riso) preparato nella città ligure. A quanto pare, nelle ore successive, anche altri due tesserati avrebbero accusato gli stessi sintomi. Sull’accaduto sono state rese dichiarazioni alla Polizia che, adesso, potrebbe avviare gli accertamenti del caso.


Il Galatasaray flirta con l’agente di Calhanoglu, la posizione dell’Inter è chiara


Il possibile approdo in Turchia di Hakan Calhanoglu, sponda Galatasaray, sta diventando il tema centrale del mercato in uscita dell’Inter. ll giornalista turco Serhat Akın, amico del giocatore nerazzurro, ha dichiarato che il centrocampista è in trattativa con il club di Istanbul: “Hakan Calhanoglu mi ha mandato un messaggio oggi. Ha detto: ‘Siamo in trattative con il Galatasaray. Loro vogliono me e io voglio loro‘”. Anche il padre di Calhanoglu, Huseyin, ha condiviso un post scrivendo: “Spero che un giorno verrai al Galatasaray“.


Secondo quanto filtra dai media turchi l’agente del centrocampista, Gordon Stipic, è atteso a Istanbul per fare un po’ il punto della situazione sulla possibile proposta economica al calciatore e capire i possibili margini di trattativa per convincere l’Inter. Al momento i nerazzurri, per il quale il regista resta centrale nel progetto, non hanno ricevuto offerte ma è chiaro che, a 31 anni compiuti e in caso il giocatore chiedesse di tornare a casa, valuterebbero la cessione previo un incasso non inferiore ai 40 milioni. Il Gala, invece, pensa di non andare oltre i 25.


Cifre alla mano, tra il club turco e l’Inter si registra quindi ancora una certa distanza tra domanda e offerta per la valutazione del cartellino di Calhanoglu. Situazione che da una parte tiene tutto in stand-by e dall’altra costringe i dirigenti dell’Inter a guardarsi intorno per evitare di arrivare impreparati preparati a una possibile cessione. Nel dettaglio, i nerazzurri avrebbero già sondato il terreno per Bernabé e Keita, già allenati da Chivu al Parma, ma per la mediana piacciono molto anche Rovella, Ederson e Ricci. Profili di livello che, a fronte di un’offerta importante del Gala per Calha, potrebbero trasformarsi rapidamente in obiettivi concreti.


Mondiale per Club: il Botafogo vince con Correa, pari tra Porto e Palmeiras


Nel giorno del debutto di Correa (da subentrante) con la maglia del Botafogo, i brasiliani iniziano col piede giusto il loro Mondiale per Club. I campioni in carica della Libertadores mandano infatti ko i Seattle Sounders grazie alle reti di Jair Cunha (28′) e Igor Jesus (44′), vano il gol di Roldan (75′) che vale solo per il 2-1 finale. Aggancio al Psg per il Fogão, mentre pareggiano 0-0 Porto e Palmeiras: brilla Estevão, ma gli Mvp sono i portieri.

 


PALMEIRAS-PORTO 0-0

Un match dall’elevato spettacolo, con tanti giovani talenti in campo (da Rodrigo Mora a Estevão), si chiude sullo 0-0. Porto e Palmeiras emulano il risultato di Inter Miami e Al-Ahly, tutto invariato e nessun gol nel gruppo A del Mondiale per Club. Si parte subito con la grande aggressività dei lusitani, che sfiorano la rete con Joao Mario: bravissimo Weverton. Ci prova Estevão con una magia, ma il suo tiro termina a lato di poco. Il match si spegne per l’identità tattica delle due squadre, schierate in tandem col 3-4-2-1, per poi riaccendersi nei minuti finali: Omorodion ed Estevão saggiano i riflessi dei portieri. La grande occasione però è per Richard Rios, del Palmeiras: Claudio Ramos salva tutto con una prodigiosa doppia parata, poi il salvataggio sulla linea dei Dragoes. Nella ripresa entrambe le squadre spingono a caccia del vantaggio, ma i due portieri vestono i panni di Superman: Claudio Ramos salva su Murilo e José Manuel Lopez, Weverton è decisivo su Fabio Vieira. Nulla da fare dunque, Porto-Palmeiras termina 0-0.


BOTAFOGO-SEATTLE SOUNDERS 2-1

Nel girone del Psg, che ha travolto 4-0 l’Atletico Madrid, c’è una coppia in testa. Il Botafogo risponde a tono e, seppur crollando fisicamente nella ripresa, batte 2-1 i Sounders. Gli statunitensi giocano in casa, al Lumen Field di Seattle, ma vengono messi sotto nel ritmo e nell’intensità. Igor Jesus e compagni ne hanno di più, ma riescono a colpire solo su azione da palla inattiva: sale il difensore Jair Cunha, ex Santos, e insacca in rete al 28′. L’azione si ripete un quarto d’ora più tardi, cambiando però protagonista: Igor Jesus, il centravanti, incorna e sigla il 2-0 al 44′. Ironia della sorte, entrambi i giocatori (e il subentrante Cuiabano) saranno ceduti al Nottingham Forest nella finestra estiva, ma intanto sono decisivi per il Fogão. Nella ripresa entrano anche i neoacquisti Joaquin Correa (molto spento) e Arthur Cabral, ma il Botafogo spegne completamente la luce. I Sounders, di contro, si riaccendono con l’ingresso dell’ex Lanus Pedro De La Vega: Pepo dà aria alla manovra dei suoi, che sprecano un potenziale gol da pochi passi. La rete arriva comunque al 75′, quando Igor Jesus devia sfortunatamente la conclusione di Roldan: gol al centrocampista e 2-1. Si genera così un finale al cardiopalma, col Botafogo tutto chiuso dietro: i Sounders sfiorano e sognano il pari, i brasiliani vanno vicini al tris proprio con Cuiabano. Finisce 2-1 e il Botafogo aggancia il Psg, che sfiderà nel secondo turno.


Mondiale per club, Psg-Atletico Madrid 4-0: esordio con il botto per i campioni d’Europa


Si apre anche il Gruppo B del Mondiale per Club: al Rose Bowl Stadium di Pasadena il Paris Saint-Germain esordisce con i tre punti travolgendo 4-0 l’Atletico Madrid. I freschi Campioni d’Europa stappano la sfida al 19’ con Fabian Ruiz, poi raddoppiano al 46’ grazie al gol di Vitinha (due assist di Kvaratskhelia). Al 77’ i Colchoneros restano in dieci uomini (espulso Lenglet), chiudono i conti Mayulu all’87’ e Kang-in Lee su rigore al 97’.

Il Psg è ancora in formato Champions League, tris all’Atletico Madrid al debutto del Mondiale per Club. Pronti via e i francesi iniziano subito a gestire il possesso del pallone, con i loro avversari che attendono nella propria metà campo per provare a ripartire. Dopo il quarto d’ora ecco che il Paris stappa la partita: al 19’ azione costruita sulla destra tra Hakimi e Doué, poi Kvaratskhelia apparecchia per il sinistro in buca d’angolo di Fabian Ruiz, che fa 1-0 con il sinistro. La formazione allenata da Simeone non riesce a reagire, se non con una girata tiepida di Griezmann al 45’. Sul ribaltamento di fronte i parigini colpiscono ancora: Kvaratskhelia parte in contropiede e premia l’inserimento di Vitinha, che si presenta a tu per tu con Oblak e segna il 2-0 con un rigore in movimento.


Dopo l’intervallo i Colchoneros cercano di aumentare la pressione, ma rischiano ancora con Oblak che deve alzare sulla traversa un destro a giro insidioso di Kvara. A pochi minuti dall’ora di gioco l’Atleti accorcia con un diagonale preciso di Julian Alvarez, ma dopo controllo Var la rete viene annullata (con tanto di spiegazione vocale a tutto lo stadio da parte del direttore di gara). Al 77’ piove sul bagnato per gli spagnoli, quando Lenglet eccede con le proteste e riceve il secondo cartellino giallo della sua partita, lasciando in dieci uomini i suoi. Luis Enrique getta nella mischia tanti giovani, e come in occasione della finale di Champions League contro l’Inter è Mayulu a chiudere la pratica all’87’ con un bel destro chirurgico sul primo palo. Allo scadere c’è anche spazio per il poker di Kang-in Lee, che batte Oblak e trasforma il calcio di rigore assegnato dopo check al Var per fallo di mano di Le Normand. Il Psg vince 4-0 e sale a quota 3 nel Gruppo B del Mondiale per Club, Atletico ko.


Serie B, alla Sampdoria il playout d’andata con la Salernitana


La Sampdoria vince 2-0 l’andata dei playout di Serie B e fa un piccolo passo verso la salvezza. A Marassi, i blucerchiati vincono segnando nei finali di tempo: Meulensteen porta avanti i liguri al 39′, mentre all’86’ Curto trova un gol che può rivelarsi decisivo per il doppio confronto. Nel finale, espulsi Borini e Stojanovic: salteranno il ritorno dell’Arechi, dove i granata saranno obbligati a vincere con due reti di scarto.


La Sampdoria vede più da vicino una salvezza che, dopo lo 0-0 con la Juve Stabia, sembrava ormai persa. Nell’andata del tanto discusso playout, vincono 2-0 i blucerchiati che vivono un momento decisivo all’86’, quando Curto raddoppia migliorando la stessa partita in Regular Season. Allora era finita 1-0 con rete di Meulensteen, che è di nuovo decisivo ma stavolta al minuto 39′, dopo tante occasioni per i liguri che sprecano soprattutto in avvio con Sibilli. Il gol che sblocca la partita arriva quasi all’intervallo, con una girata al volo di Ferrari al centro e colpo di testa vincente di Meulensteen, lasciato completamente solo dalla difesa granata. Nella ripresa, tutto sembra portare verso un 1-0 che terrebbe apertissimo il discorso all’Arechi, ma al minuto 86′ una zampata in area piccola di Curto vale il raddoppio, che dà tutto un altro significato per la Samp al match di ritorno. Nel finale, viene però espulso Borini, che salterà il ritorno, ma il lungo recupero vede la parità nei cartellini rossi: anche Stojanovic non sarà a disposizione di Marino per il match di venerdì 20. Cerri va vicinissimo al 2-1, ma non centra il bersaglio. E adesso, per la Salernitana è durissima: in virtù del miglior piazzamento in Regular Season, serve una vittoria con due gol di scarto in Campania per ribaltare il risultato di questi primi 90 minuti. I blucerchiati, che due mesi fa erano all’inferno, hanno ora più di due risultati su tre per trovare una salvezza che sarebbe miracolosa.


Nazionale, Ufficiale Gattuso è il nuovo CT


La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver conferito l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale italiana a Gennaro Gattuso. L’allenatore calabrese sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.


“Gattuso è un simbolo del calcio italiano – dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina -, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.

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