Napoli, adesso è stretta per Ndoye. E poi Lucca o Nunez
Il Napoli è vicino a mettere a segno un altro colpo di mercato e Antonio Conte ad avere uno degli esterni d’attacco che voleva: Dan Ndoye. Il ds azzurro Giovanni Manna è al lavoro per metterlo a disposizione del tecnico azzurro per il ritiro di Dimaro. Il giocatore, per cui è pronto un contratto di cinque anni a tre milioni a stagione, è entusiasta di fronte all’idea di giocare il prossimo anno nel club campione d’Italia. Ora c’è da strappare il sì del Bologna, che chiede 40 milioni di euro ma che è pronto a trattare, magari accettando la contropartita tecnica che il Napoli è pronto a inserire nell’operazione. Dei rossoblù non è un segreto che Conte vorrebbe anche il difensore Beukema ma qui la strada sembra sbarrata.
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Ndoye ma non solo per le corsie esterne. I dirigenti azzurri avrebbero infatti avviato i colloqui con gli agenti di Noa Lang, già nel mirino nel mercato di gennaio, quando il giocatore aveva espresso il suo parere positivo al trasferimento. Il Psv valuta l’esterno olandese, che piace anche al Marsiglia di De Zerbi, tra i 25 e i 30 milioni. Si raffredda intanto la pista che porta a Lookman: troppo alta la richiesta dell’Atalanta, che chiede non meno di 55 milioni e soltanto cash. A Conte piace anche Federico Chiesa: come riporta ‘Il Mattino’, ci sono stati contatti tra il tecnico e il giocatore, che al Liverpool ha avuto pochissimo spazio, con 14 presenze per un totale di 466′. Per l’attaccante il nome caldo è quello di Lorenzo Lucca dell’Udinese ma il Napoli non molla la presa per Darwin Nunez del Liverpool.
Nazionale, Buffon: “Gattuso combattivo e determinato, ma si è evoluto”
Il capo delegazione azzurra Gianluigi Buffon è intervenuto in conferenza stampa, durante la presentazione da neo ct di Rino Gauttso: “Ho condiviso con Rino tante esperienze da giocatore e ho giocato contro le sue squadre. Quando lo sfidavo con la Juve avevo sempre difficoltà, dietro le sue squadre c’era razionalità e lavoro. Questo in campo lo percepisci subito e ogni volta che ho sfidato il suo Milan o il suo Napoli ho avuto delle difficoltà. Poi che Rino abbia questo tratto di combattivo, di determinato, nessuno glielo toglierà mai. Ma ha anche sentito l’esigenza di migliorare, di evolversi”.
Nazionale, Gravina: “L’Italia ha bisogno di Gattuso, sarà il ct dei risultati”
“Gattuso è il nuovo ct perché ha le qualità e la determinazione, ma soprattutto il desiderio di realizzare qualcosa di grande per l’azzurro e il nostro Paese. La nazionale ha bisogno di lui e ha risposto senza esitazioni alla chiamata. Sarà l’uomo dei risultati”. Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc, durante la presentazione di Gennaro Gattuso come nuovo ct della Nazionale. “Non farei l’errore di fraintendere questa sua disponibilità a semplice entusiasmo – ha aggiunto -. C’è grande spirito di sacrificio, professionalità e preparazione. Poi qualcosa di straordinario che mi ha colpito appena visti: ha anteposto noi all’io, lanciando messaggi chiari con un entusiasmo straripante.
Nazionale, si presenta Gattuso: “Un sogno, ma c’è da lavorare”
“È un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza”. Da Roma arrivano le prime parole di Gennaro Gattuso come nuovo commissario tecnico della Nazionale. “C’è da lavorare, da andare in giro e parlare coi giocatori. Sento dire da anni che non c’è talento, ma io penso che i giocatori ci siano e dobbiamo solo metterli nella condizione di farli esprimere al massimo. L’obiettivo è riportare l’Italia al Mondiale” le sue parole.
Juventus, buona la prima: 5-0 all’Al Ain con doppiette di Kolo e Conceicao
La Juventus strapazza l’Al Ain all’esordio nel Mondiale per Club. I bianconeri dominano in lungo e in largo all’Audi Field di Washington e si impongono per 5-0 grazie alle doppiette di Kolo Muani e Conceiçao e al gol di Kenan Yildiz. Tudor può essere più che soddisfatto: tutte le sue scelte hanno pagato. Da Savona centrale dei tre, al tridente, tutto in gol. Il tecnico croato prima del match aveva chiesto un approccio aggressivo e i suoi ragazzi hanno risposto presenti: a fine primo tempo la pratica era già chiusa. In più si è vista finalmente una Juve con un’idea precisa di calcio: sviluppo con tanti giocatori, combinazioni nello stretto, braccetti che accompagnano e i “sotto punta” sempre pronti a creare superiorità con il dribbling. Meccanismi e caratteristiche del gioco del croato che già si erano apprezzati nell’ottima stagione a Verona.
Marotta taglia corto su Inzaghi: “Ognuno sa quel che ha fatto”
A pochi minuti dall’esordio nel Mondiale per Club contro il Monterrey Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha parlato delle ambizioni dei nerazzurri in questa competizione: “Motivo di grande orgoglio esserci: significa essere tra i 32 migliori al mondo. Non vogliamo essere comparse in questo torneo: società, tifosi e squadra vogliono onorare la manifestazione nel migiliore dei modi. Oggi inizieremo con una partita difficile”.
Poi Marotta è tornato sull’addio di Simone Inzaghi, tornato d’attualità dopo i retroscena della trattativa rivelati del ceo dell’Al Hilal: “Fine del ciclo fisiologica, non sto a inseguire le voci, smentite, dichiarazioni. Ognuno sa quello che ha fatto. Noi siamo grati a Inzaghi per quello che ci ha regalato, ma oggi siamo contenti di iniziare un nuovo percorso con Chivu”.
Inzaghi risponde a Marotta: “Accuse ingiuste, anche l’Inter d’accordo sulla separazione”
“Se questo è il prezzo che devo pagare per i miei quattro anni all’Inter, sono felice di pagarlo, ma non è nulla in confronto al bene che ho ricevuto da tutti. Parlo dell’Inter, dei tifosi, della dirigenza, dei giocatori”: così, nella notte italiana, Simone Inzaghi ha replicato dagli Stati Uniti alle parole del presidente nerazzurro Beppe Marotta, dove stasera esordirà sulla panchina dell’Al Hilal nel Mondiale per club contro il Real Madrid, alle polemiche per la rivelazione che la sua scelta di andare al club arabo era stata presa prima della finale Champions, poi persa 0-5 col Psg.
“Credo che anche loro, per il bene dell’Inter, fossero convinti che la cosa giusta da fare fosse separarsi, con grande dolore da parte di tutti”, ha aggiunto l’ex tecnico nerazzurro, rispondendo alle domande sul caso: poco prima della sua conferenza, era stato infatti il direttore generale del club arabo, Esteve Calzada, a rivelare che l’accordo con il tecnico italiano era concluso prima della finale di Champions, ma che per rispetto Inzaghi aveva chiesto di aspettare dopo per la firma. “Oggi, come spesso è accaduto nei miei quattro anni all’Inter, ho ascoltato tutto. So che mi mancherà tutto, anche questo, anche le accuse più ingiuste che mi sono state rivolte negli ultimi quattro anni”, ha commentato il tecnico. “Ho accettato la sfida e sono uscito dalla mia comfort zone dopo diversi anni all’Inter – ha concluso Inzaghi –. Voglio cambiare il mio modo di pensare, il mio stile di gioco e provare cose nuove”.
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