mercoledì 25 giugno 2025

News calcistiche del 25-06-2025

 


Bologna: contatti positivi per Immobile col Besiktas

Il Bologna è alla ricerca di un rinforzo di esperienza per l’attacco e dopo aver sondato Edin Dzeko, pronto all’ufficialità con la Fiorentina, ha cominciato la trattativa con il Besiktas per Ciro Immobile. In giornata i due club hanno avuto nuovi contatti positivi. La volontà del giocatore è quella di tornare in Italia e non resta che trovare un accordo sull’ingaggio.


Lazio, colpo in uscita: Tchaouna al Burnley per 14 milioni


Dopo soltanto una stagione, Loum Tchaouna si prepara a dire addio alla Lazio. Il club biancoceleste, infatti, nella notte ha trovato l’accordo con il Burnley per il trasferimento dell’attaccante francese. Operazione da 14 milioni di euro più una percentuale sulla rivendita, ma restano da sistemare alcuni dettagli con il calciatore, che però al momento è impegnato con la Francia U21 nell’Europeo di categoria.



Morata torna in Italia: è a un passo dal Como!


La foto di un abbraccio da compagni di squadra al Chelsea. Un tweet con cui Cesc faceva l’in bocca al lupo ad Alvaro per la nuova avventura all’Atletico Madrid. Cesc Fabregas e Alvaro Morata sono stati compagni e hanno buone chance di tornare a vedersi tutti i giorni, come ai tempi di Londra. Fabregas lo ha cercato per il Como e Morata ha dato un’apertura decisa. Operazione che si può chiudere presto.


Morata a inizio febbraio è andato in prestito dal Milan al Galatasaray, dove ha vissuto mesi complicati. Quel prestito terminerebbe a inizio 2026 ma può interrompersi presto, per un nuovo capitolo italiano. Un accordo tra Milan e Como può arrivare presto, perché Morata non è nei piani rossoneri per la stagione che sta per cominciare.


Pogba ha firmato: il francese riparte dal Monaco

Paul Pogba ha firmato con il Monaco. Atteso il comunicato ufficiale del club del principato. Il centrocampista riparte dalla Francia e in particolare dal Monaco. Dopo la risoluzione contrattuale con i bianconeri nello scorso novembre, il campione del Mondo è pronto per tornare in campo.



Theo vola a Parigi: incontro con l’Al Hilal per definire l’accordo


Theo Hernandez sta viaggiando in questo momento da Milano a Parigi per incontrare gli emissari di mercato dell’Al Hilal e mettere nero su bianco l’accordo che lo porterà a diventare un nuovo calciatore del club saudita.



Napoli, Nunez ha detto sì: incontro Manna-Ramadani per trovare l’accordo



Il Napoli non vuole fermarsi più. Il mercato del dopo scudetto, quello che riporterà gli azzurri in Champions League, sembra essere fatto solo di grandi nomi. L’ultimo è quelllo di Darwin Nunez, attaccante fresco di titolo con il Liverpool dove era arrivato nel 2022 sull’onda di una strepitosa stagione al Benfica. Un colpo da 100 milioni di euro, che oggi si è un po’ svalutato, ma che i Reds valutano sempre non meno di 50 milioni per la cessione. Il primo passo, quello di avere il via libera a trattare da parte del giocatore, è comunque arrivato e adesso toccherà a Manna trovare un accordo. “Gli ho parlato e mi ha detto che vuole venire subito, sta aspettando di chiudere col Napoli. E’ un piacere enorme per me se verrà, sapendo che c’è anche Mathias Olivera”, ha svelato il connazionale ed ex azzurro Walter Gargano a Kiss Kiss Napoli.

L’agente dell’attaccante uruguaiano, Fali Ramadani, è una vecchia conoscenza del Napoli (ha portato sotto il Vesuvio Koulibaly ad esempio) e le prospettive sono incoraggianti. Lui stesso è atteso a Milano per un incontro più approfondito dopo i primi contatti dei giorni scorsi. Insomma, tutto sembra essere apparecchiato per regalare a Conte una punta di spessore assoluto da affiancare a Lukaku.


Nel caso, però, la trattativa non vada in porto, le alternative non mancano. La prima è quella che porta a Lorenzo Lucca, per il quale ci sarebbe già un accordo di massima, la seconda riguarda Nicolas Jackson del Chelsea, anche se ad oggi è considerata solo un’opzione ancora tutta da valutare.


L’Al-Nassr saluta Pioli. Ora la Fiorentina


Il comunicato del club saudita: “L’Al Nassr Club Company informa che il Sig. Pioli e il suo staff non sono più lo staff tecnico ad interim della prima squadra. Desideriamo ringraziare il Sig. Pioli e il suo staff per il loro impegno durante la scorsa stagione”. All’orizzonte per il tecnico italiano c’è la Fiorentina.



Lang, incontro Napoli-Psv! Romano: "Ballano 5mln, si tratta per chiudere"



Noa Lang-Napoli, avanti tutta. Ma ballano ancora cinque milioni di differenza. Aggiornamenti con Fabrizio Romano su X: "Oggi il Napoli ha incontrato direttamente il PSV Eindhoven per l'operazione Noa Lang, ma la proposta ufficiale è ancora in fase di discussione. 25 milioni più 5 di bonus sul tavolo. Noa Lang ha già accettato il progetto del Napoli concordando i termini personali con il club azzurro", si legge.

Sul canale Youtube il giornalista ha aggiunto: "Oggi contatto diretto tra Napoli e Psv su Noa Lang. Col giocatore c'è un accordo di massima e un ottimo rapporto con gli agenti. Il Napoli ha offerto 25 milioni più 5 di bonus non facilissimi. Il Psv ne voleva 30 più bonus. C'è questa distanza da limare, si sta entrando nel vivo. Vedremo per gli altri. Sappiamo di Ndoye e degli altri candidati. Si lavora a fuoco lento anche per Darwin Nunez. Ieri incontro in Inghilterra. Nunez vuole Napoli, ha detto sì nel weekend"



SKY - Forte interesse del Napoli per Scalvini, ma l'Atalanta lo considera incedibile: i dettagli


Nel corso di Sky Sport 24, è intervenuto il giornalista ed esperto di mercato Luca Marchetti: "C'è un interesse molto forte del Napoli per Scalvini, ma l'Atalanta considera incedibili i suoi top. La scelta di Juric dopo Gasperini è per dare un senso di continuità tattica, quindi la voglia dell'Atalanta è quella di trattenere i giocatori più forti. Poi è sempre stato un club che ha venduto, ma l'ha fatto nell'ultimo periodo sempre a grandissime cifre".


SPORTITALIA - Lang ad un passo dal Napoli, l'affare va solo formalizzato: le ultime

Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato di Sportitalia, ha parlato del Napoli sul proprio canale YouTube: "Il Milan ha preso Ricci, deve soltanto formalizzarlo. Siamo nella stessa situazione di Noa Lang per quanto riguarda PSV e Napoli, una trattativa che avevamo anticipato già domenica scorsa". 



SPORTITALIA - Napoli-Musah, l'affare non è mai stato chiuso: il Milan troverà una soluzione



Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato di Sportitalia, ha parlato del Napoli sul proprio canale YouTube: "C'è chi ha dato Musah al Napoli al 100%, ma io questa trattativa non l'ho mai data per fatta. Avevo detto che Musah avrebbe avuto buone possibilità di trasferirsi al Napoli e che presto si sarebbero potuti risolvere i problemi legati al trasferimento, ma non ho mai detto che era fatta. Il Milan ha un budget da investire per il reparto di centrocampo: ci sono circa 100 milioni di euro e diversi calciatori a centrocampo, quindi credo che troveranno una sistemazione per Musah". 


SPORTITALIA - Raspadori piace a diverse squadre, ma al momento si trova bene al Napoli


Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato di Sportitalia, ha parlato del Napoli sul proprio canale YouTube: "Raspadori è uno degli attaccanti sottotraccia più corteggiati in questa sessione di mercato. Vi posso garantire che piace a tutti e qualcuno farebbe anche un sacrificio per acquistarlo. Piace a due-tre delle big italiane e piace anche all'estero. Ma c'è un momento di assoluta serenità tra Raspadori e il Napoli. Ad oggi il Napoli e Raspadori stanno bene insieme e non vogliono pensare al futuro. Se ne riparlerà eventualmente più tardi. Ci sono squadre che stanno mettendo in piedi un tesoretto da investire. Ad oggi le offerte verrebbero rispedite al mittente, dopodichè vedremo cosa accadrà più avanti". 


MATTEO - Politano dopo il suo matrimonio: "Non ci sono parole per descrivere questi momenti, giorni magici, grazie a tutti"


Matteo Politano, esterno del Napoli, ha scritto su Instagram un lungo messaggio dopo il matrimonio con la sua Alessandra: "Non ci sono parole per descrivere questi momenti.. sono stati giorni magici, pazzeschi, indimenticabili !!

Grazie alla nostra famiglia, ai nostri meravigliosi amici, alle infinite persone che hanno lavorato per questo evento e a chiunque abbia avuto un pensiero per noi, vi amiamo con tutto il nostro cuore".



SKY - Marchetti: "Napoli, Lang non esclude l'arrivo di un altro esterno, difficoltà per Ndoye, in piedi la pista Chiesa, le ultime su Nunez"


“Lang non esclude l'arrivo di un altro esterno. Difficoltà per Ndoye, richiesta molto alta del Bologna e accordo non ancora trovato col calciatore. Rimane in piedi – ha detto il giornalista Sky Luca Marchetti a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre- la pista che porta a Chiesa, un obiettivo di mercato anche a gennaio e voglioso di tornare in Italia. Potrebbe sbloccarsi anche in prestito, oggi le squadre hanno bisogno di incassare e poi c'è un limite nei prestiti quindi potrebbe sbloccarsi in prestito più in là nel mercato. Chiesa non fu pagato molto dal Liverpool perché era in scadenza di contratto con la Juve. L'anno scorso fu lui a voler restare in Premier. Se arrivassero Chiesa, Nunez e Noa Lang, ci sarebbe l'imbarazzo della scelta in attacco con giocatori sempre freschi e allo stesso livello. L'allenatore potrebbe scegliere di partita in partita. Nunez ha aperto al Napoli, disponibilità a trattare sulla base dei 5 milioni netti a stagione, gli ostacoli ci sono ma l'aver incassato la disponibilità del club a parlare è un punto di partenza di tutta una trattativa da fare, sperando non si inserisca nessun altro".


lunedì 23 giugno 2025

News calcistiche del 23-06-2025

 


Napoli, all-in per Ndoye e Beukema. Osimhen-Gala, c’è l’ultimatum


Continua il lavoro di Giovanni Manna per consegnare ad Antonio Conte una rosa in grado di gestire la doppia competizione il prossimo anno. Dopo aver accolto Marianucci e Kevin De Bruyne, l’obiettivo del Napoli è chiudere l’accordo con il Bologna per Dan Ndoye e Sam Beukema. Le trattative tra le due società vanno avanti e, come riporta Orazio Accomando, la distanza si sta riducendo tra l’offerta del Napoli e la richiesta del Bologna.


Le due società stanno lavorando su operazioni separate, a cominciare da Ndoye che è l’obiettivo principale del Napoli. La distanza tra domanda e offerta è di circa 10 milioni di euro, con lo svizzero che ha già un accordo con la società partenopea che spinge per chiudere nei prossimi giorni. Distanza ancor più ridotta invece per Sam Beukema, con 5 milioni che separano i due club e in casa Napoli c’è ottimismo nel chiudere entrambe le operazioni. Con il Bologna si parlerà poi di Giacomo Raspadori, obiettivo di Vincenzo Italiano e che potrebbe partire. La duttilità dell’ex Sassuolo piace moltissimo al tecnico rossoblu, col Napoli che per lasciarlo partire chiede circa 25 milioni di euro. Il cartellino di Raspadori non entrerà nell’operazione Ndoye-Beukema, se ne parlerà in un secondo momento. Capitolo cessioni che ovviamente ruota intorno a Victor Osimhen. Il Galatasaray ha fatto sapere al Napoli di essere disposto a pagare i 75 milioni della clausola rescissoria e soprattutto ha dato un ultimatum al centravanti nigeriano. Il Gala aspetterà fino al 10 luglio dando assoluta priorità all’operazione Osimhen, a cui è stato offerto uno stipendio monstre da 18 milioni di euro più bonus. Fino ad allora i turchi non apriranno altre trattative compresa quella con l’Inter per Calhanoglu. Dall’entourage dell’attaccante nigeriano non sono arrivate aperture, con Osimhen che continua ad aspettare offerte dalla Premier League. Un altro giocatore di rientro dal prestito e che può subito partire è Michael Folorunsho, per cui la Fiorentina non eserciterà il riscatto da otto milioni più uno di bonus ma non è escluso un ritorno a Firenze. Pioli stima molto il centrocampista classe ’98 e la viola cercherà di trattare con il Napoli per un’operazione a condizioni più vantaggiose. Sullo sfondo c’è il Torino, con Marco Baroni pronto ad allenare nuovamente Folorunsho dopo averlo lanciato a Verona.


Da definire poi quello che sarà l’altro esterno da regalare a Conte oltre a Ndoye. Federico Chiesa al momento non è un obiettivo prioritario degli azzurri, con l’ex Juve che lascerà Liverpool dopo una sola stagione anche su consiglio di Gattuso, che vuole vederlo giocare con continuità per riconvocarlo in Nazionale. Piace molto Jadon Sancho, in uscita dal Manchester United con l’ex Dortmund che ha ancora un anno di contratto con i Red Devils da quasi 15 milioni all’anno. La richiesta dell’entourage dell’inglese è per un contratto biennale da 7,5 milioni di euro, il Napoli proverà ad avvicinarsi alle richieste di Sancho proponendo un quadriennale da 4,5 milioni a stagione per spalmare l’ingaggio. L’alternativa che piace a Giovanni Manna è Chemsdine Talbi, talento marocchino classe 2005 del Brugge che si è messo in mostra in Champions League segnando una doppietta nel playoff contro l’Atalanta al Gewiss Stadium.


Milan, Theo Hernandez apre all'Al Hilal: decisive le prossime 24 ore


Buone notizie per il Milan: nelle prossime ore la cessione di Theo Hernandez all'Al Hilal potrebbe finalmente sbloccarsi. Il terzino francese, che nei giorni scorsi ha visto saltare il passaggio all'Atletico Madrid, sua meta preferita, (gli spagnoli non hanno mai offerto più di 20 milioni di euro, bonus inclusi), si è detto disponibile a sedersi al tavolo per ascoltare la proposta del club saudita. Passo che in Via Aldo Rossi hanno accolto positivamente. Il primo assalto degli arabi, collocabile temporalmente prima dell'inizio del Mondiale per Club, non era andato a buon fine proprio a causa dell'atteggiamento dell'ex Real Madrid, restio a valutare la possibilità di un trasferimento fuori dall'Europa. Le prossime 24 ore potrebbero essere decisive per definire il futuro di Theo. 


Adesso, come facile immaginare, la storia potrebbe avere un esito diverso: tra il Milan e l'Al Hilal l'accordo c'è da diverse settimane. Il ds Tare infatti, aveva accolto positivamente la proposta da 30 milioni di euro più bonus presentata dal club allenato da Simone Inzaghi. D'altronde una cifra così elevata, per un calciatore in scadenza tra un anno, è considerata oro colato. Probabilmente il pressing dell'ex allenatore dell'Inter, voglioso di allenare Theo ha spinto gli arabi a riprovarci e adesso la fumata bianca non è così lontana. "La società sta lavorando..." ha detto lo stesso Inzaghi poche ore fa, segno che la pista era ancora in piedi. L'Al Hilal, infatti, ha aumentato la propria offerta d'ingaggio a Theo, alzandola da 18 a 20 milioni all'anno. Inoltre, sembra che il terzino del Milan, attualmente in vacanza, si sia incontrato con gli intermediari del club per discutere del suo eventuale trasferimento. 


Se la cessione di Theo Hernandez dovesse concretizzarsi il Milan si toglierebbe un bel problema, con il conseguente arrivo di un bel tesoretto da reinvestire (forse) sul mercato. 

LAVORI IN CORSO A CENTROCAMPO

Nel frattempo, il club rossonero continua a muoversi per rinforzare la propria mediana. I due nomi principali sono quelli di Javi Guerra e Granit Xhaka. Per quanto riguarda il centrocampista spagnolo, il Milan è arrivato a offrire 16 milioni più 4 di bonus, avvicinandosi notevolmente alle richieste del Valencia. Anche per Xhaka va registrato un avvicinamento tra le parti: la valutazione del Bayer Leverkusen è di 15 milioni e Tare è pronto ad aggiungere dei bonus per avvicinarsi alla cifra richiesta dal club tedesco. Con il calciatore, invece, l'accordo è già stato raggiunto. 

PROPOSTO CHIESA PER L'ATTACCO

Tra i nomi che potrebbero essere aggiunti all'organico di Max Allegri c'è quello di Federico Chiesa, in uscita dal Liverpool dopo una stagione piena di alti e bassi. L'attaccante ex Juve potrebbe essere un'opzione qualora uno tra Leao e Pulisic lasciasse il club. Sul portoghese, infatti, è vivo l'interesse del Bayern Monaco che potrebbe farsi vivo con un'offerta irrinunciabile per i rossoneri. L'americano, invece, al momento ha rimandato a luglio i discorsi sulla propria permanenza, quando il Milan si ritroverà per cominciare il ritiro verso una nuova stagione. 


Mondiale per Club, Juventus-Wydad 4-1: Yildiz show con una doppietta


La Juventus supera 4-1 il Wydad di Casablanca nella seconda giornata del Gruppo G e, con il 6-0 della notte del Manchester City contro l'Al Ain, conquista gli ottavi di finale del Mondiale per Club con un turno di anticipo. Protagonista assoluto del match è Kenan Yildiz: prima propizia l'autogol di Boutouil che sblocca l'incontro, poi raddoppia con un gioiello al volo dal limite dell'area, infine chiude i conti con un altro splendido gol nella ripresa. In mezzo allo show del turco la rete di Lorch che accorcia solo momentaneamente le distanze e nel finale il rigore procurato e trasformato da Vlahovic. Giovedì l'ultima sfida del girone contro il Manchester City decisiva per stabilire chi chiuderà in vetta.


LA PARTITA

Il Wydad parte con grande aggressività a l 4' ha subito un'ottima occasione con Lorch dopo una palla persa in uscita da McKennie, il destro del sudafricano è però facile da controllare per Di Gregorio. La Juve risponde con un possesso attento e ragionato, che dà i suoi frutti al 6': splendido scambio nello stretto tra Yildiz e Thuram, il francese restituisce al turco che tenta un tiro-cross e trova la deviazione beffarda di Boutouil. Non può nulla Benabid ed è 1-0 per i bianconeri. La squadra di Tudor continua ad attaccare a testa bassa e al 16' trova il meritato raddoppio: splendida azione di Cambiaso sulla sinistra, pallone per Yildiz che colpisce al volo di controbalzo da fuori e trova l'incrocio dei pali. Un vero capolavoro del 10 bianconero. Il doppio colpo incassato non scompone i marocchini che al 25' accorciano le distanze: Savona è troppo leggero su Amrabat, il fratello dell'ex Fiorentina trova un corridoio geniale per Lorch che a tu per tu con Di Gregorio non sbaglia e fa 2-1. Nel finale di frazione i ritmi calano, il gioco si fa molto falloso e spezzettato, senza più occasioni da entrambi i lati.

A inizio ripresa Tudor si gioca la carta Koopmeiners al posto di un disordinato McKennie e al 57' i suoi vanno a un passo dal 3-1: perfetto il corner di Conceiçao per l'accorrente Cambiaso, che col sinistro al volo centra in pieno il palo. Il match è condizionato da fortissime folate di vento, ma è sempre la Juve la più pericolosa e al 62' sono di nuovo pochi i centimetri a separarla dal gol: Kelly pesca Kolo Muani nel cuore dell'area, che con la porta completamente spalancata davanti a lui calcia incredibilmente fuori. Il francese si riscatta però una manciata di minuti dopo, quando pesca bene Yildiz in profondità, il turco sterza sul difensore e con un colpo da biliardo trova l'angolino per il tris. Negli ultimi minuti la squadra di Tudor si adagia un po' sugli allori, rischia qualcosina (grande parata di Di Gregorio su Boutouil), ma poi cala il poker grazie a un penalty procurato e trasformato con precisione assoluta dal neo entrato Vlahovic.

LE PAGELLE

Yildiz 8 - È l'uomo copertina della Juventus. Propizia il primo gol con una splendida azione nello stretto, il 2-0 è un gioiello balistico e il 3-1 una perla di velocità di pensiero ed esecuzione. La qualità dell'avversario ovviamente va tenuta in considerazione ma lui, in questo momento, viaggia ad altri livelli.

Thuram 7 - Solita prestazione muscolare, fatta di concretezza e qualità nelle giocate. Tanti palloni recuperati, altrettanti giocati in avanti per i compagni. Insieme a Yildiz è forse l'unico giocatore diventato davvero imprescindibile.

Kolo Muani 5,5 - Mai pericoloso, parecchio impreciso nel dialogo coi compagni. Si divora il 3-1 a porta vuota, poi riscatta parzialmente una partita molto opaca con l'assist per il secondo gol di Yildiz.

Lorch 6,5 - Si conferma, insieme ad Amrabat, l'uomo in grado di fare la differenza nella compagine marocchina. Dopo esserci andato molto vicino col City sigla un bel gol che illude per una quarantina di minuti la sua squadra di poter riacciuffare la Juve.

IL TABELLINO

Juventus-Wydad 4-1

Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio 6,5; Kalulu 6, Savona 5,5, Kelly 6,5; Costa 6 (31' st Gonzalez 6), Thuram 7, McKennie 5,5 (1' st Koopmeiners 6), Cambiaso 6,5; Conceiçao 6,5 (31' st Locatelli 6), Yildiz 8 (40' st Gatti sv); Kolo Muani 5,5 (31' st Vlahovic 6).

Allenatore: Tudor 6,5

Wydad (5-4-1): Benabid 5,5; Meijers 5,5 (1' st Mwalimu 5,5), Moufid 5,5, Boutouil 5, Moufi 5,5, Ferreira 5; Amrabat 6,5, Zemraoui 6, El Moubarik 5,5, Lorch 6,5; Obeng 5 (1' st Alsomah 5).

Allenatore: Benhachem 5,5

Arbitro: Martinez

Marcatori: 6' aut. Boutouil (J), 16' e 24' st Yildiz (J), 25' Lorch (W), 45'+4 st rig. Vlahovic (J)

Ammoniti: Meijers (W), Ferreira (W), Thuram (J)

Espulsi:

LE STATISTICHE

- Kenan Yildiz ha segnato in tre partite di fila per la prima volta con la maglia della Juventus tra tutte le competizioni.

- Kenan Yildiz ha realizzato la sua seconda marcatura multipla con la Juventus tra tutte le competizioni, dopo la doppietta contro l’Inter lo scorso 27 ottobre in Serie A.

- Solo il Bayern Monaco (12) ha segnato più reti della Juventus (nove) in questa edizione del Mondiale per club FIFA.

- La Juventus ha segnato 14 reti nelle ultime quattro partite tra tutte le competizioni, esattamente quante ne aveva realizzate nelle 14 gare precedenti (14).

- Dal 2024/25 questa è solo la seconda volta che la Juventus ha vinto quattro partite di fila tra tutte le competizioni, dopo lo scorso febbraio.

- La Juventus ha segnato almeno tre gol in tre match di fila tra tutte le competizioni per la prima volta dal gennaio 2024 (in quel caso contro Frosinone in Coppa Italia + Sassuolo e Lecce in Serie A).

- Kenan Yildiz (classe 2005) è il giocatore più giovane ad aver segnato almeno due gol in questa edizione del Mondiale per club FIFA.

- Dusan Vlahovic ha segnato 11 dei 14 rigori calciati con la maglia della Juventus tra tutte le competizioni, inclusi tutti gli ultimi sette tirati.

- La Juventus ha segnato almeno due reti nei primi 16 minuti di un match tra tutte le competizioni per la prima volta dal 15 luglio 2020 contro il Sassuolo in Serie A (gol di Danilo e Higuaín in quel caso).

- Dal suo arrivo alla Juventus (dal 2023/24), Andrea Cambiaso ha fornito 11 assist con la Juventus tra tutte le competizioni, solo Weston McKennie (14) ha servito più passaggi vincenti con la maglia del bianconeri nel periodo.


Mondiale per Club: l'Al Hilal di Inzaghi pareggia 0-0 con Salisburgo


Seconda partita e secondo pareggio per l'Al Hilal di Simone Inzaghi al Mondiale per Club. In una partita valida per la seconda giornata del gruppo H, la squadra saudita ha fermato gli austriaci del Salisburgo sullo 0-0. Un risultato, che di fatto tiene la squadra dell'ex allenatore dell'Inter ancora in corsa per la qualificazione. In classifica comandano infatti il Real Madrid (che ha battuto i messicani del Pachuca 3-1) e il Salisburgo con 4 punti, segue l'Al Hilal con 2. Nell'ultima giornata la squadra saudita affronterà il già eliminato Pachuca con l'obbligo di vincere segnando più gol possibili e sperare che tra Real Madrid e Salisburgo non esca un risultato di parità.

RB SALISBURGO-AL HILAL 0-0

Non arriva la prima vittoria per Simone Inzaghi e il suo Al-Hilal, che si fermano nuovamente nel Mondiale per Club. L'ex tecnico dell'Inter deve ancora fare a meno di Mitrovic e conferma l'undici che ha fermato il Real Madrid, dominando nei primi minuti. Cancelo si costruisce una grande chance, mentre Onisiwo spaventa e impegna Bounou. Da qui in poi c'è solo l'Al-Hilal, che spreca una chance clamorosa con Marcos Leonardo: salva tutto Rasmussen, ex Fiorentina ed Empoli. Si sente l'assenza di Mitrovic e si vede uno dei difetti dell'Inter di Inzaghi, anche in Arabia: contro squadre basse e ben organizzate, i suoi non sfondano. Nella ripresa l'Al-Hilal rischia subito, con Mellberg jr. a sfiorare la rete: Bono salva tutto, poi è Koulibaly a evitare il gol sulla linea. Malcom prova a scuotare i sauditi, ma nell'ultima mezz'ora non ci sono occasioni significative per nessuna delle due squadre. Un paio di proteste per qualche decisione arbitrale e nulla più, tra Salisburgo e Al-Hilal è 0-0. Potrebbe succedere di tutto nell'ultimo turno del gruppo H, visto lo scontro diretto tra le leader RB Salisburgo (4) e Real Madrid (4). L'Al-Hilal (2), che sfiderà il Pachuca (0), deve vincere e sperare. 


Mondiale per Club: il Manchester City ne fa sei all'Al Ain, con la Juve agli ottavi


Nella seconda giornata del gruppo G il Manchester City travolge l'Al-Ain vincendo 6-0. Un risultato, quello propiziato dalla doppietta di Gundogan, che regala gli ottavi a Guardiola e alla Juventus, con i bianconeri avanti nella differenza reti (9-1 contro 8-0) prima dello scontro diretto all'ultima giornata: gli uomini di Tudor che sarebbero primi sia con la vittoria che col pareggio. Tutto in bilico per l'Al-Hilal, che non va oltre lo 0-0 col Salisburgo e rischia grosso. 

MANCHESTER CITY-AL AIN 6-0

Il Manchester City acciuffa la Juventus e vola agli ottavi, ma sarà primo con un solo risultato. Si tratta della vittoria nello scontro diretto, visto che le squadre sono appaiate nella differenza reti (+8) dopo il 6-0 sull'Al-Ain. Pep Guardiola cambia tutto e fa riposare vari big in vista della Juventus, con un undici rivoluzionato e il 3-4-2-1: debutta Ait-Nouri, con Nico-Gundogan mezzali e Foden-Echeverri alle spalle di Haaland. Spingono subito i Citizens, che passano dopo soli otto minuti. Gundogan approfitta di un errore in uscita dell'Al-Ain, colpisce col pallonetto e beffa un distratto Eisa per l'1-0. Bassissima la formazione emiratina, che ha un solo scopo: evitare la goleada, limitando Haaland e compagni. Un compito che riesce fino al 26, quando Echeverri fa il bis con una magistrale punizione: prima rete col Man City per l'ex River, classe 2007. Haaland si costruisce una chance, poi sigla il tris su rigore: fallo su Ait-Nouri, check Var e 3-0 del norvegese al 48' pt. Nella ripresa i Citizens viaggiano al piccolo trotto, sfiorano il poker con Haaland e Ait-Nouri e fanno ruotare la rosa: mezz'ora per Bobb e Rodri, venti minuti per Reijnders e Cherki. Il quarto gol arriva con Gundogan che salta mezza difesa col controllo e deposita in rete alle spalle di Eisa (72'), il quinto con un rasoterra di Bobb (84'). Guardiola e i suoi vogliono farne sette per scavalcare la Juve, ma si fermano a sei: l'ultima rete è di Cherki (88'), Eisa evita quella di Foden. Finisce così e la Juventus sorride: sarebbe prima sia con la vittoria che col pari, nello scontro diretto. Con entrambe le squadre a +8 nella differenza reti, infatti, conterebbero i gol segnati: 9 per Tudor e 8 per Guardiola, che non era andato oltre il 2-0 (sofferto) col Wydad. 


La Samp fa festa (a tavolino) e resta in Serie B: a Salerno disordini e gara sospesa


La Salernitana saluta la Serie B nel modo peggiore, col lancio selvaggio di oggetti e petardi dei suoi tifosi che impedisce la ripresa della partita e la fa sospendere definitivamente. Dopo aver perso 2-0 a Marassi, i campani devono vincere con due reti di scarto, ma vengono colpiti da Coda (38') e Sibilli (49'). Al 65', sul 4-0 globale per la Samp, si scatena il caos. La Salernitana perderà a tavolino e scenderà in Serie C, blucerchiati salvi a quaranta giorni dalla retrocessione.

Così com'era successo due anni fa tra il Brescia e il Cosenza, i playout di Serie B non vedono la loro conclusione sul campo: sul 2-0 per la Sampdoria, i tifosi della Salernitana danno vita a un lancio spasmodico di oggetti che impedisce di riprendere e chiudere la sfida. La sospensione definitiva arriva dopo un tentativo fallito, Doveri manda tutti negli spogliatoi e arriverà l'inevitabile 3-0 a tavolino, che non renderà omologato il risultato del campo e certificherà la retrocessione in Serie C dei granata. I campani sono reduci da una settimana terribile per la maxi-intossicazione alimentare e devono vincere con due gol di scarto, per salvarsi. L'inizio è però horror, con la Salernitana che rischia subito: Christensen salva su Sibilli, Samp vicina alla rete anche con Meulensteen. La prima reale chance per i campani arriva al 21', quando Soriano sfiora il gol con un tiro a giro. Meglio ancora la Samp, però, all'Arechi: decisivo Christensen (due volte) su Ronaldo Vieira. Al 34' i tifosi campani esplodono per la rete di Ferrari, ma tutto è fermo per un precedente fallo di mano. Nel più classico degli scenari-horror, subito dopo l'ex Coda firma l'1-0 della Samp (38'). Ora la Salernitana deve farne tre per salvarsi ed entra anche Tongya, passando al 4-2-3-1. 

Una mossa che scopre i granata e la Samp ne approfitta, chiudendo i giochi al 49': azione da corner e zampata di Sibilli per il 2-0, proteste campane (non accolte) per un tocco col braccio di Meulensteen. La gara è finita e scoppia il caos. La Curva della Salernitana si scatena infatti nella contestazione, fischiando i giocatori e lanciando di tutto in campo: seggiolini, oggetti, petardi, fumogeni. Deve entrare la polizia in assetto antisommossa e, dopo qualche minuto di tensione, Doveri sospende la sfida facendo rientrare tutti negli spogliatoi. Si rientra in campo dopo mezz'ora circa, per ripartire dal 65', e subito riprendono i lanci di seggiolini e petardi: Doveri sospende così nuovamente, dopo soli trenta secondi di gioco. Questa volta lo stop è definitivo. Non ci sono le condizioni per riprendere e la Curva della Salernitana è sul piede di guerra: ogni tentativo di riprendere, verrebbe frustrato dal lancio di oggetti. Boato dell'Arechi all'annuncio dello stop del match, che comporterà il 3-0 a tavolino. I campani salutano la Serie B nel modo peggiore e perdono la categoria, Samp salva a quaranta giorni dalla retrocessione sul campo e un mese dopo il caos-Brescia, che l'ha rimessa in gioco nei (contestati) playout.



 Napoli, l'Al Hilal è pronto a fare follie per Osimhen: offerti 160 milioni di ingaggio


Victor Osimhen è tornato in Nigeria per staccare la spina. Tra serate con amici, beneficenza e visite nei luoghi dell’infanzia, il bomber del Napoli si gode l’affetto del suo popolo, ma il suo nome continua a essere protagonista del mercato. Dopo le chiamate di Liverpool, Juventus e Galatasaray, l’Al Hilal - scrive il Corriere dello Sport - ha messo sul piatto un’offerta mostruosa per convincerlo: 40 milioni di euro netti a stagione per tre anni, più opzione per il quarto, per un totale potenziale di 160 milioni. Una proposta che lo renderebbe tra i giocatori più pagati al mondo e che rappresenterebbe anche una liberazione per il Napoli: 75 milioni di clausola, cifra che servirebbe per il restyling offensivo e per liberarsi di un ingaggio pesante.

Ultimatum del Galatasaray

Il tempo, però, gioca a sfavore dei club interessati. Osimhen ha già detto no all’Arabia a inizio mese, proprio quando l’Al Hilal era pronto a versare la clausola. Anche il Galatasaray ha provato il tutto per tutto, col vicepresidente Abdullah Kavukcu che ha lanciato un messaggio pubblico: "Lo stiamo aspettando. Ma il nostro tempo sta per finire". Secondo la stampa turca, l’accordo con il Napoli ci sarebbe già. Mancherebbe solo il sì del giocatore.


Osimhen intanto si gode le vacanze

E proprio quel sì tarda ad arrivare. Osimhen, intervistato in queste ore da un canale nigeriano, ha glissato: "Mi sto riposando, vedremo cosa succederà". La decisione è nelle sue mani. L'Al Hilal è pronto a fare follie.


Ndoye e Beukema: il Napoli cerca l'intesa col Bologna (che punta Zanoli). Le valutazioni


Sam Beukema e Dan Ndoye. Il Napoli nelle prossime ore discuterà col Bologna per due dei principali obiettivi della società partenopea in questa finestra di calciomercato. Dopo aver trovato un accordo di massimo con i due calciatori, adesso l'obiettivo è quello di trovare la quadra con la società rossoblù che, a sua volta, ha messo gli occhi su un tesserato del Napoli. Ma andiamo con ordine.

La valutazione che il Bologna fa del cartellino di Ndoye è di 40 milioni di euro. Per Beukema, invece, siamo tra i 25 e i 30 milioni di euro. Il centrale di difesa olandese è giocatore che il club del presidente Saputo non vorrebbe cedere, ma a quasi 27 anni è Beukema a spingere per fare un ulteriore step nella sua carriera dopo due eccellenti stagioni da leader dalla retroguardia rossoblù. Ecco perché i contatti vanno avanti per entrambi, con la consapevolezza che trovare un incastro unico è assai complicato, ma anche che Alessandro Zanoli è contropartita molto gradita a Vincenzo Italiano.


Classe 2000 e reduce dal prestito al Genoa, Zanoli non è stato riscattato dalla società rossoblù per sette milioni di euro. Sul tavolo della trattativa col Bologna può oggi valere qualcosa in più, 8-9 milioni, ma molto dipenderà anche dalle valutazioni di Ndoye e Beukema. Nell'incontro si discuterà anche di Jesper Lindstrom, esterno offensivo danese che il Napoli nell'estate 2023 pagò 25 milioni di euro salvo poi cederlo in prestito nella passata stagione all'Everton, club con cui ha collezionato 30 presenze complessive. Non è né la prima né la seconda scelta di Sartori pe sostituire eventualmente Ndoye, ma è una possibilità di mercato che verrà presa in considerazione. Soprattutto se proposta a condizioni vantaggiose.




sabato 21 giugno 2025

Calcio-News del 21-06-2025

 


Inter-Urawa 2-1: Lautaro suona la sveglia, poi decide Carboni al 92′!


L’Inter ha battuto 2-1 l’Urawa Red Diamonds nella seconda giornata del Gruppo E al Mondiale per Club, regalando a Cristian Chivu la prima vittoria in panchina. A Seattle i nerazzurri hanno dovuto attendere il recupero per strappare i tre punti al termine di una gara dominata in lungo e in largo dal punto di vista del possesso palla, ma senza grandi occasioni da rete. Vantaggio degli Urawa all’11’ con una giocata sull’asse Kaneko-Watanabe sulla destra, pareggiato da una giocata di Lautaro Martinez da corner al 78′ dopo una traversa colpita dallo stesso capitano nerazzurro nel primo tempo. Il diagonale vincente, però, è arrivato al 92′ e porta la firma di Valentin Carboni.



Mondiale per club: il Borussia batte 4-3 i sudafricani del Mamelodi


Dopo un esordio al Mondiale per Club non propriamente esaltante – con uno 0-0 contro il Fluminense – il Borussia Dortmund si mostra nella sua versione migliore nella seconda partita della fase a gironi, chiudendola con la sua prima vittoria del torneo. Gialloneri in campo contro i sudafricani del Mamelodi, arrivati a questo incontro con il morale alle stelle avendo battuto all’esordio i sudcoreani dell’Ulsan HD.

E’ la squadra africana ad avere l’approccio migliore, portandosi in vantaggio già al minuto 11 con la rete messa a segno da Ribeiro. La formazione di Kovac però ci mette poco a rialzarsi, mettendo di fatto in ghiaccio la partita già nel corso del primo tempo. Al 16′ pareggia Nmecha e, 4 minuti dopo la mezzora, Guirassy forma la rete del sorpasso. A un soffio dall’intervallo arriva l’1-3 di Jobe Bellingham, arrivato in estate dal Sunderland e fratello del più celebre Jude (che proprio a Dortmund è sbocciato per poi andare al Real Madrid).


Il vantaggio giallonero diventa ancora più ampio ad inizio ripresa, con l’autorete di Mudau. Il Mamelodi però non molla e prova a riaprire la gara, prima con il 2-4 firmato da Rayners al 64′ e poi con il gol di Mothiba al 90′. Tentativo che però si rivela inutile, visto che il match si chiude con il 3-4 in favore del Dortmund. I tedeschi salgono dunque a quota 4 e sono ben avviati verso il passaggio del turno. Qualificazione possibile anche per i sudafricani, al di là del ko di oggi.

La classifica del Gruppo F del Mondiale per Club

Borussia Dortmund 4

Mamelodi 3

Fluminense 1*

Ulsan HD 0*


Marotta: “Bonny all’Inter? Ci interessa, approfondiamo con calma…”


L’Inter si divide tra Mondiale per Club e mercato in questo primo scorcio di estate e Beppe Marotta fa il punto sui possibili movimenti in entrata e in uscita per i nerazzurri. A partire da Ange-Yoan Bonny, oggetto del desiderio per l’attacco di Chivu. “Affare in chiusura a breve? Forse non mentre siamo negli Usa… E’ un nome che è nel nostro taccuino, ma non abbiamo ancora negoziato in modo approfondito e lo faremo con calma. Dovremo vedere cosa pensa anche il Parma, ma di sicuro ci interessa”, ha detto il presidente interista a Sportmediaset.


Un altro nome caldo è quello di Hakan Calhanoglu, dato in partenza: “Si sta comportando da professionista quale è, la sua partecipazione agli allenamenti è molto professionale e non abbiamo nessun riscontro negativo da attribuirgli. Una cosa sono i rumors, che magari partono da altre fonti, ma in questo momento non abbiamo avuto richieste ufficiali da nessuno. Pertanto è un giocatore a tutti gli effetti dell’Inter”.


“Come ho detto prima, questa è una competizione importante dove vogliamo ben figurare. Però è un po’ anomala perché è a cavallo tra due stagioni. In questo periodo dobbiamo allestire quella che sarà la rosa per il 25-26, quindi stiamo facendo delle valutazioni, sondando il mercato anche a distanza. Ausilio e Baccin sono sempre attivi. E’ una situazione anomala per noi e per tante squadre”, ha aggiunto.


Massara riabbraccia la Roma: “Che piacere ritrovare Ranieri…”


Prima intervista da nuovo direttore sportivo della Roma per Frederic Massara. Il dirigente ha parlato ai canali ufficiali del club spiegando la sua idea ed i suoi obiettivi: “Tornare in questo club è motivo di grande orgoglio, alla Roma ho vissuto momenti significativi della mia carriera legandomi alla città e alla tradizione della società. Al di là del sentimento conservato in questi anni, non vedo l’ora di riabbracciare la sfida sportiva che attende tutti noi”.


Come ha visto i Friedkin?

“Ho trovato una famiglia molto determinata e passionale nel volere regalare delle gioie al pubblico romanista e voler conquistare trofei. Sono veramente molto determinati, dovremo lavorare sodo per non disattendere queste aspettative”.


E ha ritrovato anche Ranieri.

“E’ un grande piacere ritrovarlo anche se in una nuova veste. Sarà importante anche per me, rappresenta un ponte verso un ritorno più immediato nella realtà romanista. E’ un grande piacere ritrovarlo”.


In panchina ci sarà Gasperini…

“E’ una cosa di cui abbiamo bisogno, dobbiamo essere tutti esigenti verso noi stessi e Gasperini impersonificherà questo spirito nel modo migliore. I suoi risultati di questi anni sono straordinari e siamo convinti che potrà dare una chiarissima identità alla squadra e portare quello spirito che tutti cerchiamo”.


Cosa pensa dell’attuale rosa?

“E’ di valore e lo ha dimostrato nell’ultima parte di stagione coi risultati. Ci sono molti giocatori forti, siamo convinti di poter costruire una squadra ancora più forte”.


Cosa farà la Roma sul mercato?

“Si parla tanto, siamo a conoscenza che ci sono paletti stringenti col FFP. Lavoreremo nella direzione della sostenibilità ma comunque con cose funzionali alla crescita della squadra”.


Cosa cercherà sul mercato?

“Cercheremo giocatori utili, funzionali e forti. L’obiettivo è costruire una Roma sempre più forte”.


Quali gli obiettivi?

“Sono molti anni che la Roma non gioca in Champions League e questo è un peccato. Non è il momento di fare proclami, è solo il momento di lavorare”.


Cosa si sente di dire ai tifosi?

“Sento una grande fiducia da parte dei tifosi della Roma, dalla Roma e dal gruppo di lavoro e questo ci spingerà a fare sempre meglio per regalarci le soddisfazioni che tutti meritano”.


Evani: “Samp, ora l’ultimo sforzo. Il mio futuro? Non ci penso…”


Giocarsi il tutto per tutto a Salerno per rimanere in Serie B ed evitare l’onta della Serie C. Alberico Evani sa che quella di domani sera (20.30) contro la Salernitana sarà una partita difficile su un campo insidioso: la Samp è forte del 2-0 maturato all’andata ma in questo tipo di situazioni la concentrazione non puo’ venire meno.


Il tecnico blucerchiato, collegato da remoto per la conferenza pre-gara, parte dalla condizione della sua squadra: “La squadra sta bene, ha recuperato abbastanza energie. Sappiamo che incontreremo un ambiente difficile e un avversario complicato da affrontare. Ora cerchiamo di fare l’ultimo sforzo”


Il clima sarà caldo sia dal punto di vista climatico che dell’atmosfera: “Sarà un clima come quello vissuto all’andata, ma chiaramente al contrario: anche loro hanno un pubblico molto acceso che da energia alla loro squadra. Il caldo influirà, ma come ho detto anche prima dell’andata, sarà importantissimo gestire pressione, energie, non cadere in provocazioni e rimanere concentrati quando abbiamo palla noi e quando non la abbiamo. Isolarsi sarà difficile, ma ci proveremo”


Su Ioannou: “Ha avuto difficoltà all’inizio della settimana per un problema al ginocchio, ma ha recuperato ed è a disposizione”


Su Ghidotti, che dopo l’infortunio di Cragno giocherà questa partita da titolare: “E’ sempre stato un portiere molto valido, ha personalità e struttura, lo vedo tranquillo e sereno, sicuramente ci darà una grossa mano anche lui. Mi dispiace per Cragno, l’ho sentito dopo che si è operato ieri e sta bene e ci sta vicino. Ci aiuterà anche da casa”


Pochi dubbi di formazione ma in attacco c’è penuria di opzioni: “Ho la fortuna di avere a disposizione tanti giocatori che ci possono dare soluzioni varie. Abbiamo poche alternative in attacco, ma chi andrà in campo darà il massimo, le cinque sostituzioni sono state la nostra fortuna nelle ultime gare.”


Su Niang: “Non è il momento di parlare di lui, abbiamo altri pensieri. E’ un ragazzo che dopo Castellammare ha accusato problemi e non più stato nel gruppo”.


Su Coda: “Non è un giocatore da contropiede quindi la squadra deve mantenere un baricentro alto. Dobbiamo sfruttarlo per le sue caratteristiche”.


Nella mente di Evani c’è ancora l’immagine di Castellammare, con la Samp condannata: “Come ho detto, la vita a volte ti restituisce qualcosa e a noi ha restituito questa occasione. La prima l’abbiamo sfruttata bene, ora dobbiamo dare tutto. Dare il massimo. Abbiamo avuto due giorni in più visto lo spostamento della gara per recuperare ed essere più pronti e dentro la partita”.


Per Evani non è ancora tempo di parlare di un eventuale futuro sulla panchina della Samp insieme ad Attilio Lombardo: “Sinceramente non è mai stata la mia prerogativa, sono venuto a dare una mano ma non ci ho mai pensato, sarà la società a fare le proprie valutazioni. Penso a chiudere bene la stagione”


Marino: “Salernitana, il destino è ancora nelle nostre mani…”


La Salernitana affronta la Sampdoria allo Stadio Arechi nel ritorno dei playout di Serie B: si riparte dal 2-0 in favore dei blucerchiati al Ferraris, i campani sognano di riaprire il discorso salvezza sfruttando il fattore casa.


Pasquale Marino, allenatore dei granata, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’incontro.


“RISCATTARE L’ANDATA” – “Dobbiamo riscattare la prestazione dell’andata. Siamo consapevoli che la posta in palio è altissima. Fuori casa purtroppo il rendimento non è stato all’altezza, dobbiamo ripetere le partite fatte in casa nell’ultimo mese. Questa squadra con me non ha mai sbagliato due gare di fila, dopo la gara del Ferraris di campionato abbiamo vinto a Cittadella. Cadiamo e sappiamo rialzarci da soli, quelli forti si rialzano. La squadra ha già dimostrato di avere dei valori, serviranno voglia e intensità per ribaltare il risultato”.


FORMAZIONE – “Devo mettere in campo chi sta meglio dal punto di vista fisico e mentale a prescindere da due o tre attaccanti. Dobbiamo fare la partita e in casa abbiamo sempre fatto più di un gol. Ho ancora un altro giorno per riflettere, ci saranno probabilmente delle staffette in corsa”.


“DOBBIAMO CREDERCI” – “Tutti dobbiamo credere di potercela fare. Quando sono arrivato c’era depressione e pensavamo che con dodici punti potesse arrivare la salvezza ma avrei comunque messo la firma per giocarmela negli ultimi 90 minuti. Il destino è ancora nelle nostre mani. Ci teniamo a fare bene e a riscattarci con l’aiuto di tutti. Il nostro stadio dovrà rappresentare quello che è stato per la Sampdoria all’andata”.



giovedì 19 giugno 2025

News calcistiche del 19 Giugno 2025

 


Napoli, adesso è stretta per Ndoye. E poi Lucca o Nunez


Il Napoli è vicino a mettere a segno un altro colpo di mercato e Antonio Conte ad avere uno degli esterni d’attacco che voleva: Dan Ndoye. Il ds azzurro Giovanni Manna è al lavoro per metterlo a disposizione del tecnico azzurro per il ritiro di Dimaro. Il giocatore, per cui è pronto un contratto di cinque anni a tre milioni a stagione, è entusiasta di fronte all’idea di giocare il prossimo anno nel club campione d’Italia. Ora c’è da strappare il sì del Bologna, che chiede 40 milioni di euro ma che è pronto a trattare, magari accettando la contropartita tecnica che il Napoli è pronto a inserire nell’operazione. Dei rossoblù non è un segreto che Conte vorrebbe anche il difensore Beukema ma qui la strada sembra sbarrata.

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Ndoye ma non solo per le corsie esterne. I dirigenti azzurri avrebbero infatti avviato i colloqui con gli agenti di Noa Lang, già nel mirino nel mercato di gennaio, quando il giocatore aveva espresso il suo parere positivo al trasferimento. Il Psv valuta l’esterno olandese, che piace anche al Marsiglia di De Zerbi, tra i 25 e i 30 milioni. Si raffredda intanto la pista che porta a Lookman: troppo alta la richiesta dell’Atalanta, che chiede non meno di 55 milioni e soltanto cash. A Conte piace anche Federico Chiesa: come riporta ‘Il Mattino’, ci sono stati contatti tra il tecnico e il giocatore, che al Liverpool ha avuto pochissimo spazio, con 14 presenze per un totale di 466′. Per l’attaccante il nome caldo è quello di Lorenzo Lucca dell’Udinese ma il Napoli non molla la presa per Darwin Nunez del Liverpool.



Nazionale, Buffon: “Gattuso combattivo e determinato, ma si è evoluto”


Il capo delegazione azzurra Gianluigi Buffon è intervenuto in conferenza stampa, durante la presentazione da neo ct di Rino Gauttso: “Ho condiviso con Rino tante esperienze da giocatore e ho giocato contro le sue squadre. Quando lo sfidavo con la Juve avevo sempre difficoltà, dietro le sue squadre c’era razionalità e lavoro. Questo in campo lo percepisci subito e ogni volta che ho sfidato il suo Milan o il suo Napoli ho avuto delle difficoltà. Poi che Rino abbia questo tratto di combattivo, di determinato, nessuno glielo toglierà mai. Ma ha anche sentito l’esigenza di migliorare, di evolversi”.



Nazionale, Gravina: “L’Italia ha bisogno di Gattuso, sarà il ct dei risultati”


“Gattuso è il nuovo ct perché ha le qualità e la determinazione, ma soprattutto il desiderio di realizzare qualcosa di grande per l’azzurro e il nostro Paese. La nazionale ha bisogno di lui e ha risposto senza esitazioni alla chiamata. Sarà l’uomo dei risultati”. Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc, durante la presentazione di Gennaro Gattuso come nuovo ct della Nazionale. “Non farei l’errore di fraintendere questa sua disponibilità a semplice entusiasmo – ha aggiunto -. C’è grande spirito di sacrificio, professionalità e preparazione. Poi qualcosa di straordinario che mi ha colpito appena visti: ha anteposto noi all’io, lanciando messaggi chiari con un entusiasmo straripante.



Nazionale, si presenta Gattuso: “Un sogno, ma c’è da lavorare”


“È un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza”. Da Roma arrivano le prime parole di Gennaro Gattuso come nuovo commissario tecnico della Nazionale. “C’è da lavorare, da andare in giro e parlare coi giocatori. Sento dire da anni che non c’è talento, ma io penso che i giocatori ci siano e dobbiamo solo metterli nella condizione di farli esprimere al massimo. L’obiettivo è riportare l’Italia al Mondiale” le sue parole.


Juventus, buona la prima: 5-0 all’Al Ain con doppiette di Kolo e Conceicao


La Juventus strapazza l’Al Ain all’esordio nel Mondiale per Club. I bianconeri dominano in lungo e in largo all’Audi Field di Washington e si impongono per 5-0 grazie alle doppiette di Kolo Muani e Conceiçao e al gol di Kenan Yildiz. Tudor può essere più che soddisfatto: tutte le sue scelte hanno pagato. Da Savona centrale dei tre, al tridente, tutto in gol. Il tecnico croato prima del match aveva chiesto un approccio aggressivo e i suoi ragazzi hanno risposto presenti: a fine primo tempo la pratica era già chiusa. In più si è vista finalmente una Juve con un’idea precisa di calcio: sviluppo con tanti giocatori, combinazioni nello stretto, braccetti che accompagnano e i “sotto punta” sempre pronti a creare superiorità con il dribbling. Meccanismi e caratteristiche del gioco del croato che già si erano apprezzati nell’ottima stagione a Verona.



Marotta taglia corto su Inzaghi: “Ognuno sa quel che ha fatto”


A pochi minuti dall’esordio nel Mondiale per Club contro il Monterrey Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha parlato delle ambizioni dei nerazzurri in questa competizione: “Motivo di grande orgoglio esserci: significa essere tra i 32 migliori al mondo. Non vogliamo essere comparse in questo torneo: società, tifosi e squadra vogliono onorare la manifestazione nel migiliore dei modi. Oggi inizieremo con una partita difficile”.


Poi Marotta è tornato sull’addio di Simone Inzaghi, tornato d’attualità dopo i retroscena della trattativa rivelati del ceo dell’Al Hilal: “Fine del ciclo fisiologica, non sto a inseguire le voci, smentite, dichiarazioni. Ognuno sa quello che ha fatto. Noi siamo grati a Inzaghi per quello che ci ha regalato, ma oggi siamo contenti di iniziare un nuovo percorso con Chivu”.


Inzaghi risponde a Marotta: “Accuse ingiuste, anche l’Inter d’accordo sulla separazione”


“Se questo è il prezzo che devo pagare per i miei quattro anni all’Inter, sono felice di pagarlo, ma non è nulla in confronto al bene che ho ricevuto da tutti. Parlo dell’Inter, dei tifosi, della dirigenza, dei giocatori”: così, nella notte italiana, Simone Inzaghi ha replicato dagli Stati Uniti alle parole del presidente nerazzurro Beppe Marotta, dove stasera esordirà sulla panchina dell’Al Hilal nel Mondiale per club contro il Real Madrid, alle polemiche per la rivelazione che la sua scelta di andare al club arabo era stata presa prima della finale Champions, poi persa 0-5 col Psg.


“Credo che anche loro, per il bene dell’Inter, fossero convinti che la cosa giusta da fare fosse separarsi, con grande dolore da parte di tutti”, ha aggiunto l’ex tecnico nerazzurro, rispondendo alle domande sul caso: poco prima della sua conferenza, era stato infatti il direttore generale del club arabo, Esteve Calzada, a rivelare che l’accordo con il tecnico italiano era concluso prima della finale di Champions, ma che per rispetto Inzaghi aveva chiesto di aspettare dopo per la firma. “Oggi, come spesso è accaduto nei miei quattro anni all’Inter, ho ascoltato tutto. So che mi mancherà tutto, anche questo, anche le accuse più ingiuste che mi sono state rivolte negli ultimi quattro anni”, ha commentato il tecnico. “Ho accettato la sfida e sono uscito dalla mia comfort zone dopo diversi anni all’Inter – ha concluso Inzaghi –. Voglio cambiare il mio modo di pensare, il mio stile di gioco e provare cose nuove”.


lunedì 16 giugno 2025

News calcistiche del 16 giugno 2025

 


Como, colpo Baturina

“Il Como 1907 è lieto di annunciare la firma di un contratto preliminare con il calciatore croato Martin Baturina, che diventerà ufficialmente un giocatore lariano il 1° luglio 2025. Il centrocampista ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 2030”. È questo il comunicato emesso dal Como che ha annunciato l’arrivo di Martin Baturina. “Considerato uno dei giovani talenti più promettenti del calcio europeo, Baturina porta con sé visione di gioco, estro e creatività, in linea con le ambizioni del nostro progetto. Prodotto del famoso vivaio della Dinamo Zagabria, ha collezionato 165 presenze con la prima squadra del club, segnando 22 gol e vincendo quattro campionati, due Coppe di Croazia e due Supercoppe”.


Gianni Rivera a Sportiva: “Non mi chiamano perchè non sono manovrabile. Ho cercato Abodi, non mi ha risposto”


Gianni Rivera, leggenda del calcio azzurro, è intervenuto oggi in diretta a Radio Sportiva:


“La scelta di Gattuso come ct? Prima  bisognerebbe vedere come lavora, magari è bravissimo ma nessuno lo ha mai visto lavorare, come facciamo a dirlo prima o a giudicarlo. Ci sono tante cose da sistemare e valutare, e da vedere di mettere una pietra sopra per sempre… Un contributo i vertici federali lo hanno dato in negativo di sicuro agli ultimi insuccessi. Sulla Nazionale bisogna avere comunque fiducia sul futuro”.


“Ho il sospetto che alcuni giocatori scommettano contro se stessi e anche che i bambini non crescono perché se le loro famiglie non hanno i soldi, smettono di giocare perchè tutti devono pagare. Questa è una indagine che dovrebbe fare la Federazione. Ho sentito molte famiglie lamentarsi del fatto di dover pagare i procuratori e se non li pagavano i figli non giocavano o nemmeno entravano…”


“Se un ragazzo nasce con una dote, facciamogliela sfruttare, è sua la dote e la qualità, l’importante è poterla mettere in atto e che qualcuno se ne accorga. Donnarumma è un grandissimo portiere, tutti gli altri sono sotto sotto alla media e sostituibili. La Federazione non ascolta i grandi campioni del passato, non sono dentro a quegli uffici e non posso sapere. Io mi sono proposto adesso perchè la mia esperienza penso possa essere importante, per le mie qualità. Non subisco pressioni da parte di nessuno, ho chiesto a Gravina se c’era spazio per me, ho provato a parlare col ministro Abodi, ma non mi ha risposto, non si è fatto trovare, vuol dire che non erano interessati ad ascoltarmi”.


“Lo sai perchè non chiamano me? Perchè non sono manovrabile. Anche allora c’erano cose strane in Nazionale, io non ho giocato la finale col Brasile che era l’unica squadra nel 1970 che avrei dovuto incontrare, perchè il brasile non si preoccupava di difendere e marcare gli avversari, ma pensava solo a fare gol. Quella era la squadra ideale per me, il problema è che ho perso perchè ho giocato appena 5 minuti, fossi entrato un po’ prima…Mi sono anche liberato e potevo raggiungere un pallone che sarebbe stato il gol del 3-2, pensa cosa sarebbe successo se avessi segnato…”


“La questione Acerbi? Non l’ho seguita. Io quando mi convocavano andavo sempre, ma ho capito che c’erano rapporti strani tra presidenti e direttori della Gazzetta, per cui era meglio lasciar perdere.


“Ranieri? Lui ha un contratto con la Roma e serviva lì, mi sono meravigliato anzi che gliel’abbiano chiesto dalla Federazione. Era meglio chiederlo a qualcuno che era libero.


“Mancini non se lo meritava di essere richiamato, ha fatto dei danni, mi dispiace perchè era bravo ma per tanti soldi ha rinunciato alla Nazionale e non si meritava di riconquistare quegli spazi”.


“Prima dei mondiali in Messico giocavamo sempre insieme io e Mazzola e dopo abbiamo ricominciato a giocare assieme, in quel mondiale non è stato possibile. Può darsi che con la Nazionale con un po’ di fortuna migliorino le cose. I troppi stranieri in campo? E’ solo un problema di soldi, ma i bambini italiani se vogliono giocare devono avere famiglie che pagano, i procuratori pretendono soldi da bambini che non hanno ancora visto il campo…E finisce che non giocano mai”.


Salernitana, 14 tesserati intossicati dopo il match con la Sampdoria


Il sospetto è che si sia trattato di una sospetta intossicazione alimentare. Il gruppo aveva consumato un pranzo al sacco (riso) preparato nella città ligure. A quanto pare, nelle ore successive, anche altri due tesserati avrebbero accusato gli stessi sintomi. Sull’accaduto sono state rese dichiarazioni alla Polizia che, adesso, potrebbe avviare gli accertamenti del caso.


Il Galatasaray flirta con l’agente di Calhanoglu, la posizione dell’Inter è chiara


Il possibile approdo in Turchia di Hakan Calhanoglu, sponda Galatasaray, sta diventando il tema centrale del mercato in uscita dell’Inter. ll giornalista turco Serhat Akın, amico del giocatore nerazzurro, ha dichiarato che il centrocampista è in trattativa con il club di Istanbul: “Hakan Calhanoglu mi ha mandato un messaggio oggi. Ha detto: ‘Siamo in trattative con il Galatasaray. Loro vogliono me e io voglio loro‘”. Anche il padre di Calhanoglu, Huseyin, ha condiviso un post scrivendo: “Spero che un giorno verrai al Galatasaray“.


Secondo quanto filtra dai media turchi l’agente del centrocampista, Gordon Stipic, è atteso a Istanbul per fare un po’ il punto della situazione sulla possibile proposta economica al calciatore e capire i possibili margini di trattativa per convincere l’Inter. Al momento i nerazzurri, per il quale il regista resta centrale nel progetto, non hanno ricevuto offerte ma è chiaro che, a 31 anni compiuti e in caso il giocatore chiedesse di tornare a casa, valuterebbero la cessione previo un incasso non inferiore ai 40 milioni. Il Gala, invece, pensa di non andare oltre i 25.


Cifre alla mano, tra il club turco e l’Inter si registra quindi ancora una certa distanza tra domanda e offerta per la valutazione del cartellino di Calhanoglu. Situazione che da una parte tiene tutto in stand-by e dall’altra costringe i dirigenti dell’Inter a guardarsi intorno per evitare di arrivare impreparati preparati a una possibile cessione. Nel dettaglio, i nerazzurri avrebbero già sondato il terreno per Bernabé e Keita, già allenati da Chivu al Parma, ma per la mediana piacciono molto anche Rovella, Ederson e Ricci. Profili di livello che, a fronte di un’offerta importante del Gala per Calha, potrebbero trasformarsi rapidamente in obiettivi concreti.


Mondiale per Club: il Botafogo vince con Correa, pari tra Porto e Palmeiras


Nel giorno del debutto di Correa (da subentrante) con la maglia del Botafogo, i brasiliani iniziano col piede giusto il loro Mondiale per Club. I campioni in carica della Libertadores mandano infatti ko i Seattle Sounders grazie alle reti di Jair Cunha (28′) e Igor Jesus (44′), vano il gol di Roldan (75′) che vale solo per il 2-1 finale. Aggancio al Psg per il Fogão, mentre pareggiano 0-0 Porto e Palmeiras: brilla Estevão, ma gli Mvp sono i portieri.

 


PALMEIRAS-PORTO 0-0

Un match dall’elevato spettacolo, con tanti giovani talenti in campo (da Rodrigo Mora a Estevão), si chiude sullo 0-0. Porto e Palmeiras emulano il risultato di Inter Miami e Al-Ahly, tutto invariato e nessun gol nel gruppo A del Mondiale per Club. Si parte subito con la grande aggressività dei lusitani, che sfiorano la rete con Joao Mario: bravissimo Weverton. Ci prova Estevão con una magia, ma il suo tiro termina a lato di poco. Il match si spegne per l’identità tattica delle due squadre, schierate in tandem col 3-4-2-1, per poi riaccendersi nei minuti finali: Omorodion ed Estevão saggiano i riflessi dei portieri. La grande occasione però è per Richard Rios, del Palmeiras: Claudio Ramos salva tutto con una prodigiosa doppia parata, poi il salvataggio sulla linea dei Dragoes. Nella ripresa entrambe le squadre spingono a caccia del vantaggio, ma i due portieri vestono i panni di Superman: Claudio Ramos salva su Murilo e José Manuel Lopez, Weverton è decisivo su Fabio Vieira. Nulla da fare dunque, Porto-Palmeiras termina 0-0.


BOTAFOGO-SEATTLE SOUNDERS 2-1

Nel girone del Psg, che ha travolto 4-0 l’Atletico Madrid, c’è una coppia in testa. Il Botafogo risponde a tono e, seppur crollando fisicamente nella ripresa, batte 2-1 i Sounders. Gli statunitensi giocano in casa, al Lumen Field di Seattle, ma vengono messi sotto nel ritmo e nell’intensità. Igor Jesus e compagni ne hanno di più, ma riescono a colpire solo su azione da palla inattiva: sale il difensore Jair Cunha, ex Santos, e insacca in rete al 28′. L’azione si ripete un quarto d’ora più tardi, cambiando però protagonista: Igor Jesus, il centravanti, incorna e sigla il 2-0 al 44′. Ironia della sorte, entrambi i giocatori (e il subentrante Cuiabano) saranno ceduti al Nottingham Forest nella finestra estiva, ma intanto sono decisivi per il Fogão. Nella ripresa entrano anche i neoacquisti Joaquin Correa (molto spento) e Arthur Cabral, ma il Botafogo spegne completamente la luce. I Sounders, di contro, si riaccendono con l’ingresso dell’ex Lanus Pedro De La Vega: Pepo dà aria alla manovra dei suoi, che sprecano un potenziale gol da pochi passi. La rete arriva comunque al 75′, quando Igor Jesus devia sfortunatamente la conclusione di Roldan: gol al centrocampista e 2-1. Si genera così un finale al cardiopalma, col Botafogo tutto chiuso dietro: i Sounders sfiorano e sognano il pari, i brasiliani vanno vicini al tris proprio con Cuiabano. Finisce 2-1 e il Botafogo aggancia il Psg, che sfiderà nel secondo turno.


Mondiale per club, Psg-Atletico Madrid 4-0: esordio con il botto per i campioni d’Europa


Si apre anche il Gruppo B del Mondiale per Club: al Rose Bowl Stadium di Pasadena il Paris Saint-Germain esordisce con i tre punti travolgendo 4-0 l’Atletico Madrid. I freschi Campioni d’Europa stappano la sfida al 19’ con Fabian Ruiz, poi raddoppiano al 46’ grazie al gol di Vitinha (due assist di Kvaratskhelia). Al 77’ i Colchoneros restano in dieci uomini (espulso Lenglet), chiudono i conti Mayulu all’87’ e Kang-in Lee su rigore al 97’.

Il Psg è ancora in formato Champions League, tris all’Atletico Madrid al debutto del Mondiale per Club. Pronti via e i francesi iniziano subito a gestire il possesso del pallone, con i loro avversari che attendono nella propria metà campo per provare a ripartire. Dopo il quarto d’ora ecco che il Paris stappa la partita: al 19’ azione costruita sulla destra tra Hakimi e Doué, poi Kvaratskhelia apparecchia per il sinistro in buca d’angolo di Fabian Ruiz, che fa 1-0 con il sinistro. La formazione allenata da Simeone non riesce a reagire, se non con una girata tiepida di Griezmann al 45’. Sul ribaltamento di fronte i parigini colpiscono ancora: Kvaratskhelia parte in contropiede e premia l’inserimento di Vitinha, che si presenta a tu per tu con Oblak e segna il 2-0 con un rigore in movimento.


Dopo l’intervallo i Colchoneros cercano di aumentare la pressione, ma rischiano ancora con Oblak che deve alzare sulla traversa un destro a giro insidioso di Kvara. A pochi minuti dall’ora di gioco l’Atleti accorcia con un diagonale preciso di Julian Alvarez, ma dopo controllo Var la rete viene annullata (con tanto di spiegazione vocale a tutto lo stadio da parte del direttore di gara). Al 77’ piove sul bagnato per gli spagnoli, quando Lenglet eccede con le proteste e riceve il secondo cartellino giallo della sua partita, lasciando in dieci uomini i suoi. Luis Enrique getta nella mischia tanti giovani, e come in occasione della finale di Champions League contro l’Inter è Mayulu a chiudere la pratica all’87’ con un bel destro chirurgico sul primo palo. Allo scadere c’è anche spazio per il poker di Kang-in Lee, che batte Oblak e trasforma il calcio di rigore assegnato dopo check al Var per fallo di mano di Le Normand. Il Psg vince 4-0 e sale a quota 3 nel Gruppo B del Mondiale per Club, Atletico ko.


Serie B, alla Sampdoria il playout d’andata con la Salernitana


La Sampdoria vince 2-0 l’andata dei playout di Serie B e fa un piccolo passo verso la salvezza. A Marassi, i blucerchiati vincono segnando nei finali di tempo: Meulensteen porta avanti i liguri al 39′, mentre all’86’ Curto trova un gol che può rivelarsi decisivo per il doppio confronto. Nel finale, espulsi Borini e Stojanovic: salteranno il ritorno dell’Arechi, dove i granata saranno obbligati a vincere con due reti di scarto.


La Sampdoria vede più da vicino una salvezza che, dopo lo 0-0 con la Juve Stabia, sembrava ormai persa. Nell’andata del tanto discusso playout, vincono 2-0 i blucerchiati che vivono un momento decisivo all’86’, quando Curto raddoppia migliorando la stessa partita in Regular Season. Allora era finita 1-0 con rete di Meulensteen, che è di nuovo decisivo ma stavolta al minuto 39′, dopo tante occasioni per i liguri che sprecano soprattutto in avvio con Sibilli. Il gol che sblocca la partita arriva quasi all’intervallo, con una girata al volo di Ferrari al centro e colpo di testa vincente di Meulensteen, lasciato completamente solo dalla difesa granata. Nella ripresa, tutto sembra portare verso un 1-0 che terrebbe apertissimo il discorso all’Arechi, ma al minuto 86′ una zampata in area piccola di Curto vale il raddoppio, che dà tutto un altro significato per la Samp al match di ritorno. Nel finale, viene però espulso Borini, che salterà il ritorno, ma il lungo recupero vede la parità nei cartellini rossi: anche Stojanovic non sarà a disposizione di Marino per il match di venerdì 20. Cerri va vicinissimo al 2-1, ma non centra il bersaglio. E adesso, per la Salernitana è durissima: in virtù del miglior piazzamento in Regular Season, serve una vittoria con due gol di scarto in Campania per ribaltare il risultato di questi primi 90 minuti. I blucerchiati, che due mesi fa erano all’inferno, hanno ora più di due risultati su tre per trovare una salvezza che sarebbe miracolosa.


Nazionale, Ufficiale Gattuso è il nuovo CT


La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver conferito l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale italiana a Gennaro Gattuso. L’allenatore calabrese sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.


“Gattuso è un simbolo del calcio italiano – dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina -, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”.

giovedì 12 giugno 2025

News calcistiche del 12 Giugno 2025

 


Mercato, dalla Francia rassicurano: “Rabiot non si muove”

Ancora una volta Rabiot è protagonista del calciomercato estivo. Il centrocampista francese è stato più volte accostato al Milan, ma ora tra i media francesi sta prendendo piede la notizia per cui rimarrebbe al Marsiglia. Dal diretto interessato, in vacanza con la famiglia nel sud della Francia, ancora non arrivano comunicazioni.


Modric-Milan: rinviate le visite mediche


Slittano le visite mediche di Luka Modric al Milan. Inizialmente previste questa settimana in Croazia, sono state rimandate a dopo il Mondiale per Club che il croato giocherà col Real. Si tratta di una richiesta dello stesso centrocampista (40 anni il prossimo 9 settembre), per una questione di rispetto nei confronti dei Blancos. Il suo arrivo a Milano non sembra comunque in dubbio, firmerà un contratto annuale con opzione per una seconda stagione da 4 milioni di euro netti all’anno, bonus compresi.


Mercato: l’Arabia tenta anche Calhanoglu


Tentazione Arabia Saudita per Hakan Calhanoglu, perno del centrocampo dell’Inter negli ultimi quattro anni sotto la guida di Simone Inzaghi. Il regista turco è stato uno dei grandi protagonisti dell’ultimo ciclo nerazzurro, capace di arrivare due volte in finale di Champions League. A 31 anni l’ex Bayer Leverkusen e Milan sa di essere davanti a un bivio per la sua carriera, cedere alle offerte faraoniche provenienti dall’Arabia o resistere per rimanere in Europa e competere ai massimi livelli. La tentazione è forte, sul tavolo di Calhanoglu c’è più di un’offerta e al momento non è arrivata una chiusura da parte del centrocampista turco. Calhanoglu ha rinnovato il contratto con l’Inter dopo la finale di Istanbul persa contro il Manchester City, è in scadenza nel 2027 e ha uno degli ingaggi più pesanti della rosa nerazzurra. La decisione spetta allo stesso Calhanoglu, che però è seriamente intenzionato a valutare le proposte arabe che potrebbero convincerlo a lasciare l’Italia dopo otto stagioni. L’Inter non vorrebbe privarsene, ma non ha chiuso alla possibile cessione del turco, che essendo arrivato a parametro zero garantirebbe anche una plusvalenza importante per le casse nerazzurre in un’estate dove l’obiettivo sarà ringiovanire ulteriormente la rosa. Il club nerazzurro vuole 40 milioni di euro.


Juventus, ecco la firma di Tudor sul rinnovo fino al 2027


La Juve sabato partirà per gli Usa e John Elkann, con la dirigenza, prima dell’ultimo allenamento, ha salutato la squadra in vista del viaggio verso la FIFA Club World Cup. Intanto, tra panchina e attacco, nasce la Juventus del futuro. All’indomani della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore generale Damien Comolli, la Juventus è pronta a muovere i primi passi in ottica mercato. A partire dalla questione allenatore, con Igor Tudor che proprio ieri è stato confermato alla guida della squadra anche nella stagione 2025/2026. Nell’incontro tra la società bianconera e l’agente del tecnico, Antonhy Seric, si è stabilito di prolungare il contratto fino al 2027, con opzione per un’altra stagione. La firma a breve.



Napoli, De Bruyne è in Italia. Ora le visite mediche, poi il contratto


Kevin De Bruyne si prepara a diventare a tutti gli effetti un nuovo calciatore del Napoli. Contratti pronti per essere firmati, con il centrocampista del Manchester City che è arrivato a Roma per sostenere le visite mediche a Villa Stuart e poi mettere nero su bianco l’accordo raggiunto con il club di Aurelio De Laurentiis. Antonio Conte lo aspetta. Una volta lasciato l’aeroporto di Fiumicino, Kevin De Bruyne è ora atteso a Villa Stuart per le visite mediche di rito. Poi, sarà il momento della firma nella sede della Filmauro.



Mercato, l’Al-Nassr prepara una proposta a doppia cifra per Spalletti


L’Al Nassr ha messo nel mirino Luciano Spalletti. Anzi, lo ha messo al primo posto nell’elenco dei successori di Stefano Pioli che la prossima stagione, a meno di sorprese, siederà sulla panchina della Fiorentina. La storia tra il tecnico di Parma e l’Al Nassr è ormai finita e le parti stanno lavorando per risolvere il contratto da 12 milioni netti a stagione che lo lega al club saudita fino al 2027, poi Pioli dirà ufficialmente sì a Commisso, al quale comunque si è già promesso. Ecco perché non è entrato realmente in corsa per la successione di Spalletti in Nazionale: la sua scelta Stefano l’ha già fatta.

E qui arriva l’intrigo: i sauditi per la sostituzione di Pioli hanno messo in pole position l’ormai ex ct azzurro. Già nelle prossime ore potrebbe arrivargli una proposta di quelle importanti, con tanti zeri. Diciamo con un ingaggio stagionale in doppia cifra, superiore anche a quello di Pioli. Resta da capire se Spalletti la prenderà in considerazione e la accetterà come hanno fatto appunto Pioli, Mancini e Simone Inzaghi, oppure se aspetterà una chiamata di una big italiana o europea. L’Al Nassr però è in agguato e farà il possibile per convincerlo a suon di milioni. Luciano, esonerato da Gravina domenica notte e libero dopo la risoluzione del contratto con la Figc, potrebbe restare senza panchina ancora per pochi giorni.


Italia, adesso è Gattuso il favorito per la panchina azzurra


Rino Gattuso è in pole per il ruolo di ct. Dopo il no di Ranieri, la pista che portava a Pioli sembrava quella più percorribile, ma nelle ultime ore le quotazioni dell’ex allenatore del Milan sono calate perché promesso sposo della Fiorentina. A questo punto, per Gravina e i dirigenti federali è arrivato il tempo delle riflessioni. In Figc si sono dati 48 ore per scegliere il nome del dopo Spalletti, con De Rossi che resta tra i candidati ma al momento più indietro rispetto a Gattuso. Nelle ultime ore ci sono stati i primi contatti tra la FIGC e Gattuso. Le caratteristiche sono ormai chiare: un allenatore poco fissato con la tattica e di buonsenso. Un cosiddetto normalizzatore. Difficile però trovare un nome credibile. Ancelotti e Allegri, le persone perfette per il ruolo, si sono già accasati.

Resterebbe anche Roberto Mancini, ma i rapporti con Gravina non sono certo idilliaci dopo il suo addio alla Nazionale. Il ct di Euro 2020 si è praticamente auto-candidato nei giorni scorsi. Ha dichiarato di essersi pentito della scelta e che, se avesse potuto tornare indietro, avrebbe continuato a guidare gli azzurri. La scelta del Mancio è graditissima a tutto l’ambiente federale, che lo vede come il candidato ideale. Lo stesso discorso si può fare per i senatori azzurri che sarebbero entusiasti del ritorno dell’ex ct. Ma ci sarebbe da convincere il presidente che non riesce a mandare giù la scelta dell’ex ct di lasciare a Nazionale nell’agosto 2023.


Cagliari, Fabio Pisacane è il nuovo tecnico rossoblù



Il Cagliari Calcio “è lieto di annunciare di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Fabio Pisacane: l’allenatore ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 30 giugno 2026 con rinnovo automatico per un’ulteriore stagione al verificarsi di determinate condizioni sportive.

Nato a Napoli, 39 anni, Pisacane ha totalizzato da calciatore oltre 430 gare tra i professionisti, di cui più di 150 con la maglia del Cagliari. Arrivato in Sardegna nell’estate 2015, ha giocato in rossoblù per 6 stagioni in cui ha contribuito alla pronta risalita in A – con la vittoria del torneo cadetto – e alla permanenza della squadra nella massima serie nei cinque campionati successivi. Nell’Isola ha trovato la sua Terra adottiva, una seconda casa. Conclusa la carriera da calciatore, ha subito iniziato il suo percorso di allenatore, sempre in rossoblù. Nel luglio 2022 è entrato nello staff della prima squadra come collaboratore tecnico, in panchina ad interim – prima dell’arrivo di mister Ranieri – in occasione della vittoria contro il Cosenza (2-0) il 26 dicembre. Ha fatto poi il suo ingresso nello staff tecnico del Settore giovanile per diventare, nel marzo 2023, allenatore in seconda della Primavera. Nell’estate dello stesso anno ha assunto la guida della squadra: per due stagioni consecutive ha ottenuto con i suoi ragazzi il settimo posto in classifica, arrivando ad un soffio dall’accesso ai playoff Scudetto, e soprattutto ha conquistato la Coppa Italia di categoria – per la prima volta nella storia del Club – battendo in finale il Milan (3-0) all’Arena “Brera” di Milano, lo scorso 9 aprile.

Innata leadership, Pisacane è un predestinato della panchina: carismatico, grazie alle sue qualità umane sa entrare subito in sintonia con lo spogliatoio, abile nella gestione e nella motivazione del gruppo. Lavoro e organizzazione i suoi mantra, alla scrupolosa preparazione tattica e alla duttilità unisce il temperamento e la grinta di chi ha ambizione e fame di successo. Forte identità e senso di appartenenza da trasmettere alla squadra, un autentico condottiero dall’anima rossoblù. Buon lavoro, Fabio!”.

lunedì 9 giugno 2025

L'Italia batte 2 a 0 la Moldavia, congedo triste per Spalletti

 


L'Italia batte 2 a 0 la Moldavia, congedo triste per Spalletti

L’Italia ha battuto la Moldavia per 2 a 0 con i gol di Raspadori e Cambiaso facendo un piccolo passo in avanti nel girone di qualificazione ai prossimi Campionati del Mondo. E questo è l’unico dato positivo di una serata triste per Luciano Spalletti che da stasera non siederà più sulla panchina azzurra. Sul campo poco gioco, gambe molli e scarsa lucidità sia sotto porta sia in difesa. Doveva essere ‘serata da goleada’ e così non è stato, bisognava aggredire il match fin dal primo minuto e invece il tabellino dice amaramente l’esatto contrario. Gli azzurri hanno rischiato in diverse occasioni di subire il gol sia in avvio di gara sia sul finire del primo tempo. Il risultato finale rispecchia ciò che si è visto in campo, al ritorno in campo a settembre ci sarà un nuovo ct e, probabilmente, una rosa di giocatori rinnovata. 

La cronaca di Italia-Moldovia

La partita vede iniziare meglio gli ospiti, attenti dietro e pericolosi in avanti: al 9', Nicolaescu trova addirittura il gol di testa dopo un bel cross di Reabciuk, ma la rete viene annullata per fuorigioco del centravanti. Sospiro di sollievo per gli Azzurri, troppo lenti e passivi nell'occasione. Tra i migliori c'è sicuramente Raspadori, molto attivo nello stadio che lo ha visto debuttare in Serie A. Dai suoi piedi parte il cross su cui Ranieri (al debutto in Nazionale) gira di testa centrando la traversa. Poi ci provano anche Retegui, sempre troppo solo in area, e Dimarco, ma è proprio Raspadori a sbloccare il risultato al 40' con un destro potente dopo il tentativo di Ionita di liberare l'area. La Moldova continua a rivelarsi molto pericolosa, decisamente troppo rispetto a quello che dovrebbe essere il rapporto delle forze in campo.


Lo stesso Ionita sfiora la rete su tap-in dopo la parata di Donnarumma su tiro di Reabciuk dalla distanza, poi Dimarco chiude sulla linea sul colpo di testa di Dumbravanu da calcio d'angolo. Al rientro in campo, dentro Orsolini e Barella per Dimarco e Ricci, con Cambiaso che si sposta a sinistra. Nicolaescu sfiora la rete di testa, poi al 50' arriva il raddoppio con Cambiaso dopo uno spunto sulla fascia del neoentrato Orsolini. A questo punto, l'Italia prova a continuare a spingere, ma dopo pochi minuti calano il ritmo e la pressione degli Azzurri. Salvo qualche lampo di Frattesi, Orsolini e un colpo di testa di Lucca nel finale, infatti, l'Italia torna ad essere lenta, prevedibile, imprecisa anche nei passaggi più elementari, rischiando ancora di prendere gol in due occasioni.


News calcio del 9 giugno 2025

 


Brescia, niente ricorso sulla penalizzazione: lombardi tra Serie C e fallimento


Nessun processo d’appello. Gli avvocati del Brescia di Massimo Cellino domani non impugneranno la sentenza del tribunale federale che lo scorso 29 maggio aveva condannato il club a otto punti di penalizzazione, quattro dei quali da scontare in questa stagione e quindi alla retrocessione in Serie C. Sentenza arrivata sul caso del pagamento dei contributi di febbraio e aprile versati con crediti di imposta, acquistati da una società terza, e risultati inesistenti.

La battaglia legale davanti alla giustizia sportiva finisce qui dopo la decisione di Cellino di non saldare le pendenze federali spalancando le porte al fallimento della società.


Ranieri, via libera per la Nazionale: non c’è incompatibilità con la Roma


Non esiste incompatibilità tra il ruolo di senior advisor del presidente della Roma Dan Friedkin e il ruolo di ct della Nazionale. Tradotto: Claudio Ranieri può diventare il successore di Spalletti sulla panchina azzurra. La Federcalcio a riguardo ha già fatto tutte le verifiche legali opportune e non ha dubbi sul fatto che l’ormai ex tecnico della Roma possa essere nominato nuovo commissario tecnico della Nazionale. Senza violare, naturalmente, nessuna norma federale. Neppure l’articolo 40 del regolamento del settore tecnico che al comma 4 stabilisce: “Gli allenatori responsabili delle squadre nazionali della Figc ed i loro vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente”.


Il nuovo ruolo di Ranieri, ovvero quello di consulente del presidente giallorosso (come lo stesso club ha fatto sapere), non prevede come automatico il tesseramento per la Roma. Guardate Zlatan Ibrahimovic: nel 2024-25 era l’advisor di RedBird, fondo proprietario del Milan, ma nell’organigramma della società rossonera non aveva alcun ruolo. Ranieri come Zlatan, dunque, diventerà un consulente esterno alla Roma, anzi del suo presidente, e farà il ct della Nazionale mantenendo la stessa trasparenza che ha avuto in una carriera che ha pochi eguali tra i colleghi. A riguardo in via Allegri non hanno incertezze. E adesso, dopo aver approfondito il caso, non hanno neppure dubbi legali.


Spalletti sull’annuncio dell’esonero: “Ormai c’era quell’aria lì…”


Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, ha parlato così ai microfoni di Rai Sport prima della gara contro la Moldova: “La reazione del gruppo la vedrò dopo sul campo, ieri ho comunicato che era successo questo e i giocatori erano già tutti a chiedere a amici e procuratori. Visto che ormai c’era quell’aria lì abbiamo deciso di fare così. Che l’abbia detto l’uno o l’altro cambia poco, è la sostanza che conta. Ci sarei rimasto se me lo avessero nascosto perché io ho dato tutto. Io non sono stato bravo a fare i risultati, poi c’è chi ci mette il veleno però l’esonero è stata una cosa corretta. L’Italia ha dei buoni calciatori, che possono tranquillamente andare al Mondiale, è un po’ la situazione ereditata quando sono arrivato. È a rischio la qualificazione, ma ci sono tutte le carte in regolare per qualificarsi, sennò me la lasciate e si vede. Parlerà il campo”.


Buffon difende Spalletti: “E’ un uomo. Ora l’Italia gli faccia un regalo…”


Ospite dei microfoni di Sky, Gigi Buffon, capodelegazione dell’Italia, ha parlato così di Spalletti a pochi minuti dall’ultima panchina del ct azzurro: “Se volessi dare un titolo a Spalletti, darei “un uomo”. Lui è così, abbiamo di fronte un uomo che abbiamo rispettato e con lui abbiamo scelto di comportarci con la massima trasparenza, ci siamo presi questo rischio consapevoli che fosse la cosa migliore. E rifarei diecimila volte questa scelta, con Luciano serve la verità, non servono scorciatoie. E io sono come lui. Ci siamo ritrovati e ci siamo detti quello che pensavamo, sapendo che la sua concentrazione sarebbe stata solo sulla squadra. E’ una persona top e speciale”.


Ieri da solo in conferenza.

“Eravamo d’accordo. Eravamo presenti tutti a differenza di quello che hanno scritto altri, eravamo tutti lì ed era giusto che la scena se la prendesse lui. Eravamo lì, in grande sintonia ed empatia. L’unica cosa che c’è da fare è concentrarsi e spero che possano fare l’ultimo regalo all’allenatore, alla federazione e ai tifosi”.


Perdere un allenatore è una specie di lutto, i ragazzi hanno capito che non era solo colpa di Spalletti?

“Me lo auguro e penso di sì, la cosa che mi interessa di più é che diano una risposta sul campo, come la davamo noi a nostri tempi. Abbiamo una grandissima fiducia in loro”.


Ranieri può essere l’uomo giusto?

“Sta pensando il presidente a questo, il mio compito era stare al fianco del mister e della squadra, cercando di fare qualcosa di buono se ne sono capace. Ad oggi non mi sembra di averlo fatto bene, quindi è bene che mi concentri su questo”.


Juric si presenta all’Atalanta: “L’eredità di Gasperini non mi spaventa”


“Come dovrà essere l’Atalanta? Vincente“. Ivan Juric si presenta così nella prima conferenza stampa da allenatore della Dea: “L’Atalanta è un club favoloso, sono molto entusiasta. Il calcio è così, sono stati fatti cinque anni alla grande, poi basta un anno per riportarti indietro – ha spiegato -. Questa opportunità è come un jolly, la verità è che non ho fatto bene quest’anno e adesso ho una grandissima opportunità di fare grandi cose. Non succede spesso, normalmente il percorso è diverso e questa è una grandissima motivazione per me. Voglio essere me stesso, avere il solito approccio, poi vedremo come sono i ragazzi. Anche io voglio vedere la maglia sudata, una squadra che pressa, che corre, che vince. Siamo sulla stessa linea con i tifosi”.


“Non mi pesa l’eredità di Gasperini – ha aggiunto il croato -, arrivo in un ambiente abituato a lavorare bene. Ci siamo incrociati stamattina, ha detto che non vuole influenzarmi troppo. Lui ha indirizzato non solo me, ma tanti altri che sono in Serie A e anche all’estero. Penso che nell’Atalanta ci sono tanti ottimi giocatori e non vedo l’ora di allenare tutti quanti”. Poi è tornato sull’ultima stagione: “È stato un anno negativo a livello sportivo e di risultati, ma un anno fantastico a livello di conoscenze – ha detto -. Mi sento molto più forte di un anno fa, ho visto la Roma, ho imparato tanto con grandi giocatori. A Southampton ho apprezzato una Premier League favolosa, ho visto cose bellissime. Usano molto di più le statistiche e sono più attenti ai calci piazzati, voglio lavorarci di più anch’io. Sono state comunque due situazioni in cui sono partito dopo, con un metodo di allenamento diverso. Ho avuto difficoltà anche nello scegliere di andare. Per me come allenatore è fondamentale partire dall’inizio”. E sugli obiettivi dei bergamaschi: “L’Atalanta è diventata una grande, dobbiamo mantenere questo livello, lottare per questo. La Champions mi incuriosisce, sarà una sfida anche per me”.


Chivu si prende l’Inter: “Vogliamo provare a vincere il Mondiale per club…”


Oggi inizia ufficialmente la terza vita nerazzurra di Cristian Chivu, nominato come successore di Simone Inzaghi alla guida della prima squadra: “Sono onorato per l’incarico che mi è stato affidato – ha dichiarato il romeno a Inter TV -. Ho ambizione e passione, la trasmetterò alla squadra perché dobbiamo fare quello che una squadra come l’Inter merita, arrivare fino in fondo e lottare per vincere i trofei. Siamo pronti a fare tutto”.


Quali sono le sue aspettative per questa nuova avventura da allenatore dell’Inter?

“Vogliamo finire al meglio questa stagione, tutti noi dobbiamo avere la passione e l’ambizione che servono per ottenere degli ottimi risultati. Bisogna essere efficienti ed efficaci”.


Da dove partirà il suo lavoro? Qual è il primo passo che vuole compiere?

“Partirà dal Mondiale per Club, la stagione non è finita. Dobbiamo recuperare le energie mentali e andare a fare quello che una squadra come l’Inter deve fare, ovvero provare a vincere il trofeo”.


Negli ultimi anni l’Inter ha fatto dello spirito di gruppo una delle sue armi migliori. Lei ha vissuto squadre forti e vincenti: quanto è decisivo oggi lavorare su questo, insieme al senso di appartenenza?

“Sono cose importanti come ad esempio lo è l’ambiente, vogliamo essere ambiziosi perché sono aspetti che portano avanti un gruppo e danno molta autostima”.


Al Parma ha compiuto una vera impresa in pochi mesi. Cosa si porta dietro da quell’esperienza?

“La voglia di far bene e centrare gli obiettivi, la società ha creduto in me e i giocatori sono andati sempre in campo determinati”.


⁠I tifosi nerazzurri la ricordano non solo per le vittorie, ma anche per la sua forza, dentro e fuori dal campo. Cosa si sente di dire oggi, da allenatore, a chi ha sempre creduto in lei e nel suo legame con questa maglia?

“C’è bisogno di tutti noi, di crederci, di essere entusiasti per una stagione che ancora non è conclusa e guardare con molta positività alla prossima”.



IL DIFENSORE - Marianucci: "Napoli? Vorrei iniziare subito il ritiro, sono orgoglioso del fatto che questo club mi abbia voluto, ho parlato con Di Lorenzo e Politano, con Conte potrò crescere, proveremo a rivincere"


“Fosse per me inizierei il ritiro già domani”. Sorriso contagioso e tanta voglia di Napoli da parte di Luca Marianucci. Il primo acquisto del mercato estivo da parte dei Campioni d’Italia non vede l’ora di iniziare la sua avventura agli ordini di Antonio Conte: “Sono in vacanza, ma la testa e i pensieri sono già proiettati all’avventura che sta per incominciare”. Il classe 2004 nell’ultima stagione si è messo in luce come uno dei migliori talenti emergenti della Serie A. Tanto da catturare l’interesse del Napoli che se l’è accaparrato dall’Empoli per 9 milioni più 1 di bonus, battendo la concorrenza di numerosi club italiani e stranieri. 


E pensare che solamente un anno fa lei giocava in Serie C con la Pro Sesto…


“È stata un’annata incredibile, ma le confesso che ci ho sempre creduto. Desideravo arrivare in alto e giocare ai massimi livelli. È stato un bel salto quello dalla C alla A, ma lavorando sodo sono riuscito a dimostrare le mie capacità. Essere in Serie A era il mio sogno fin da bambino e l’ho realizzato grazie all’Empoli. Adesso viene il bello…”.


Da luglio giocherà con i Campioni d’Italia in carica: che sensazioni prova?


“Sicuramente sarà una grande emozione. Sono orgoglioso del fatto che un club importante e di grande livello come il Napoli mi abbia cercato e voluto. Come è andata la trattativa? È successo tutto molto velocemente, come un fulmine a ciel sereno…”.


Come ha festeggiato la notizia del trasferimento al Napoli?


“Ho invitato tutti i miei amici e la mia famiglia a cena. Ci tenevo a condividere con le persone che mi sono sempre state vicine e mi hanno supportato in ogni occasione un momento così speciale”.


Ha già avuto modo di parlare con qualche suo nuovo compagno di squadra?


“Dopo la partita al Maradona ho fatto quattro chiacchiere con capitan Di Lorenzo e Politano, che mi avevano detto ‘Ti aspettiamo presto’. Sono stati molto carini: mi hanno fatto sentire subito a mio agio e uno di loro. Adesso non vedo l’ora di conoscere tutti i miei nuovi compagni di squadra”.


Avere Lukaku dalla propria parte e non più da marcare sarà un bel vantaggio…


“È stato un bell’impegno duellare con lui. Parliamo di un grande giocatore. Certamente averlo come compagno di squadra sarà molto meglio”. 


Che effetto fa sapere di essere allenati da Antonio Conte?


“Non ho ancora avuto la fortuna di parlarci, ma spero possa accedere presto. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare col mister. Con un tecnico del suo calibro avrò solo modo di crescere e imparare sotto tutti i punti di vista”.


Con l’Empoli quest’anno è stato l’eroe della storica vittoria in Coppa Italia contro la Juve con tanto di rigore decisivo segnato…


“Una notte fantastica. Mai l’Empoli aveva raggiunto la semifinale di Coppa Italia nella sua storia ed esserci riusciti rimane senz’altro una grande soddisfazione. Passare il turno eliminando la Juve e segnando l’ultimo rigore è poi stata un’emozione fortissima. Quasi un sogno ad occhi aperti”. 


Ci racconta la sua storia?


“Il calcio è sempre stato parte di me, fin da quando ero piccolo. Sotto casa c’era il campo della Pro Livorno Sorgenti, dove ho iniziato a giocare. All’età di 7 anni poi mi sono trasferito all’Empoli e da lì ho fatto tutta la trafila dai pulcini alla Prima Squadra. Devo tutto a questa società che per me non è un semplice club, ma una famiglia”.


Ha sempre giocato in difesa o ci è arrivato strada facendo?


“Può sembrare strano, ma io ero l’unico bambino che voleva stare dietro. Fin da subito l’ho scelto e mi piaceva come ruolo. Idoli? Van Djik del Liverpool e tra gli italiani un punto di riferimento è stato Chiellini, livornese come me”. 


Nel tempo libero è un calciofilo o stacca la spina seguendo altri sport?


“Seguo il tennis e tifo Sinner: peccato per la finale di ieri al Roland Garros. Poi sono un appassionato dei film d’azione: mi danno la carica”.


C’è a qualcuno a cui deve dire un grazie speciale?


“A mister Roberto D’Aversa che fin dalla scorsa estate mi ha fatto sentire la sua fiducia. Ricordo ancora che diceva: ‘Marianucci resta qua con noi’. L’ultimo giorno di allenamenti l’ho ringraziato: gli devo una cena di pesce. Poi naturalmente il mio agente Mario Giuffredi, che nel suo lavoro è davvero bravo e molto forte. Incontrarlo è stata la svolta: mi ha aiutato tanto e saputo valorizzare”. 


L’azzurro va di moda e potrebbe diventare il suo colore preferito, abbinando al Napoli quello della Nazionale…


“Indossare la maglia del Napoli Campione d’Italia è già un grande traguardo. A livello personale poi c’è anche l’azzurro della Nazionale tra gli obiettivi: non sono mai stato convocato e riuscirci sarebbe realizzare il sogno che avevo da bambino”. 


E se le dicessi Scudetto col Napoli e convocazione con l’Italia per il Mondiale nell’estate 2026?


“Ci metterei la firma. L’obiettivo è di fare il meglio possibile per aiutare la squadra a provare a rivincere lo Scudetto”. 


Infine una curiosità: anche a Napoli terrà il numero 35?


“Mi piacerebbe. A Empoli l’ho scelto un po’ per caso: era tra i pochi numeri liberi e l’anno prima l’aveva sulle spalle Baldanzi. Direi che ci ha portato bene…”.



MERCATO - Marchetti: "Osimhen? Il Napoli non è preoccupato, trattativa avanzata per De Bruyne nonostante i diritti d'immagine, proseguono i colloqui per Beukema, ecco le ultime su Leao, Ndoye, Caprile, Lobotka, Anguissa e Frattesi"


“Per decifrare il futuro di Osimhen bisogna decidere di porre delle condizioni come il Napoli ha fatto in merito alla clausola sulla quale è irremovibile. È vero che la società non può imporre al calciatore di andare in una destinazione non gradita, ma è anche vero che può imporre allo stesso di portare tutti i soldi previsti dalla clausola, che è esattamente l'indicazione del Napoli. È lecito immaginare - ha detto il giornalista Luca Marchetti di Sky a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - che la società che oggi si approccia al Napoli per acquistarlo voglia abbassare il valore della clausola, provando a prender per la gola il Napoli, che però non mi sembra spaventato da questo scenario. Ricordo che è successo anche nella scorsa sessione estiva di mercato quando il Napoli non ha fatto sconti. Inoltre, la società può esercitare un'opzione nel contratto del giocatore fino al giugno del 2027, dunque non si trova con l'acqua alla gola. Per l'approdo di De Bruyne al Napoli dobbiamo attendere la fine degli impegni del belga con la nazionale, quando i legali avranno guardato tutto soprattutto i cavilli che riguardano i diritti di immagine, è un piccolo ostacolo che si presenta costantemente nei contratti del Napoli ma non è mai stato un ostacolo al buon esito di un acquisto. La trattativa è avanzata, era nel diritto della società iniziarla e condurla anche senza interpellare l'allenatore, ma va da sé che Conte non poteva non sapere della trattativa per il belga e ricordiamo che stiamo parlando di un giocatore che qualsiasi tecnico vorrebbe allenatore. Beukema è più facile che arrivi in azzurro piuttosto che Ndoye. L'interlocuzione con il Bologna è molto avanzata per il difensore centrale. Inoltre il calciatore ha già dato il proprio ok al Napoli e quindi ha avviato il dialogo tra società. Ndoye al momento non ci risulta coinvolto nell'affare e credo che il Bologna difficilmente lascerà andare due gioielli insieme. Per quanto riguarda gli innesti in difesa bisognerà capire prima chi andrà via per cercare poi di dedurre quale sarà il comportamento della società partenopea. In merito alle ali ne servono almeno un paio e per quello che ci risulta il Napoli ne cerca due, entrambe a sinistra, dal momento che Neres si sposterà sulla destra e costituirà alternativa a Politano. Tutti i nomi fatti fino a questo momento sono credibili. Anche Nusa della Norvegia che però adesso potrebbe avere un'impennata nella sua valutazione. Penso che il Napoli stia valutando un vice del capitano Di Lorenzo anche se oggi c'è Mazzocchi in quel ruolo. Come vice Lukaku il Napoli predilige un profilo come Luca o Bonny. Su Leao credo che ci sia pochissimo di vero, tanto più che il Milan non vuole cederlo, come dimostra la trattativa con il Bayern Monaco il quale ha offerto dai 60 ai 100 milioni di euro mentre il Milan ne pretende di più, proprio a sottolineare l'incedibilità del calciatore. Caprile vuole giocare da protagonista e forse il Napoli non lo giudica ancora pronto. Il Cagliari potrebbe riscattarlo ma deve ancora risolvere la grana allenatore. Per quanto riguarda le cessioni a centrocampo Lobotka, non penso che andrà via perché Conte, Manna e De Laurentiis non se lo lasceranno scappare. Anguissa, invece, va verso l'addio, così come Folorunsho. il primo obiettivo, in quella zona di campo resta Frattesi ma c'è da capire prima, con il nuovo tecnico Chivu, che ruolo avrà nel progetto inter. Inoltre al Napoli servirà anche un centrocampista muscolare soprattutto se andrà via Anguissa”.



L'ANALISI - Causio: "Conte? E' rimasto al Napoli perchè ha avuto delle garanzie importanti"


Franco Causio, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal, in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: "Nazionale italiana? Non ci sono elementi che possono fare la differenza come ce li hanno gli altri. Fino a quando avremo un solo centro federale come quello di Coverciano ci sarà sempre un problema. Bisognerebbe crearne diversi nelle maggiori città italiane. Il nostro settore giovanile è finito, l'80% dei calciatori di Serie A sono stranieri. Stiamo facendo ridere il mondo, un allenatore esonerato non può andare in panchina. Se fossi stato in Spalletti sarei andato via senza andare in panchina. Non so con quali motivazioni possano scendere in campo i calciatori stasera. Conte? Se è rimasto è perchè ha avuto delle garanzie, altrimenti non l'avrebbe fatto".



L'EX - Dzemaili: "Ndoye è perfetto per il Napoli, De Bruyne è un giocatore fantastico"


Blerim Dzemaili, ex calciatore, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di Radio Goal: "Ndoye è perfetto per il Napoli. E' cresciuto molto con Italiano al Bologna e quest'anno ha fatto il salto di qualità come ci aspettavamo in Svizzera. E' pronto per un club affermato ed in crescita come il Napoli e sarebbe una scelta in più per Conte offensivamente parlando. Rispetto a Kvara è più lineare, preferisce superare l'avversario nell'allungo più che nello stretto. Può fare bene soprattutto quando, per esempio, giochi fuori casa e devi puntare più sul contropiede. Anche Zhegrova è sicuramente molto tecnico, bravo nel dribbling anche nello stretto. In fase difensiva si perde un po' e su questo Conte dovrà lavorare molto qualora dovesse arrivare. A mio avviso quest'anno il Napoli deve solo rinforzarsi in due o tre posizioni in cui mancano le alternative. Al 90% è un Napoli completo. De Bruyne? E' un giocatore fantastico. Rappresenta un segnale incredibile per Napoli e per il Napoli. E' la dimostrazione del salto di qualità e del cambio di mentalità del club. Vedere uno che ha vinto tutto e che ha voglia di venire a Napoli è qualcosa di molto importante. L'unico rischio che potrebbe esserci è la difficoltà tattica che potrebbe trovare in un campionato difficile come quello italiano. Spero arrivi il prima possibile in maglia azzurra".



L'Al Hilal non molla Osimhen! Romano: "Ci ha riprovato ed è possibile un nuovo tentativo"


Ieri, dopo ore di riflessione, Victor Osimhen ha pronunciato un altro no all'Arabia Saudita, all'Al Hilal, che l'aveva fortemente tentato e ancora prova a tentarlo con un'offerta faraonica. Già, ancora prova a tentarlo. Perché, come riferisce Fabrizio Romano, all'indomani del rifiuto del centravanti nigeriano il club della Saudi Pro League non si è dato ancora del tutto per vinto.

L'esperto di mercato lo racconta in un video pubblicato sul proprio canale YouTube: "L'Al Hilal anche quest’oggi, nonostante il 'no' a sorpresa di Osimhen, ci ha riprovato. Ha contattato anche altri attaccanti, ma proseguono i contatti pure col nigeriano e non sarei sorpreso se facessero un altro tentativo per lui che però non ha aperto al trasferimento. Col Napoli aveva trovato l’accordo per i 75 milioni di euro della clausola".



Fedele: "Spalletti non è un tecnico da Nazionale. Su De Bruyne ho un dubbio..."


Il dirigente sportivo Enrico Fedele è intervenuto a Radio Marte nel corso del programma radiofonico Forza Napoli Sempre: "Marianucci è il primo acquisto del Napoli, si tratta di un giovane promettente che il Napoli può far crescere ma non vorrei facesse tanta panchina, Conte lo valuterà. In ogni caso il Napoli deve prendere un paio di difensori. Leggo molti godere delle sventure di Spalletti e Giuntoli, dimenticando che il primo ad affondare è stato De Laurentiis nel post scudetto del 2023, riprendendosi solo quando ha deciso di mettersi da parte.

La verità è che Spalletti non è un tecnico da Nazionale, per così dire lui cura il terreno, deve lavorare ogni giorno in campo: una cosa è l'allenatore, altra il selezionatore. Osimhen? Da verificare la proposta dell'Al Hilal. La clausola risolutiva è valida per l'estero, forse il nigeriano ambisce ad altri palcoscenici che però non vogliono pagare la clausola. Il Napoli dovrebbe venderlo entro giugno, per evitare di andare in perdita Per il gioco di Conte Lukaku è come il rum sul babà. Osimhen giocatore unico, forza fisica straordinaria, vede la porta come pochi. Credo si troverà un accordo per il Galatasaray, non vedo margini per restare in azzurro. Il Napoli dirà la sua in campionato senza dubbio, in Champions dovrà provare a superare le prime 8 gare e poi la vedo difficile per il prosieguo.


De Bruyne mi chiedo è stato scelto da Conte o meno? Il Napoli gioca con Anguissa, Lobotka e McTominay e speriamo che non perda i primi due. De Bruyne è un rifinitore eccellente fino a un paio di anni fa. L'Inter di Conte quando prese Eriksen, quest'ultimo con Conte giocò pochissime partite, preferendogli Gagliardini. Il Napoli di Conte ha bisogno di solidità difensiva, gioca in un certo modo, ha bisogno di giocatori che giochino anche a sinistra! Ha bisogno di esterni che facciano gol, quindi mi chiedo chi prenderà il Napoli, che sia in grado di fare gol? Il Napoli ad oggi parte favorita per il campionato, da marzo ha il calendario più semplice, con soli due scontri diretti”.


De Paola: "Via da Napoli per spiccare il volo, ma Spalletti e Giuntoli abbandonati e crollati"


In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Paolo De Paola, giornalista: “Vergognosa l’era Gravina, mentre commovente l’era Spalletti in Nazionale. Avrà pur sbagliato, ma si è preso tutte le sue responsabilità. È un allenatore di club e non un commissario tecnico, purtroppo lo abbiamo visto, ma resta un trainer di altissimo livello. Piuttosto Gravina è vergognoso quando si sorprende di essere al centro delle critiche dopo i risultati dell’ultimo periodo. Ha voluto scaricare tutto sui calciatori, per quanto anche loro abbiano le rispettive responsabilità. La Nazionale è vista più come un fastidio e in campo si va in maniera molla e poco decisa. Il Presidente della FIGC deve far sì di rimettere al centro l’Italia, prima di tutto. Stasera con la Moldavia vedremo un pastrocchio. Gravina doveva essere al suo fianco, è stato un atto codardo non esserci in conferenza. Licenziarlo tra le due partite è stato un disastro.

Giuntoli e Spalletti nel buio senza De Laurentiis? Il tempo e le coincidenze hanno ribaltato le opinioni dello scorso anno. Entrambi sono stati lasciati soli alla Juventus e alla Nazionale. Sono andati via da Napoli con la stessa ambizione di voler dimostrare a tutti di essere forti e bravi ovunque, invece hanno accusato la mancanza di un presidente capace di coprirli e tutelarli. Entrambi pensavano di spiccare il volo, invece sono caduti. Conte ha respinto nella Juventus per il Napoli? È un qualcosa che non ha eguali nel passato. È un qualcosa di clamoroso nel calcio italiano e racconta la crescita del club azzurro. Questo è ormai un top club europeo ed è la grande scommessa di De Laurentiis. Il Napoli riparte avanti e anche di parecchio rispetto alle altre. Milan, Inter e Juventus sono in macerie, Atalanta e Roma cambiano allenatori. Ripartirà come è ripartita l’Inter lo scorso anno, ma può programmare e aggiungere ulteriori calciatori di livello. Ora la lepre è il Napoli”.


News calcistiche del 25-06-2025

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